Runaway
Sgusciare fuori dal calore
delle lenzuola non
era mai stato tanto difficile. Louis si sentiva un dannato ladro,
mentre controllava
che i suoi movimenti non avessero svegliato la persona ancora sotto le
coperte:
ma Harry sembrava ancora profondamente perso nei propri sogni, con
un’espressione
così serena e rilassata da farlo sembrare sei anni
più giovane. Ed era così bello che faceva
male, così bello che il respiro gli si mozzò, sopraffatto da un’onda di
sentimenti che gli gonfiarono impossibilmente il petto.
Con delicatezza afferrò il
lenzuolo e gli coprì
le spalle nude, che si erano scoperte quando Louis era uscito dal
letto. Harry
mugugnò qualcosa e Louis sentì ogni sua cellula congelarsi all’istante
per la
paura di averlo svegliato. Ma Harry semplicemente si strinse di più al
cuscino,
sprofondando il suo viso improvvisamente imbronciato nella federa, come
se
stesse cercando di risolvere la mancata presenza del calore di Louis
accanto a
lui.
Qualcosa di freddo e liscio
cominciò a correre
lungo la sua schiena, penetrandogli i pori della pelle e rivoltargli lo
stomaco.
Louis rabbrividì da capo a piedi, perché erano anni che non sentiva
quella
sensazione spiacevole toccarlo e non si aspettava che potesse succedere
ancora.
Era assurdo che nonostante tutto quel tempo allontanarsi da Harry
facesse quell’effetto.
A dire la verità, non riusciva nemmeno a capire come avesse fatto a
ritrovarsi
nella situazione di doverlo lasciare ancora. Eppure eccolo lì, nauseato
dai
sensi di colpa, che sgattaiolava di nuovo fuori dalla sua vita prima
che il
sole sorgesse. Perché aspettare il giorno era come scoprire le carte e
dover
affrontare la verità, e Louis non poteva permetterselo. Non voleva
nemmeno,
anche se – come sei anni prima – tutto in quel momento sembrava
profondamente
sbagliato.
E Dio, si detestava così
tanto. Si detestava
perché non riusciva ad allontanare quella sensazione viscida e
sbagliata. Si detestava
perché era stato un debole, perché era capitombolato come uno stupido
davanti ad
Harry per l’ennesima volta. Si detestava perché non poteva nemmeno
incolpare l’alcol,
perché non ne aveva bevuto se non per brindare a Liam e alla sua sposa.
Ma, soprattutto,
si detestava perché se Harry avesse aperto gli occhi, pochi istanti
prima,
sarebbe rimasto. Si sarebbe infilato nuovamente sotto le coperte e
sarebbe
rimasto.
Ma Harry non aveva aperto gli occhi.