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Autore: misScarlett    15/12/2013    2 recensioni
Non è una storia, sono ipotesi. Sono pensieri sconnessi. Sono quello che pensi quando ti trovi davanti qualcuno che odi. O forse non lo odi nemmeno. Sono quello che pensi se sei uno psicopatico, o sei hai una mente leggermente malata. Anzi, ti basta avere molta fantasia. Sono quello che pensi non potrebbe pensare mai nessuno. Oppure è quello che non penseresti mai. Quello che ti fa rabbrividire solo a pensarci. Quello che ti fa aggrottare la fronte e arricciare le labbra in una smorfia di disgusto. Sono cose a caso, cose che nemmeno leggerei se fossi in te.
Ma l'uomo è dotato di libero arbitrio...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Immagina di avere davanti qualcuno che odi. No, non ci siamo, troppo vago.
Immagina allora di avere di fronte qualcuno che ti rende ridicolo. Il tuo capo, tua moglie, tuo marito, la tua ragazza, il tuo ragazzo, tua madre, tuo padre, tua suocera o tuo suocero. Qualcuno a cui sei legato. Qualcuno che dovresti amare, qualcuno a cui dovresti voler bene.
E invece lo odi. Lo odi perché è sempre lì a punzecchiarti, a farti diventare lo zimbello della famiglia o l’idiota dell’ufficio, lo odi perché riesce con una frase a rovinarti una giornata che sembrava meno di merda delle altre. Lo odi e non tanto per dire. Lo odi talmente tanto che lo vorresti morto. Lo odi talmente tanto che vorresti ucciderlo.
Vorresti vedere il sangue scorrere fuori dalla sua fottuta testa dopo che – ops – gli hai sbadatamente ficcato il coltello da cucina (tua madre lo chiama Coltello Santoku, perché lei sa tutto sui coltelli da cucina, e quello è perfetto per il pesce e per la carne delle ricette asiatiche, lo dice lei) nella nuca. Così, senza nemmeno accorgertene. Piantato lì, al centro, come se fosse in un cocomero.
Ops.
Lo odi talmente tanto che vorresti ucciderlo ma non c’è esattamente una ragione valida. Perché in fondo non siamo bestie. Sappiamo ragionare, sappiamo che non saremmo mai in grado di fare un gesto così folle.
Ma se fossimo folli?
Se fossimo folli e tu ci stessi pensando davvero, quella persona che odi sarebbe morta.
Morta, con lo stomaco sbriciolato dalla ruota della tua macchina scassata, quella carretta che è un miracolo se cammina ancora. Proprio sotto quella macchina che era il principale motivo di scherno. Sarebbe una bella ironia della sorte.
Ammettilo.
Semplicemente, ammettilo.
Ammetti anche che non lo faresti mai perché hai paura delle conseguenze, perché temi di andare in carcere e passare la tua vita in gattabuia per quello che tu consideri un "favore all'umanità".
Chissà, magari hai anche ragione.
Eppure non puoi farlo, forse perché sei cresciuto con un fottuto codice morale che ti dice che non puoi togliere la vita agli altri solo perché non ti piacciono. Solo perché li odi.
Ma se non ci fossero conseguenze? Se non conoscessimo quel codice morale?
Senza conseguenze ci toglieremmo quel coglione dai piedi non appena ne avessimo l’occasione, se non avessimo nemmeno un codice morale studieremmo un modo per farlo soffrire il più possibile.
Gli taglieremmo ogni dito della mano e poi le mani stesse, e lo lasceremmo morire di stenti. O forse useremmo quelle dannate torture cinesi che non sembrano niente ma sono fottutamente diaboliche.
Come la goccia che ti cade sempre nello stesso punto della testa.
Plick. Plick. Plick.
Ogni goccia ti erode la pelle. I muscoli. Il cranio. Ti fotte il cervello.

Se potessimo uccidere liberamente, lo faremmo di continuo. Sarebbe normale.
E per qualcuno lo è.
Magari a quel qualcuno stai sul cazzo.

Ecco perché sono morto.
  
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