Videogiochi > Devil May Cry
Ricorda la storia  |      
Autore: _Branwen_    15/12/2013    7 recensioni
"Bevve un altro bicchiere d'acqua, immaginando che sapore avesse la pelle di Lucia e la ragazza quel giorno.
Il desiderio lo bruciava, mentre la gola gli si inaridiva ancora".

Dante, Lucia e... una giornata d'estate all'agenzia.
Genere: Erotico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante, Lucia
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Unnecessary words'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hypnotize.


I'm just sitting in my car and waiting for my girl”.
Hypnotize, System Of A Down.

Dante guardò di sottecchi le gambe flessuose di Lucia accavallate.
La gamba sinistra ciondolava mollemente adagiata sul divano; il cacciatore di demoni pensava che a momenti lo zoccoletto sul piede di Lucia sarebbe caduto sul parquet con un tonfo secco facendo trasalire la ragazza intenta a leggere.
Quando leggeva chiedeva il silenzio e la calma, due elementi quantomeno legittimi se si desiderava lasciarsi trasportare da un mondo fatto di parole.
Con lo sguardo, l'uomo seguì un rivolo di sudore che le cadde lungo i polpacci, risalendo poi verso la forma arrotondata dalle cosce.

L'estate era ormai arrivata e la calura non era ancora insopportabile e ingestibile, ma dava già l'impressione che la canicola opprimente sarebbe giunta lo stesso.
Contrariamente al suo solito modo di vestire, quel pomeriggio Lucia indossava una minigonna di tessuto leggero; l'indumento lasciava intravedere una porzione di pelle così ampia che Dante fu costretto a passarsi una mano sul viso, cercando con l’altra il bicchiere d’acqua fredda che per un attimo stava quasi per urtare.
Mentre Lucia girava la pagina del romanzo, l'uomo bevve l'acqua in un unico sorso e si alzò per andare a prendere la bottiglia in cucina.
La ragazza sogghignò proseguendo la lettura de “I pilastri della terra”, evidentemente era arrivata a un passaggio che le suscitava ilarità... ma per Dante non c'era tanto da ridere.

La spallina della canotta della ragazza si era abbassata, lasciando intravedere ancora meglio quel lembo di pelle dal collo alla spalla.
E all'inizio del seno della ragazza; Dante chiuse gli occhi, sospirando profondamente, incamminandosi per davvero verso la cucina.
Bevve un altro bicchiere d'acqua, immaginando che sapore avesse la pelle di Lucia e la ragazza quel giorno.
Il desiderio lo bruciava, mentre la gola gli si inaridiva ancora.
Le mani tamburellavano sul tavolo, accarezzando il legno, mentre la mente gli giocava lo scherzo che ciò che sfiorava era la pelle della giovane, scivolando sotto le balze della gonna.
Dante sorrise, mentre tornava in soggiorno, fissando Lucia, che ignara, continuava a leggere tranquilla.

A dispetto delle altre due colleghe, lei era molto più magra e meno prorompente, ma a lui piaceva così com'era.
Si accorse che Lucia non indossava il reggiseno e quello che si intravedeva attraverso il panno leggero gli piaceva, decisamente.
La giovane si sporse in avanti per prendere la matita sul tavolo e sottolineare qualcosa sul libro, e lo spettacolo che presentò a Dante, che stava per sedersi di nuovo sulla poltrona di fronte a lei, fu migliore di quello che lui ebbe occasione di vedere in precedenza.
«Diamine, sei proprio una fattucchiera, quando ti ci metti» sbottò afferrandola per le spalle e baciandola con passione sulle labbra, non lasciandole nemmeno il tempo di pensare.
Il libro cadde a terra; alla fine non fu la pantofola a fare rumore, ma in quel momento occorreva fare una pausa dalle avventure di Jack e Aliena, forse.
«Hai caldo, Dante, vero?» chiese Lucia con le gote in fiamme, che tradivano molto bene il tono sprezzante da lei usato, mentre Dante infilava le dita oltre la stoffa delle sue mutande, dopo averle accarezzato con lentezza le natiche.
Lui sollevò lo sguardo e inanellò i suoi occhi azzurri a quelli verdi di lei, per poi ghignare, lasciando spazio all'immaginazione che da lì a poco sarebbe diventata realtà.
Il suo sorriso ottenne l'effetto sperato sul viso della ragazza che arrossì ancora più vistosamente; sembrava che Dante se ne compiacesse ogni volta sempre di più rispetto la volta precedente.
«Caldo? No, non direi che ho caldo, cosa te lo fa pensare?» domandò lui sornione.
«Oh, non saprei... non sapevo che i pantaloni della tuta avessero un gancio incorporato per appenderli all'armadio» rispose lei in un tono saccente, proprio di chi la sa lunga, ma che si compiace appieno della vista e di sapere che effetto ella faccia al suo uomo.
Dante chiuse gli occhi mentre Lucia lo sfiorò.
Sebbene fosse estate, di sicuro entrambi sapevano come far salire la temperatura alla Devil May Cry che attendeva il condizionatore nuovo da una settimana.
Ma non se ne sarebbero curati al momento, quello che contava erano soltanto loro due.
 





L'angolo di Layla.


Cosa posso dire?
Ho ripreso una cosina che ho scritto un anno fa e, complice Serj Tankian (sì, ascoltare quell'uomo quando canta... mi fa impazzire), ecco qui il risultato dei miei trip mentali.
Spero vi piaccia per questo fuori programma.
Grazie per l'attenzione.
Un abbraccio,
Barbara.
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Devil May Cry / Vai alla pagina dell'autore: _Branwen_