Demone
interiore
Quando
il tenente mi ordinò di entrare nella galleria per cercare la ragazza, credetti di sapere cosa avrei trovato. Una giovane, forse
con i capelli neri come quelli del fratello, ricci. Gli occhi sarebbero stati
scuri e spaventati per ciò che era accaduto; probabilmente anche sofferenti.
Gridai
il suo nome più e più volte, ma non ricevetti risposta, solo l’eco della mia
voce che si espandeva nel tunnel.
Non
mi accorsi della pozza a pochi centimetri dai miei piedi. Scivolai e poggiai i
palmi sul terreno. La torcia del mio casco illuminò la pozza cremisi. Deglutii
e piano piano sollevai lo sguardo.
Il
fascio di luce colpì il corpo senza vita della fanciulla, ma non era integro.
Mancavano dei brandelli. Brandelli di una vita spezzata dal destino.
Fu
allora che una triste, violenta verità mi colpì con la forza di un ariete.
Anche
i vigili del fuoco avevano i loro demoni interiori da affrontare.
Ed
io avevo appena trovato il mio.