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Autore: Kiki87    24/07/2003    11 recensioni
La vita di Goku, il principe dei sayan, scorreva senza lasciargli qualcosa di veramente importante.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti

 

Ciao a tutti!!!

Sono Kiki87 e questa ff si svolge nel Pianeta Vegeta.

Vi lascio augurandovi una buona lettura.

Nota:nella ff troverete i genitori di Goku ma non ho incluso il fratello Radish

(eh...sì..era di troppo...-___-!!)

Per alcune parole utilizzate all'interno del testo sconsiglierei la lettura ai minori di 13 anni.

Un bacione a tutti.

Kiki87

 

 

Pianeta Vegeta

Il sole sorse illuminando il colle sul quale sorgeva il Palazzo Reale abitato da Re Bardak,dalla Regina Taanipu e il principe Kakaroth.

Era una bellissima giornata di primavera.

Le maestà e il figlio stavano tranquillamente esaurendo la prima colazione.

Ma vennero interrotti da un servo.

-Vostra maestà…mi perdoni - balbettò sapendo che la reazione del Re non sarebbe stata delle migliori.

-Che diavolo vuoi??!!ç°#[§è!!!Urlò il Re.

Per i sayan infatti quello del pranzo era un momento molto importante ( ma va? Non lo sapevo!!!) e di conseguenza non tolleravano interruzioni.

-Mi…mi perdoni…Yardhra chiede di voi.

Yardhra era uno dei funzionari dei Re :il suo compito era quello di ritirare le tasse dai sudditi,controllare che tutto andasse secondo il volere del sovrano e occuparsi di eventuali rivoltosi.(in altre parole uno stron**,bastar**.....)

Era un uomo robusto di rozza presenza con due baffi all'insù che accentuavano i suoi sorrisi malvagi.

Re Bardak s'alzò aspettando l'arrivo del subordinato.

-I miei ossequi sua maestà! Lo salutò inginocchiandosi.

-Spero che sia una cosa importante!Disse Bardak seccato.

La Regina irritata quanto lui s'alzò e lo stesso fece il principe.

-Beh allora?Non farmi perdere tempo!!Cosa vuoi?

-Ecco…e tu inchinati stupida!!-Disse buttando a terra la ragazza che teneva brutalmente per il braccio.

Riprese:

-Sono andato a ritirare le tasse com'è suo volere..lo Stregone del Toro non aveva denaro sufficiente..così come pagamento mi sono preso sua figlia!(Povero Juman .... su Vegeta non esistono le banche??)

-E allora?Chiese seccato Bardak.

-Beh..ecco..ho pensato che qui a Palazzo vi avrebbe fatto comodo un'altra serva…-

-Non credo che ce ne serva un'altra disse la Regina.

Il Principe incuriosito s'avvicinò ed osservò la figlia dello Stregone del Toro.

Era molto giovane…forse aveva la sua età: aveva i capelli dello stesso colore dell’oscurità, lunghissimi, ,la pelle chiara,una bocca di rosa e un corpo da Dea ,gli occhi bassi segno d'umiliazione ma anche di una profonda paura.

Era una ragazza bellissima e lui non poté proprio fare a meno di guardarla intensamente.

La ragazza alzò un attimo il capo perdendosi negli occhi di lui.

Un ragazzo molto giovane con un fisico atletico,i capelli ribelli,lo sguardo intenso e ammaliante, incredibilmente fantastico,un angelo illuminato dai raggi solari che lo rendevano ancora più perfetto.

Fu riportata alla realtà dalla spinta di Yardhra che la buttò a terra.

-Beh..forse vostra Altezza sarà lieto d'utilizzarla per scopi più piacevoli sghignazzò malignamente.(Certa gente è proprio superficiale!!!)

La ragazza chiuse gli occhi per non far passare le lacrime che aveva voglia di piangere.

Ma alcune di esse scivolarono fuori dalle palpebre cadendo sul volto.

Il ragazzo fu sconvolto da quella pioggerella ma non disse nulla.

-Una schiava in + fa sempre comodo! Concluse Bardak.

Così dopo aver fatto chiamare la signorina Rottermayer ,alla quale affidò la nuova schiava,congedò il subordinato.

-Ora levati dai piedi!ç°*§@#[!! (Però che saluto...mi si scioglie il cuore x la tenerezza!!!)

-I miei ossequi -disse il subordinato uscendo dalla sala.

***

La signorina Rottermayer altri non era che la governante,colei che si occupava delle schiave,dava loro il lavoro,amministrava la dispensa e controllava ke tutto a Palazzo fosse perfetto.

Stava sulla 50ina ed era ancora nubile perchè non aveva ancora trovato il principe azzurro,come diceva lei, o perché nessuno la voleva,come dicevano tutti gli altri.

La signorina Rottermayer ( x i + intimi: Rotty o Rotter) guidò la ragazza nel suo studio.

-Come ti chiami?- Le chiese.

-Kiki- rispose lei.

-Sei una sayan?-

-No io e mio padre siamo originari del Pianeta Terra.-

-E come mai vi siete trasferiti su Vegeta?-(A te che ti frega??)

-E' stata un decisione di mio padre..-

-Vediamo quanti anni hai?(troppi!!)-

-Ho 16 anni tra poco ne compierò 17.-

-Beh ti occuperai della pulizia del Palazzo,delle cure della Regina e di tutto ciò che ti dirò…-

-___-

-Ogni mattina ti sveglierai all'alba e procederai alla pulizia del Palazzo,preparerai la colazione per le maestà e il Principe e ogni volta che ti chiamerò o batterò le mani dovrai venire subito da me,è chiaro?-(Sì fossi io..stai proprio fresca!!!)

-Sì.-

-Ti conviene attenerti a queste regole se non vuoi fare una brutta fine.-

-Certo.(...che no!!!)-

-Ora seguimi.-

-Questa è la tua stanza e nell'armadio troverai i tuoi vestiti.

Cambiati e comincia subito il tuo lavoro!-

-___-

La ragazza aprì la porta: vide un letto ad una sola piazza,una finestra ,un armadio e un comodino di legno con sopra una lampadina.

Entrò dentro e chiuse la porta,si buttò sul letto e pianse amaramente.

~*~*~

Dopo aver indossato un semplicissimo abito bianco cominciò a lavare il pavimento del salone.

Capì in fretta che quello di sottomettersi era l'unico modo per sopravvivere quindi non avrebbe potuto ribellarsi come quel ,pur frammento,d' orgoglio le suggeriva.

Osservò il Palazzo:una maestosa costruzione ,dotata di centinaia di stanze comprese le celle degli schiavi e dei prigionieri.

Suo padre le aveva raccontato la storia di quel pianeta.

 

Pochi anni fa il sovrano non era Bardak :il regno era sempre stato nella mani dello spietato Re Vegeta che con una schiava aveva concepito un figlio identico a lui sia nel carattere sia fisicamente e per questo portava il nome di suo padre e del suo pianeta.(Però..che fantasia...)

Bardak e Vegeta (il Re) erano da sempre rivali :lo scontro era stato inevitabile ed era stato vinto da Bardak ,Re Vegeta era infatti deceduto, ma la battaglia non era ancora vinta :il Principe (o meglio ex Principe) era rimasto in vita e sapeva che sarebbe tornato e stavolta la battaglia avrebbe dovuto sostenerla il figlio:Kakaroth.

Per questo il padre lo sottoponeva ad allenamenti quotidiani massacranti, perché da un giorno all'altro Vegeta avrebbe potuto fare la sua apparizione in scena.

 

E mentre pensava a questa storia continuava il suo pesante lavoro.

Quando le si avvicinò una ragazza:aveva i capelli lunghi sino alle spalle rossi e gli occhi color ametista.

-Ciao..tu devi essere la nuova serva.-

-Sì sono io.-

-Io mi chiamo Ariel e sono nata in questo Pianeta..ma tu..-

-Io sono nata nel Pianeta Terra nella galassia del Nord e mi chiamo Kiki.-

Le due sorridendosi si strinsero la mano.-

-Vedo che la Rotter ti ha dato il lavoro + duro,che strega!!-

-Beh se voglio sopravvivere credo che mi dovrò abituare…-

-Sì..hai ragione.-

***

Le ore passarono e al tramonto poco prima della cena la Regina ,irritata,stava sbraitando contro le schiave che non riuscivano a farle una nuova pettinatura.

-Ora basta!Mi sono stufata!!

Kiki assieme ad Ariel si trovava proprio nel corridoio dove si trovavano le camere del Re,della Regina e del Principe.

La signorina Rottermayer infuriata s'avvicinò loro:

-Che cosa fate lì impalate ,andate subito dalla Regina!!

Le due entrarono e s'inchinarono.

-I nostri ossequi sua maestà-Salutarono con rispetto.

-Tu!-Disse indicando Kiki.

-Sì vostra maestà?

-Vediamo come te la cavi:pettinami.-

La ragazza ,alle spalle della Regina,delicatamente pettinò i lunghi capelli della sovrana.

E le fece una bellissima acconciatura.

-Bene finalmente qualcuna che ci sa fare!!-Disse la Regina soddisfatta.

-Ah..un'altra cosa…vai a chiamare mio figlio…desidero parlargli..-

-Subito! -Kiki fece un inchino e la congedò.

-Hai un'idea di dove sia?-Chiese Kiki a Ariel.

-Beh a quest'ora si starà allenando…-

-Vado a chiamarlo..-

Kiki si diresse nella stanza dell'allenamento,aprì la porta e vide il giovane allenarsi che le dava le spalle.

Kiki allora lo chiamò:

-Vostra altezza…-

-Che diavolo vuoi?- disse il ragazzo voltandosi lentamente con l'intenzione di fulminare con lo sguardo il suo interlocutore.

Ma quando si voltò e la vide il suo volto fu coperto da un velo di sorpresa.

Kiki rimase per un attimo pietrificata mentre lui si malediva dentro.

-Mi rincresce….non volevo disturbarvi…-E si voltò.

-Aspettate..non credevo che foste voi…-

-Perché?-Chiese voltandosi verso di lui-Forse da schiava a schiava il rispetto di un sovrano verso questi ultimi cambia?-

Detto ciò si voltò e fece per uscire.

Il ragazzo la guardò perplesso.

-Perché siete venuta?-

-Certamente non per contemplarvi (ehm…io l'avrei fatto x quello^^()!!!Nd Sara) …vostra madre chiede di voi.-

Detto ciò dopo un inchino uscì dalla stanza lasciandolo pieno di rimorsi circa il proprio comportamento ma poi fu assalito da un'ondata d'orgoglio.

" Ma tu guarda che tipino!!Come si è permessa di dirmi cose del genere…??

Fino a prova contraria io sono molto più importante di lei e posso fare di lei tutto quello che voglio..no anzi posso fare tutto quello che voglio di tutti quelli che stanno qui dentro!!!"(vi riassumo questo discorso con una frase:Sono il re del mondo!!Sigh,ho pianto tanto quando Leo è morto,sniff,sigh!!)

 

 

Ma nonostante l'appartenenza a una stirpe orgogliosa,quale quella sayan,la sua lealtà vinceva su tutto e dovette ammettere che la ragazza aveva ragione.

Non doveva trattarla così,anzi con nessun schiavo o schiava doveva comportarsi così.

Nonostante ammettesse d'aver sbagliato non sarebbe mai sceso a chiederle scusa.

Mentre pensava tutte queste cose si diresse verso le stanze della madre.

***

Kiki intanto sbuffando entrò nella propria stanza dove poi la raggiunse Ariel.

-Ho appena saputo che le hai cantate al Principe.-

-Però le notizie volano in fretta qui dentro- disse ironicamente.

-Già la gente qui dentro mormora...comunque ti conviene chiedergli scusa...-

-COSA??-Tu non hai idea di come mi ha trattata!!!

-Ma se ti ha solo chiesto cosa volevi...-

-Tu non hai visto COME me lo ha chiesto- disse accentuando col tono di voce la parola come.

-Oh..beh..capita a tutti una giornata storta...e il Principe non fa eccezione...-

-Lo so...ma io...-

-Tu...cosa?-

-Io..credevo che fosse diverso...-

-Diverso?-

-Sì..quando l' ho visto mi è sembrato dolce,gentile e invece...-

-Uhm...qui cupido ci cova!!!-

-Cosa?Ma no..cosa dici??-Disse Kiki arrossendo.

Come potrei innamorarmi di un cafone , maleducato …però..-

-Però…-

-Ha degli occhi bellissimi- mormorò lasciandosi cadere sul letto..

-Ah,lo sapevo!!-Disse sghignazzando.

-Solo perché ho detto che ha dei bellissimi occhi non significa certo che mi piaccia!!-

-Sì…come no…ti si legge in faccia!!-

-Ah sì?-

Kiki prese un cuscino e la colpì,Ariel di rimando ne prese un altro e cominciarono una battaglia a cuscinate.

***

Il giorno dopo Il Principe,gran mattiniero,s'alzò e alle 7:30 si presentò in cucina dove Kiki aveva cominciato ad apparecchiare.

Kiki gli lanciò un'occhiata alla "Sei già qui a rompere?".

Lui la ricambiò con uno sguardo alla "Ti conviene non provocarmi" (uhm…che occhiate eloquenti..)

Kiki ,indifferente, continuò ad apparecchiare mentre lui si sedeva al suo solito posto.

Dopo qualche minuto il Re e la Regina entrarono.

Bardak salutò il figlio con una pacca Taanipu lo baciò sulla guancia.(Questa te la perdono solo xkè sei sua madre!!!@#[§*]!!)

-Buongiorno vostre Maestà- li salutò Kiki più solare che poteva.

-Buongiorno- risposero loro.

E mentre portava loro del latte:

-Spero abbiate dormito bene…-disse Kiki

-Magari…-disse la Regina.

-Qualcosa non andava vostra maestà?-Chiese Kiki .

-Quel dannato cuscino era duro come un sasso- si lamentò .

-Allora provvederò personalmente a cambiarlo-Disse Kiki gentilmente.

-Sono solo 2 giorni ke sei qua sei già diventata indispensabile!!-La lodò Taanipu.

-Bah!-Disse Kakaroth alzandosi.

-Kakaroth....?-Lo kiamò sorpresa la madre-

-Scusate madre ma sento che mi sta venendo la nausea...-disse guardando Kiki prima di muoversi.

-Uhm...forse siete incinto...-disse Kiki.(Ki è la responsabile??Giuro che la uccido!!!)

Il ragazzo si fermò e si voltò e vide i genitori che cercavano con tutti i mezzi di reprimere il sorriso che stava per nascere sulle loro labbra.

Lanciò un'occhiataccia piena d'odio a Kiki e uscì furioso dalla stanza cercando di reprimere l'istinto di uccidere.

Mentre i genitori lasciarono sfogare le proprie risate Kiki sorrise malefica soddisfatta d'aver colpito nel segno e aver ferito il suo orgoglio.

Poi si diresse da lui:

-Altezza?-lo chiamò-

Il ragazzo si voltò e quando vide che era lei:

-Oh no!- e si rivoltò ma poi:

-Aspettate!Che stupido,faccio subito stendere il tappeto rosso così poso chinarmi ai votri piedi,così magari sarei più cordiale nei vostri confronti -disse ironicamente.

-Beh...ammetto che la cosa non mi dispiacerebbe- disse notando il suo sguardo minaccioso...ma -riprese camminando passandogli vicino in direzione opposta- sono.. come dire...obbligata ..sì è questo il termine giusto....sono obbligata a chiedervi se va tutto bene.

-Andava tutto bene fino a due giorni fa- rispose lui voltandosi per guardarla in viso e lanciarle un'occhiata piena d'odio.

-Bene - sorrise -Non vi trattengo e con gesto elegante si spostò per farlo passare.

Lui s'incamminò verso la camera gravitazionale.

-Ah,Altezza?-

-Cosa c'è ancora- le chiese fermandosi senza guardarla.

-Volevo solo auspicarvi un buon allenamento.-

Lui si voltò per vederla sorridere maleficamente e salutarlo con la mano ingenuamente.

-Umpfs!-Si voltò e andò ad allenarsi mentre imprecava a getto continuo nei riguardi di una certa moretta.

Il ragazzo raggiunse la camera gravitazionale e vi entrò:

-Razza di strega!!- disse cominciando a picchiare un sacco di 60 t.

-Non sai proprio con chi hai a che fare!!E con un potentissimo pugno ruppe il sacco.

Sorrise malignamente pensando che nessuna schiava si era mai comportata così con lui rendendola ancora più odiosa.

-Avrai quel che ti meriti!-disse infine.

***

Il ragazzo continuò ad allenarsi e le ore passarono finchè non si arrivò al tramonto.

-Altezza?-

Quando sentì quella voce...sentì l'istinto omicida pervaderlo:

"fa che non sia lei,ti prego!!"pensò si voltò e :

-Si può sapere cos'ho fatto di male per meritarmi questo tormento?-

-Sono come dire obbligata...-

-A far che?-

-A chiedervi se avete fame dato che non vi siete presentato a pranzo...-(Amore stai beneeeeeeeeee???)

-Già..chissà xkè..-

-Non avete risposto...-

-Se è farina del vostro sacco evitate...-

-Veramente è vostra madre che ha insistito..uhm fosse stato per me...-

-Non avevo dubbi al riguardo- rispose.

-Allora sono obbligata a chiedervi se vi presenterete a cena..-

-Sì..ma non certo per voi...-

-Non sapete quale peso m'avete tolto..-disse sarcasticamente.

-Se sapevo che vi avrei fatto un piacere non l'avrei detto.-

-Non avevo dubbi -sorrise uscendo.

Kakaroth si diresse nella sua camera deciso a farsi una doccia per rilassarsi e togliere dalla mente pensieri maligni.

Poi alle 20:30 si presentò per la cena.

-Kakaroth,finalmente! Troppi allenamenti possono farti male- disse la madre preoccupata.

-No madre ,a farmi del male è solo la presenza di una persona.-

-Chissà chi è- disse Kiki.

-Già chissà -rispose lui.

I sayan in men che non si dica esaurirono la cena.

Kakaroth s'alzò.

-Kakaroth?-Lo chiamò Taanipu.

-Scusate madre ma ho bisogno di dormire.-

-Vi auguro di fare dei bei sogni -gli disse Kiki.

-Se non ci sarete voi saranno indubbiamente bei sogni.-

-Kakaroth! Lo rimproverò Taanipu.

-Scusate madre se parlo col cuore.(Ma..non so che dire....strano!!Nd Sara)

-Non preoccupatevi per me Maestà ..dovreste preoccuparvi per qualcun'altro.-

-Magari indovino chi -disse Kakaroth.

-Sarebbe il minimo- rispose Kiki.

-Kakaroth vai a dormire e tu continua i tuoi lavori!-Disse infine Bardak stufo di sentire i loro battibecchi.

-Sembrate due marmocchi!!-

-Scusate Maestà non era mia intenzione farvi irritare.-Disse Kiki.

-Uhmpf!-Rispose Kakaroth che si diresse nella propria stanza per coricarsi.

***

Kiki finiti i lavori si diresse nella propria camera dove Ariel l'aspettava.

-Ah,ciao sei qui.-

-Kiki ascolta..credo che sia meglio che tu ci dia un taglio con questa storia.-

-Ma di cosa parli?-

-Dei tuoi battibecchi col Principe,ti conviene finirla.

Ci pensi a cosa accadrebbe se lo venisse a sapere la Rotty?-

-Ma dai ti preoccupi troppo.-

-Forse sì e forse no..ma se non lo sapessi lui può fare di te tutto quello che vuole!!-

-Non ho cominciato io!-

-Lo so ma se ci tiene alla pelle la devi smettere.-

-Forse hai ragione.-Si stese sul letto.

-Beh io vado prima che arrivi la Rotty:buonanotte!-

-Buonanotte Ariel.-

~*~*~

Il giorno dopo Kiki ,di buon mattino, si diresse nella cucina a preparare la colazione e mentre Re,Regina,e Principe mangiavano si occupò delle proprie mansioni così d'evitare scontri verbali col Principe.

Ariel aveva ragione:non solo sarebbe stata punita dalla Rottermayer ma forse anche dal Principe stesso che in forza fisica,nonostante la sua (di Kiki) abilità,l'avrebbe senza alcun dubbio conciata male.

Forse ma propio forse avrebbe poi potuto scusarsi ma per adesso non ne aveva alcuna intenzione.

Ma poi:

-Kiki?-

-Sì Ariel cosa c'è?-

-La Regina ti vuole vedere è nel giardino Reale.-

La ragazza uscì fuori vestita di un top rosso e una gonnellina gialla e ai piedi dei sandali neri con tacco di 5 cm.

I capelli sciolti danzavano per i suoi movimenti e illuminati dal sole assumevano diversi riflessi.

S'avvicinò alla Regina sorridendo.

-Vostra maestà- sorrise inchinandosi.

-Eccoti qua cara.Come sei bellina vestita così...ma sta attenta che la signorina Rottermayer non ti veda.-

-Certamente.Posso fare qualcosa per voi?-

-Veramente sì.-

Sono un po' preoccupata per Kakaroth.

Appena sentì pronunciare quel nome Kiki sentì un impulso omicida.

Sospirò.

Ma la Regina continuò:

-Bardak in questi giorni lo fa allenare continuamente,non ha mai un attimo di pace,per questo a volte fa lo scontroso...-

-Maestà perdoni la mia schiettezza ma cosa vuole che faccia in merito?-

-Sei un tipo che va subito al sodo -notò Taanipu.

-Sì .-

-In conclusione vorrei che tu andassi a controllare che tutto fosse in ordine...insomma se vedi che è assetato o affamato...-

-In queste circostanze provvederò personalmente a saziarlo.-(Sì a forza d'arsenico!!!)

-E se vedi che è stanco digli che desidero vederlo.Come scusa dovrebbe reggere.-

-Comandi maestà e detto ciò si diresse,di malavoglia,nella stanza adibita agli allenamenti.-

"E pensare che all'inizio lo trovavo persino carino!!Chi avrebbe pensato che in realtà fosse così odioso!!"Pensò tra sé e sé.

Non appena arrivata gli si avvicinò ma dato che gli dava le spalle:

-Altezza?-

Kiki sentì il sospiro liberato da Kakaroth prima di voltarsi.

Il ragazzo si voltò per guardarla in viso e non appena lo fece il suo volto fu coperto da un velo di stupore.

Senza nemmeno rendersene conto il ragazzo si trovò a squadrarla da viso a piedi.(Eh Goku!!!!Bravo!!Vedi lo sapevo io che l'influenza di Genio ti faceva male!!)

Notò i perfetti lineamenti del suo viso ,quei grandi occhi d'ebano,quella chioma di capelli scurissimi ,quella bocca rossa come una ciliegia che sembrava chiamare la propria.

Senza nemmeno rendersene conto si ritrovò a contemplare le perfezioni di quel corpo da Dea.

Sbattè la palpebre diverse volte per richiamare la sua lucidità.(Ah ,bene!Nd Sara)

-Cosa volete?-Le chiese.

-Vostra madre...ma ma siete ferito !-Disse indicando un taglio sulla gota.

-Fate vedere- disse avvicinandosi a lui per esaminare meglio la ferita.

Ma quando la vide avvicinarsi così da sfiorarla con un minimo movimento indietreggiò.

-Ma non è niente.-

Ma lei si riavvicinò subito:

-So riconoscere un "niente" quando lo vedo...e questo è decisamente "qualcosa" -disse sfiorandogli la gota con una mano.

Il ragazzo si ritirò nuovamente.

-Se vi muovete non riesco ad esaminarla!-

-Ma non c'è proprio un bel niente da esaminare!-

-Mi rincresce ma deve essere disinfettata.-

-Mi rincresce ma non ce n'è proprio bisogno.-

-E invece sì,potrebbe infettarsi.-

-Non demordete,eh?- Chiese indietreggiando un 'altra volta quando lei un'altra volta si era avvicinata.

-Neanche voi!Sorrise-sedetevi io vado a prendere il disinfettante.-

-Non ne ho alcuna intenzione.-

-Mi rincresce ma nolente o volente vi disinfetterò quella ferita!-

Kakaroth sbuffò.

Kiki in un lampo tornò con una valigetta con il necessario.

-Sedetevi.-

Kakaroth sospirò.

-Avanti non fate il bambino sedetevi lo faccio per voi.-

-Appunto! Io non voglio che lo facciate!-

-E perchè non volete che lo faccia?-

-E perchè voi volete farlo ad ogni costo?-

Kiki sospirò.

-Ve lo chiedo un'ultima volta :sedetevi.

Avanti sarà questione di un attimo.-

-Un attimo che io non voglio vivere.-

-Uffa! Quanto siete testardo a volte!-

-Beh anche voi non scherzate.-

-Già ma almeno non mi faccio pregare così tanto.-

Kakaroth sospirò un'altra volta e questo fu un grande,grandissimo sospiro.

Si voltò e vide il divanetto,si sedette.

-Così va meglio!-Disse Kiki che si sedette ai suoi piedi,aprì la valigetta n'estrasse il necessario e la chiuse.

Si sedette poggiata sulle ginocchia così d'arrivare alle sua gota.

Prese un panno di lino e lo bagnò col disinfettante.

Alzò gli occhi incrociando quelli di lui.

Ritrasse lo sguardo per "agguantare"bene il panno e l'avvicinò alla sua gota senza ,però ,accostarlo.

Lui la guardò interrogativamente.

-Adesso brucerà.Siete pronto?-

-Uhm.-bofonchiò lui.

Allora delicatamente l'accostò alla gota premendo così da togliervi il sangue.

Sul viso di lui apparve una smorfia di dolore.

Ritrasse il panno sul quale era apparsa una macchia rosso scuro.

-Però...-disse lei.

-Cosa?-Chiese curioso.

-Avete il sangue rosso.-

-E come dovrei averlo?!-

-Di solito i nobili ce l'hanno blu.(...)-

Kakaroth sospirò.

-Mamma mia è possibile che siate sempre così scontroso!?-

-Se voi non diceste cose tanto deficienti io non mi incavolerei.-

-Scusate tanto se non riesco a fare la razionale 24 ore su 24!-

Il ragazzo sospirò un'ennesima volta mentre lei riprese a disinfettare la ferita.

Una volta finito Kakaroth s'alzò mentre lei ancora ai suoi piedi rimetteva tutto al suo posto.

La guardò un attimo era lì seduta con lo sguardo corrucciato.

Inclinò la testa da un lato per osservarla meglio.

Sorrise incosciamente notando il modo buffo ma allo stesso tempo seducente con cui aggrottava la fronte quando s'arrabbiava.

Ma distolse subito lo sguardo quando lei s'alzò e senza guardarlo lo superò e rimise la valigetta lì dove l'aveva presa.

Kakaroth si voltò:

-Meno male che ci mettevate 1 minuto:ho perso quasi mezz'ora d'allenamento.-

-Scusatemi tanto ma di solito quando vedo un tizio con una pistola in bocca mi viene l'istinto di consigliargli d'usare uno stuzzicadenti.-(Però...ottimo consiglio!!)

-Beh allora xkè siete venuta?-

-Avevo tanta voglia di vedervi!-

Kakaroth le lanciò un'occhiata alla:"che cavolo stai dicendo"

Kiki sospirò facendo roteare le pupille:

-Vostra madre desidera parlarvi.-

-Beh conducetemi da lei.-

-Non ricordate la strada?-

- Certo che me la ricordo ma così posso squadrarvi meglio.(AHH!!Ora gli altarini di scoprono!!!Nd Sara)

La ragazza gli lanciò un'occhiata minacciosa mentre lui la squadrava.

-Dove avete preso questi vestiti?-

-Non credo d'averne della vostra taglia.-

-Di sicuro non ve li ha dati la Rottermayer.-

-Sono miei perchè me lo chiedete?-

-Così -disse senza riuscire a reprimere un sorriso malizioso.

-Peccato però...-

-Cosa?-

-Niente,niente andiamo.-

-Non credo proprio.-

-Cmq...-

-Cmq cosa?-

-Vi credevo più magra.-

Kiki chiuse gli occhi e cominciò a stringere i pugni in preda alla collera.

-Dov'è mia madre?-Chiese innocentemente.

-____-

-Allora dov'è?-

-___-

La ragazza uscì dalla stanza guidandolo fino al Giardino.

Poi indicò con il dito il gazebo sotto il quale la Regina mangiava assieme alle sue dame di compagnia.

-Bene vi saluto- disse lui.

-Ah:un'altra cosa...-

Kiki che gli dava le spalle non si voltò ma lo senti avvicinarsi.

-Riguardo al vostro corpo...-(Goku!!!Un po' di contegno,che cosa ti è successo???Tutta colpa di Genio!!!!)

Kiki alzò gli occhi al cielo,agitata:

-Stavo scherzando..siete perfetta.-Le mormorò tra i capelli.

-___-

Sorrise e si voltò dirigendosi al gazebo.

Kiki si voltò e lo vide camminare.Accostò una mano alla gota sentendola calda.

Allora si rese conto che era arrossita per il suo complimento.

Dopo cena sia Kiki sia Ariel furono costrette a terminare le loro mansioni perciò quand'ebbero finito si diressero ognuna nella propria camera.

Kiki mise la mano sulla maniglia aprì un poco la porta quando sentì dei passi venire verso di lei,si voltò e vide Kakaroth.

Il ragazzo le si avvicinò:

-Kiki?-

-Altezza!-

-C'è una cosa che mi preme dirvi.-

-Ditemi vi ascolto.-Disse richiudendo la porta e voltandosi verso di lui.

-Io..oggi...beh..ecco direi che oggi parlando con voi ho...come dire esagerato.-Disse.

-Beh..direi- disse Kiki.

-Mi premeva dirvi che mi spiace...-

-Mi fa piacere saperlo.-

-Comunque penso davvero che siete bellissima.-

-___-la ragazza arrossì di colpo.

Lo sguardo di Kakaroth era sincero oltre a seducente la ragazza sorrise e istintivamente indietreggiò toccando con la schiena il muro del Palazzo.

-Ops!-Sorrise voltandosi e vedendo il muro.

Il ragazzo la guardò sorridendo con tenerezza specie quando si era fatta rossa per il complimento.

A celare il silenzio calato tra i due fu il suono della mezzanotte proveniente dal campanile.

Kakaroth si voltò verso la finestra:

-Beh si è fatto tardi...domani colazione alle 7.30?-

-Uh,uh -annuì Kiki.

-Beh..buonanotte.-

Kakaroth si voltò e si diresse verso la propria camera.

Kiki lo guardò andarsene ,infine entrò nella camera.

Si buttò sul letto:

"Wow ha detto che sono bellissima!!!!Ho voglia d'urlare!!!"

Felice cadde nel sonno profondo.

~*~*~

La sveglia suonò alle 5.30.

-Umpfs!-Kiki pigiò un bottone e la sveglia cessò di suonare.

Si alzò di malavoglia e quando vide i propri capelli urlò.

-Kiki,Kiki cosa succede??-Ariel in prede al panico con ancora la camicia da notte entrò.

-Guarda i miei capelli!!!-(...)

-Ma sei diventata scema!!Mi sono presa un colpo!-

-Scusami non volevo.-

-Piuttosto ieri cosa voleva il Principe a mezzanotte??-

-Eh...sapessi...-

-Parla!!!-

Kiki raccontò l'accaduto:

-Ah,ah!!Lo sapevo dopo soli 3 giorni Cupido ha già scagliato due belle frecce!!!!-

-Lascia stare 'sto Cupido e aiutami a prepararmi!!-

***

Alle 7.30 Re e Regina entrarono nella cucina dove Kiki aveva già apparecchiato e servito la colazione.

-Dov'è Kakaroth?-Chiese Taanipu.

-Vedrai che adesso arriverà...-rispose Bardak.

Dopo qualche minuto Kakaroth fece la sua comparsa.

-Buongiorno padre,madre!-Si chinò per dare un bacio alla madre (Ecco ...ora sono gelosa!!).

Il ragazzo volse lo sguardo verso Kiki.

Quella mattina ,consigliata da Ariel,aveva indossato un semplice prendisole rosso che ricopriva perfettamente il suo corpo da Dea.

Gli occhi d'ebano brillavano grazie ai luminosi raggi solari e i perfetti lineamenti del viso risplendevano grazie a una luce a lei interna.

Kakaroth non indossava la sua solita tuta rossa ,quella mattina , tanto per cambiare,aveva indossato una tuta blu e celeste (quella che si vede nell'ultimo Torneo di DBZ dove partecipa anche Pan) che lasciava intravedere lo splendore dei muscoli del possente torace del sayan.(Se vi confido che è la mia tuta preferita capite il xkè??Noooo!!Cmq Goku sta da Dio anche con quella rossa a mio parere!!!Sì bravi avete capito...sono pazza di lui!!!!Nd Sara)

I due si scambiarono un sorriso silenzioso che per entrambi diceva tanto,più di quello che si potevano dire.

Dopo colazione Kakaroth s'alzò.

-Tesoro dove vai?-Chiese Taanipu.

-Ad allenarmi madre- rispose lui.

-Oh,no!Non ti vedo quasi mai e poi tutti questi allenamenti ti fanno male!!Ho deciso:oggi non ti allenerai.-

-Ma madre...-

-Non voglio sentire ma...-

-Taanipu- cominciò Bardak.

-Caro penso che nostro figlio sia pronto per qualsiasi esigenza...lasciagli una giornata libera...-

-Lo sai benessimo che non possiamo...Vegeta non se ne sta tra le mani in mano e tu lo sai..potrebbe arrivare da un momento all'altro!!!-

-Se arrivasse non avrei alcun dubbio sulla vittoria di Kakaroth.-

Bardak sospirò:

-Spero di non dovermene pentire.-

***

Kiki nel frattempo era con Ariel.

Le due serve erano intente a sistemare il grandissimo giardino.

-Quindi tu non credi che...-

-No Ariel...secondo me devi dirgli cosa provi!!-

-Ma come potrei....non ne ho il coraggio...-e mentre Ariel parlava Kiki volse lo sguardo da un'altra parte dove vide Kakaroth passeggiare col padre.

Pensierosa gli rivolse un sorriso ma quando anche Kakaroth si voltò per guardarla distolse subito lo sguardo.

-Insomma Kiki ma mi stai ascoltando??-

-Ehm..veramente no...dicevi??-

-Uff!Possibile che quando vedi Kakaroth perdi così la testa??-

-SCHH!!Parla piano è lì ti sente!!!-

-Ops..-

Kiki si voltò:

-FIUU per fortuna non ti ha sentita...-

-Visto che tu parli tanto di sincerità ..perchè non gli dici ciò che provi...-

-Ma che stai dicendo?-

-Come?Vorresti farmi credere che non ti piace??

Per favore..non sai propio mentire....sei pazza di lui...-

-Non è vero!-

-Sì..come no...-

-Se ti dico che non è così..non è così!-

-E allora perchè quando lo vedi o parliamo di lui arrossisci di colpo?-

-Ma non è vero!!-

-Guarda anche adesso!-

-Perchè..perchè mi ci fai pensare,ecco!!-

-Dai Kiki...ammettilo e poi anche tu gli piaci!-

-Uhm,cosa?-

-Ma non vedi come ti guarda??

Lo sapevo,come ho fatto a non capirlo??

1° ci si evita e ci si fa guerra e poi...-disse con voce sognante-...ti butti tra le sue braccia!!-

-Eh? Io non mi butto tra le braccia di nessuno!!-

-Sì di nessuno tranne Kakaroth!!-

-Ma sta zitta!!!OH MIO DIO mi sa che ti ha sentita!!-

-Cara mia sei cotta a puntino!!-

-NON E' VERO!!!-

-Ariel?-

-Sì?-

-Pensi davvero che gli piaccia? -(...)

-Voi due!!!Razza di scansafatiche!!!Al lavoro!!!-Gridò la signorina Rottermayer.

Mentre il Re e il Principe sorrisero divertiti le due simpatiche serve erano arrossite tremendamente.

-Razza di strega!-Sibilò Ariel.

-Ma tu guarda che figura...-

-Già proprio davanti al TUO Principe!-

-La vuoi smettere?!-

-Avanti..diglielo...-

-Cosa?-

-Allora glielo dico io!-

-Non provarci.-

Nel frattempo Bardak si fermò a parlare con un funzionario e Kakaroth si diresse verso il Palazzo.

Kiki divenne bordeaux,Ariel sorrideva malefica.

-Altezza!-Lo salutò Ariel.

-Buongiorno- salutò lui.

-Ehh...buongiorno- mormorò Kiki in un bisbiglio appena udibile.

Il ragazzo sorridendo rientrò nel Palazzo mentre Ariel scoppiava a ridere.

-Ah..dovevi vederti..sembravi ...troppo divertente.-

-Perchè l'hai salutato?-

-Beh...stava guardando in qua...-

-Non potevi far finta di niente??-

-E poi...-

-Cosa?-

-Non hai visto che sorriso che ti ha fatto?-

-Veramente no!-

-Cmq è pazzo di te!!-

-SMETTILA!!!-

***

Ora di pranzo:Kiki aiutata da Ariel sistemò le posate.

Il Principe entrò:

-Oh mi sono ricordata che ho un impegno!(Ma che coincidenza!!)-disse Ariel uscendo dalla stanza allora Kakaroth la guardò (Ariel) in maniera interrogativa.

Poi volse lo sguardo verso Kiki che aveva posato il proprio a terra.

Fece qualche passo in avanti ,Kiki alzò gli occhi incrociandoli con quelli di lui.

-Altezza...-

-Buongiorno.Ma dov'è andata la vostra amica?-

-Non lo so...-disse

-Questa me la paghi stronza!-Mormorò

-Prego?-Chiese Kakaroth che non aveva ben udito.

-Eh..-Kiki divenne bordeaux- niente,niente...-balbettò.

-Tutto a posto?-Chiese notando l'improvviso rossore.

-Sì!!Tutto a posto!!-

-Siete un po' strana oggi.-

-Voi dite?-Kiki stava sudando 7 camice.

Quando:

-Altezza?-Lo chiamò un servo.

Kakaroth si voltò: parlò col servo.

Dopo averlo congedato si rivoltò verso Kiki ma davanti a sè solo il vuoto.

-Ma...dove...??Kiki....?-Guardò in lungo e in largo.

-Ma dov'è andata?-

-Dov'è andata chi?-Chiese Taanipu entrando.

-Nessuno madre.-

Kakaroth,Taanipu e Bardak che,nel frattempo era arrivato,si sedettero a tavola.

Nel frattempo Kiki stava quasi uccidendo l'amica.

-Come ti è saltato in mente???STUPIDA!!!Che figura che mi hai fatto fare!!!-

-Quanto la fai lunga....allora ti piace davvero.-

-AAAAAAAAAAAAARRRRRIEEEEEEEEELLLLLLLL!!!!!!!!!!-Urlò a squarciagola.

***

Kiki e Ariel stavano riponendo le stoviglie lavate negli appositi armadi quando Taanipu volle parlare con Kiki.

La giovane superato il corridoio si diresse verso la camera della Regina Taanipu intenta a specchiarsi.

La porta era semichiusa ma la ragazza per educazione prima d'entrare bussò e aspettò l' "avanti" di Taanipu che ricevette dopo pochi secondi.

Quindi entrò:

-Vostra maestà...-disse Kiki inchinandosi solare come sempre.

-Avete chiesto di me?-Aggiunse.

-Sì cara...non so se hai saputo...-

-Saputo cosa?-

-Bardak .....-

-Sua maestà il Re?-

-Sì....sta male...è stato tutto all'improvviso...-

-Cosa??-

-Si tratta di un infarto...-(E meno male che i sayan non soffrono queste cose tipiche di noi comuni mortali...)

-Cosa??Ma è terribile!!Ditemi posso fare qualcosa per voi?-

-Ti ho chiamata per questo -sorrise-non è tutto,vedi non riesco più a trovare mio figlio...-

-Il Principe?-

-Sì...potresti....?-

-Vado subito a cercarlo vostra maestà.-S'inchinò ed uscì.

 

Prima di tutto cercò nella cucina (Come non è lì?),nelle sue camere e infine si diresse nella famosa stanza degli allenamenti.

L'uscio non era del tutto chiuso.

Bussò.

Aspettò qualche istante ma non ricevette risposta.

Allora entrò e subito lo vide.

Era poggiato ad una parete seduto ,lo sguardo volto verso l'infinito ,gli occhi fissi su un punto indefinibile,le sopracciglia aggrottate.

Perso nei suoi pensieri misteriosi non l'aveva nemmeno vista entrare tantomeno sentita bussare.

La ragazza sorridendo fece qualche passo in avanti.

Non l'aveva mai visto così.

Un'aria pensierosa ma anche,in qualche modo,malinconica.

Quello sguardo la colpì e le piacque subito.

Sbattè più volte le palpebre tornando alla realtà perdutasi in quell'istante di contemplazione e di fantasia.

S'avvicinò ancora un poco e si decise a chiamarlo.

-Altezza?-Mormorò piano per non spaventarlo.

-Eh?-Il ragazzo sbattè le palpebre + volte poi ,finalmente,volse lo sguardo verso di lei.

-Ah siete voi..non vi ho neppure sentita.-

-Già me ne sono accorta.-

-Stamani siete sparita così..-

-Eh??Kiki deglutì...ehm...(brava ora cosa gli dici??)mi sono ricordata che (che dovevo uccidere la mia amica) la Rotty..-

-La Rotty? -Chiese alzandosi.

-NO!!!..Sì...cioè..-deglutì- è un...-

- ??? - il ragazzo le volse uno sguardo interrogativo.

-E' un soprannome della signorina Rottermayer...-

-Ah!-Disse solo.

-Vi prego...non diteglielo o mi ucciderà!!-

Lui rise:

-State calma non glielo dirò...piuttosto...dicevate?-

-Ecco mi ero ricordata che...io....sì...dovevo...come dire...io dovevo..ecco...-

-Raggiungerla?-

-ECCO!!Sì!!Bravo:dovevo raggiungerla!! (sì certo raccontane un'altra!!!) Ecco cosa dovevo fare!!Solo,non mi veniva il termine -rise cercando di sembrare convincente.

-Eh-eh ....-

-Bene..e come mai siete qui...-

-Eh..io....sapete com'è..-

-Volevate vedermi?-Sorrise.

-NO!!!!-

A questa prima risposta lui rimase un poco sconcertato.

-ODDIO!!CIOè...IO VI VEDO VOLENTIERI...-disse divenendo bordeaux-MA ,NATURALMENTE,NON ERO QUI X QUESTO!!(Nooooo!!!Mica!!!)

Il ragazzo rise:

-Se non volevate vedermi xkè siete venuta?-

-Vostra madre desidera vedervi...-

-Ancora?-

-Si preoccupa molto per voi...-

-Non ne vedo il motivo.-

-Beh...in fondo vostra madre è pur sempre una mamma e voi siete pur sempre suo figlio...-

-Già- annuì lui sedendosi per terra poggiato alla parete.

-Ehm...qualcosa non va?-

-Uhm?-

-Beh..non andate da vostra madre?-

-____-il ragazzo distolse lo sguardo.

Kiki rimase per qualche istante sconcertata per l'improvviso silenzio.

-Altezza...-

-____-

-Ho saputo di vostro padre...-

-Già...uhm..le notizie volano in fretta!-

-Io...ecco...se posso fare qualcosa....-

-Sì....puoi fare qualcosa!VATTENE.-

-___-

Nel viso della giovane apparve lo sgomento.

-Non hai sentito alza i tacchi ed esci di qua!!-

-___-

La ragazza,riportata alla realtà,s'inchinò ed uscì chiudendosi la porta alle spalle.

 

Kakaroth sentì la porta chiudersi,chiuse gli occhi e poggiò la testa sul ginocchio piegato.

Non voleva essere compatito anche se in realtà si era subito pentito del suo comportamento.

Kiki rimase un attimo poggiata alla porta chiusa.

Attese qualche istante ma non sentì che il vuoto di quell'inquietante silenzio.

~*~*~

La giovane rientrò nella propria camera dove Ariel sedeva sul letto guardando la parete.

Kiki entrò:

-Hai saputo del Re?Chiese Ariel.

-Sì...me l'ha detto la Regina.

-Hai trovato il Principe?

-____Kiki con sguardo cupo si sedette sul letto accanto all'amica.

-Kiki...?

-Sì...l'ho trovato,...avresti dovuto vederlo...era così...così abbattuto ....quanto mi è piaciuto quello sguardo...anche se mi ha fatto una gran pena....

Gli ho detto che Taanipu lo voleva vedere e poi...

-Poi?-

-Gli ho detto che avevo saputo del Re....che stupida!!

Avrei dovuto immaginarlo che non era l'argomento ideale.

Ariel osservò lo sguardo cupo della giovinetta.

-E lui cosa ha detto?-

-....beh io gli ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa...-

-E lui?-

-Lui....lui mi ha detto di andarmene...

-____

-Avresti dovuto vedere i suoi occhi...

-??-

-Da vuoti sono diventati fiammeggianti.. mi ha fatto quasi paura...

-Poverino....

-Già ..vorrei fare qualcosa ma lui mi respinge...disse guardando la finestra aperta.

-Beh in fondo è un uomo -le fece notare-e non parliamo di un semplice uomo ma di un sayan....un principe sayan....

-Hai ragione eppure io non ho mai badato a questo...anche se è evidente che ha la sua importanza.

-Appunto.Lui vorrebbe il tuo aiuto ma il suo orgoglio gli impedisce di accettarlo...e tantomeno chiedertelo...

-Quindi,secondo te,devo tornare da lui?

-No..ora credo sia meglio lasciarlo solo...

Tranquilla ...non ti mancheranno occasioni per stargli vicino...

-Uh,uh annuì Kiki.

-Allora dopo tutti questi discorsi - cominciò Ariel con l'intenzione di imbarazzarla- vorresti ancora farmi credere che lui non ti piace??!!

-Ariel!!-

***
Passarono lentamente le ore.

Kiki ed Ariel si trovavano nella stanza del Re che curato dal dottore,ansimava e gemeva nel proprio letto.

Le due ragazzine dovevano fornire,per ordine della Rotty,ossia la signorina Rottermayer,il neccessario al dottore.

Era passata la mezzanotte quando Kiki lasciò la camera della Regina.

La ragazza era infatti rimasta con la donna a farle un poco di compagnia così da distrarla dalla grande angoscia che le opprimeva il cuore.

-Hai trovato Kakaroth?-Chiese Taanipu a un certo punto.

Kiki gelò.

-Sì vostra maestà,l'ho trovato,ma mi ha ordinato di lasciarlo solo e non ho insistito.-

La donna sospirò.

-Si è fatto tardi cara...vai pure a dormire.-

-Se lo desiderate rimarrò ancora un po' con voi- disse Kiki.

La donna osservò quello sguardo sincero.

Dal primo giorno in cui era venuta a Corte aveva provato stima nei suoi riguardi,tant'è che all'inizio se ben ricordate,suscitò l'ira di Kakaroth.

Sentiva che si stava affezzionando a quella giovane ragazzina ed era un po' per lei la figlia ,desiderata,ma mai venuta al mondo.

Ma non si pentiva d'aver dato alla luce Kakaroth,il raggio di sole delle sue tristi giornate passate a litigare con Bardak.(Goku x me:il raggio di sole del mio cuore > però sono o non sono poetica??)

Le aveva voluto bene sin dall'inizio.

Anche se quando quell'idiota di Yardhra l'aveva condotta da loro l'aveva considerata un'altra schiavetta d'aggiungere alla collezione di ragazzine incapaci che non hanno fantasia per fare diverse acconciature.

Kiki le si era presentata diversamente dalle altre schiave.

Le sorrideva sempre,si preoccupava per lei come una figlia.

E quei sorrisi e quelle attenzioni erano sincere,non false,come quelle di alcune schiave che mentendo in quel mondo sperano di ottenere favori in cambio.

Quello sguardo sincero la commosse, tuttavia:

-No cara...sei stanca...vai a riposare adesso.-

Kiki fece per uscire dopo averle sorriso ed essersi inchinata:

-Kakaroth aveva ragione -disse la donna.

Kiki si voltò guardandola sorpresa:

-Sei speciale.-

-Maestà..-disse la giovane commossa.

-Prenditi cura di Kakaroth....-

-___-

-Oggi ti ha respinto ma in realtà tiene molto a te...-

Lo sguardo di Kiki fu offuscato da un velo di sorpresa,poi ritornata alla realtà sorrise:

-Buonanotte maestà.-Mormorò dolcemente.

La donna rispose con un cenno d'assenso.

Kiki uscì dalla stanza e si diresse con passo lento verso la propria.

****

"Mamma come sono stanca!!Ho voglia di farmi una bella dormita!!!".pensò tre sè e sè.

Ma all'improvviso si fermò.

Le parole di Taanipu le tornarono alla mente come un fulmine a ciel sereno.

"Prenditi cura di Kakaroth.....

....oggi ti ha respinto ma in realtà....

....tiene molto a te"

-Kakaroth...

Ripensò ai vari momenti condivisi con quel ragazzo.

Il modo in cui si erano conosciuti e come fin dall'inizio lui le era piaciuto anche se non l'aveva mai ammesso nè ad Ariel nè a se stessa.

Era inutile ormai negarlo lui le piaceva.

Ariel aveva ragione.

Persino Taanipu se n'era accorta.

Quei lori animati duelli verbali erano in realtà una maschera per nascandere i veri sentimenti di stima e d'affetto.

Ripensò al modo poco ortodosso in cui lui le aveva dimostrato che provava interesse nei suoi confronti.

Un interesse anche dal punto di vista fisico.(Soprattutto!!)

Ripensò al modo in cui le aveva chiesto scusa ma le aveva confessato che la trovava bella,no non bella ,lui aveva detto bellissima.

Ripensò al modo in cui si erano guardati e sorrisi il giorno dopo per salutarsi.

Ripensò a quella scenata di lei ed Ariel ,il modo in cui lui l'osservava e rideva per i loro schiamazzi.

Ripensò a quando si era dileguata mentre stava parlando con un servo per evitare i suoi sguardi ammalianti.

Infine ripensò a quello sguardo vuoto,appassito,abbattuto ,cupo e malinconico e al modo i cui con la propria personalità a volte distratta e buffa l'aveva distratto dai suoi tristi pensieri.

Le rivenne alla mente il modo in cui l'aveva scacciata.

Aveva utilizzato un'altra maschera :dietro a quel "Vattene" si nascondeva un "Aiutami",si nascondeva un "Stammi vicino...non abbandonarmi".

O almeno così credeva.

In quell'atmosfera cupa dei ricordi si liberò un mormorio deciso:

-Ora basta!

La giovane si voltò , scese le scale e si diresse verso la sala degli allenamenti.

 

~*~*~

 

Si poggiò alla parete,ancora quel silenzio inquietante.

Bussò ma non ottenne risposta.

Decisa ,stavolta,entrò e lo ritrovò seduto nello stesso angolo ancora assorto nei suoi pensieri.

Per attirare la sua attenzione chiuse la porta sbattendola.

Il ragazzo allora ,riportato alla realtà la guardò:

-Credevo d'essere stato chiaro quando vi ho detto d'andarvene...

-Chiaro?Uhm!Cristallino! -Sbottò lei.

-Bene allora xkè siete qua?-

-Non riuscite ad arrivarci?-

-Forse....per scocciarmi...-

-Forse quello che per voi significa scocciare per me significa aiutare una persona in dificoltà.-

-Chi,io?Io in dificoltà?-

-Esatto.-

-Anche se fosse non chiederei aiuto ad una "schiavetta"!-

Sorrise pieno d'orgoglio sicuro d'averla colpita nel vivo con quel "schiavetta".

-E io non chiederei mai aiuto a un "principino" viziato,testardo,cinico e senza cuore!!-

-Cos'avete detto?!-Chiese con un'improvvisa fiamma negli occhi.

-Io ho parlato chiaro e voi,nonostante i vostri 1000 difetti,non siete sordo.-

Il ragazzo si levò:

-State a sentire: io qui dentro posso fare di voi o di qualsiasi altra "schiavetta" tutto quello che voglio!!-

-Buon per voi...così magari trovate qualcuno che v'insegni un po' d'educazione e anche di maturità!-

-Ma senti,senti la "schiavetta".

-Se non altro io il mio ruolo lo so fare bene al contrario di qualcun'altro..-

-Quale ruolo?Quello della sgualdrina??-

-Forse al mondo esistono donne del genere perchè esistono pervertiti come voi!!!-

-E poi sarei io l'immaturo?-

-Su questo non ho dubbi....cmq...caro non è sfogandovi con me che risolverete i vostri problemi.-

-Il mio unico problema ,qualora li avessi,ce l'avrei davanti cara!!-

-Molto divertente.-

-Mai quanto la vostra deficienza.-

-Mai quanto la vostra piuttosto.-

-Ne avete ancora x molto....io credo che anche per oggi mi abbiete scocciato a sufficienza.-

-Se è un ordine me n'andrò ma ero venuta da voi per far tutt'altro che scocciarvi....-

-E allora per far cosa?La sgualdrina forse?-

-E' probabile dato che non ho mai avuto il dispiacere di conoscere un Principe tanto pervertito quanto voi.(allora non conosci Genio!!)-

-Se il vostro scopo era quello d'insultarmi o irritarmi vi faccio i miei complimenti xkè ci siete riuscita.-Disse con tono seccato.

-Non ci faccio proprio nulla coi vostri complimenti ma con le vostre scuse forse....-

-....le mie cosa??-

-Avete capito bene caro!Le vostre scuse...-

-Scuse?Umpfs!E per cosa,sentiamo.-

-Mi pare ovvio per avermi dato della sgualdrina!-

-Perchè non lo siete?-

-Sono una sgualdrina quanto voi siete pervertito!-

-Ooooh!-Disse facendo il finto stupito.

-E' inutile che facciate il falso con me..-

-Io il falso?Ma non fatemi ridere.-

-Solo guardandovi allo specchio morireste di risate cmq...mi offendete solo per nascondere ciò che provate in realtà per me...-

-E sentiamo,cosa proverei?-

-Attrazione sia fisica sia morale!-

-Beh forse per quella fisica potrei essere d'accordo ma per quella morale..proprio....-

-Certo...come no...-

-Mi spiace,ma che dico?.Mi piace illudervi ma non è così.-

-Bene non sapete quale peso m'avete tolto-

-Se l'avessi saputo....-

-Non ne avevo dubbi ma non ero qui per questo.-

Kakaroth aprì bocca per parlare ma lei lo interruppe:

-E neanche per fare la sgualdrina dato che non lo sono mai stata,non lo sono,e mai lo sarò...-

-Sono stufo di sentire la vostra voce petulante:cosa volete?-

-Veramente la domanda sarebbe cosa volete voi...-

-Io da voi non voglio proprio niente...in tutti i sensi aggiunse.-

-Bene xkè sarei sprecata per voi.........in tutti i sensi aggiunse.-

-Bene allora non avrete motivo per trattenervi.-

-Veramente sì.-

-Sarebbe?-

-Ero venuta qui per vedere come stavate.-

-Volete sapere come sto? Da schifo.-

Mi ritrovo una madre iperprotettiva ,un padre mezzo morto e una schiava rompipalle ,vi basta?

-Prima di tutto vostra madre non è iperprotettiva ma è solo troppo amorevole per un rospo come voi,secondo vostro padre non è mezzo morto e se ha sopportato per 16 anni un figlio così può sopportare tutto e infine ma non ultimo per importanza se qui c'è un rompipalle quello siete voi.(!!!!)-

-Infatti sono io quello venuto a disturbare la quiete altrui.-

-Dovreste considerarvi fortunato ad avere vicino una donna come me!-

-A voi non siete una donna ma una ragazzina se non una mocciosa.

B fin dal vostro arrivo non ho fatto altro che chiedere a Dio cos'ho fatto di male per avervi.-

-Bah!Voi non mi avete,sono io che lavoro in questro Palazzo del ca***!-

-Allora sono io che vi butterò fuori da questo Palazzo del ca***!-

-Non lo farete mai dato che sono troppo importante per voi o dovrei dire *speciale*?-

-Eh....quando ho detto quella frase ero tutt'altro che sobrio.-

-Via.....come siete adesso o forse dovrei dire 26 ore su 24.-

-Non hai proprio nient'altro da fare oltre a rompere le pal**?-

-Mi rincresce ma fa parte del mio lavoro.-

-E allora vi licenzio!-

-L'unica che può licenziarmi,caro,è la signorina Rottermayer.-

-Bene andrò subito a parlare con lei!-

-Spiacente ma credo che stia dormendo.-

-Allora andate a svegliarla!-
-Non intendo ubbedire.-

Kakaroth ormai in preda alla collera tirò un urlo a squarciagola tanto da risvegliare i suoi poteri e trasformarsi in ssj di 2° livello.

-AHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!(Però un pochino arrabbiato,eh?)

-Molto impressionante.-

-ORA BASTA!!!Ve lo chiedo XFAVORE :USCITE DI QUA!!!!!!!!!!!!-

-Non finché non mi avrete ascoltata!-

-PARLATE!-Bofonchiò incavolato.

-Non dovreste abbattervi così...-

-ALT!!!Di che caz** state parlando?-

-Di vostro padre.-

-A voi che caz** ve ne fot**?Tanto venite ugualmente pagata!-

-Credete che stia qui solo per il denaro?-

-No,certo che no!Voi state qui per rovinarmi la vita,per godere di ogni mio scatto d'ira per torturarmi fino alla fine della mia fottutissima vita!!-

-Beh oltre a questi due motivi sono qua per prendermi cura... -

-Ah,ah!!!Molto divertente!!!Prima mi fate crepare con la vostra presenza e poi volete prendervi cura di me??Bel modo!!!Molto originale.-

-Mi spiace ,ma cosa dico,mi piace illudervi ma mi riferivo ai vostri genitori....voi siete....sì insomma la pecora nera della famiglia...sì ecco.-(sarà una pecora...ma che pecora!!!!!Unica nel suo genere!!!)

-Tante grazie!-

-Oh,di nulla.-

-E poi se io sono abbattutto o no non deve importarvi,fino a prova contraria sono solo caz** miei!!!-

-Sono anche caz** miei!-

-Ah si?Perchè di grazia?

-Perchè sono pagata,per quanto sia orribile,a prendermi cura anche di voi.-

-Già...come tutti quelli che stanno qui dentro.-

-____

Il suo sguardo da incavolato si fece pieno di delusione.

Ma perchè era deluso?

Passavano intere ore,com'era appena successo,a insultarsi anche pesantemente eppure rimaneva deluso sapendo che lei stava lì con lui solo per denaro.

In fondo in fondo non gliene fregava nulla di lui ma xkè ,invece,teneva a suo padre e a sua madre ?

Allora anche lei come gli altri fingeva.

Kiki si morse la lingua.

Perchè caz** aveva detto così.

Perchè aveva mentito in realtà lui le piaceva e lei teneva a lui.

Altrimenti non sarebbe stata lì a ricevere e ricambiare insulti da più di un'ora.

Un vuoto silenzio ricoprì la stanza per diversi minuti.

Kiki abbassò gli occhi:

-Mi spiace- mormorò.

-???-

-Non è vero che non me ne frega niente di voi.

Kakaroth sentì che l'improvvisa morsa al cuore s'era sciolta.

Erano bastate quelle parole e quelle scuse per risolleverlo dalla delusione e dalla malinconia impossesatesi di lui.

Sorrise interiormente felice di sapere che lei teneva a lui.

Del resto anche lui teneva a lei.

A quella "schiavetta" che lo faceva diventare matto.

A quella schiavetta così bella da paragonare a una ninfetta,a una piccola dea nonostante la giovane età.

Ma riuscì a contenere queste emozioni e portare all'esterno una maschera d'assoluta indifferenza per quanto aveva appena detto.

Kiki gli volse un ultimo sguardo per notare il gelido fuori e dentro- perchè in realtà non sapeva ciò che gli aveva appena suscitato -di lui.

Fece un leggero inchino e si voltò decisa ad uscire di lì.

S'avvicinò alla porta ,posò la mano sulla maniglia e l'aprì ,fece per mettere piede fuori ma fu subito fermata dalla stretta di qualcosa.

Si voltò vedendo che era Kakaroth che la teneva per un braccio.

Sorrise alla sua aria dapprima sorpresa osservando la grazia e la perfezione della sua "schiavetta".

Sì perchè sapeva che era sua e non avrebbe permesso a nessuno di toccarla o di prenderla.

Non indossava gli stessi vestiti di quella mattina.

Aveva addosso una magliettina bianca scollata a maniche lunghe che lasciava nude spalle e pancia e una minigonna nera e ai piedi scarpe da tennis dato che un paio di stivali non sarebbero tornati pratici per le mansioni domestiche.

Neanche la gonna lo era ma lei amava indossarle perchè le permettevano d'esprimere,nonostante la misera posizione sociale in cui ora si trovava,la sua eleganza e la sua femminilità.

Kakaroth lasciò la presa e pianissimo in un fil di voce mormorò:

-Mi spiace.-

-___??-

-Non avrei dovuto permettermi di darvi della sgualdrina.

Perchè non lo siete mai stata,non lo siete ,e non lo sarete mai.-

Kiki sorrise:

-Grazie....ma io non posso vantarmi d'essermi comportata in maniera + matura...non avrei mai dovuto darvi del pervertito perchè nemmeno voi lo siete mai stato,beh forse tranne quella volta che...-

-Ma vi avevo fatto le mie scuse -disse dolcemente con occhi da vero e proprio cucciolo.

-Sì,è vero.Cmq ho sbagliato e per questo vi chiedo di scusarmi.-

-Beh...credo che potrei fare questo sforzo...ma non ne ho voglia....-

-COSA???-
-Ah,ah!!Stavo scherzando,spegnete i fuochi...-

-Va bene sorrise.-

-Posso ritenermi scusato,allora?-

-Potete,potete.-

-Bene- sorrise.

-Bene- sorrise pure lei.

-Allora vi decidete a dirmi perchè siete qui?-

-Per stare un pò con voi.-Mormorò molto dolcemente.

Alla sua frase lui le rivolse un sorriso dolce subito da lei ricambiato.

-Allora....dicevate?-Chiese lui per rompere quel silenzio imbarazzante.

-Non dovreste abbattervi...vostro padre è forte e sono sicura che ce la farà...-

-Davvero lo credete?-Chiese con aria speranzosa.

-Sì davvero ma dovete crederci anche voi,e anche vostra madre.-

-Non lo so...-disse guardando in basso.

-Hey...disse lei posando una mano sul suo torace: in fondo è o non è il Re dei sayan?-

-Sì avete ragione -sorrise incrociando i propri occhi con quelli di lei che sembravano brillare di una strana luce che mai aveva visto.

Fu preso da un istinto incontrollabile e improvviso che lo fece chinare con lo scopo di catturare le labbra della sua schiavetta.

Chinò lentamente il capo e chiuse gli occhi mentre Kiki si teneva pronta a sentire il cuore scoppiare dall'emozione quando le labbra di lui avrebbe preso le sue.

TOC-TOC (Ma tu guarda sempre nei momenti clou!!!)

Entrambi ,imbarazzati,si scostarono dall'altro,Kakaroth cercò di ritrovare la lucidità offuscata da quel magico momento sentimentale.

-Avanti!Disse infine.

Entrò Ariel assieme a una dama della Regina.

-Vostra altezza!- Si inchinò.-Kiki?-

Sia Kakaroth sia Kiki divenero bordeaux :

-Ehm..vostro padre desidera parlarvi.-

-Mio pa..padre?-Balbettò.

-Sì..si è ripreso.-

-MA E' FANTASTICO!Hai sentito?-Si rivolse a Kiki.

-Certo che ho sentito,andate ,non fatelo aspettare.-

Kakaroth annuì e sorrise:grazie mormorò dolcemente e senza attendere oltre corse dal padre ripresosi.

La dama seguì Kakaroth mentre Ariel s'avvicinò a Kiki.

-Kiki!!!Brava te la fai con lui e non mi dici nulla!!!-

-Cosa??Io non me la faccio con nessuno.

... se tu non ci avessi interrotto ....-Kiki si tappò la bocca e divenne bordeaux.

-Bene..bene..voi due qui soli,porta chiusa,luce spenta....CHE COSA E' SUCCESSO???-
-Niente -sorrise-...abbiamo litigato per un ora e mezza e per mezz'ora sorrise con aria sognante.

-Allora?-

-Niente...solo mi spiace per il bacio...sarebbe stato il primo.-disse cominciando a camminare quasi saltellando.

-Ehh..Kiki..stai bene?-

-Sì scusa -disse riconponendosi e sorridendo.

-Ma guarda- sorrise -gli occhi ti luccicano ancora...-

-Kakaroth...-mormorò.

-Sono felicissima per te ma è tardi..devi andare a dormire non hai chiuso occhio e tra sole 3 ore e mezza ci dobbiamo alzare -(ricordiamo che era passata mezzanotte quando è andata da Goku ,sono passate due ore e sono circa le 2:00 di notte e loro si alzano all'alba,quindi,verso le 5.30)

~*~*~

La sveglia suonò alle 5.30 puntualmente.

-UMPFS!!!-Fu la risposta di Kiki.

Ma la sveglia continuava a suonare.

-UMPFS!!-Detto ciò la spense con un bel pugno che la fece frantumare a terra.

-UFFA!!!-

Ma non ci diede troppo peso e si ricoccolò sotto le coperte calde.

-Kiki?-

Una voce familiare la disturbò mentre stava partendo per il mondo dei sogni.

-Kiki?!-

Ariel entrò e quando la vide:

-KIKI!!!-Ma è tardissimo sono quasi le 6!!!!Se ti vede la Rotter sono guai!!!

-Umpfs!!-Detto ciò mise la testa sotto il cuscino cercando di ignorere le urla dell'amica.

-KIKI!!!!-Detto ciò le tolse la coperta.

-NOO!!Lasciami stare...voglio dormire!!!-

-KIKI!!!!-

-Ancora 5 minuti!!!- (sembriamo io e mia mamma nei giorni di scuola)

-Sì ancora 5 minuti e la Rotty ti butta in mezzo alla strada....ma vide che quelle parole le entravano da un orecchio e le uscivano dall'altro.

E poi Kakaroth....-

-Kakaroth??!!DOVE??-Disse balzando fuori dal letto con la camicia da notte.

-Allora la parola magica è questa...-

-Lasciami dormire -disse rimettendosi sotto le coperte.

-RAZZA DI SCANSAFATICHE!!!!!!SIETE ANCORA Lì!!!!!!!????-

L'urlo della Rottermayer fece balzare Kiki fuori dal letto.

-Te l'avevo detto!-Bofonchiò Ariel

Dopo pochi minuti le due ragazze uscirano dalla stanza pronte a cominciare una nuova giornata di lavoro.

O più precisamente Ariel uscì pronta trascinando Kiki la quale bofonchiava imprecazioni a getto continuo nei riguardi di una certa signora.

-Brutta strega!!!Cadessi giù dalle scale e ti rompessi una gamba!!!!

Maledetta rompi***** xkè non crepi ed esci da rompere??-(Sembro io quando sono arrabbiata con una prof.)

-Kiki!Pensa se Kakaroth fosse qui...-

-Lo so ma io...ho sonno !!!-Stava per scoppiare in lacrime dalla stanchezza.

-Vieni..prepariamo la colazione per Kakaroth...-

-Va bene sorrise :ma lo faccio solo per lui!!!-

-Sì lo so.-

****

Ora di colazione al Palazzo sayan.

Kiki,vestita di una canottiera rossa e una minigonna di jeans servì la colazione a Re e Regina.

-Ma dov'è Kakaroth?Chiese Taanipu.

-LO CHIAMO IO!!-Disse o meglio urlò Kiki facendo cadere tutto.

-Ehm....(...)...va bene cara dato che ti sei offerta volontaria -disse Taanipu.

-Torno subito- e si diresse o meglio corse nella stanza degli allenamenti.

Bussò e quando sentì l' "avanti" entrò nella stanza.

-Altezza?-Mormorò.

Il ragazzo si voltò guardandola col suo disarmante sorriso:

-Dimmi pure Kiki.-

La ragazza sussultò:quant'era carino!!Con quel bel sorriso,con quella gentilezza,si sentiva sciogliere..ma si limitò a rispondere:

-Ehm...la colazione è pronta.-

-Ok.-

Il ragazzo le si avvvicinò mentre lei lo guardava perdendosi in lui.

Il ragazzo arrivò davanti a lei.

Si scambiarono uno sguardo poi:

-Andiamo?-Propose Kakaroth.

-Sì -sorrise lei.

Arrivati di sopra:

-Buongiorno madre,padre!

-Buongiorno tesoro lo salutò Taanipu con un bacio sulla guancia (NO COMMENT).

Il ragazzo si mise a sedere e Kiki gli servì la colazione,come sempre,buonissima.

*****

Tra mansioni domestiche,fantasticherie e sogni ad occhi aperti,per Kiki le ore scivolavano via.

Era quasi ora di cena ,prima di scendere a preparare la cena Kiki si diresse nella sua stanza.

Aprì la porta ma venne fermata:

-Ehy,tu?-

-Sì?-Chiese lei senza voltarsi per vedere in viso il suo interlocutore.

-Dov'è Kakaroth?-

-Sua Altezza il Principe si sta allenando.-

Kiki si voltò e quando vide quel sayan il suo cuore si riempì d'angoscia.

-Ya..Yardhra?-

L'uomo sorrise diabolicamente.

-Ciao bambolina,allora ti ricordi di me?-Chiese sghignazzando e avvicinandosi pericolosamente a lei.

-Cosa ci fai qua?-

-Te l'ho detto cercavo il Principe.-

-Cosa vuoi da lui?-

-Da quando ti interessa tanto di lui?Ohh!!Non dirmi che ha seguito il mio consiglio...-

-Quale consiglio razza d'idiota?-

-Quello d'usarti come divertimento...-

-Ma ti sei bevuto il cervello??!-
-Ehy....sta calma fiorellino- avvicinò una mano al suo volto ma lei scosse la testa.

-Lasciami stare!-

-Perchè altrimenti che succede?Non vedo nessuno qua...chi vieni a pestarmi forse il tuo Principe?-

-Maledetto bastar**! Non toccarmi!-

A questo "invito"Kiki ricevette come risposta uno schiaffo in pieno viso che le fece battere la testa contro il muro del Palazzo.

-Razza di tro** ,non permetterti mai più di parlarmi così!!E'chiaro??-

-Uhm,cristallino!-

-Insolente che non sei altro!-Fece per darle un altro ceffone ma lei si rialzò.

La ragazza s'asciugò con una mano il sangue che le usciva da una guancia.

-Allora?Dov'è il tuo Kakaroth?-

-Te l'ho detto!-

-Bene..intanto che l'aspetto mi divertirò un po' con te!-E presala per un braccio la strascinò verso la sua camera.

-Lasciami maledetto bastar**!!-

-Quando mi sarò divertito abbastanza-!Le diede una spinta che la fece cadere sul letto.

Bene,bene...-disse avvicinando le mani alla canottiera.

~*~*~

In quel medesimo momento Kakaroth sentì un brivido percorrergli il corpo:era lei,era in pericolo ne era sicuro!

Ma di chi era quell'aura ?Era molto potente anche se non abbastanza per poter solo pensare di competere con lui.

Sentì l'aura di lei diminuire gradualmente e trasformatosi in ssj lanciò un'occhiata fulminea alla porta.

-Maledetto bastardo!!-Gridò Kiki quando lui le strappò la canottiera.

Tentò i tutti i modi di dimenarsi ma per lei era troppo forte.

-Lasciami!!!-Gridò mentre sentiva lacrime pungenti invaderle le palpebre.

-Cosa mi fai,se ti lascio?Mi picchi forse?Sta zitta tanto non verrà nessuno in tuo soccorso!!-

-Chissà magari qualcuno verrà...-

Yaardhra sentì il sangue gelare,si voltò e :

-Ka...Kakaroth...-

-Ciao bello!-Lo salutò lui prima di afferrarlo per il collo e farlo sparire con una potente onda scaturita dalla sua grande mano.

-NOOOOO!!-Gridò Yardhra prima di spirare.

Kakaroth guardò il polverone diradarsi.

Si voltò verso Kiki che intanto si era coperta il petto con un lenzuolo,si sedette sul bordo del letto ancora scossa.

Kakaroth si mise in ginocchio davanti a lei:

-Tutto bene?-Non era la domanda migliore ma non sapeva cos'altro fare.

La ragazza non rispose solo fece un cenno d'assenso con il capo.

-Sei ferita -notò Kakaroth indicando la guancia dalla quale usciva ancora del sangue.

-____

-Aspettami qui,prendo il disinfettante.-

-___

Kakaroth uscì dalla stanza.

Sospirò...per fortuna era arrivato in tempo ,solo al pensiero che quel bastardo l'avesse ...non osava nemmeno pensare cosa.

L'unica cosa cui pensava in quel momento era che la sua schiavetta stava per essere stuprata,ma aveva punito quel bastardo ,anche se lei era ancora scossa.

Meglio scossa che stuprata pensò.

~*~*~

Dopo qualche secondo rientrò nella stanza.

Lei era lì stesa sul letto di fianco voltata verso di lui,lo sguardo appannato,appassito,vuoto.

S'avvicinò e si mise in ginocchio ai pedi del letto.

Intinse un batuffolo di cotone con il disinfettante mentre lei si mordeva il labbro inferiore cercando di rimuovere dalla mente quegli orribili istanti.

Erano stati pochi ma lunghissimi.

Le parevano fossero state ore,aveva sudato 7 camicie per la paura,sentiva ancora un brivido scorrerle dentro,il cuore come appesantito,le gambe tremare,lo stomaco comprimersi,e la guancia colpita come gonfiarsi,le faceva tremendamente male anche solo a sfiorarla.

Ma venne riportata alla realtà da lui che la chiamò:

-Kiki...-

Kakaroth vide gli occhi di lei ,fino a quell'istante vuoti,muoversi,fissarlo.

Tuttavia Kiki non se la sentiva ancora di dire qualcosa ,voleva solo rimanere lì nel suo letto,sotto le coperte dove si sentiva al sicuro,con la porta chiusa a chiave,nessuno vicino a lei.

Anche se nella sua tana,fino ad adesso sicura, era entrato il lupo cattivo che era però stato scacciato dal buon cacciatore.

Quel cacciatore che era a pochi cm di distanza da lei,quel cacciatore che la guardava con tanta dolcezza,con tanta tenerezza,che le dava uno spiffero di coraggio in quell'inferno di paura dove sarebbe precipitata se non si fosse ripresa.

Mordendosi ancora il labbro inferiore e piegando le gambe sotto le coperte lo guardava cercando di reprimere l'impulso di cacciarlo dalla stanza impartito dalla sua testa.

Cercava invece di ubbedire a quello impartito dal suo cuore che le diceva di fidarsi,d'affidarsi a lui di lasciare che lui si prendesse cura di lei,di lasciare che la sua ( di lui) dolcezza,la sua tenerezza e il suo affetto la conducessero via da quella botola di terrore e di dolore.

-Ora brucerà...ma solo per qualche secondo,io farò più piano possibile.-

Disse avvicinando il batuffolo alla gota senza accostarlo.

Lei continuava ,nervosamente,a mordersi il labbro ancora piena di paura,di terrore.

Sapeva che lui non le avrebbe mai fatto del male ma...quelle immagini di quegli istanti di terrore le tornavano alla mente come cercassero di sovrapporre ,a forza di riaffiorire,al viso di Kakaroth quello di Yardhra.

-Sei pronta?-Le chiese con un fil di voce.

Fece un cenno d'assenso con il viso e allora il ragazzo accostò il panno alla gota.

La ragazza chiuse gli occhi per sopportare il dolore.

Li strizzò forte per reprimere l'istinto di riaprirli.

Il bruciore della gota la torturava.

Ma presto Kakaroth finì.

Tappò il disinfettante.

Le rivolse uno sguardo mentre lei lentamente riapriva gli occhi.

-Forse brucerà ancora...ti passerà presto -mormorò lui.

Lei richiuse gli occhi.

E subito,quasi per dispetto,alla mente le tornavano le immagini di quei singoli momenti,il momento dello schiaffo,la zuccata contro il muro.

Si era resa conto troppo tardi di ciò che le stava capitando.

Doveva capirlo subito cosa voleva quel bastardo quando le si era avvicinato.

Le aveva dato della troia...a lei...e se non fosse arrivato Kakaroth...subito un brivido le percorse la schiena.

Le gambe ripresero a tremare,avvertì un dolore pungente al cuore diffondersi ai seni.

La guancia bruciò ancora di più.

Cosa avrebbe fatto adesso?Il Re e la Regina lo avrebbero sicuramente saputo,idem Ariel e un giorno forse suo padre.

Aveva paura adesso,se non fosse arrivato lui sarebbe stata uccisa se non fisicamente,sicuramente, psicologicamente.

Se stava così male per lo strappo di una maglietta come sarebbe stata male se la tortura fosse andata avanti.

Non voleva nemmeno pensarci.

Kakaroth rivide in quel secondo ( prima che richiudesse gli occhi) lo sguardo vuoto,cupo perso nell'infinito.

Aveva richiuso gli occhi ,la sua aura era stata azzerrata,e sentiva provenire da lei sentimenti quali la paura,lo sgomento.

Quello era un momento molto delicato.

Ma aveva paura di farla stare ancora più male aprendo bocca.

Non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare,cosa doveva dire per farla riprendere.

Ma la sua (di lui) dolcezza e la sua tenerezza agirono prima di lui.

Lentamente avvicinò la mano al suo volto.

Piano piano ,senza alcuna fretta,sfiorò la guancia nella parte colpita ,l'accarezzò con le sue grandi ma incredibilmente delicate dita.

Kiki aprì gli occhi di scatto per perdersi in quelli di lui pieni di dolcezza,d'affetto,di sincerità.

Ma la vista fu offuscata da alcune lacrime.

Lacrime di sofferenza.

Lacrime di paura.

Lacrime che esprimevano un disperato bisogno d'aiuto ,un disperato bisogno d'affetto.

Le lacrime di Kiki raggiunsero la gota sfiorando le dita del sayan.

Le rivolse uno sguardo pieno d'amore,di dolcezza ma anche malinconico,quasi disperato.

Si ritrovò,senza accorgersene,ad aprir bocca,e chiederle:

-..... Non .....non ti fidi più di me....?

Kiki lo guardava sbalordita con occhi sbarrati e bocca aperta.

Riprese controllo si sè e distolse lo sguardo.

Kaaroth ritrasse le dita con sguardo basso e cupo.

Ma non disse nulla.

Amarezza dentro lui.

Kiki si sfiorò la guancia.

Ma le fece un gran male ma perchè quando la carezzava lui non sentiva il dolore?

Si rese conto di quanto il suo (di lui) tocco fosse diverso dal proprio.

Il suo era stato più delicato,più dolce,più tenero.

Capì subito che ne aveva bisogno,aveva un disperato bisogno di quel tocco.

Aveva bisogno...bisogno di lui.

Lentamente alzò il capo dal cuscino così d'evitare un giramento di testa per l'emicrania.

Inclinò la testa per guardarlo,prese coraggio,allungò la mano fino a sfiorargli la gota.

Kakaroth si voltò ,sorrise,le mise le mani sulle spalle e la fece stendere sul letto ,la coprì fino al petto.

Riavvicinò le dita al suo volto perfetto :a quei perfetti lineamenti.

Accostò le dita delicatamente alla guancia,agli zigomi,al mento,alla fronte per poi trascinarla fino alla ferita.

Kiki chiuse gli occhi e sospirò felice per quel tocco meraviglioso.

S'abbandonò godendo di quella dolcezza e tenerezza trasmessagli da lui con quelle carezze.

Le gambe cessarono di tremare,il cuore rallentò i battiti,il bruciore alla gota scomparì,il dolore dilatatosi ai seni cessò.

Le labbra s'incurvarono in un sorriso sognante.

Tra le carezze di lui e i sospiri felici di lei la notte era quasi morta e stava nascendo un nuovo giorno.

Il sayan notò che erano diversi minuti che lei non si muoveva.

Evidentemente si era addormentata.

Sorrise alla sua schiavetta che nel giro di una notte era maturata ,e stava per varcare la soglia che la portava da ragazzina a donna.

Ritirò le dita e s'alzò.

Ricordò lo sguardo stranito che aveva avuto Ariel quando alle 5.45 l'aveva trovato nella camera della sua amica (kissà cos'ha pensato!!)e quando le aveva chiesto d'informare la signorina Rottermayer dell'accaduto.

Kiki allora sembrò svegliarsi:

-Kakaroth...-

Il ragazzo si voltò e la guardò:

-Non...non te ne andare...-mormorò lei...-ti prego...-

Il ragazzo dopo un attimo d'esitazione sorrise sicuro e si mise in ginocchio ai piedi del letto.

Lei aprì gli occhi e sorrise felice di vedere che lui era ancora lì con lei.

-Ciao- la salutò lui sorridente.

-Ciao -rispose lei allungando le dita alla gota del ragazzo.

Kakaroth chiuse gli occhi chinandosi e premendo le labbra contro le sue palpebre chiuse.

Riaprì gli occhi e la guardò:

-Come ti senti?-

-Magnificamente -rispose lei che una volta issatasi si sedette sul bordo del letto con ancora il lenzuolo intorno al petto.

Si mise in ginocchio e s'accoccolò contro il suo torace incrociando le braccia dietro la schiena del sayan.

-E' tutto finito.-Mormorò Kakaroth posando le labbra sulla sua spalla.

-Grazie- mormorò lei.

Lui la strinse un poco più forte.

-Ti voglio bene- mormorò sorridendo sognante per il calore del suo torace.

Kakaroth sorrise tra sé e sé.

-Anch'io te ne voglio....tanto.-

~*~*~

 

Kiki si diresse nel Giardino Reale per aiutare Ariel,che era molto in pena per lei.

Kiki arrivò ed Ariel le venne incontro abbracciandola.

-Kiki...come stai?Tutto bene??-

-Sì..tranquilla -le sorrise.

-Oh...mi hai fatto preoccupare...e anche la Regina era preoccupata...anzi devi subito andare da lei.-

-Vostra maestà buongiorno -sorrise Kiki inchinandosi al suo cospetto.

-Oh sei tu cara.Vieni qua un momento..-

Kiki s'avvicinò alla donna:

-Sono stata informata dell'accaduto.-

-Sì ...lo supponevo -rispose la ragazza.

-So che questo per te è...sì..insomma...un momento delicato ma...-

Kiki la interruppe.

-...Vi ringrazio vostra maestà....ma sto benissimo..davvero -aggiunse.

-Ah!(^^,,,,)Bene...allora...è tutto ok?!-

-Sì...è tutto ok -sorrise la moretta.

-Bene...ne sono felice.-

-Sì...anch'io- annuì Kiki.

Posso fare qualcos'altro per voi?-Chiese.

-No ....vai pure.-

La ragazza la congedò con un inchino ed uscì dalla stanza.

Kakaroth guardò l'orologio sulla parete.

Segnava le 19:30 erano ben cinque ore s'allenava.

Prese un asciugamano e se lo mise intorno al collo.

Uscì dalla camera gravitazionale e si diresse al piano superiore.

Salendo le scale vide una certa morettina che stava camminando nel corridoio.

-Kiki?-La chiamò.

La ragazza si voltò e sorrise:

-Kakaroth.-

Il ragazzo le si avvicinò:

-Allora...come stai?-Chiese.

-Sto bene.-Rispose spostando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

-Beh...ecco...-il ragazzo prese a grattarsi la nuca-se....hai bisogno di qualcosa..-balbettò .

Kiki sorrise e aprì bocca per rispondere ma:

-KIKI!!!!-Si sentì l'urlo di una donna bisbetica sulla 50tina .

-A..arrivo -balbettò Kiki con una smorfia di rassegnazione.

-Immagino di dover andare- sorrise.

Il ragazzo un po' rassegnato fece un cenno d'assenso col capo.(Eh...quando la Rotty ci mette lo zampino.....Nd Sara)

-Beh...allora ci rivedremo a cena.-Disse Kiki.

-Sì- sorrise lui.

Kiki ricambiò il sorriso e si voltò dirigendosi dalla parte dove si sentivano le urla isteriche della governante.

Kakaroth la vide entrare in una delle tante stanze del Palazzo.

Si voltò e si diresse nella propria camera per farsi una doccia prima di presentarsi a cena.

~*~*~


Dopo aver lavato quelli che per lei sembravano infiniti piatti Kiki uscì fuori dal Palazzo.

Si sfregò un poco le braccia quando venne schiaffeggiata da un'improvvisa brezza che la colpì in viso e nelle gambe.

Indossava ,infatti,una maglietta scollata sino alle spalle rosa e una gonna lunga sino al ginocchio di jeans.

Ai piedi un paio di sandali neri con tacco.

S'avvicinò agli aceri e ai peschi coltivati in quel grandissimo Giardino dove lei ed Ariel passavano intere ore a spazzare le foglie.

Mentre contemplava ,quelli che per lei erano,alberi bellissimi sentì una mano posarsi sulla sua spalla.

La ragazza si voltò:

-Ah...Kakaroth..oh!-Chiuse gli occhi.-Mi hai fatto prendere un colpo.-

-Oh,scusa non volevo-.Sorrise lui.-Come mai sei qui?Non è tardi?-

-Sì...lo so...ma non riesco proprio a dormire.-disse poggiandosi alla staccionata con la schiena.

-Neanch'io- sorrise Kakaroth poggiandosi anche lui alla staccionata.

Kiki osservò il cielo:

-Guarda la luna!-disse indicandola con un dito.

-No...credo sia meglio di no-constatò lui.

-Perchè?-Chiese curiosa.

-Per questa -sorrise agitando una coda di un marrone cioccolata fondente.

Kiki lo guardò con occhi sbarrati:

-Hai...hai la coda!-

-Non l'hai mai vista?-

-Ehm..veramente...no.-(...)

-Beh tutti i sayan ce l'hanno-

-Eppure l'ho vista solo a Yardhra e a tuo padre...-

-Davvero?-Chiese sedendosi sulla staccionata.

-E ce l'hanno anche le donne....?-Chiese.

-Certo-rispose lui.

-Perchè non puoi guardare la luna,scusa?-

-Beh..perchè altrimenti diventerei un grande scimmione e fracasserei tutto quello che ho intorno.-rispose.

-Beh...allora sarà meglio che tu non la guarda.

-Già-annuì lui.

-Menomale che non sono una sayan...-mormorò.

-Perchè?-Chiese.

Kiki sussultò:

"Cavolo..m'ha sentita"

-Beh..-

-Ti piace così tanto guardare la luna?-

-Beh...sì...mi piace molto- disse voltandosi verso la luna.

Ma non puoi dargli nemmeno un'occhiatina?-

-Se lo facessi forse ti salterei addosso.-

Kiki sobbalzò:

-Credo..di non aver ..ben capito.-

Il ragazzo rise:

-No..hai capito bene...vedi la luna ..influenza molto ..il comportamento di un sayan anche dandogli una sola occhiata.-

-Ma è terribile!-

-No,l'importante è non guardarla...specie quando è piena come stasera-le spiegò lui.

-Come fai a sapere che è piena se non la puoi guardare-gli chiese guardandolo sospettosa.

-Ho guardato il calendario lunare-

-Ok-

-Non ci credi,eh?-le chiese muovendo la coda e sfiorandole i capelli.

La ragazza sorrise per il solletico che la coda le provocava.

-Sì..ti credo...ma è un po' strano sorrise-indietreggiando quando la coda le sfiorò una gota.

-Sì..lo so-disse lui.

La coda le sfiorò un'altra volta la gota.

-Basta!-Sorrise lei prendendola in mano.

-Non...non tirarla!-Le disse lui preoccupato.

-Perchè...se la tiro che succede?-Sorrise diabolicamente.

-No..per carità...non immagini il dolore.-

-Ah sì-disse con sorriso malefico.

-No...-disse lui notando il sorriso maligno.

-Bene -sorrise soddisfatta-ora so qual'è il vostro punto debole,peccato che Yardhra sia morto...-disse lasciando la coda di Kakaroth.

Il ragazzo rise mentre lei si rivoltò verso la luna.

-Cmq è bello poter guardare la luna senza la preoccupazione di trasformarti in uno scimmione senza controllo.-(Uhm...non ci avevo ma pensato) disse rigirandosi verso di lui.

-Beh...volendo se proprio voi..te la puoi far mettere.-

-Cosa?-Disse guardandolo interrogativamente.

-Sto scherzando-disse lui.

-Quindi se tu avessi figli....-

-Avrebbero la coda anche loro certo!-

-Anche se la tua compagna non fosse una sayan?-

-Certo..perchè me lo chiedi?-disse guardandola sospettoso.

-Curiosità-rispose lei arrossendo.(Sì ,sì!!!Certo!!!)

-Ah già è vero...voi terrestri non avete code-

-Per fortuna no-disse lei (Mi appoggio!!!)

-Dici così perchè non sei una sayan...se lo fossi non ti meraviglieresti-

-Già..anche perchè ce l'avrei anch'io la coda!!-Urlò disgustata.

-Mi piacerebbe vedertici-

-A me proprio no...sono felice anche senza...-

-Io dico...che ti starebbe bene...marrone così..-disse sventolando la propria.

-Tieni quest'arnese lontano da me!!-

Il ragazzo rise:

-Ok-e detto ciò se la riavvolse intorno alla vita.-

-E ..e la porti così...come una cintura?!!-

-E come dovrei portarla ,scusa?-

-Non ne ho idea-

-Una volta ho visto il vostro Pianeta...è davvero bello-

-Sinceramente non lo ricordo molto-

-Come mai?-

-Io e mio padre siamo venuti a vivere qui quand'ero piccolissima -disse appoggiandosi alla staccionata con la schiena.

-E perchè siete venuti qui?-

-Mio padre non è più stato lo stesso da quando mia madre è morta-disse incrociando le braccia al petto.

-Non sapevo di tuo madre..-

-Pensa...non l'ho nemmeno conosciuta,è morta dandomi alla luce-disse.

Il ragazzo volse lo sguardo pensieroso.

-Non ti manca la Terra?-

-Sì..mi manca molto anche se non la ricordo bene.

Però...ricordo che dalla navicella si vedevano ampie distese di pianure...e poi il mare...disse con aria sognante.

-Anche Vegeta (il Pianeta ovviamente)era così...però è tutto cambiato-

-E' qui che Bardak ha battuto Vegeta (il Re)?

-Sì-

-Ed è qui che batterai suo figlio?-

-Sì..ma non so se vincerò-

-Io sono sicura di sì...dove lo trovi un altro Principe così fanatico del cibo e del combattimento?-

-Sono unico nel suo genere,pensi?-

-Non so-sorrise.

-Non ero anche pervertito?-

-No...lo sei ancora.-sorrise diabolica.

-Senti,senti!-

-E' la pura verità-

-Allora a quest'ora avrei già dovuto saltarti addosso-

-Non fare quell'aria innocente....stai solo aspettando il momento giusto!-

-Ah,e quale sarebbe?-

-Quando sarà più buio?.

-Beh anche adesso potrebbe andare bene-

-Per me no-

-E a me che importa?-

-Non essere sempre così gentile!-

-Sono pur sempre un gentiluomo-

-Davvero?.-

-Davvero!-

-Non prendermi in giro!-

-Non ti sto prendendo in giro-

-Allora perchè non vai a cogliermi qualche bella rosa?-

-Subito!-

Il ragazzo scese dalla staccionata e si diresse verso il campo.

-No,scherzavo,lascia stare il Giardino!!!-

-Perchè?-

-Non ci provare..la Rotter ucciderà me!!-

-Ti ucciderà anche se le dico come la chiami-

-Non scenderai così in basso...-

-Può darsi...chi lo sa?

-Ok-

-Ok?-

-Ok!-

-Uhm..ok!-

La ragazza si sfregò le braccia per l'ennesima brezza.

-Hai freddo?-Le chiese lui.

-Solo un pochino-

-Lo credo..se metti le magliette a maniche corte-

-Parli tu con la tua tuta che lascia nudo tutto il torace!!-

Il ragazzo si guardò la tuta:

-Non è vero!-

-Come non è vero,guarda!!-

-Bah..al diavolo le tute!Ti va una passeggiata?-

-Una passeggiata,eh?-

-Sì una passeggiata-

-Ok-

-Bene!

-Perchè bene?-

-Così-sorrise.

-Aspetta -disse fermandosi-cos'hai in mente?-

-Chi,io?-Disse innocentemente.

-Sì,tu!-Disse con sguardo indagatorio.

-Io..proprio niente!Piuttosto tu!-

-Perchè?!-

-Su chi vogliamo far colpo?-Disse guardandola.

-Di certo non su te!-

-Già ,infatti,qui fuori ci siamo solo noi due-

-Come potevo sapere che saresti venuto fuori?!-

-Sì....tutte scuse.-

-Non sono scuse!! E poi non mi servirebbe a nulla sedurti....è chiaro che sei già pazzo di me!!!-

-Cosa?Di te?-

-Sì...di me!!-

-No...grazie-

-Non serve a nulla negarlo,lo sai che è vero!!

-L'importante è crederci!-rispose lui sarcasticamente.

Continuarono la passeggiata finché arrivarono al mare:

-Come mi piace l'odore del salmastro!-Disse lei.

-Sì è vero.-sorrise lui.

-E' bellissimo...guarda la luna!E' splendida-disse lei indicando la luna che si specchiava nell'acqua limpida di quel mare.

-____-(Meglio evitare se ci tieni alla vita...)

-Ah,è vero,dimenticavo...scusami.-

Il ragazzo sorrise volgendo lo sguardo dalla parte opposta rispetto a quella della luna.

-Che pace!-Sorrise la giovane chiudendo gli occhi.

Kakaroth si sedette su uno scoglio mentre Kiki contemplava la luna.

-Non ti stanchi mai di guardarla?-le chiese.

-Non so -sorrise lei poi sfregandosi le braccia camminò sino agli scogli dove lui era seduto e si sedette accanto a lui.

Kakaroth si perse nel contemplare quel cielo scuro,e quelle stelle che lo facevano risplendere e lo illuminavano.

Sorrise tra sé pensando che la stessa cosa era capitata a lui.

Da quando quella 'schiavetta' era entrata nella sua vita il buio dentro di lui era stato schiarito e le tenebre di una vita vuota avevano lasciato spazio alla luce di una nuova vita da vivere assieme alle persone che si amano.

Non si era mai fermato ad osservare il cielo più di qualche secondo.

Era solo una perdita di tempo pensava "tanto è sempre lì,non cambia mai",e fermersi a contemplarlo non gli cambiava certo la vita.

Nessuno,a parte Taanipu quando era ancora un bambino,gli aveva mai fatto comprendere il valore di quelle cose che ci stanno sempre attorno ma che mai consideriamo eppure sono importanti per noi,sono parte di noi.

Ora che ben ci pensava quei 16 anni (quasi 17) erano volati senza lasciargli qualcosa di veramente importante.

Fin da piccolo era stato educato,nonostante le obiezioni di Taanipu,al combattimento.

Ogni santo giorno della sua vita il padre gli ricordava quali fossero i suoi doveri.

Ogni singolo giorno gli ripeteva che lui non era un ragazzo normale,lui era un sayan,il principe dei sayan e come tale doveva imparare a difendere se stesso,a difendere il suo popolo.

Ogni singolo giorno gli ripeteva che il suo obiettivo finale era quello:

"uccidere Vegeta" nient'altro.

Ogni songolo giorno gli ripeteva quale fosse il loro principale valore:l'orgoglio.

Quasi come se fosse l'unica cosa che importasse veramente.

Ora osservava quella ragazzina che col suo caratterino gli aveva insegnato diverse cose.

Dal primo giorno aveva capito,grazie a lei,ke nella vita oltre all'orgoglio bisogna difendere un altro valore:il rispetto.

Solo perchè aveva attorno persone al suo comando ,solo perchè la loro posizione sociale era misera,non avrebbe mai dovuto permettersi di negar loro ciò che cui ogni persona ha diritto :il rispetto.

La dignità di una persona ,capì presto,era una delle poche cose che un uomo si porta dietro fino alla tomba .

Niente la può scalfire,nulla può comprometterla.

Quando le aveva fatto quella domanda sulla madre aveva notato nei suoi splendidi occhi un velo di malinconia,di nostalgia.

E quando le aveva chiesto del padre :in quel secondo ,in quel secondo prima di rispondergli,si era persa,persa nella malinconia più assoluta,nella nostalgia,nel turbinio del dolore,della sofferenza.

Aveva solo 16 anni,presto ne avrebbe compiuti 17,eppure la vita le aveva già portato via la madre,e grazie a Yardhra,anche il padre.

L'aveva sottratta al padre e trascinata a Palazzo ,nonostante le lacrime,le proteste ,e la richiesta di pietà di un padre che non ha altro che una figlia.

Una figlia di cui aveva cura sin da quando era in fasce,una figlia che a sua volta lo curava e pensava al suo bene.

Indirettamente gli aveva insegnato che nella vita esiste altro oltre al combattimento,all'orgoglio.

Grazie a quella 'schiavetta' aveva capito quanta importanza ha la famiglia.

Sì,la famiglia,quel gruppo di persone ke abitano sotto le stesso tetto.

Quel gruppo di persone ke condividono pochissimi momenti ma essenziali.

Quei momenti come i pasti.

Quei momenti in cui uno degli appartenenti è in difficoltà e tutti insieme si cerca in ogni modo di aiutarlo di confortarlo.

Perchè a volte basta un sorriso,una carezza,una parola per aiutare chi ne ha bisogno.

Ora mentre la guardava in quello sguardo curioso di scoprire tutti i segreti della natura riusciva a scovare qualcosa in quegli occhi,c'era qualcosa di segreto mai svelato all'esterno.

Ne era sicuro quegli occhi di ghiaccio nascondevano qualcosa.

Lei nascondeva qualcosa.

Nonostante la testardaggine,l'allegria dentro di lei c'era qualcosa mai a nessuno confidato.

Voleva ad ogni costo capire cosa fosse.

Forse era proprio il risentimento,la malinconia e la nostalgia d'aver perso quanto per lei fosse importante.

Una brezza d'aria lo riportò alla realtà.

Sbattè più volte le palpebre ,erano diversi minuti che si era perso in quei pensieri,gli sembravano ore.

 

Kiki sorrise tra sé e sé.

"Kissà a cosa pensava",da diversi minuti il suo (di lui) sguardo era diventato vuoto ,perso nei suoi pensieri volgeva lo sguardo su un punto indefinibile.

Dovevano essere pensieri importanti dato il modo in cui aggrottava le sopracciglia e la fronte.

Lo sguardo serio ,concentrato tanto che le era parso un'altra persona rispetto a quella ke lei aveva conosciuto quando si scambiavano insulti.

Non capiva,tuttavia,il perchè nascondesse agli altri questo suo lato.

 

Kakaroth s'alzò ,si scrollò,così da rimuovere quanto gli era rimasto attaccato ai vestiti e fece qualche passo in avanti fermandosi a guardare il cielo.

Lei lo guardò curiosa di sapere cosa stesse facendo.

S'alzò anche lei scrollandosi.

S'avvicinò a lui.

-Qualcosa non va?-gli chiese.

-Stavo solo pensando-

-Già l'ho notato-

-Però...che bel cielo-

-Già-annuì lei.-Non ti fermi mai a guardarlo,vero?-

-Beh ...quasi mai-rispose lui.

-Sì..lo immaginavo-

Kakaroth volse lo sguardo per guardarla.

Ecco di nuovo.

Ancora una volta i suoi occhi erano diventati vuoti,persi in quel miscuglio di malinconia e di nostalgia.

Sentì il suo respiro.

Quasi come un auto-invito a non pensare più a nulla.

Sembrava esprimesse stanchezza...stanchezza di soffrire.

Sbattè un attimo le palpebre rendendosi conto quale effetto avesse su di lui.

Rispetto a se stesso la vedeva come una ragazzina.

Strano,pensava,in fondo avevano la stessa età.

Ma adesso stava cominciando a capire.

Dentro di lui si stava infatti dilatando una nuova sensazione,un istinto,una necessità.

Era la prima persona per cui sentiva quell'istinto che un padre prova verso una figlia e una madre verso il proprio figlio.

Quell'istinto di protezione.

Ora era chiaro.

Lui la vedeva come una bambina,una bambina da coccolare,d'abbracciare ,da consolare.

Una bambina da rincuorare,una dolce bambina d'abbracciare e a cui dire che andrà tutto bene e tutto si risolverà.

Sì,insomma,i soliti stereotipi cha capiamo solo quando li tocchiamo sulla nostra pelle.

Sbattè nuovamente le palpebre tornando alla realtà:

-Lui ti manca molto ,vero?

~*~*~

Non sapeva nemmeno lui come....ma quelle parole gli erano uscite di bocca.

Kiki sbarrò gli occhi sorpresa.

Mai si sarebbe aspettata che proprio lui colui che la faceva incavolare quando la chiamava 'schiavetta' o quando metteva in dubbio il suo fascino potesse capire.

Com'era riuscito a capire ciò che teneva celato al mondo intero.

Quei sentimenti che nascondeva nel profondo del suo cuore perché nessuno potesse capire cosa provava.

Il dolore era sempre rimasto dentro di lei divenendo,così,ancora più pesante,ancora più grande e ancora più difficile da nascondere.

-Co..cosa?-Balbettò tentando di controllare i propri impulsi.

-E' inutile che fingi..-disse volgendo lo sguardo verso il mare mentre una brezza gli scompigliava i capelli.

Sentì un'aria gelida penetrarle dentro,la sensazione di freddo invaderle il corpo.

Kakaroth volse lo sguardo verso di lei,che era lì accanto a lui,mentre lei deponeva il proprio a terra,verso il basso:segno che c'era veramente qualcosa che non andava.

-Lo so che soffri-disse semplicemente con voce dura e seria.

La ragazza chiuse gli occhi sospirando.

Li riaprì,con una mano sistemò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

-Tu..tu come...-

-Non lo so...osservandoti credo...e poi credo di conoscerti abbastanza bene...ormai- aggiunse

-____-

-Non hai risposto alla domanda-disse rivolgendo un'altra volta lo sguardo al mare.

-_____-

-Beh....allora?-Chiese rivolgendo lo sguardo verso di lei che non lo ricambiava.

Dopo vari minuti Kiki ruppe il silenzio caduto tra di loro.

-Mi manca molto-disse guardando l'acqua del mare che in piccolissime onde bagnava la sabbia.

Kakaroth la fissò,s'avvicinò fino a trovarsi davanti a lei.

La ragazza non osava ,però,guardarlo in viso.

Sapeva che se l'avesse fatto,molto probabilmente,sarebbe scoppiata in lacrime.

Kakaroth la guardò,avvicinò le dita ai suoi capelli e le spostò il ciuffo davanti dietro l'orecchio.

Kiki chiuse gli occhi mentre sentiva forti braccia stringerla.

Kakaroth la strinse forte come per proteggerla dal suo stesso dolore.

Kiki schiuse gli occhi meravigliata per quella sensazione di calore che la invadeva.

-Kakaroth?-Lo chiamò sorpresa.

-Scccc!-Rispose lui zittendola.

La ragazza sentì che la stretta intorno a lei aumentava tanto che il suo seno sinistro era schiacciato contro il suo torace.

Kakaroth la strinse con la speranza di riuscire a farle sfogare il grande dolore celato al mondo intero.

Per Kiki forse fu quell'abbraccio che la racchiudeva dentro un'atmosfera di calore e d'affetto a farle sciogliere qualcosa dentro di lei.

Qualcosa che da tanto non voleva penetrare all'esterno,al resto del mondo.

E finalmente Kakaroth sentì delle gocce uscire dalle sue (di lei) palpebre.

E finalmente Kakaroth sentì delle lacrime solcarle il viso.

E finalmente Kakaroth sentì dei singhiozzi lacerare violentemente il silenzio.

 

La stretta intorno a lei aumentò come sollecitata dalle sue lacrime.

Le lacrime di una schiavetta.

Kakaroth sentiva un'amara pioggerella bagnargli la tuta ,fu come un fulmine a ciel sereno e istintivamente la strinse un poco più forte facendole quasi male.

Le gocce diminuirono,le lacrime si dilatarono e i singhiozzi finirono.

La ragazza si scostò per guardare in volto il suo buon principe.

Alzò gli occhi per incrociarli con quelli di lui,per vedere il suo sguardo serio penetrare nella propria mente.

Si scambiarono uno sguardo intenso per poi tornare uno vicino all'altro,uno dentro l'altro per sostenersi a vicenda.

Quel calore quasi la inebriava,si sentiva perdere in sensazioni mai provate prima,una strana tranquillità ,una consapevolezza che con lui nulla di pericoloso le sarebbe mai accaduto.

Si meravigliava di quanto l'abbraccio di lui potesse mai esprimerle.

Chiuse gli occhi e accadde una cosa che stupì Kakaroth ancor di più.

Spalancò gli occhi quando si rese conto che si era addormentata tra le sue braccia potenti.

Dopo un attimo di confusione,la prese in braccio e la ricondusse a Palazzo.

A quell'ora non c'era pericolo di fare spiacevoli incontri con una governante isterica.

***

Arrivò nella sua camera,aprì la porta con un fianco,la depose per un attimo su una poltroncina.

Rimosse le coperte ,prese la fanciulla,la stese sul letto e la coprì.

Fece per voltarsi ma fu come richiamato da un istinto.

Si voltò per guardarla,si sedette ai piedi del letto,sorrise notando la tranquillità con cui dormiva.

Pareva un angelo col suo sorriso sognante,gli occhi chiusi e i lucenti capelli che cadevano sul cuscino.

-Buonanotte- mormorò poi fece per alzarsi quando il suo angelo lo richiamò:

-Kakaroth..-

Il ragazzo si voltò:

-Ciao- mormormò sorridente.

-Ciao- sorrise lei dopodiché s'issò sul letto.

-No,non alzarti...dormi- le disse dolcemente.

-Grazie-sorrise e lo guardò con occhi dolci.

Il sayan sorrise:

-Di nulla- disse ,chiuse gli occhi e la baciò sulla guancia.

-A domani-sorrise lei.

-A domani-,si voltò ed uscì mentre Kiki felice si stese sul cuscino perdendosi in dolci sogni.

~*~*~

Il giorno dopo Kiki alle 5.30 ronfava ancora mentre la sveglia (nuova dato che la 1°come ricorderete ha fatto una brutta fine) suonava all'impazzata.

Così dopo mezz'ora circa Ariel riuscì a convincerla ad alzarzi.

O più precisamente la forzò ad alzarsi mentre lei tentava d'aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di non uscire...(^^,,,).

Ma Kiki non sapeva cosa l'attendeva...(brr...mi sa che si mette male....)

Le due dopo aver lavato il grande salone per un'ora e mezza cominciarono a preparare la colazione e in gran fretta erano già le 7.30 e presto Re,Regina e Principe si sarebbero alzati.

 

Dopo una ventina di minuti il Re e la Regina arrivarono.

Si sedettero e cominciarono a mangiare: ma Kakaroth stava ancora dormendo.

Quando:

-Vostra maestà?Lo -Lo chiamò il povero servo.

-COSA VUOI?!!!!Rispose Bardak irritato.

-Un certo conte al servizio dello Stregone del Toro chiede di voi.

A sentire quelle parole Kiki si fece pallida,il sange si gelò.

-Fallo venire!Presto!!-

Così fece la sua comparsa un ragazzo di 24 anni:alto all'incirca 1 metro e ottanta cm (e qualcosa in +),con i capelli lughi legati a coda.

-Yamcha?-Kiki fu così sorpresa che i piatti che aveva in mano le caddero frantumandosi in mille pezzi.

-Lo conosci ,cara?-Chiese Taanipu.

-Beh,tu ki sei?-

-I mie ossequi vostra maestà-disse inchinandosi.

Sono qui per conto dello stregone del Toro,il padre di Kiki...-

-Beh...cosa vuoi??-

In quel momento fece la sua comparsa anke Kakaroth.

-Buongiorno padre,madre...ma ki è costui?-

-I miei ossequi vostra altezza-disse inkinandosi.

-Costui...viene per conto dello Stregone del Toro-

-Kiki??-Kakaroth gelò e guardò la ragazza ke era pallida in viso.

-Sì,vostra altezza,mi permetta di presentarmi sono il Conte di Piniglia (ovviamente inventato..o meglio l'ha inventato mio fratello...non ho fantasia nell'inventare nomi...).-

-Piniglia?-Chiesero Kakaroth e Bardak.

-E' un piccolo paesino vicino a quello di Frigi-friggi dove abita Kiki.

Vedete io e Kiki siamo...-

-Siete cosa?!-Kiese Kakaroth.

-Noi siamo promessi vostra Altezza.-

-KOSA???-Chiesero Taanipu,Bardak e Kakaroth e persino Kiki.

-Ma che state dicendo?-Kiese Kiki .

-Avanti lo dovreste sapere meglio di me,mia cara!!-le rispose.

-Cosa vuoi da noi?-Chiese Bardak.

-Beh sono venuto a riprendermi la mia sposa...dopo aver pagato quanto vi devo-

Kakaroth rimase di stucco,.

Irritato volse le spalle e uscì immediatamente dalla stanza.

-Kakaroth,no!!-Gridò Kiki correndogli dietro.

~*~*~

Kiki corse dietro al ragazzo uscito dalla stanza mentre i presenti rimasero esterrefatti.

-Kakaroth?-

Il ragazzo si voltò fulminandola con lo sguardo,esattamente come la prima volta.

-Io..lui..io ...non...-

-Perchè mi hai preso in giro?-Chiese senza voltarsi fissandola con la coda dell'occhio.

-No..io...non ...sapevo...,mio padre...-

-Ti sei presa gioco di me fino ad adesso...non crederò più alle tue balle!!!-disse lui con voce dura.

-No..non è come pensi...-

-E come sarebbe??-Strizzò gli occhi ancora sconvolto.

-Io...-

Kakaroth s'incamminò verso l'uscita.

-Kakaroth?-

-Non chiamarmi Kakaroth...-

 

Quando si sentì un boato,come un'esplosione.

-Vegeta-Sibilò Kakaroth.

-____

-Aspetta...prima d'andare a trastullarti col tuo promesso di a mio padre che sono andato ad eliminare Vegeta-

Detto ciò uscì dal Palazzo. mentre Kiki lo guardava incapace di dire o fare qualcosa.

Perche?Perchè tutto le era scappato di mano?

Come poteva lei sapere che quell'idiota si sarebbe fatto vivo...lo conosceva appena e non aveva mai accettato nesssuna proposta di matrimonio fattale da lui.

Ma Kakaroth non le credeva.

Chiuse gli occhi per evitare di far scendere le lacrime che stava covando dentro.

Lo aveva perso..e non l'avrebbe più riavuto.

 

Kakaroth volò verso il luogo dove v'era stata l'esplosione sicuro di trovarvi il figlio di quello sciacallo che aveva cercato,tempo fa,di uccidere suo padre.

Perchè lei lo aveva preso in giro?

Fin dal primo momento le era entrata dentro e dopo averlo sedotto ,dopo che lui le aveva confessato di volerle bene,dopo averla sostenuta e avergli donato il suo affetto lei...si scopriva che lei era già promessa,era promessa ad un uomo che proprio oggi era venuto e gliela aveva portata via.

Sentì il sangue ribollire...per la prima volta che desiderava fortemente una cosa il fato gliela aveva portava via.

Per la prima volta ke aveva trovato qualcosa ke rendessa la sua vita degna d'essere vissuta qualcuno gliela aveva portata via.

Ci fu un'atra esplosione ke lo riportò alla realtà.

-Sto arrivando Vegeta!-Aumentò l'aura e si diresse verso quella nemica.

 

***

Kiki e Yamcha fecero ritorno al paesino Friggi-Friggi.

Aveva appena avuto qualche secondo per salutare Ariel,il Re e la Regina.

Kakaroth era fuggito via senza lasciarle spiegare,senza ke potesse dirgli ciò che lei sentiva cioè di non amare Yamcha ma amare lui.

Riattraversarono quel bosco dove lei passava intere ore a fare passeggiate e a fantasticare.

Finalmente la nebbia lasciava intravedere il maestoso Palazzo di suo padre.

Yamcha la congedò davanti alla porta con un bacio nella mano,nonostante il suo disgusto,Kiki si trovava davanti alla porta.

Non appena bussò il maggiordomo le aprì e la condusse dal padre.

Juman vedendola le corse incontro abbracciandola e piangendo di gioia perchè finalmente le era stata riportata la sua più grande gioia.

Kiki non rispose all'abbraccio.

Il padre si scostò e l'accarezzò in volto notando il suo risentimento.

-Papa?-

-Sì cara?Dimmi-

-Cos'è questa storia?-

-Quale storia?-

-Quella di me e Yamcha promessi...-

-Oh beh...pensavo fosse un buon partito il suo...tu no credi..è un brav'uomo e avrà cura di te-

-Ma allora non capisci!-

-Cosa?-

-Io non lo voglio sposare..io lo detesto!!!-Urlò in preda alla collera e alla disperazione.

-Cosa?-

-Hai capito bene...tu non puoi...non puoi farmi sposare un uomo ke non amo...io-

-Ma lo faccio per il tuo bene!-

.No papà...il mio bene era un altro ...ma ormai...lui non ne vuole + sapere di me!!!-Corse nella sua camera piangendo amaramente.

 

Il ragazzo che aveva capito d'amare le aveva appena spezzato il cuore.

E non poteva dargli torto,ormai tutto filiva liscio come l'olio ed ecco ke arriva l'idiota di turno a rovinare tutto.

Quanto vuoto adesso dentro di lei,quanto vuoto....tutte quelle dolci parole,quelle carezze,quei sorrrisi ,quegli sguardi...non avrebbe più avuto nulla.

Non le era rimasto nulla di lui..solo il ricordo.

Un ricordo che l'avrebbe torturata tutta la vita fecendole del male,facendola struggere dal rimpianto.

Ma quello ke + la faceva star male era ke adesso Kakaroth avrebbe pensato ke lei era felice..con Yamcha quando invece ignorava ke era lui l'unico ke voleva,l'uniko che avrebbe mai amato.

~*~*~

Il sole stava ormai morendo .

Kakaroth fece ritorno a Palazzo.

Si diresse nel salone dove Taanipu e Bardak lo stavano aspettando con gran ansia.

-Kakaroth!-La madre gli corse incontro abbracciandolo.

-Ma sei ferito!!!E guarda i tuoi abiti!!!-

In effetti il ragazzo era coperto di lividi,la tuta a brandelli e un rigolo di sangue gli colava dalla bocca.

-Sto bene madre,davvero!-la rassicurò.

-Kakaroth!-Bardak s'avvicinò al figlio.

-Missione compiuta padre.Vegeta è stato eliminato.-gli disse subito ciò che il padre gli avrebbe sicuramente chiesto.

Il padre sorrise e avvicinatosi abbracciò il figlio.

Kakaroth rimase esterrefatto era raro,anzi,rarissimo che il padre si lasciasse prendere dai sentimentalismi dimostrando ,anke pubblicamente,il suo (di Bardak) affetto nei suoi (di Kakaroth) riguardi.

-Vado subito a prendere il disinfettante!-disse Taanipu.

Come un fulmine a ciel sereno gli tornarono alla mente immagini di un momento ke ben ricordava.

(flashback)

-Se vi muovete non riesco ad esaminarla!

-Ma non c'è proprio un bel niente da esaminare!

-Mi rincresce ma deve essere disinfettata.

-Mi rincresce ma non ce n'è proprio bisogno.

-E invece sì,potrebbe infettarsi.

-Non demordete,eh?

-Neanche voi!Sedetevi io vado a prendere il disinfettante.

(flashback)

-No madre,non è necessario!-

-Dammi retta una buona volta -e andò a prendere il disinfettante lasciandoli lì.

Kakaroth si ritrovò a pensarla:com'era testarda come sua (di lui) madre.

Erano fatte della stessa pasta.

Solo...non sapeva cosa avrebbe dato per averla ancora lì con lui.

Quella stessa stanza dove lei spesso entrava non era più la stessa.

Tutto era vuoto.

Bardak sorrise:

-Sembra ke qualkuno abbia bisogno di qualke lezione sulle donne!-Disse mettendogli un braccio intorno al collo.

-Cosa?-Chiese lui arrossendo.

-Vieni..ti darò qualke dritta!-(ke commoventi questi momenti tra padre e figlio!!#_#!!)

Uscirono dalla stanza diretti verso il giardino.

****

Yamcha si diresse alla casa della ragazza ke lui considerava "sua promessa".

Dopo essere entrato chiese d'essere ricevuto da Juman.

Juman lo invitò a mangiare qualkosa.

Dopodiché si sedettero nel salotto dove si scambiarono qualke parola.

-Come immaginerete..sono venuto per prendere gli accordi.-

-Scusatemi ma quali accordi?-

-Ma....quelli del matrimonio ovviamente!!

Vostra figlia non ha ancora raggiunto la maggiore età..ma non è un problema...inanzitutto annunceremo pubblicamente il fidanzamento.. (Ehi bello,vacci piano!!!)...e poi...-

Kiki scese le scale e sentì quanto padre e "promesso" si stavano dicendo.

-Fidanzamento,eh?-Chiese arrivata.

-Oh...la mia promessa!-S'alzò in piedi e s'avvicinò a lei.-E' un piacere vedervi,mia cara!-

-Purtroppo non posso dire lo stesso per me!-(Ah-ah ci sei rimasto male Mr casanova???)

-Kiki!!!-La rimproverò il padre.

-Siete molto spiritosa!-rispose Yamcha.

-No...io sono solo sincera!E' diverso!-Rispose lei acida.-Mi avete già rovinato il passato e il presente nascendo e portandomi via da Palazzo ..non vi permetterò di rovinarmi il futuro!!-

-____-

-Ehm...-cominciò Juman -mi rincresce mio caro conte..ma mia figlia non è interessata alle vostre...ecco...alle vostre proposte di matrimonio-disse.

-Cosa???Razza di insolente..se non fosse per me saresti ancora una schiava!!-

-Meglio essere la schiava di Kakaroth piuttosto che tua moglie!!!!-(Brava!!Bella risposta!!!)

-Ah ora ho capito tutto!!!-(Mi stupirei del contrario nonostante la tua deficienza)Bene...fate come vi pare!!-

E dopo essersi sfogato con una serie d'imprecazioni uscì dall'abitato.

Kiki sorrise :se non altro se l'era tolto dai piedi anke se non avrebbe potuto aggiustare i danni.

****

L'orologio della camera di Kakaroth segnalava le 23.48 ma proprio non riusciva a chiuder occhio.

Nella sua mente tornavano le parole del padre.

"Ricorda...nulla è più importante di una donna"

Era una frase piuttosto insolita dato che Bardak,sì ..insomma,non era certo il tipo romantico disposto a fare serenate...o poesie o cene a lume di candela.

Questo allora era la prova ke quanto diceva non era una fesseria.

Non poteva negarlo...le mancava.

Solo ora si era reso conto ke la sua vita ,prima di conoscerla,quei 16 anni in realtà non avevano valuto proprio NIENTE.

E ora ke lei era arrivata la sua vita aveva subito una svolta,e stava veramente imparando a vivere la propria vita ma ora ke l'aveva nuovamente persa...era come prima,no anzi,era peggio di prima.

Prima almeno non soffriva per la sua mancanza (ti credo..NON LA CONOSCEVA!!) e non si rendeva conto di quanti giorni stesse sprecando senza viverli,ora invece...

Che sfortuna!!!

Andava tutto a meraviglia tra di loro.

Ma ora pensava come faceva ad andare così bene se lei non provava nulla per lui?Che fingesse?Allora era proprio un'ottima attrice.

No,non fingeva,per quanto la sua testa insisteva su questa teoria il suo cuore non era d'accordo.

Ma forse si stava solo illudendo (il suo cuore).

Se si fosse addormentato avrebbe rivisto quei bei momenti ..beh ma anche da sveglio li rivedeva.

-Che tortura!!!-Alzatosi si diresse nella camera gravitazionale deciso ad allenarsi:almeno si sarebbe distratto e il suo immenso potere sarebbe aumentato.

Camminò per il Palazzo addormentato.

Per arrivare alla stanza gravitazionale era obbligato a passare per il corridoio dove vi erano le stanze dei servi.

Anche se fosse passato di lì non si sarebbe, certamente ,fatto prendere dai sentimentalismi.

Attraversò il corridoio e si trovò di fianco la camera dove lei si coricava.

Con sguardo basso fece per muoversi ma rimase bloccato.

Senza rendersene conto si era fermato proprio vicino a quella stanza.

Chiuse gli occhi ma ecco di nuovo,neanche a farlo apposta,quelle immagini dolci ma allo stesso tempo struggenti.

Si voltò verso la porta ,s'avvicinò ad essa.

Posò la mano sulla maniglia ,aprì un poco la porta ma poi la richiuse dopo pochi secondi.

Poggiò la fronte sull'uscio chiudendo gli occhi.

Li riaprì.Rimise la mano sulla maniglia ,aprì la porta ,con lentezza,illudendosi che lei fosse all'interno della stanza ad aspettarlo sorridente seduta sul letto.

Quando l'ebbe aperta del tutto nell'oscurità poté subito vedere che era vuota.

Abbassò la testa.

Ma perchè si era illuso come un bambino?

E perchè avrebbe dovuto essere lì?Per lui?

Poi lei aveva già il suo "promesso" che la stava sicuramente divertendo e consolando prendendo il suo ( di lui) posto nel suo (di lei) cuore.

Se poi c'era un posto per lui nel suo (di lei)cuore.

Rialzò la testa ed entrò,non accese la luce,voleva perdersi in quell'oscurità paragonabile solo al colore del dolore che gli opprimeva il suo giovane,eppure così sofferente ,cuore.

Appoggiò la schiena alla parete davanti al letto e si lasciò cadere lentamente.

Posò la testa sul ginocchio piegato prendendosi il viso tra le mani.

Quando mai l'avrebbe lasciato in pace?

Quando mai il dolore avrebbe smesso d'opprimerlo.

Non lo sapeva.

Sapeva solo ke non ce l'avrebbe fatta ad andare avanti così.

La vedeva in ogni sogno.

Persino in quelli d'addormentato.

Non aveva preso posto solo nel suo cuore ma anke nella sua mente,anke nella sua vita.

Precipitato nell'infermo del dolore Kakaroth finalmente capì.

Doveva fare qualcosa.

Non poteva andare avanti così.

 

 

 

 

Anita sentì ancora i suoi singhiozzi lacerare il silenzio della notte.

Decisasi s'avvicinò alla porta della camera della fanciulla.

-Kiki?Tesoro..posso entrare...?

-___-

L'anziana signora s'avvicinò al letto dove lei stesa piangeva e singhiozzava.

Anita altri non era che la governante di casa.

Si era occupata della ragazza fin da quando era in fasce.

Era sempre stata un punto d'appoggio sia per Kiki sia per Juman ed era per la fanciulla un sostegno insostituibile.

Kiki per lei era invece come una figlia di cui prendersi cura.

L'aveva vista crescere sotto i suoi occhi da bambina diventare ragazza,da ragazza a signorina,da signorina a splendida fanciulla.

Ma avrebbe continuato a considerarla la sua bambina anke quando sarebbe divenuta donna.

E ora la sua bambina stava soffrendo,aveva il cuore spezzato e lei non poteva rimanere indifferente.

-Tesoro...perkè piangi?-

-___-

-E' per quel ragazzo,vero?-

-___-

-Quel Principe.

-___-

-Bambina mia non puoi continuare così....non posso vederti soffrire così...mi fa troppo male....-

-___-

-Io non sono più molto giovane ...lo sai meglio di me...ma tu sì...hai ancora la vita davanti a te.

Ora vedi tutto buio ma la tua buona stella tornerà a brillare e sarà la stella più bella del firmamento,proprio come te.-

-Anita!-La ragazza si cullò tra le braccia della buona Anita sfogando il suo immenso dolore.

Quel calore...non era la stessa cosa.

Non era la stessa cosa.

Non era la stessa cosa come con Kakaroth.

Non aveva lo stesso calore,lo stesso affetto (per ovvi motivi).

E lei aveva bisogno di quel calore non di questo che Anita le offriva con tanto affetto.

Lo rivoleva,senza sarebbe morta,non voleva e non poteva continuare a soffrire così.

~*~*~

 

 

L'orologio appeso nella cucina del Palazzo Reale segna le 8.15.

Il servo si diresse verso Re Bardak e la Regina Taanipu.

-Allora l'hai trovato?-Chiese Bardak.

-No Maestà.L'ho cercato in tutto il Palazzo ma non c'è traccia del Principe Kakaroth-rispose il servo.

-Ma dove può essere?-Chiese Taanipu preoccupata.

-Va bene,perlustrate ogni angolo,ogni città...dovete ritrovarlo a costo di cercare in tutto il Pianeta!!!!-Ordinò Bardak.

 

Il volo era stato lungo e l'aveva tenuto occupato tutto il resto della notte ed ora il sole era nel punto più alto del cielo.

Da ciò dedusse che era mezzogiorno.

Tutta la notte era stata spesa a pensare per trovere la parole da utilizzare al momento giusto.

Ma poi era arrivato alla conclusione che sarebbe stato il proprio cuore sincero a suggerire alla propria bocca le parole da pronunciare quando avrebbe finalmente incontrato i suoi occhi,il suo viso perfetto e avrebbe di nuovo accostato il suo corpo al proprio,stando attento a non farle male.

 

Arrivato al paesino si diresse verso il Palazzo dello Stregone.

Si trovò davanti alla porta d'ingresso.

Sospirò,chiuse gli occhi ,si decise e bussò.

Dopo pochi secondi il maggiordomo aprì la porta e lo condusse dal padrone di casa.

-Sua Altezza Imperiale??!- Juman si inchinò al suo cospetto.

Cosa vi porta nella mia umile dimora?-Chiese.

-Immagino che voi siate il padre di Kiki,non mi sbaglio,vero?-Gli chiese.

-Sì sono io.-

-Ho conosciuto sua figlia quando è venuta a lavorare a Palazzo.

Potrei parlarle?-

-Certamente ma....-

-Ma?-

-Al momento non è in casa.-

"Avrei dovuto immaginarlo...è sicuramente con il suo promesso"pensò.

Sul viso del giovane apparve la malinconia e il risentimento.

-Capisco...scusate il disturbo-

-Ma no..tornate pure quando volete!-

Il ragazzo fece per uscire dalla casa quando incrociò Anita.

-Sua Altezza!?-La donna s'inchinò subito.

-Vi prego..alzatevi-la invitò Kakaroth.

-Voi...siete qui per Kiki,non è vero?-

-Ero venuto per questo.-Sorrise amaramente.

-Perchè dite così ..non capisco..credevo che voi teneste a lei-

-No -scrollò la testa-Ci tengo ancora e tanto credetemi.-

-Ma allora cosa aspettate?Andate subito da lei!!!-

-Vorrei poterlo fare ma non posso-disse abbassando la testa-

-E perchè no??-

-Kiki ha già un promesso.-

-Chi?Quel pallone gonfiato di Yamcha??-

-Sì,non ditemi che non eravate al corrente-

-Certo siete voi a non essere al corrente-sorrise felice.

-Al corrente di cosa?-

-Proprio ieri Kiki ha dato il bel servito a quell'idiota-

-Dite sul serio?-Chiese Kakaroth con sguardo implorante.

-Sì,certo!!-

-Ma è fantastico!!-Urlò il ragazzo felicissimo con tutta la gioia possibile che gli usciva dai poli.

-Corro subito da lei!!!-

Il ragazzo corse verso l'uscita ma poi si fermò e tornò indietro.

-Qualcosa non va?-Chiese Anita.

-Ehm...sì...non so dove sia adesso.-(...)

-Ehm...è andata in spiaggia-

-Bene,grazie di tutto signora...?-

-Anita-

-Grazie-Sorrise e corse fuori dalla casa.

La gioia che celava dentro era incontenibile :non c'erano + ostacoli ormai :doveva solo trovarla e parlarle.

A quel pensiero un po' di nervosismo si dilatò nelle sue emozioni.

 

La brezza la colpiva in volto come per toglierle le lacrime che stava,inevitabilmente, piangendo.

L'acqua in piccole onde bagnava la spiaggia.

Proprio come quando era con lui.

Il sole risplendeva nell'acqua con bellissimi riflessi.

Quell'atmosfera di tranquillità dov'era immersa risvegliava in lei il dolore addormentato ma non ancora morto.

Voglia di piangere...voglia di morire per non soffrire più.

Voglia di morire...per non sognare più il viso del suo angelo.

Voglia di morire per non cercare nei volti della gente il suo.

Voglia di morire per non cercare più nell'oscurita i suoi limpidi occhi.

Voglia di morire per non cercare nelle proprie labbra le sue.

In ogni lacrima lui era lì.

In ogni singhiozzo.

In ogni pianto.

In ogni risata.

In ogni preghiera.

In ogni sogno.

In ogni nuvola del cielo sopra di lei.

In ogni giorno.

In ogni ora.

Sarebbe stato così per sempre.

Camminò sulla spiaggia vestita di una canottiera rossa e una minigonna nera.

Vestiti semplici ma che addosso a lei erano vestiti eleganti.

La pelle da chiara stava divenendo lentamente abbronzata.

Arrivata a degli scogli si fermò.

Abbassò la testa.

Un'ennesima brezza la scosse facendola rabbrividire...come quella sera.

Quella sera lui c'era......

 

 

 

 

 

..E c'era anke adesso.

Kiki udì dei passi dietro di sé ma non ci fece caso: pensò fosse qualcuno che aveva avuto la sua stessa idea di venire al mare.

Quel qualcuno si fermò dietro di lei.

Alzò gli occhi verso il mare e vide il proprio riflesso e dietro di lei.....

Chiuse gli occhi,forse era stata la sua fantasia ,li riaprì con ancora le lacrime agli occhi e rivide la stessa immagine.

Si voltò e si rimise in piedi: stupore e meraviglia totale nel suo volto.

Era lui.

Senza che lei potesse rendersene conto l'aveva accostata al suo torace delicatamente per non farle male.

Sentiva col viso il battito del cuore di lui.

Sentiva col viso l'incredibile morbidezza del suo torace.

Sentiva nel cuore un'immensa agitazione,un'immenso stupore impossessarsi di lei.

Lo sentiva ma ankora non credeva che fosse lui.

Aprì gli occhi che aveva istintivamente chiuso quando l'aveva avvicinata a sé.

Alzò gli occhi per vederlo posare il mento sul suo capo.

Sentì la stretta dolcemente aumentare.

Qualcosa dentro di lei si scosse.

Si scostò da lui per guardarlo in volto e comprendere finalmente cosa stava succedendo.

Ancora confusa con timore di balbettare:

-Kakaroth..-

Ma prima che potesse dir altro le tappò dolcemente le labbra con un dito.

-Non parlare...-le mormorò dolcemente.

La ragazza ancora confusa dovette tacere.

Il ragazzo le rivolse un sorriso e le rimosse le lacrime.

Poi poggiate le mani alla sua (di lei) vita l'accostò nuovamente a sé.

Chiuse d'istinto gli occhi contro di lui.

La sorpresa e lo stupore sembrarono andarsene e lasciare posto a quel desiderato calore che da tanto sognava.

Dentro di lei il paradiso.

La morsa in gola s'era sciolta e il dolore al cuore dato dall'agitazione e dalla meraviglia se n'andò.

Un improvviso istinto dentro di lei.

Allungò le braccia al collo di lui così da stringersi un poco più vicina a lui.

 

 

Ancora una volta la sua dolcezza e la sua tenerezza avevano agito prima di lui.

In quei decimi di secondo aveva preferito rimandare parole e scuse e dare la precedenza al suo istinto d'innamorato.

Depose un piccolo bacio sul suo capo sorridendo per il solletico che i capelli di lei provocavano sfiorando le proprie labbra.

Ripose nuovamente il mento sopra il suo capo udendo ,così,il respiro felice di lei liberato contro il suo torace.

Una piccola brezza lo richiamò alla realtà.

Lentamente la scostò da sè sentendo le braccia di lei ritirarsi dal suo collo e il corpo di lei allontanarsi dal proprio.

Uno di fronte all'altra si scambiavano sorrisi e sguardi ammalianti.

Kakaroth abbassò gli occhi perdendosi in un attimo di riflessione.

Li rialzò per incontrare i suoi e notare quella strana luce proveniente dall'interno di lei.

-Kiki...io-

-Mi spiace ..mio padre...quell'idiota....-cominciò lei.

Kakaroth le rimise un dito sulle labbra per invitarla a tacere mentre lei gli rivolgeva uno sguardo interrogativo e sorpreso.

-Non parlare...tocca a me-

Vide come risposta un suo sguardo ancora più confuso tuttavia:

-Va bene-mormorò lei.

-Sono stato un cretino.Avrei dovuto crederti.In fondo è con te che la mia vita ha smesso d'essere vuota.

Ma....non potevo tollerare che qualcuno ti portasse via......da me -aggiunse con voce sommessa rivolgendo uno sguardo a terra.

-Mi dispiace-disse riponendo gli occhi nei suoi.

La ragazza ripose un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

-Perchè non volevi che mi portassero via ....da te?-Aggiunse.

-Beh...io....-cominciò grattandosi la nuca.

-Sì?-Sorrise diabolica.

-Io...ecco-Arrossì.

La ragazza sorrise e gli si accostò premendo le labbra sulla guancia vicinissimo alle sue labbra.

Si ritrasse per sorridergli mentre lui le spostava i capelli dietro l'orecchio.

Le carezzò la gota con una mano.

Represse il sorriso in viso guardandola seriamente.

Carezzò le labbra di lei che chiuse gli occhi.

Fu come un fulmine a ciel sereno,le loro labbra si cercarono,s'incontrarono e si sfiorarono in un momento breve ma intenso,magico ed elettrizzante.

Kakaroth si ritrasse mentre lei sentiva ancora il cuore scoppiare per l'emozione.

Si sorrisero,Kiki si strinse a lui che non ricambiò l'abbraccio ma la scostò per guardarla negli occhi.

-Kiki?-

-Dimmi-

-Ti amo-

-Anch'io amore mio.-

Chiuse gli occhi mentre lui si chinava per ricercare le sue labbra.

L'arcobaleno nacque dal nulla salutando Kakaroth che stringeva tra le braccia la sua piccola principessa.

 

The End

 

 

 

Ciao a tutti!!!

Spero tanto che vi sia piaciuta così come spero ke vogliate dirmelo con una e-mail a :

modesto60@inwind.it

Vi lascio e vi ringrazio per avermi dedicato un po'(solo un po' ????Nd tutti) del vostro tempo.

Un bacione

Kiki87

   
 
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