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Autore: chocolateeyes96    16/12/2013    23 recensioni
SOSPESA
Non accennava ancora a voler aprire bocca, quindi Niall si accinse a presentarmelo
"Ecco Emma, lui è...."
"Zayn" terminò il diretto interessato "nonché in ritardo per colpa di questo stupido teatrino, quindi muoviamoci ad entrare!" aggiunse scocciato e raccolto il suo Eastpak nero da terra,si diresse verso l'ingresso dell'edificio senza nemmeno aspettare che i suoi amici l'avessero raggiunto.
Io ero rimasta spiazzata e stupita da un simile comportamento;
"Che tipo di problemi ha il vostro amico?" chiesi rivolta agli altri.
"È irrecuperabile" rispose Harry con un'alzata di spalle e l'aria rassegnata, per poi seguirlo senza aggiungere altro all'interno della scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WelcomTMLife 

 

You don't know what it's like to be like me

to be hurt

to feel lost

to be left out in the dark

to be kicked

to feel like you've been pushed around

to be on the edge of breaking down

when no one's there to save you

no you don't know what it's like

 

Welcome to my life – Simple plan 

  

*You hand fits in mine like it's made just for me, but bear this in mind...* 

Alzai svogliatamente il braccio e afferrai il cellulare schiacciando qualche tasto alla rinfusa nel tentativo di spegnere la sveglia che quella mattina era suonata decisamente troppo presto.
Osservai distrattamente lo schermo del mio telefono: 7.00. "Ma perché diavolo... 7.00?!?! Oddio, il primo giorno di scuola!!" Subito mi alzai facendo cadere a terra le lenzuola e mi precipitai in bagno per lavarmi e prepararmi.
Mentre ero intenta a indossare i vestiti che avevo accuratamente preparato la sera prima, pensai all'anno scolastico che avrei dovuto affrontare, un anno diverso da quelli che avevo sempre vissuto fino ad allora nella mia vita.
grechina
Mi presento: Il mio nome è Emma Tomlinson, ho 16 anni (quasi 17) e ho alle mie spalle un passato "mediocre". 
Ecco, questa parola, "mediocre", basta da sola a definire la mia persona, la mia storia, la mia intera vita.
Ho un fisico "mediocre": sono bassa 1 metro e 65, non sono né grassa né magra e senza un minimo di muscoli (in educazione fisica sono una vera frana, dovrei praticare qualche sport ma sono troppo pigra) e ho dei capelli "mediocri" che sono di un mosso indefinito, non stanno mai a posto, tanto che talvolta vorrei solo prendere un paio di forbici e tagliarli cortissimi!
Probabilmente l'unica cosa che in me non si possa definire "mediocre" sono gli occhi: non so da chi li abbia ereditati, nessuno in famiglia li ha come i miei, sta di fatto che mi ritrovo ad avere una paio di enormi occhi verdi, di quel verde scuro che ti ricorda una foresta, e che ti fa venire voglia di stenderti su un immenso prato d'erba tagliato all'inglese.
Ecco, quegli occhi erano una cosa di cui andavo veramente fiera; peccato che nessuno si fermasse a notare un paio di occhi spettacolari, quando questi si trovano sul viso di una ragazza "mediocre".
grechina
Una volta aver finito di vestirmi, osservai la mia immagine riflessa nello specchio, e decisi che se volevo veramente stravolgere tutto quanto era ora che iniziassi a curare maggiormente il mio aspetto.
Il perché tutti questi cambiamenti? 
Fino all'anno scorso avevo frequentato un istituto privato dove c'erano soltanto ragazzini snob che non perdevano l'occasione per ricordarti l'ammontare del patrimonio del padre, l'isola tropicale dove avevano di trascorso le vacanze, e soprattutto quanto loro fossero superiori a te. O meglio dire a ME.
I miei genitori avevano scelto di mandarmi in quella scuola perché pensavano che mi sarei trovata meglio lontano dalle compagnie 'poco raccomandabili' che si potevano trovare alla scuola pubblica, e perché probabilmente avrei avuto un' istruzione migliore.
Ma, dopo tre lunghi e strazianti anni, perfino loro si erano accorti di quanto ciò non fosse vero, ed ero finalmente riuscita a farmi iscrivere alla scuola pubblica che si trovava a soli 3 isolati dal mio quartiere, la 'John Kennedy High School', tra l'altro frequentata dal mio migliore amico Niall.
Finalmente avevo un'occasione per ricominciare da capo, farmi nuove amicizie, vere amicizie e provare a dare una svolta alla mia vita "mediocre".
In quella scuola non conoscevo nessuno a parte Niall e un suo amico che avevo visto un paio di volte a casa sua, un certo Harry; un gran bel ragazzo che, come mi aveva assicurato il mio migliore amico, era il casanova della John Kennedy, oltre ad avermi raccomandato di non lasciarmi incantare da nessuno della sua cerchia di amichetti un po' montati.
Figuriamoci se io, Emma Tomlinson, la sfigatella della situazione sarei riuscita anche solo a fraternizzare con il gruppo di ragazzi più amati e ricercati della scuola... certe cose non succedono nemmeno nei film!!!
Quando scesi le scale ed entrai in cucina trovai mio fratello tutto intento a litigare con il tostapane, cosa che potrebbe anche essere normale se non fosse che  mio fratello Louis ha 21 anni, ed è un perfetto idiota.
Non pensate male, io voglio un’infinità di bene al mio fratellone e lui ne vuole un mondo a me, ma non ce lo diciamo apertamente, amiamo troppo punzecchiarci in continuazione.
“Ehi mente suprema! Come è possibile che alla tua età tu non sia ancora in grado di prepararti un misero toast?” Gli dissi, e con fare di superiorità girai la manopola del timer per poi premere il pulsante di avvio.
 “Se prima non imposti il tempo come credi che possa funzionare? Babbuino!” esclamai, lasciandomi sfuggire un sorriso.
Lui per tutta risposta mi disse “Cara la mia acidella, ancora un attimo e ci sarei arrivato, ognuno ha i suoi tempi!”
“Non ho dubbi.” risposi ironica.
Non era mia abitudine fare colazione, ma per il primo giorno di scuola avrei fatto un’eccezione e mi preparai un paio di fette biscottate con burro e marmellata di fragole, la mia preferita.
Quando finii di mangiare avevo ancora  5 minuti prima che Niall mi venisse a prendere in motorino, così corsi in bagno a lavarmi i denti e a spazzolarmi i capelli un’ultima volta.
Proprio mentre mi infilavo il mio giacchetto di pelle nero arrivò lo squillo del mio amico; scesi velocemente le scale urlando un rapido “Ciao crosticina, a dopo!”
Non feci in tempo a sentire la risposta di Louis che ero certa sarebbe stata almeno tanto “carina” quanto il mio saluto, che mi sbattei la porta di casa alle spalle correndo verso il mio migliore amico che mi aspettava sorridente in sella al suo motorino rosso fiammante.
Quando mi avvicinai mi salutò con un affettuoso bacio sulla guancia e mi porse il mio casco. “Ciao Ni, grazie per essermi venuta a prendere!” Gli dissi prendendo posto dietro di lui.
 “Figurati Em, che razza di migliore amico sarei se ti lasciassi andare sola a scuola?” E detto ciò partimmo alla volta della John Kennedy, alla volta della mia nuova vita.
Il tragitto fu decisamente troppo breve, mi ero appena abituata alla piacevole sensazione del vento contro il mio corpo che già Niall stava parcheggiando fuori dal cancello. Mi sfilai il casco e lo seguii mentre lui mi prendeva per mano guidandomi verso un gruppetto di tre ragazzi che non appena videro il biondino lo salutarono con un cenno della mano.
Ancora non riuscivo a vederli bene, potevo solo osservare che uno di loro aveva i capelli castani con una leggera cresta, c’era un riccio (che immaginai dovesse essere Harry) e infine un moro girato di spalle con un notevole ciuffo perfettamente ordinato.
Con un bel respiro diedi il via alla mia nuova avventura alla John Kenney High School.

 

 

*You hand fits in mine like it's made just for me, but bear this in mind...* 



Alzai automaticamente il braccio e afferrai il cellulare schiacciando qualche tasto alla rinfusa nel tentativo di spegnere la sveglia che quella mattina era suonata decisamente troppo presto seppur con una dolce melodia, mi stava trapanando i tipmani.

 Osservai distrattamente lo schermo del mio telefono: 7.00. 'Ma perché diavolo... 7.00?!?! Oddio, il primo giorno di scuola!' Subito mi alzai facendo cadere a terra le lenzuola e mi precipitai in bagno per lavarmi e prepararmi.


Mentre ero intenta a indossare i vestiti che avevo accuratamente preparato la sera prima, pensai all'anno scolastico che avrei dovuto affrontare, un anno diverso da quelli che avevo sempre vissuto fino ad allora nella mia vita.


 

Mi presento: Il mio nome è Emma Tomlinson, ho 16 anni (quasi 17) e ho alle mie spalle un passato 'mediocre'.

 
Ecco, la parola 'mediocre', basta da sola a definire la mia persona, la mia storia, la mia intera vita.


Ho un fisico 'mediocre': sono bassa 1 metro e 65, non sono né grassa né magra e senza un minimo di muscoli (sono una franan totale in educazione fisica) e ho dei capelli 'mediocri' che sono di un mosso indefinito, non stanno mai a posto, tanto che talvolta vorrei solo prendere un paio di forbici e tagliarli cortissimi!

Probabilmente l'unica cosa che in me non si possa definire 'mediocre' sono gli occhi: non so da chi li abbia ereditati, nessuno in famiglia li ha come i miei, sta di fatto che mi ritrovo ad avere una paio di enormi occhi verdi, di quel verde scuro che ti ricorda una foresta, e che ti fa venire voglia di stenderti su un immenso prato d'erba tagliato all'inglese.

Ecco, quegli occhi sono una cosa di cui vado veramente fiera; peccato che nessuno si fermi a notare un paio di occhi spettacolari, quando si trovano sul viso di una ragazza 'mediocre'.



Una volta aver finito di vestirmi, osservai la mia immagine riflessa nello specchio, e decisi che se volevo veramente stravolgere tutto quanto era ora che iniziassi a curare maggiormente il mio aspetto.

Il perché tutti questi cambiamenti?

Fino all'anno scorso avevo frequentato un istituto privato dove c'erano soltanto ragazzini snob che non perdevano l'occasione per ricordarti l'ammontare del patrimonio del padre, l'isola tropicale dove avevano di trascorso le vacanze, e soprattutto quanto loro fossero superiori a te. O meglio dire a ME.

I miei genitori avevano scelto di mandarmi in quella scuola perché pensavano che mi sarei trovata meglio lontano dalle compagnie 'poco raccomandabili' che si potevano trovare alla scuola pubblica, e perché probabilmente avrei avuto un' istruzione migliore.

Finalmente dopo tre lunghi e strazianti anni, perfino loro si erano accorti di quanto ciò non fosse vero, ed ero finalmente riuscita a farmi iscrivere alla scuola pubblica che si trovava a soli 3 isolati dal mio quartiere, la 'John Kennedy High School', tra l'altro frequentata dal mio migliore amico Niall.

Finalmente avevo un'occasione per ricominciare da capo, farmi nuove amicizie, vere amicizie e provare a dare una svolta alla mia vita 'mediocre'.

In quella scuola non conoscevo nessuno a parte Niall e un suo amico che avevo visto forse un paio di volte a casa sua, un certo Harry; un gran bel ragazzo che, come mi aveva assicurato il mio migliore amico, era il casanova della John Kennedy, oltre ad avermi raccomandato di non lasciarmi incantare da nessuno della sua cerchia di amichetti un po' montati.

Figuriamoci se io, Emma Tomlinson, la sfigatella della situazione sarei riuscita anche solo a fraternizzare con il gruppo di ragazzi più amati e ricercati della scuola... certe cose non succedono nemmeno nei film!


Quando scesi le scale ed entrai in cucina trovai mio fratello tutto intento a litigare con il tostapane, cosa che potrebbe anche essere normale se non fosse che  mio fratello Louis ha 21 anni, ed è un perfetto idiota.

Non pensate male, io voglio un’infinità di bene al mio fratellone e lui ne vuole un mondo a me, ma non ce lo diciamo apertamente, amiamo troppo punzecchiarci in continuazione.

Ehi mente suprema! Come è possibile che alla tua età tu non sia ancora in grado di prepararti un misero toast?” Gli dissi, e con fare di superiorità girai la manopola del timer per poi premere il pulsante di avvio.

Se prima non imposti il tempo come credi che possa funzionare? Babbuino!” esclamai, lasciandomi sfuggire un sorriso.

Lui per tutta risposta mi disse “Cara la mia acidella, ancora un attimo e ci sarei arrivato, ognuno ha i suoi tempi!

Non ho dubbi.” risposi ironica.


Non era mia abitudine fare colazione, ma per il primo giorno di scuola avrei fatto un’eccezione e mi preparai un paio di fette biscottate con burro e marmellata di fragole, la mia preferita.

Quando finii di mangiare avevo ancora  5 minuti prima che Niall mi venisse a prendere in motorino, così corsi in bagno a lavarmi i denti e a spazzolarmi i capelli un’ultima volta.

Proprio mentre mi infilavo il mio giacchetto di pelle nero arrivò lo squillo del mio amico; scesi velocemente le scale urlando un rapido “Ciao crosticina, a dopo!

Non feci in tempo a sentire la risposta di Louis che ero certa sarebbe stata almeno tanto 'carina' quanto il mio saluto, che mi sbattei la porta di casa alle spalle correndo verso il mio migliore amico che mi aspettava sorridente in sella al suo motorino rosso fiammante.


Quando mi avvicinai mi salutò con un affettuoso bacio sulla guancia e mi porse il mio casco.

Ciao Ni, grazie per essermi venuta a prendere!” Gli dissi prendendo posto dietro di lui.

Figurati Em, che razza di migliore amico sarei se ti lasciassi andare sola a scuola?” E detto ciò partimmo alla volta della John Kennedy, alla volta della mia nuova vita.


Il tragitto fu decisamente troppo breve, mi ero appena abituata alla piacevole sensazione del vento contro il mio corpo che già Niall stava parcheggiando fuori dal cancello.

Mi sfilai il casco e lo seguii mentre lui mi prendeva per mano guidandomi verso un gruppetto di tre ragazzi che non appena videro il biondino lo salutarono con un cenno della mano.

Ancora non riuscivo a vederli bene, potevo solo osservare che uno di loro aveva i capelli castani con una leggera cresta, c’era un riccio (che immaginai dovesse essere Harry) e infine un moro girato di spalle con un notevole ciuffo perfettamente ordinato.


Con un bel respiro diedi il via alla mia nuova avventura alla John Kennedy High School.

 


 

Angolo autrice

Ciao a tutti! :)

Vorrei iniziare ringraziandovi per aver letto questo capitolo e per essere arrivati fino a qui.
Questa è la prima fanfiction che scrivo, spero che andando avanti io riesca ad acquisire una certa "manualità" se così si può dire.

Essendo appunto la mia prima storia, ho pensato di introdurre e accennare ad aspetti della mia vita e del mio carattere, così da riuscire ad immedesimarmi meglio e anche far conoscere a voi, anche se in minima parte chi sono.

Detto questo vi pregherei davvero di recensire questo capitolo perché ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensiate e se questa ff può avere un minimo di esito.

-Anna-

 

Personaggi 

 

Emma

Niall

   
 
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