Onestamente, William T. Spears non aveva idea di come fosse finito in quella situazione. Sapeva solo che un istante prima stava battibeccando con il suo compagno d’esame, infastidito dalla sua voce assurdamente alta e dai suoi urletti assurdamente acuti – decisamente sconvenienti, per un uomo, aveva pensato. Aveva desiderato zittirlo con tutte le sue forze, e non importava la maniera, l’importante era che stesse zitto, per l’amor del cielo, e lo lasciasse concentrarsi sul libro che aveva tra le mani. Ma questo era stato prima.
[GrellxWilliam]
In onore del 16 dicembre – ma ci dovrebbero essere più anniversari Grelliam al mondo, parola mia.