Serie TV > Dracula
Ricorda la storia  |      
Autore: crisbynight    16/12/2013    1 recensioni
Revenge ovvero vendetta.
Tra realtà storica e finzione, a metà strada fra il personaggio televisivo e quello cinematografico di Coppola, i pensieri di Alexander/Dracula in una one shot che parla di vendetta e dannazione ma anche amore e speranza.
Genere: Dark, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexander Grayson/Dracula, Mina Murray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
Revenge
 
 
 
Non è questa inattesa immortalità la mia condanna peggiore.
Nè vedere il mondo invecchiare nella profonda solitudine del mio stato di "unicum".
O il dover strisciare nell'oscurità, maledetto da Dio e dagli uomini.
Tanto meno l'aver perso la mia corona, il mio castello, l'onore e la libertà.
I ricordi, rappresentano la mia personale dannazione.
L'ultima luce vista dai miei occhi è stato l'accecante bagliore di un alto fuoco, mentre divorava per sempre la mia vita e il mio amore.
Invocava pietà Ilona, devastata dalle fiamme ed io annichilito, ero costretto a guardarla esalare l'ultimo respiro, in un modo tanto atroce, da perdere il senno.
Le urla disumane di mia moglie ancora adesso mi tormentano, rimbombandomi nelle orecchie, componendo il suono di un unica parola: Vendetta!
L'ho sussurrata a denti stretti, quando il fetore della di lei carne bruciata, mi ha riempito i polmoni di odio.
L'ha portata con sé, la rugiada mattutina, di tutti i miei giorni di prigionia.
La invocavano le mie viscere, costrette ad assaggiare il sangue rancido versatomi con la forza giù per la gola, dalla mano di un servo di quel Dio traditore, che avevo sempre protetto dagli infedeli, impalandoli uno ad uno, come esempio dell'invincibilità della sua chiesa.
Vendetta si nascondeva nelle polveri del mio corpo a brandelli, quando, dimenticato in un'eternità divenuta leggenda, si componeva in me, il non-morto.
Ilona non avrebbe mai trovato pace fintanto che l'ordine dei dragoni non fosse stato distrutto.
Lei avrebbe continuato a gridare, quelle urla che solo io udivo, se uno dei discendenti di quella stirpe, avesse camminato ancora su questa terra.
 
Come un' araba fenice sono risorto in un nuovo secolo, aiutato da uno strano compagno di viaggio, il dottor Van Helsing, nemico-amico, con cui condivido il dolore della stessa perdita.
Pazienza ha portato con sé conoscenza, ricchezza e potere.
Più un fedele servitore, Renfield, strappato alla malvagità di quegli umani che mi chiamano bestia.
Giunto così a Carfax, io Alexander Grayson,vestito di Vendetta, ripassavo il piano, appuntandomi i gemelli allo specchio.
L'ho scelto accuratamente questo nuovo nome, "Alessandro" , come il grande condottiero detto il "Magno", di cui imparavo le gesta da bambino, sognando uguali onori.
Possa esso, essermi di buon auspicio.
Le luci del maniero scintillavano mentre la musica trastullava gli invitati: la Londra che conta era ai miei piedi!
Fra loro si aggirava il nemico, ignaro della piaga che stava per abbattersi: la vendetta scorrerà in fiumi di sangue che io avrò ben presto assaggiato.
Mi feci avanti tra due ali di folla, osservato da sguardi curiosi ed ammirati.
Sono sempre stato di bell'aspetto, dotato di un fascino rude e conquistatore, come il demonio che si nasconde in me.
"Benvenuti in mia casa. Lasciate un po' della felicità che recate"
Pronunciavo parole di grazia dopo secoli, col mio duro accento dell'est, tanto poco americano, misto a un sorriso ammaliatore e al portamento regale dei miei nobili natali.

Poi la vidi.
Fra mille dame, abiti fruscianti, smoking e livree, riconobbi il suo volto antico.
Lei, la principessa più bella di tutti i regni della terra.
Poteva essere un fantasma giunto lì a tormentarmi, ma percepii la vita scorrerle nelle vene, il cuore pulsare, le guance imporporarsi di un lieve rossore, nell'imbarazzo che il mio sguardo insistito
provocava alla sua vanità.
E tutto divenne silenzio in me.
Vendetta smise di urlare in presenza della dolce metà di un cuore che ormai non batte più.
Ogni cosa mi ha condotto a te, sola anima che non potrei mai distruggere.
Certo è, che quel Giuda di un Dio possiede proprio un gran senso dell'umorismo!
L'amore che non muore, adesso ha un altro nome e un altro destino: Mina Murray, prima studentessa di medicina di tutta l'Inghilterra, fidanzata ad uno squattrinato giornalista, Jonathan Harker.
"Mi scusi ma è come se…"
"Come se ci conoscessimo già"
Da secoli, avrei voluto aggiungere…
Da quando ho messo tra le tue braccia il mio amore e la mia vita.
Da quando ho fatto di te mia signora e regina.
Dalla prima volta in cui ti ho guardata, come la cosa più splendida del creato e poi fatta mia.
In un tempo in cui i matrimoni non erano null'altro che meri contratti politici, noi eravamo felici.
Vlad ed Ilona.
Alexander e Mina.
Non ho più dubbi: le nostre anime gemelle hanno sfidato oceani di spazio e tempo pur di ritrovarsi e dividere lo stesso sogno.
Tutti i miei piani sono saltati, mentre la caccia si apre nel buio.
Ma di una sola cosa sono certo: io, Vlad III Tepei, principe di Valacchia, generale dei dragoni, condottiero di eserciti, ultimo baluardo del cristianesimo in oriente, non ti perderò ancora.
Non adesso che ti ho ritrovata.
Non in questo tempo, dove Vendetta tace e Speranza avanza.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dracula / Vai alla pagina dell'autore: crisbynight