Author: Ino chan!
Fandom: Heroes.
Rating: Verde
Genere: Oneshot.
Paring: Mohinder/Elle
Avvertenze:
Spoiler stagione due Heroes. "Puntata 2.11 Powerless "
Disclamer:Purtroppo i personaggi in questione non mi
appartengono,"per fortuna di Sylar e Peter! *ç*
,ma anche di Mohinder, siamo sinceri..." non ci guadagno un soldo
bucato a scrivere questa storia, ma
almeno soddisfo la mia voglia di pucciosità! >////<
Dedicato: A me...Che domani compio 23 anni. "COME SONO VECCHIA!!" ...No, dai scherzo a parte il fatto che SONO VEEECCHIA!...
Ovviamente la dedico a chiunque ami questo paring "mojojojo tessssora della zia !"
"Non c'è due
senza il tre..."
15 maggio
2008...
Che data del
cazzo.
Oggi...
Venticinque
anni fa, qualcuna di cui non conosco nemmeno il nome s'è fatta in quattro per
mettermi al mondo, dovrei festeggiare, credo, la decisione di questa donna di
darmi farmi nascere e di non risolvere la situazione per altre vie...
Dovrei...
Si...Dovrei...
Eppure non
c'è compleanno che io ho passato in cui ho ringraziato di questo atto di
coraggio. Sono contenta di essere nata? No.
Sono contenta
della mia vita? No.
Maledico
quella donna per non avermi buttata nel cesso?Si.
Sarebbe stato
meglio finire prima di iniziare.
Non conoscere
il mondo.
Questa vita
di merda.
E l'uomo che
mi ha fatto diventare assassina per amor suo.
-Avevi
quattro anni quando hanno iniziato a sottoporti a delle sedute di
elettroshock...-
I primi segni
dello squilibrio mentale che mi ha colta nell'infanazia si sono manifestati
proprio in quel periodo.
-...Due ore
al giorno in cui si testava la capacità del tuo cervello di immagazzinare e
manipolare energia elettrica...-
Avevo sei
anni quando ho dato per sbaglio fuoco alla casa di mia nonna.
Stavo rincorrendo il cane che mi aveva rubato la bambola e non so come ho fatto
ho dato fuoco alle tende...
- Sei
arrivata a vomitare sangue...A farti la pipì addosso...Hai visto l'inferno
in terra,
Elle...-
Per il mio
nono compleanno invece del bambolotto che per mesi avevo guardato alla tv, ho ricevuto in dono una flebo di litio.
-E a farti
questo è stato tuo padre...-
Ho sempre
classificato mio padre fra le poche persone al mondo che mai e poi mai
avrebbe dovuto riprodursi. Ho conosciuto cani con più istinto paterno di lui,
ma da qui ha usarmi come cavia da laboratorio...
-Era lui a
capo del progetto per il perfezionamento del tuo cervello... -
Non ci
credo...
Non ci voglio
credere.
E allora che
diavolo ci faccio qui?
Davanti alla
schermata di avvio del Cisco system.
Name:
Admistor.
Password:
Midas.
E poi dicono
che Bob Bishop non ha senso dello humor.
Qua di
progetti atti a far frattaglie del mio cervello non c'e ne sono.
Vabbeh che
non sono Bill Gates, ma ci manca che afferri il monitor e lo scrolli per vedere
se esce qualcosa... Sbuffo appoggiando il mento nel palmo della mano.
Se Bennet mi
è preso per il culo lo gonfio.
Il braccio mi
fa un male del diavolo.
Mi prude.
Mi brucia.
Non lo so
nemmeno io.
Infilo due
dita fra il cerotto e il tutore che mi tiene il gomito fermo e cerco di
grattare senza farmi male, mentre la barra di downloads del sistema di
sorveglianza si carica di verde, il mio sguardo vaga per un secondo sulla scrivania
di mio padre.
Non c'è
nemmeno una mia foto.
Lo schermo
del pc s'illumina per un secondo prima di formare l'immagine del laboratorio di
Suresh.
Mi piace da
matti quell'uomo.
Ha uno
sguardo da cucciolo innocente, da bambi...
Quando mi
guarda non posso fare a meno di dargli ragione.
-Vuoi
mangiare cinese?-
"A me fa
schifo il cinese!" -Si mio adoratissimo
dottorino!-
Dovrebbe
essere illegale essere così carini.
E' chino sul
microscopio.
Sembra
nervoso.
Accanto a lui
c'è la figlia.
Gli tiene una mano sul braccio e guarda continuamente verso la porta.
Mi appoggio
al tavolo.
Una nuova
figura entra in campo, afferra Molly per un braccio e la strattona fuori
dall'inquadratura, Mohinder fa per alzarsi, ma quello lo spinge indietro poggiandogli
la canna della pistola che tiene in mano, sul petto.
-EHI CHI E'
QUELLO STRONZO!?-
" Come si permette di stropicciarmi il mio tesorino?"
Mi appiccicò
allo schermo.
Aspetto che
lo stronzo sopra-citato si giri e...
Sylar??
Mi alzo.
Mi guardo
attorno.
Sono nel pallone completo.
Dovrei
chiamare mio padre.
Dovrei
chiamare qualcuno.
Sylar farà
polpette di Mohinder e Molly.
Un secondo...
Potrei
pensarci io.
Se torno a
casa con Sylar, papà passerà sopra al fatto che mi sono
fatta rapire e poi sparare addosso da Noah !
Ok posso
farcela!
Certo che
posso farcela!
Yeah!
->>>>>>>>>>>>>>-
-Sylar.-
Carico un
colpo nella mano sana.
Sylar mi
punta la pistola addosso e spara.
Faccio un
passo indietro, mi tiro un braccio davanti al viso, scivolo fra l'urlo
terrorizzato di Molly, schivando il capo per un puro colpo di fortuna.
Da per terra
vedo Sylar sparare verso Mohinder che è corso verso la bambina, ora stretta a
lui, mi tiro su aggrappandomi alla libreria accanto a me, carico un secondo
colpo mentre Sylar se la da a gambe, centrando un computer.
Non mi do per
vinta.
Carico un terzo colpo, centrandolo in mezzo alla schiena.
Cade a faccia avanti sfondando la porta a vetri con la testa.
-T'HO PRESO
FIGLIO DI BUONA DONNA!-
Attraverso di
corsa il laboratorio.
Vado ad affacciarmi allo scheletro della porta
E cazzo è
meglio di Houdinì!
-Papà mi farà
a pezzi!- sbottò assestando una manata al muro.
-Perchè?-
Mi giro verso
Mohinder .
Verso il "mio" sguardo da
cucciolo.
Lo ripeto
dovrebbe essere illegale essere tanto adorabili.
-Come perchè dottore? Mi sono fatta scappare Sylar!-
-Si, ma hai
salvato noi tre.-
Eh?
Mi guarda
dolce sollevando appena le sopracciglia.
La bambina si
allarga in un sorrisone e la donna seduta per terra socchiude leggermente gli
occhi in segno d'assenso.
E' vero li ho
salvati.
-Forte.-
->>>>>>>>>>>>>>-
Sono
contenta.
Non ho
catturato Sylar.
Non ho fatto
pace con papà, ma sono davvero felice.
Ho fatto
qualcosa di buono nella mia vita.
-Ehi...-
-Ciao...-
Lascio andare
la maniglia della porta mentre il mio sguardo saetta da Mohinder al mio
inogobile pigiama di pile a fantasie di maialini in tutù.
Basta devo smettere di compare i miei pigiami alle svendite.
-Volevo
sapere come stavi.- indica il braccio che tengo al collo.
-Oh sto
benissimo.- in realtà fino a qualche secondo fa mi faceva un male della
miseria, ma adesso, miracolo del mio proffy non sento più nulla!
Faccio un
paio di passi indietro per permettergli di entrare.
-Questo te lo
manda Molly.-
Mi porge un
sacchetto di plastica pieno di biscotti.
-Non hanno un
bello aspetto, ma ti assicuro che sono buoni....-
Il mio primo
regalo di compleanno dopo 10 anni.
Sorrido.
-E questo è
da parte mia.-
Fisso a bocca
aperta il mezzo di orchidee bianche apparso sotto al mio naso, faccio un passo
indietro mentre lui mi fissa in attesa di un grazie.
Le orchidee sono i miei fiori preferiti.
Vedo i suoi
occhi spostarsi dai fiori al mio viso, poi ancora hai fiori.
-Non ti
piacciono?- chiede quasi deluso.
Sono rimasta
come una scema con la mano a mezz'aria davanti al bouquet.
-Eh!?...NO! Cioè SI !- li prendo con la mano sana-
Si che mi piacciono dottore.-
-Mohinder.-
Già non l'ho
mai chiamato per nome.
-Grazie
Mohinder.-
-Prego,
Elle.-
Fa un passo
verso di me e piega leggermente il capo da una parte.
Si sporge
verso il mio viso è talmente cucciolo che sicuro vuole darmi un bacio sulla
guancia.
Ora è
talmente vicino che posso sentire il profumo dei suoi capelli e il suo alito
battermi sulla guancia, mi giro all'ultimo secondo cercandogli la bocca. Fa un
piccolo verso sorpreso prima di accettare il mio bacio e ricambiarlo prima con
delicatezza, poi con maggiore foga...
Questo si
che è un regalo di compleanno!
Altro che i
fiori...
Mi sollevo
sul gomito sano facendo attenzione a non muovere più di tanto il braccio
sinistro poggiato pesantemente al materasso.
Della notte
appena confusi ho ricordi confusi, ma estremamente piacevoli...
Sospiro.
Piacevolissimi.
Le coperte si
muovono.
Mi giro verso
quella zazzera scura che spunta da sotto il piumone.
E' il primo
uomo che non sia scappato via dal mio letto prima dell'alba.
-Sei già sveglia?- mugugna.
-Mi fa male il braccio.-
Si gira guardandomi assonnato
-Ti ho fatto male?-
-No...-mi ha trattata come una principessa- Per niente.-
Apre le braccia a modo d'invinto e io scivolò di nuovo sotto le
coperte, sistemandosi addosso a lui, il viso contro il suo collo.
Sa di buono.
-Elle.-
-Uhn?-
-Te li ho fatti gli auguri di buon compleanno?-
Alzo la testa poggiando il mento contro la sua mascella
-Due volte mi pare.-
Mi guarda birichino.
-Sai...C'è un detto dalle mie parti.-
-Cioè?-
-Non c'è due senza il tre.-
Fine
Nella
speranza che questa fic sia stata di vostro gradimento un saluto dalla vostra
" da domani
prossima essere chiamata nonna" Ino chan .^__^