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Autore: Ino chan    14/05/2008    5 recensioni
Ho sempre classificato mio padre fra le poche persone al mondo che mai e poi mai avrebbe dovuto riprodursi. Ho conosciuto cani con più istinto paterno di lui, ma da qui ha usarmi come cavia da laboratorio...[mohinder/elle]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Mohinder Suresh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Author: Ino chan

Author: Ino chan!

Fandom: Heroes.

Rating: Verde

Genere: Oneshot.

Paring: Mohinder/Elle

Avvertenze: Spoiler stagione due Heroes. "Puntata 2.11 Powerless "

Disclamer:Purtroppo i personaggi in questione non mi appartengono,"per fortuna di Sylar e Peter! *ç* ,ma anche di Mohinder, siamo sinceri..." non ci guadagno un soldo bucato a scrivere questa storia, ma  almeno soddisfo la mia voglia di pucciosità! >////<

 

Dedicato: A me...Che domani compio 23 anni. "COME SONO VECCHIA!!" ...No, dai scherzo a parte il fatto che SONO VEEECCHIA!... Ovviamente la dedico a chiunque ami questo paring "mojojojo tessssora della zia !"

 

 

"Non c'è due senza il tre..."

 

 

15 maggio 2008...

 

Che data del cazzo.

 

Oggi...

 

Venticinque anni fa, qualcuna di cui non conosco nemmeno il nome s'è fatta in quattro per mettermi al mondo, dovrei festeggiare, credo, la decisione di questa donna di darmi farmi nascere e di non risolvere la situazione per altre vie...

 

Dovrei...

Si...Dovrei...

 

Eppure non c'è compleanno che io ho passato in cui ho ringraziato di questo atto di coraggio. Sono contenta di essere nata? No.

Sono contenta della mia vita? No.

Maledico quella donna per non avermi buttata nel cesso?Si.

 

Sarebbe stato meglio finire prima di iniziare.

Non conoscere il mondo.

Questa vita di merda.

E l'uomo che mi ha fatto diventare assassina per amor suo.

 

-Avevi quattro anni quando hanno iniziato a sottoporti a delle sedute di elettroshock...-

 

I primi segni dello squilibrio mentale che mi ha colta nell'infanazia si sono manifestati proprio in quel periodo.

 

-...Due ore al giorno in cui si testava la capacità del tuo cervello di immagazzinare e manipolare energia elettrica...-

 

Avevo sei anni quando ho dato per sbaglio fuoco alla casa di mia nonna.
Stavo rincorrendo il cane che mi aveva rubato la bambola e non so come ho fatto ho dato fuoco alle tende...

 

- Sei arrivata a vomitare sangue...A farti la pipì addosso...Hai visto l'inferno

in terra, Elle...-

 

 

Per il mio nono compleanno invece del bambolotto che per mesi avevo guardato alla tv,  ho ricevuto in dono una flebo di litio.

 

-E a farti questo è stato tuo padre...-

 

Ho sempre classificato mio padre fra le poche persone al mondo che mai e poi mai avrebbe dovuto riprodursi. Ho conosciuto cani con più istinto paterno di lui, ma da qui ha usarmi come cavia da laboratorio...

 

 

-Era lui a capo del progetto per il perfezionamento del tuo cervello... -

 

 

Non ci credo...

Non ci voglio credere.

E allora che diavolo ci faccio qui?

 

Davanti alla schermata di avvio del Cisco system.

Name: Admistor.

Password: Midas.

E poi dicono che Bob Bishop non ha senso dello humor.

 

 

Qua di progetti atti a far frattaglie del mio cervello non c'e ne sono.

Vabbeh che non sono Bill Gates, ma ci manca che afferri il monitor e lo scrolli per vedere se esce qualcosa... Sbuffo appoggiando il mento nel palmo della mano.

 

Se Bennet mi è preso per il culo lo gonfio.

 

Il braccio mi fa un male del diavolo.

Mi prude.

Mi brucia.

Non lo so nemmeno io.

Infilo due dita fra il cerotto e il tutore che mi tiene il gomito fermo e cerco di grattare senza farmi male, mentre la barra di downloads del sistema di sorveglianza si carica di verde, il mio sguardo vaga per un secondo sulla scrivania di mio padre.

Non c'è nemmeno una mia foto.

Lo schermo del pc s'illumina per un secondo prima di formare l'immagine del laboratorio di Suresh.

 

 

Mi piace da matti quell'uomo.

Ha uno sguardo da cucciolo innocente, da bambi...

Quando mi guarda non posso fare a meno di dargli ragione.

 

-Vuoi mangiare cinese?-

"A me fa schifo il cinese!" -Si mio adoratissimo dottorino!-

 

Dovrebbe essere illegale essere così carini.

 

E' chino sul microscopio.

Sembra nervoso.

Accanto a lui c'è la figlia.
Gli tiene una mano sul braccio e guarda continuamente verso la porta.

Mi appoggio al tavolo.

Una nuova figura entra in campo, afferra Molly per un braccio e la strattona fuori dall'inquadratura, Mohinder fa per alzarsi, ma quello lo spinge indietro poggiandogli la canna della pistola che tiene in mano, sul petto.

 

-EHI CHI E' QUELLO STRONZO!?-

" Come si permette di stropicciarmi il mio tesorino?"

 

Mi appiccicò allo schermo.

Aspetto che lo stronzo sopra-citato si giri e...

Sylar??

 

 

Mi alzo.

Mi guardo attorno.
Sono nel pallone completo.

Dovrei chiamare mio padre.

Dovrei chiamare qualcuno.

Sylar farà polpette di Mohinder e Molly.

Un secondo...

Potrei pensarci io.

Se torno a casa con Sylar, papà passerà sopra al fatto che mi sono

fatta rapire e poi sparare addosso da Noah !

Ok posso farcela!

Certo che posso farcela!

Yeah!

 

->>>>>>>>>>>>>>-

-Sylar.-

 

Carico un colpo nella mano sana.

Sylar mi punta la pistola addosso e spara.

Faccio un passo indietro, mi tiro un braccio davanti al viso, scivolo fra l'urlo terrorizzato di Molly, schivando il capo per un puro colpo di fortuna.

Da per terra vedo Sylar sparare verso Mohinder che è corso verso la bambina, ora stretta a lui, mi tiro su aggrappandomi alla libreria accanto a me, carico un secondo colpo mentre Sylar se la da a gambe, centrando un computer.

Non mi do per vinta.
Carico un terzo colpo, centrandolo in mezzo alla schiena.
Cade a faccia avanti sfondando la porta a vetri con la testa.

 

-T'HO PRESO FIGLIO DI BUONA DONNA!-

 

Attraverso di corsa il laboratorio.
Vado ad affacciarmi allo scheletro della porta

E cazzo è meglio di Houdinì!

 

-Papà mi farà a pezzi!- sbottò assestando una manata al muro.

-Perchè?-

Mi giro verso Mohinder .

Verso il "mio" sguardo da cucciolo.

Lo ripeto dovrebbe essere illegale essere tanto adorabili.

 

-Come perchè dottore? Mi sono fatta scappare Sylar!-

-Si, ma hai salvato noi tre.-

 

Eh?

 

Mi guarda dolce sollevando appena le sopracciglia.

La bambina si allarga in un sorrisone e la donna seduta per terra socchiude leggermente gli occhi in segno d'assenso.

 

E' vero li ho salvati.

 

-Forte.-

 

->>>>>>>>>>>>>>-

 

Sono contenta.

Non ho catturato Sylar.

Non ho fatto pace con papà, ma sono davvero felice.

Ho fatto qualcosa di buono nella mia vita.

 

 

-Ehi...-

-Ciao...-

 

Lascio andare la maniglia della porta mentre il mio sguardo saetta da Mohinder al mio inogobile pigiama di pile a fantasie di maialini in tutù.
Basta devo smettere di compare i miei pigiami alle svendite.

-Volevo sapere come stavi.- indica il braccio che tengo al collo.

-Oh sto benissimo.- in realtà fino a qualche secondo fa mi faceva un male della miseria, ma adesso, miracolo del mio proffy non sento più nulla!

 

Faccio un paio di passi indietro per permettergli di entrare.

-Questo te lo manda Molly.-

Mi porge un sacchetto di plastica pieno di biscotti.

-Non hanno un bello aspetto, ma ti assicuro che sono buoni....-

Il mio primo regalo di compleanno dopo 10 anni.

Sorrido.

-E questo è da parte mia.-

Fisso a bocca aperta il mezzo di orchidee bianche apparso sotto al mio naso, faccio un passo indietro mentre lui mi fissa in attesa di un grazie.
Le orchidee sono i miei fiori preferiti.

 

Vedo i suoi occhi spostarsi dai fiori al mio viso, poi ancora hai fiori.

-Non ti piacciono?- chiede quasi deluso.

Sono rimasta come una scema con la mano a mezz'aria davanti al bouquet.

-Eh!?...NO! Cioè SI !- li prendo con la mano sana- Si che mi piacciono dottore.-

-Mohinder.-

Già non l'ho mai chiamato per nome.

-Grazie Mohinder.-

-Prego, Elle.-

 

Fa un passo verso di me e piega leggermente il capo da una parte.

Si sporge verso il mio viso è talmente cucciolo che sicuro vuole darmi un bacio sulla guancia.

Ora è talmente vicino che posso sentire il profumo dei suoi capelli e il suo alito battermi sulla guancia, mi giro all'ultimo secondo cercandogli la bocca. Fa un piccolo verso sorpreso prima di accettare il mio bacio e ricambiarlo prima con delicatezza, poi con maggiore foga...

 

Questo si che è un regalo di compleanno!

Altro che i fiori...

 

Mi sollevo sul gomito sano facendo attenzione a non muovere più di tanto il braccio sinistro poggiato pesantemente al materasso.

Della notte appena confusi ho ricordi confusi, ma estremamente piacevoli...

Sospiro.

Piacevolissimi.

Le coperte si muovono.

Mi giro verso quella zazzera scura che spunta da sotto il piumone.

E' il primo uomo che non sia scappato via dal mio letto prima dell'alba.

-Sei già sveglia?- mugugna.

-Mi fa male il braccio.-

Si gira guardandomi assonnato

-Ti ho fatto male?-

-No...-mi ha trattata come una principessa- Per niente.-

Apre le braccia a modo d'invinto e io scivolò di nuovo sotto le coperte, sistemandosi addosso a lui, il viso contro il suo collo.

Sa di buono.

-Elle.-

-Uhn?-

-Te li ho fatti gli auguri di buon compleanno?-

Alzo la testa poggiando il mento contro la sua mascella

-Due volte mi pare.-

Mi guarda birichino.

-Sai...C'è un detto dalle mie parti.-

-Cioè?-

-Non c'è due senza il tre.-

 

Fine

 

 

Nella speranza che questa fic sia stata di vostro gradimento un saluto dalla vostra " da domani prossima essere chiamata nonna" Ino chan .^__^

   
 
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