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Autore: ferao    16/12/2013    7 recensioni
- John.
Oh, sì. John Watson desiderava da così tanto tempo sentire Sherlock pronunciare il suo nome a quel modo, che la sua eccitazione aumentò esponenzialmente quando lo udì davvero.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per LauriElphaba, approvata da Moon Lady, pubblicata per volere loro e di _Luthien_, MedusaNoir, Lilith Hedwig e Charme.
Che vi devo dire? Buona lettura.








Bored



- John.
Oh, sì. John Watson desiderava da così tanto tempo sentire Sherlock pronunciare il suo nome a quel modo, che la sua eccitazione aumentò esponenzialmente quando lo udì davvero.
- Sono qui, Sherlock - gemette, chinandosi a baciargli una spalla. Il suo Sherlock. Ne avevano passate così tante, in quegli ultimi anni, da sembrargli impossibile di essere davvero lì, con lui, con lui nudo. Suo. Non era stato facile convincerlo ad arrivare a tanto: per lui, John aveva dovuto inventare un nuovo corteggiamento, un nuovo modo di baciare, di toccare, di sedurre; aveva dovuto mettere da parte gli anni di esperienze con le donne e concentrarsi solo su di lui, su Sherlock, sul modo di farsi desiderare da lui e su come farlo sentire desiderato, fino a giungere a quella sera.
Finalmente.
- John.
John rispose a quel richiamo spingendosi di più dentro di lui. Finalmente. Il sesso con un uomo era qualcosa che credeva di non riuscire neanche a concepire, nemmeno nei suoi sogni; pensava che non avrebbe mai saputo come e quanto e quando, ma per Sherlock, solo per Sherlock, aveva imparato anche quello. E in quel momento non sentiva la mancanza di un corpo femminile sotto di sé: tutto ciò che voleva, che aveva sempre voluto era il petto magro di Sherlock, le clavicole sporgenti di Sherlock, le labbra, i capelli, le gambe di Sherlock, il suo sesso e il suo culo e il suo nome da poter pronunciare in quel momento, come un'oscenità, come una supplica. Sherlock, Sherlock, Sherlock.
- John.
- Sherlock.
- John, mi annoio.
 
Nelle orecchie di John risuonò qualcosa di simile ad un'esplosione, una di quelle che lo avevano quasi fatto diventare sordo in guerra. Si fermò e fissò Sherlock, sbalordito. Il suo compagno - che per la miseria, era alla sua prima esperienza sessuale! - lo osservava con un'espressione vacua.
No, non vacua: tediata. Si stava davvero annoiando.
Tutta l'eccitazione di John scemò: gli parve di sentire distintamente il sangue ritirarsi dai corpi cavernosi e andarsi a rintanare da qualche altra parte, pieno di vergogna; tutto il suo essere si sgonfiò come un palloncino sotto quello sguardo privo di interesse.
- C... Cosa? - balbettò.
- Dal punto di vista fisico sarà pure appagante, ma non posso lasciare la mia mente priva di stimolazioni per così tanto tempo.
Priva di stimolazioni. Così Sherlock stava definendo la loro prima volta insieme. Non abbastanza interessante per il suo smisurato cervello. A John venne voglia di picchiarlo, ma rimase immobile mentre l'altro si toglieva da sotto di lui, si alzava dal letto e se ne andava, cianciando dell'ultimo caso su cui dovevano lavorare.
 
Perché John non poteva semplicemente innamorarsi di una donna?
   
 
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