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Autore: FRENCI91    16/12/2013    2 recensioni
Finito di leggere "il canto della rivolta", ho viaggiato con la fantasia, approfondendo la storia dei personaggi, partendo da ciò che ha affermato la Collins, ma allo stesso tempo mettendoci del mio..questo è il risultato!!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Peeta e Katniss ripresero a crescere insieme dopo che lui tornò nel distretto 12 e piantò le Primule nel suo giardino.
Peeta confessò a Katniss che aveva cercato in tutti i modi di avvicinarsi a lei mentre era rinchiusa per via del processo della Coin, ma i dottori glielo avevano impedito per paura che potesse sconvolgerla ancora di più, o peggio danneggiarla in qualche modo.
Ma fu proprio quella lontananza e sensazione di impotenza, il non poterla confortare e stringere a se a farlo guarire più in fretta.
Capì che l’unica cosa reale per lui era il bisogno di stare accanto a quella ragazza, che nonostante tutto lui la amava.
Fu così che il vecchio Peeta tornò.
Certo gli episodi non mancavano, ma erano sporadici e riguardavano aspetti meno importanti del suo rapporto con Katniss; la cosa diversa era che adesso lui non li subiva, ma li cercava di capire, ne parlava con Katniss e lei gli spiegava pazientemente come stavano realmente le cose.
La verità era che Peeta non era mai andato via, lui era sempre li a combattere contro se stesso e questo lo faceva per Katniss, inconsapevolmente lui non l’aveva mai smessa di amare.
Le confessò che la paura di perderla era sempre più forte di tutto il resto e la massima consapevolezza di questo la raggiunse quando impedì alla ragazza di suicidarsi.
Peeta alla fine non era mai stato cambiato, non almeno nella cosa più importante,quello che lo spingeva ad andare avanti, sempre:l’amore per Katniss.
Snow lo aveva capito e aveva fatto di tutto per cancellarlo, ma l’amore, quello vero non si cancella, è scritto a chiare lettere, indelebili nel cuore di chi lo prova.
Katniss dal canto suo, dovette solo ammettere a se stessa di amare il ragazzo del pane:
lo aveva capito un attimo prima di perderlo, forse troppo tardi.
Ma lo capì ancora meglio dopo averlo perso, lei lo amava: non sapeva da quando o quanto, ma lo amava.
Forse da quando le aveva gettato quel pezzo di pane, forse da quando aveva iniziato a conoscerlo,
ripensandoci, dopo le sembrava di amarlo da una vita.
Se ne rese conto soprattutto perché la sua spiegazione al mancato sentimento verso Gale era sempre stato il non avere posto: il non avere ne tempo ne spazio per un sentimento come l’amore dopo tutto quel dolore, quella rabbia.
Ma l’amore non arriva al momento perfetto, arriva e basta, e si fa posto a discapito di tutto il resto.
Succede e basta.
E così aveva fatto Peeta:era entrato nel suo cuore in silenzio, quasi in punta dei piedi e li era rimasto.
Confessò a Peeta che non riusciva ad andare avanti sapendolo prigioniero, che molto probabilmente la missione di salvataggio che lo aveva portato in salvo con Johanna Annie ed Enobaria era stata fatta soprattutto per permetterle realmente di collaborare.
Perché senza di lui non sapeva andare avanti.
Nonostante tutti i problemi ad ammettere questo dolce sentimento, una notte molto speciale Katniss aprì il suo cuore a Peeta.
 
 
 
 
 
 
 
 
…..Era freddo quella notte, casa mia ancora di più. Decisi di fare un salto da Peeta, cosa che accadeva assai spesso oramai, alle volte mi chiedevo perché continuare a fare finta di stare in case separate.
Ma in parte lo sapevo:Haymitch e le sue battute assai fuori luogo.
Delle sere rimanevo a dormire da Peeta, nessuno dei due voleva lasciare l’altro. Quella per me era una di quelle sere.
Alla porta Peeta mi aprì sorridente “ Serataccia?”
“Si ho avuto un incubo, mi ero appisolata sul divano”risposi.
Non dovetti aggiungere altro, lui capiva, era li molte volte quando avevo gli incubi e l’unica cosa che riusciva a confortarmi era lui.
Sentivo un egoistico bisogno del ragazzo del pane.
“Stavo guardando un film alla tv, ti unisci a me?”mi chiese con fare gentile
“Certo”risposi
Il film non mi facevano impazzire, ma a lui piacevano e a me andava bene così.
Mi raggomitolai fra le se braccia e per un po’ ascoltai solo il battito del suo cuore.
Pensai a noi: a me e a lui, l’unico capace di consolarmi, di starmi accanto, di farmi ridere e di farmi tornare la voglia di vivere.
Alzai la testa di scatto e fissai il mio sguardo nel suo: all’inizio sembrò spaventato, forse pensava che avessi avuto un altro incubo, non era raro che mi addormentassi alla tv,ma capì subito che non era così:ci guardammo con intensità per quelli che mi parvero secoli..io sapevo che stavo cercando, nei suoi occhi blu cercavo il ragazzo del pane, ed è lui che trovai, anche lui dovette vedere qualcosa nel mio sguardo perché mi baciò.
Successe in un attimo: era la prima volta che un bacio vero fra noi partiva da Peeta.
Era sempre stato attento ai miei desideri e molto gentile anche nel baciarmi, ero sempre io a farlo per prima.
Mi baciò come non aveva mai fatto, mi baciò ancora più intensamente di come aveva fatto nell’arena e io ricambiai.
“Resta con me stanotte “ sussurrai
“Sempre” rispose.
Quella notte ci addormentammo abbracciati, se era possibile più del solito.
Quando mi svegliai urlando dopo aver avuto un incubo su Prim non cercai solo il suo abbraccio forte, ma anche le sue labbra.
Lui era la mia medicina, la mia metà perfetta, la soluzione a ogni mio problema.
I nostri baci non si fermarono più e il calore, la fame che avevo provato nell’arena tornarono:
mi sentii subito avvampare dalla vergogna: sapevo cosa volevo, ma avevo anche paura.
“Katniss sei sicura?..”
“Shh” lo zittii subito, le parole non servivano.
Lo baciai più intensamente e gli sbottonai la maglia del pigiama toccandogli le spalle forti e il petto liscio, la paura e la vergogna sembrarono abbandonarmi.
Peeta si lasciò finalmente andare e anche lui mi sfilo la maglia del pigiama baciandomi delicatamente alla base del collo.
Una volta completamente nudi l’uno contro l’altra, ci guardammo: avevamo bisogno l’uno dell’altra nel senso più profondo e intimo..
Lo accolsi dentro di me con un gemito, ma il dolore iniziale fu subito sostituito da un senso di pienezza e felicità che quasi scoppiai a piangere.
Ci muovemmo lentamente: con dolcezza e intensità. Uniti, così forte come se volessimo scomparire l’uno nell’altra.
Fu la notte più bella della mia vita.
Così lui,quando ero rannicchiata sazia e felice sul suo petto,mi chiese: mi ami vero o falso?
Io risposi vero.
  
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