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Autore: chimerachan    14/05/2008    6 recensioni
La vita di Bella alla fine di Eclipse in attesa della sua rinascita. "E’ difficile credere ogni giorno che apro gli occhi che l’angelo che mi stringe tra le sue braccia sia vero....."
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Waiting for New Birth

 

Questa storia si svolge alla fine di Eclipse anche se in alcuni punti il racconto non segue letteralmente i fatti come si sono svolti nei libri. Ho usato anche se in momenti diversi qualche battuta originale tratte dai i tre libri, è la prima fanfiction che scrivo su Twilight spero che la storia vi piaccia e sono più che curiosa di conoscere critiche e commenti. Buona lettura!!!

-Chimerachan-

 

 

E’ difficile credere ogni giorno che apro gli occhi che l’angelo che mi stringe tra le sue braccia sia vero. La prima luce del mattino che filtra dalla finestra rende la sua bellezza irreale. Non mi stanco mai di osservare i suoi lineamenti perfetti, le sue labbra che quando sfiorano le mie le sento dure e desiderose del calore che sprigionano. Ora è assorto nei suoi pensieri e non si accorto del mio risveglio, ne approfitto per coglierlo di sorpresa e lo bacio con dolcezza, basta una frazione di secondo perché lui risponda. Le mie mani affondano nei suoi capelli, mentre le nostre labbra stanno danzando, è ancora presto questa mattina abbiamo tutto il tempo per scambiarci tenerezze.

Allontano il mio viso da lui, i suoi occhi color miele hanno un espressione serena “ti amo”

Il sorriso sghembo che adoro illumina il suo viso, si avvicina a me ci scambiamo un altro bacio pieno di sentimento “ti amo anch’io Bella”. Vorrei poter rimanere per sempre distesa qui nel letto con lui ma oggi ho preso la decisione di incontrare Jacob un ultima volta prima del matrimonio. Se non avessi imparato almeno un po’ a conoscere in questo tempo Edward sembrerebbe assolutamente tranquillo all’idea del mio incontro con il lupo mannaro ma so che dentro di lui è turbato e agitato.

“dovresti iniziare a prepararti Jacob sarà qui fra non molto”

“ancora cinque minuti, voglio stare qui con te” bacio il suo collo e mi rannicchio ancora di più tra le sue braccia, sento il suo respiro sui miei capelli

“come preferisci, ma poi non lamentarti se non riuscirai a fare in tempo a farti una doccia per cancellare il mio odore”

“lamentarmi? Il tuo profumo mi fa impazzire”

“farà impazzire anche qualcun’ altro, ora ti lascio ci vediamo più tardi a casa mia”

“ti raggiungo appena ho fatto” vedo Edward che mi guarda combattuto, sta per uscire dalla stanza quando si volta prende il mio viso tra le sue mani e le sue labbra sono sulle mie, impazienti desiderose di trasmettermi tutto quello che si agita dentro di lui. E’ un bacio carico di passione che mi lascia senza respiro. “a dopo”

Faccio giusto in tempo a vestirmi e mangiare una tazza di latte e cereali che sento una macchina lungo il vialetto. Jacob è come al solito puntuale, il suo aspetto sembra più trascurato del solito, come quello di una persona che non dorme da diversi giorni.

“mio padre mi ha riferito il messaggio che volevi vedermi” il suo sguardo è distaccato

“avrei voluto che sapessi del matrimonio in un altro modo”

“non avrebbe fatto nessuna differenza, comunque stai commettendo un grosso errore … come puoi desiderare di diventare come lui?”

“io lo amo, la mia vita è già sua”

“possibile che tu non ti renda conto di tutto quello che ti lascerai alle spalle, di tutto quello che dovrai abbandonare per una vita nell’oscurità?”

“ci ho pensato molto Jacob credimi, ma ho già provato cosa significa stare senza di lui ed il mio cuore ha smesso di battere quando siamo stati lontani”

“non è vero sarebbe stata solo questione di tempo, prima o poi saresti andata avanti, avresti voltato pagina ne sono sicuro”

“forse sarei andata avanti, ma la mia vita non sarebbe stata mai felice senza avere lui al mio fianco”

“Bella ragiona sei ancora in tempo per tornare indietro, anche se non lo vuoi ammettere per non so quale motivo so che anche tu provi qualcosa per me e che hai almeno fatto un pensiero su un nostro futuro insieme”

“Jacob io sento qualcosa per te, un grande affetto non lo nego ma non è affatto paragonabile al sentimento che mi lega a lui”

“ti dimostro che ti sbagli”

“come?” Jacob si avvicina prende il mio viso tra le sue mani calde come poco prima aveva fatto Edward ed avvicina il suo viso al mio, la mia mente sembra essersi scollegata non riesce a pensare a nulla, ma il mio cuore prende il sopravvento e all’ultimo istante mi scosto.

“hai paura di renderti conto che ho ragione?”

“no Jacob, non ho paura ma sono sicura dei miei sentimenti per Edward e non ho bisogno di un’altra prova chiarirli dentro di me”

“vorrei dirti abbi cura di te ma oramai è ovvio che non lo farai”

“Jacob spero che un giorno tu possa capire la mia scelta perché anche tu avrai trovato una persona per la quale sentirai quello che sto provando io con Edward”

“lo già trovata … ma a quanto pare il succhiasangue ti ha proprio fatto un bel lavaggio del cervello”

“il nostro è un addio? Non c’è nessun modo per salvare la nostra amicizia?” Jacob sorride sarcasticamente

“lo sai che non è solo la tua amicizia che cerco perciò credo che questo si sia un addio”

“non andartene così …”

“ti aspetterò finché il tuo cuore batterà, poi la mia unica consolazione sarà quella di averti lasciato a qualcuno che ti ama quanto me… addio Bella”

“addio Jacob” i nostri occhi si specchiano ancora per qualche istante forse in cerca di ultimo ripensamento ognuno da parte dell’altro ma alla fine lui si volta ed esce dalla mia casa, portandosi via un pezzettino del mio cuore. Questa nuova sensazione che sento ora dentro di me non scalfisce però la sensazione di aver fatto la scelta giusta. Prendo le chiavi del mio furgone e guidando verso casa Cullen non lascio indietro solo il vialetto di casa ma anche il pensiero di Jacob, sono finalmente pronta ad affrontare la mia nuova vita accanto al mio angelo. I momenti vissuti con il mio amico licantropo sarebbero restati per sempre nella mia testa ma non mi trattengono più. Parcheggio con attenzione di fronte all’immensa e isolata casa Cullen ed Alice appena scesa dalla macchina mi si fa incontro con un sorriso smagliante.

“ciao Alice” il suo volto così felice non può che farmi pensare che ha visto il mio futuro ancora accanto a suo fratello

“ciao Bella, sono veramente felice di vederti di nuovo … non sai quanto mi rendano nervosa questi buchi di conoscenza”

“beh non credo che d’ora in avanti dovrai preoccupartene, ma questo lo sai già non è vero?”

“Bella tu immagini neanche quanto questo mi renda felice”

“Edward sa già tutto?”

“no da quando questa mattina è tornato si è chiuso in camera sua e sta ascoltando la musica dal suo bellissimo stereo”

“allora vado da lui”

“io raggiungo gli altri in città, erano troppo nervosi per restare in casa avrebbero fatto saltare i nervi ad Edward con i loro pensieri … vai da lui” Alice sale sulla sua macchina con un sorriso ancora più grosso di quello che aveva al mio arrivo chissà cosa ha visto nell’immediato futuro.

Entro in casa, per la prima volta mi trovo da sola all’interno e mi sembra ancora più immensa del solito, prima di salire le scale lancio uno sguardo al pianoforte dove non molto tempo fa avevo ascoltato dal vivo la mia ninnananna. Busso alla porta della stanza di Edward ma non ricevo nessuna risposta, non sento nessun rumore dall’altra parte e così mi decido ad entrare. Edward è disteso con gli occhi chiusi sul divano, indossa un grosso paio di cuffie e il suo viso ha un espressione triste come se stesse piangendo silenziosamente lacrime invisibili. Quest’espressione mi sta straziando perciò non aspetto un attimo di più, mi inginocchio accanto al divano e abbassando il mio viso sul suo lo bacio con decisione sperando di far scomparire quell’espressione triste. Edward appena sente le mie labbra sulle sue, anche colto alla sprovvista ricambia subito il mio bacio, tirandosi leggermente su, togliendosi le cuffie e stringendo il mio viso tra la morsa delle sue mani. Questo bacio sembra non finire mai, il mio cuore batte fortissimo e quando ci separiamo entrambi stiamo ansimando.

“sei tornata da me …” il suo sguardo sembra ancora incredulo della mia presenza

“si sono qui, e sarò ovunque sarai tu” Edward si avvicina per baciarmi ancora, le sua consueta cautela con cui si avvicinava sembra essere superata, la mano dietro la mia testa lega ancora di più le nostre labbra che non smettono di cercarsi mentre con l’altra sulla mia schiena mi avvicina stretta a lui. La mia pelle al contatto avrebbe dovuto diventare via via sempre più fredda ed invece con il passare dei minuti mentre continuiamo a baciarci la sento imporporarsi e diventare sempre più calda, persino la sua pelle sembra scaldarsi al contatto. La mia mente oramai è completamente svuotata, presa solamente dal sentire lui, vorrei raccontargli qualcosa su come è andato l’incontro ma al momento sembra che lui abbia altre priorità. Tenendomi ancora stretta a lui, Edward si alza dal divano e senza rendermene conto mi ritrovo distesa tra il letto ed il suo corpo. Il cuore sta battendo ad una velocità impressionante, come se volesse uscire dal mio petto, apro gli occhi per vedere il suo sguardo mentre ci stiamo baciando, ha gli occhi chiusi ed è totalmente preso.

“Edward …”

“Bella …” sento per la prima volta la sua lingua che prova a dischiudere le mie labbra, non oppongo nessuna resistenza e così la mia lingua calda si tocca con la sua, gelida al primo tocco e poi via via tiepida. Questo nuovo contatto tra noi, mi fa sentire sempre più un tutt’uno con lui. In ultimo lampo di lucidità rivedo il sorriso di Alice e penso a questo momento, possibile che stia accadendo davvero, che la mia richiesta si stia esaudendo?

“Edward … che fine hanno fatto le tue regole?”

“credo che dopo oggi possano dirsi superate, Bella vuoi ancora …” ancora una volta lascia le parole in sospeso sicuro che io abbia capito

“si, ciò che voglio è il tuo corpo, il tuo cuore, se mi desideri … amami con tutto te stesso”

“i tuoi capelli, e le tue piccole e rosse labbra … la tua pelle candida e tuo morbido petto … voglio che tutto questo sia mio, ti desidero da impazzire …. È la tua prima volta, sei sicura?”

“è anche la tua prima volta … non ho affatto paura, la sto vivendo con te e questo mi basta”

“ci metterò tutto me stesso”

Sta succedendo realmente, Edward avvicina di nuovo le sue labbra sulle mie, sul mio mento, sulla mia gola mentre con le dita sbottona abbastanza lentamente la mia camicia. Le mie mani non con la sua stessa maestria fanno la stessa cosa, privi delle nostre camicie i nostri corpi aderiscono ancor di più. Con gesto sicuro, mi fa rotolare sopra di lui le nostre labbra si separano per attimo e lo osservo, ha lo sguardo acceso, anche se ancora mi sembra impossibile che mi trovi desiderabile come io trovo lui. Sento le mani sulla mia schiena, slacciano il mio reggiseno e si appoggiano su i miei fianchi. Mentre osservo il suo viso, trattengo ancora per un attimo con le braccia incrociate quell’indumento su di me, e poi con lentezza lo lascio cadere sul letto.

“Bella …” per la prima volta non trova le parole “… sei bellissima” . Sento le guance già rosse, arrossire ancor di più per le parole ma soprattutto per lo sguardo che le accompagna. La sua mano si sposta dal mio fianco sulla mia testa, e mi attira dolcemente a lui per un altro lunghissimo bacio. Edward mi fa rotolare di nuovo sotto di lui, e piano piano inizia la scoperta del mio corpo, le sue labbra oramai quasi calde come le mie, riempiono di baci il mio seno. Vorrei rendere le cose per lui non più difficili di quanto già non siano, ma non riesco a non lasciarmi andare a quello che mi sta facendo provare. Inarco la schiena ad ogni contatto delle sue labbra con il corpo e le mie mani tra i suoi morbidi capelli lo trattengono su di me per allungare il contatto. Le sue invece molto più abili e veloci delle mie,stanno sfilando jeans e boxer senza aumentare la distanza tra di noi. Il suo corpo perfettamente scolpito farebbe impallidire quello di un dio greco, è impossibile esser così belli. Una scarica di adrenalina mi attraversa il corpo quando sento scivolar via anche le ultime cose che avevo addosso. Ora i nostri corpi mai così a contatto, sono liberi. Cerco gli occhi di Edward e lo vedo preoccupato, ha paura di perdere il controllo e di non riuscire a trattenersi dal bere il mio sangue e di farmi male con la forza di cui è capace.

“Edward andrà tutto bene … me lo sento”

“è tutto così nuovo …”

“… e speciale, lascia da parte la paura e lasciati guidare dal sentimento che provi per me … funziona per tutte le altre coppie funzionerà anche per noi” l’ultimo pensiero mi era uscito da solo senza averci pensato prima ma lo sento vero,era proprio il fatto di credere che l’amore che ci legasse fosse più forte di qualunque istinto o dolore a darmi tutta questa sicurezza che cerco di trasmettergli. Edward fissa i miei occhi ancora per qualche istante per leggerci chissà cosa e poi con una lentezza quasi infinita lo sento entrare dentro di me. Provo dolore ma quasi istantaneamente è anestetizzato dal freddo della sua pelle, la stessa sensazione di sollievo che si prova posando del ghiaccio su una scottatura. I miei muscoli contratti si stanno rilassando, con il mio bacino cerco di seguire i suoi lenti movimenti. Avvicino il mio viso al suo e cerco le sue labbra lisce, il sentirle sulle mie come sempre ha l’effetto di svuotarmi il cervello lasciandomi solo con il desiderio di sentire lui sempre più. Edward ha gli occhi accesi, risponde ai miei baci ma è ancora guardingo, teso e contratto nei movimenti, e nonostante so che lo sta facendo per proteggermi da se stesso, dentro di me la voglia di vederlo abbandonato alle sensazioni che sta provando prende il sopravvento sull’istinto di conservazione, sulla mia goffaggine, sul mio imbarazzo di non avere esperienza in materia. Stringo con forza le mie braccia intorno al collo del mio angelo dannato e capovolgo le posizioni. Mi guarda con un mix di sorpresa, piacere e disapprovazione

“Bella …” la sua voce è rauca, gli sorrido e sdrammatizzo

“cercherò di non farti male” vedo il suo volto illuminarsi con il sorriso sghembo che adoro. Con le braccia ancora strette al suo collo inizio a muovermi su di lui, inarcando il mio busto, la mia schiena è percorsa da onde nate dall’incontro dei nostri bacini e le sue mani seguono il movimento salendo e scendendo dai fianchi alle mie spalle una ,due, cento volte. Sento i suoi muscoli sotto di me distendersi un poco, mi tiro su puntando le mie mani sul suo petto e la sua espressione è ben diversa rispetto a qualche minuto prima sembra sorpreso dal quel che sta provando e desideroso di continuare a sentirmi così vicina a lui. In questa posizione lui è completamente dentro di me, il piacere che sento è molto superiore al dolore che sto provando, il mio corpo già dal nostro primo bacio nella foresta era pronto ad accogliere Edward dentro di se. L’eccitazione mi fa sentire potente e meno insicura di muovermi sopra di lui con un ritmo più veloce e deciso. Ora anche lui è su di giri e preso dal piacere quanto me. Mi prende il viso tra le mani e rotolo di nuovo sotto il suo corpo. Non smette di baciarmi, la sua bocca non è delicata, i suoi movimenti sono tormentati e disperati come mai prima di allora, mi aggrappo per seguire questo nuovo ritmo con le braccia alle sue spalle e con le dita vi affondo dentro. A contatto con la mia pelle surriscaldata il suo corpo sembra ancora più freddo del solito, sto tremando ma non di freddo. Sono costretta a staccarmi dalla sua bocca soltanto per riprendere fiato, le sue labbra non abbandonano la mia pelle e si spostano sul collo scorrendo avanti e indietro. Mi sta facendo letteralmente impazzire, entrambi stiamo ansimando con il fiato corto, nei suoi movimenti ora non c’è più un briciolo di indecisione entra ed esce dentro di me con colpi secchi e veloci. E’ bellissimo e insopportabile, si tanto piacere mi sta facendo scoppiare il cuore, il corpo ed il cervello. Nell’istante in cui ci fondiamo completamente l’uno nell’altro avvicina di nuovo la sua bocca alla mia , le sue labbra serrate e ora bollenti quanto le mie premono con forza, e le sue braccia mi cingono la testa e la vita per stringermi più a se. Edward è raggiante e non cela l’emozione che prova, è così bello con questa espressione da lasciarmi oltre che senza fiato anche senza parole. Prima che possa riprendere a respirare, mi bacia, esultante.

“Bella stai bene? Senti dolore?” le sue labbra lisce come il vetro mi sfiorano i capelli, la fronte, la punta del naso “no, non sto bene, sto benissimo … Edward è stato magnifico, ti è piaciuto?” gli domando di nuovo in balia delle mia insicurezza

“si mi è piaciuto e non sai quanto” sussurra premendo la bocca sulla mia spalla. Dietro al tono della sua voce percepisco una forte emozione e lo guardo in faccia studiandone l’espressione per un istante interminabile, l’emozione è evidente nei suoi occhi dorati, dolci e al tempo stesso ardenti.

“E’ stato incredibile, non mi sono mai sentito così umano come in queste ore, la voglia di sentirti, il mio amore per te era mille volte più forte della sete del tuo sangue” le sue labbra lasciano una lunga scia di baci sulla clavicola, lungo il collo e sulle mie labbra e insiste finché il cuore non perde di nuovo il controllo e la mia pelle torna ad imporporarsi. Non sopporto l’idea di dover sprecare anche solo un minuto per il sonno, ma sono sfinita e addormentarmi fu inevitabile. Al mio risveglio il sole non risplende dalla vetrata, è il crepuscolo il momento che lui più ama della giornata. Il suo corpo ancora nudo mi stringe tra le sue braccia sotto le lenzuola. Il suo volto è l’immagine della serenità.

“sei sveglia?”

“si”

“forse è meglio se ti riporto a casa, altrimenti l’ispettore Swan ti metterà di nuovo sotto chiave”

“tu rimani con me però … la tua famiglia è tornata?”

“no è ancora fuori, con tutta questa attesa mi sono meritato un po’ privacy”

Quello che mi osserva mentre mi rivesto sembra impossibile che sia lo stesso Edward che per rispettare le regole formali da gentiluomo dell’epoca in cui è nato voleva che aspettassimo per fare l’amore la nostra prima notte di nozze. L’angoscia che deve aver provato quando mi ha lasciato con Jacob deve essere stata così straziante da fargli rivedere il suo concetto di morale,di virtù e d’intimità tra di noi. La mia guida verso casa è tutt’altro che impeccabile, mi sento i sensi ancora intorpiditi e i riflessi ritardati ma riesco comunque ad arrivare a casa sana e salva e Charlie è in cucina che prepara la cena.

“ciao sono tornata”

“stavo iniziando a preoccuparmi …. Dov’eri finita?”

“sono stata con Alice per finire gli ultimi dettagli per la cerimonia”

“quella ragazza è una vera perfezionista …. Vieni è pronta la cena”

“tutto bene al lavoro oggi?”

“si normale routine …. Sei affamata questa sera Bella, è da tanto che non ti vedevo mangiare così di gusto”

“emm si… con Alice non sono stata un attimo ferma devo aver bruciato un sacco di energie” sorridetti sapendo che Edward al piano di sopra nella mia stanza ascoltando la nostra conversazione stava facendo altrettanto.

“hai parlato con Jacob stamattina?”

“si è venuto qui e abbiamo parlato” la mia voce non ha cambiato tono e questo mi sorprende, a differenza delle altre volte in cui avevo parlato di Jacob con mio padre in cui la mia voce nascondeva un tono di malinconia questa volta è serena.

“verrà al matrimonio?”

“no, non ci sarà … sta ancora cercando di accettare l’idea di me ed Edward insieme per l‘eternità”

“non sai come lo capisco …” mio padre lo dice sorridendo ma so che anche per lui è stato difficile farsene una ragione.

“la mamma e Phil arriveranno domani, io e Edward li andremo a prendere all’aeroporto nel pomeriggio … te la senti di cenare domani sera tutti insieme dai Cullen?”

“non ho scelta, immagino che Alice abbia già organizzato tutto”

“più o meno … ora vado a dormire” in realtà questa era stata una mia idea ma Alice si era dimostrata ben felice di assecondarla per una sera la sua famiglia avrebbe mangiato ‘spazzatura‘.

“non sembri stanca, anzi questa sera hai una luce in volto che ti rende ancora più bella”

“grazie” le parole di mio padre mi hanno colto alla sprovvista lui non è certo il tipo da lasciarsi andare a particolari apprezzamenti, ma mentre mi specchio in bagno prima di raggiungere di nuovo il mio angelo, non posso non ammettere che c’è un sorriso che non riesco a togliermi dal viso. Sono troppo felice per quello che è successo questo pomeriggio. Edward mi aspetta disteso sul mio letto come è solito fare da due anni a questa parte e senza sprecare altro tempo torno ad accoccolarmi al suo petto.

“dovrò dire ad Alice di farti stancare un po’ di meno la prossima volta …” il sorriso sghembo gli illumina il volto

“vuoi sapere come sono andate le cose con Jacob?” so che lui non me lo avrebbe mai chiesto direttamente

“no, non ce ne bisogno” lo guardo perplessa

“davvero?”

“venendo qui lo visto seduto su una scogliera …. Ho visto dentro la sua mente, so come è andata” la sua espressione non lascia tradire i suoi pensieri al riguardo.

“allora non parliamo più di lui questa sera” anche ora come prima la mia voce è tranquilla

“un’ultima cosa … grazie Bella, grazie per aver scelto me nonostante tutte le cose che dovrai lasciare, per esserti innamorata di un essere deplorevole come me, io non mi merito tutto questo”

“no Edward meriti molto di più del mio amore, l’anima che tu dici di aver perso io la vedo risplendere dentro di te con tutta la sua bellezza e lei merita molto, molto di più”

Passiamo quasi tutta la notte a baciarci, i nostri corpi sono ancora avidi di sentirsi l’uno con l’altro, mentre le mie mani non abbandonano mai il suo petto duro come il granito, le sue stringono da sotto il pigiama il mio seno,la mia schiena. Ancora nel mondo dei sogni sento Edward sussurrarmi all’orecchio “ti amo” e tornare a casa per cambiarsi e presentarsi di tutto punto per l’incontro con Renée.

“Bella sveglia, di sotto c’è Alice che ti ha portato l’abito da sposa, dice che te lo devi provare un’altra volta dopo che gli hanno fatto le ultime modifiche” sono ancora troppo stanca per svegliarmi

“dille di salire” la mia voce è poco più che sussurro

“Buongiorno Bella!”

“Buongiorno Alice, sei caduta dal letto questa mattina?” sorrido da sola per la mia battuta

“è tardissimo, fra poco Edward sarà qui per portarti all’aeroporto …. Perciò alzati e prova l‘abito”

“ancora??? Alice era perfetto già all’ultima prova” provo a fare una debole resistenza

“hai ragione” possibile Alice aveva ceduto alla mia idea?

“ho ragione? Bene … ora mi alzo comunque”

“allora non tenermi sulle spine come è andata?” il suo sorriso non lascia spazio ed equivoci vuole sapere della mia prima volta

“Alice molto probabilmente avrai già visto tutto in una delle tue visioni, non credo che tu abbia bisogno di un racconto dettagliato”

“ti sbagli io ho solo visto che sarebbe successo, ma io voglio sapere com’è stato … insomma è un esperienza che non potrò mai fare perciò voglio sapere cosa mi sono persa”

“ma stiamo parlando di tuo fratello e per inciso lui potrà conoscere tutto quello che ti dirò leggendo i tuoi pensieri”

“oh non preoccuparti di questo terrò i miei pensieri per me te lo prometto, sai che sono in grado di farlo … dai Bella non farti pregare”

“è stato sconvolgente, tra le cose che lui sa fare alla perfezione ora possiamo aggiungere anche questa” mi vergognavo un sacco a dire queste cose ad Alice e speravo seriamente che lei nascondesse questi pensieri in un angolo remoto della sua testa.

“e Edward com’era?”

“lui era preoccupassimo all’inizio ma poi si è lasciato andare e alla fine … Alice è stato bellissimo vederlo libero da ogni paura ed emozionato”

“sono così felice per voi, da quando io ho incontrato Jasper ho sperato che Edward incontrasse qualcuno riempisse il suo cuore … ora ti lascio prepararti, lui sarà qui a momenti”

“ci vediamo questa sera e mi raccomando mantieni la promessa”

Non vedo mia madre dall’estate scorsa e quando la noto in aeroporto la sua pelle abbronzata cattura subito la mia attenzione. Mi stringe subito in un grande abbraccio e poi si volta per salutare quella splendida creatura del mio fidanzato che è al mio fianco. L’imponenza di casa Cullen fa su mia madre e Phil lo stesso effetto di quando io la vidi per la prima volta. Carlisle ed Esme sono sulla porta per dargli il benvenuto mentre si scambiano le presentazioni tra i vari componenti della famiglia Cullen ancora sconosciuti a mia madre arriva anche Charlie. Involontariamente tiro un lungo sospiro, ora siamo proprio tutti. Durante tutta la cena sia madre che mio padre non tolgono mai gli occhi di dosso da me ed Edward che siamo al tavolo giustamente seduti vicini. Sono molto curiosa di sapere quello che Edward sta leggendo nei loro pensieri, il volto che lui sta sfoggiando in questa occasione lo conosco troppo bene per farmi ingannare. Lui e la sua famiglia stanno recitando la parte già collaudata da anni di esperienza in maniera perfetta.A fine cena Renée trova l’occasione per parlare da sole, conosco mia madre è in ansia per me.

“Bella so che ne abbiamo parlato per ore al telefono ma sei sicura della scelta che hai fatto? Non sei obbligata a sposarti domani, sono sicura che Edward accetterà di sposarti anche tra qualche anno, siete ancora così giovani”

“mamma sai come la penso, ci amiamo e vogliamo passare il resto della nostra vita insieme … può sembrare banale come motivazione ma è la più vera”

“è che il vostro legame mi spaventa, e anche tuo padre la pensa come me …. E come sono andate le cose tra voi l’anno scorso ne è una prova”

“mamma ora è tutto diverso, è vero ho provato cosa significa stare senza Edward ed ho scelto di passare la mia vita con lui”

“te l’ho detto anche l’ultima volta che siete venuti a Jacksonville, c’è qualcosa di strano nel modo in cui state insieme e l’intensità del vostro rapporto mi fa paura”

“io e Edward saremo felici insieme, non devi preoccuparti”

“ora sarà meglio che togliamo il disturbo, domani è un giorno importante devi riposarti e io e Phil dobbiamo recuperare il fuso orario” Mentre per l’ultima notte sono distesa nel mio letto a casa di Charlie non posso non pensare a tutto quello che succederà da lì poche ore, alla chiacchierata con mia madre, sono persa nei miei pensieri quando Edward sbuca dalla finestra e mi raggiunge.

“sono venuto solo per farti un saluto veloce, questa notte rispettiamo la tradizione e dormiamo separati o meglio passiamo il nostro tempo divisi” ride da solo per la sua battuta

“acconsento solo perché sono poche ore, in cambio voglio sapere che cosa hai visto nei pensieri dei miei genitori a cena” la curiosità come al solito mi divora

“più o meno i dubbi che ti ha espresso tua madre quando avete parlato da sole”

“ci hai ascoltato?” ovviamente conosco già la risposta

“non sapere i tuoi pensieri lo sai per me è frustrante, è solo un metodo alternativo per conoscerli”

“come mai sei così di buon umore? C’è qualcosa che non mi hai detto confessa” il suo sorriso è evidente anche al buio della mia stanza

“Renèe sa che abbiamo fatto l’amore” mi dice come se nulla fosse

“che cosa??? E come fa a saperlo?” sono incredula

“ci ha osservato mentre stavamo cenando, e mentre lo faceva dalle nostre espressioni ha tratto le sue conclusioni e non aveva dubbi, tua madre è un ottima osservatrice” il suo tono è divertito e rilassato

“non dirmi che anche mio padre è giunto alle stesse conclusioni ti prego”

“no Charlie non è stato così perspicace in realtà ha provato per tutta la sera a sostituire nella sua testa la mia immagine con quella di Jacob”

“mio padre è senza speranze” rido immaginandomi la scena dentro la sua testa

“e così devo aggiungere un’altra delle cose che so fare alla perfezione, eh?” Edward scoppia in una risata sommessa che fa vibrare il materasso

“questa Alice me la paga, me l’aveva promesso!”

“non prendertela con lei, non mi ha detto nulla ma quando stamattina è venuta da te ero già in ascolto … te lo detto, ogni tanto uso dei metodi alternativi”si sta divertendo un mondo io invece sono imbarazzatissima.

“non è giusto questa si chiama violazione della privacy!”

“beh come uomo o meglio come appartenente al genere maschile ti assicuro che è stato bellissimo sentirti dire quelle parole …” ci scambiamo uno di quei baci molto convincenti che riescono a farmi cambiare di colpo umore e dimenticare le mie argomentazioni.

“ci vediamo domani in chiesa … non darmi buca” sorride guardandomi con quei suoi occhi color miele

“mi riconoscerai sarò quella con l’abito bianco!” mi avvicino ancora una volta al suo viso e ci scambiamo un ultimo dolce bacio

“a domani amore mio, buonanotte” il suo sguardo tenero mi scioglie

“a domani, e buona caccia” si volta sorpreso “non sei l’unico a non avere segreti”

Alice nonostante le mie raccomandazioni ha fatto proprio le cose in grande, quando arrivo davanti alla chiesa sembra che tutta Forks stesse aspettando il mio arrivo, la maggior parte delle persone mi è sconosciuta ma preoccupata come sono a non inciampare con i tacchi e quest’abito che tocca terra ci faccio appena caso. Mio padre emozionantissimo mi affianca e mi prende il braccio mentre dalla chiesa iniziano a risuonare le note dell’ Ave Maria di Schubert. Il cuore mi sta martellando il petto, ad ogni passo che faccio lungo la navata sento che accelera il suo ritmo, sedute sulle panche riconosco qualche compagno di scuola Mike, Angela, Jessica alla fine quasi tutti hanno accettato l’invito. Mi sembra che la distanza dall’altare siano km tanto sono agitata, quando finalmente vedo Edward in piedi con il suo smoking il mio cuore si ferma. E’ di una bellezza sconvolgente, troppo bello per essere vero, i suoi lineamenti perfetti e la sua pelle bianchissima con quell’abito scuro crea un contrasto da renderlo stupendo. Mio padre prende la mia mano e la porge ad Edward, data l’agitazione la mia è fredda quanto la sua.

Durante il discorso del sacerdote la mia mente non riesce a focalizzarsi su nessun pensiero preciso,vago da pensiero all’altro senza riuscire a togliere lo sguardo da volto di Edward anche lui sembra essere molto emozionato.

“amici e fratelli oggi siamo qui riuniti per testimoniare l’unione tra Edward e Isabella e il loro impegno di amarsi incondizionatamente e per sempre, ascoltiamo perciò le loro promesse … Isabella” le parole mi escono da sole

“Edward prima di te la mia vita era una notte senza luna, molto buia e con qualche stella. Punti di luce e razionalità … poi hai attraversato il cielo come una meteora .All’improvviso tutto ha preso fuoco: c’era luce, c’era bellezza. Da allora solo con te la mia vita ha un senso, io ti amerò per l’eternità questa è la mia promessa” mi sorride guardandomi ha riconosciuto le sue parole dette al ritorno dall’Italia nella mia promessa.

“Edward”

“Bella tu mi stupisci ogni giorno,ogni cosa che fai, ogni cosa che sei. Negli ultimi tre anni hai polverizzato tutte le mie certezze su quello che pensavo di sapere,ma di una cosa sono sicuro … ogni volta che io ti guardo negli occhi il mio amore per te diventa ogni volta più forte, prometto di proteggerti e amarti per sempre, ogni singolo giorno per l’eternità”

“Isabella in questo giorno vuoi prendere Edward Cullen come tuo legittimo sposo, amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?”

“lo voglio”

“e tu Edward in questo giorno vuoi prendere Isabella Swan come tua legittima sposa, amarla e onorarla finché morte non vi separi?”

“lo voglio”

“e ora davanti a Dio io vi dichiaro marito e moglie … puoi baciare la sposa”

“Ti amo Bella”

“Ti amo anch’io”

Edward si avvicina con il suo viso al mio, e ci scambiamo il nostro primo vero bacio davanti a tutti, il nostro primo bacio da marito e moglie. Per un lungo istante tutte le persone attorno a noi spariscono, ci siamo solamente noi due con la nostra felicità. La mia vita umana sta volgendo al termine, oramai mancano poche ore. Il pranzo organizzato da Alice è l’occasione perfetta per salutare tutti, i miei genitori, i miei amici e tutte le persone che sono presenti. Un modo gioioso per dire addio a tutti. Mi avrebbero ricordata come la ragazza felice che danza al centro della pista con quello splendido abito bianco e con il più bel ragazzo che sia mai vissuto a Forks. E’ già stato tutto organizzato il volo charter che avremmo usato per il nostro viaggio di nozze avrebbe avuto un avaria, i nostri corpi sarebbero risultati dispersi. La famiglia Cullen colpita dalla tragedia avrebbe deciso per allontanare i ricordi di trasferirsi via da Forks e si sarebbe spostata a nord. Tutto questo mentre io e Edward saremmo stati al sicuro nella villa che apparteneva alla famiglia Masen a Chicago. Ogni previsione è stata rispettata, i pensieri di Alice arrivano ad Edward anche a centinaia di km di distanza, oramai non c’è più nulla da aspettare. Distesa sul letto ascolto il mio cuore battere forte nel petto, presto si sarebbe fermato, i battiti oramai sono contati.

“toglierti la vita è l’atto più egoistico che io possa fare” Edward è più che tormentato

“darmi l’immortalità e con essa la possibilità di vivere l’eternità con te è il dono più speciale che tu possa darmi” la mia voce è ferma e sicura, la decisione era stata presa tanto tempo fa.

“ti amo Bella” Edward sussurra quelle parole contro la mia pelle e affonda la bocca nel mio collo, mentre familiare sensazione di andare fuoco si sta diffondendo, come il veleno nel mio corpo mi stringo forte a lui e prima di essere sopraffatta dal dolore e di perdere lucidità cerco i suoi occhi color miele e guardandolo gli dico quello che ho sempre saputo dentro di me “il tuo amore incondizionato allevia il mio dolore, ti amo Edward”.

In quell’istante io Isabella Swan mi trasformai nella ‘fredda’ Bella Masen Cullen.

  
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