Con la solita spavalderia, il piccolo Rufy aveva affrontato un avversario dalla stazza troppo grossa per lui, uscendone pesto e sanguinante.
Era riuscito ad arrivare al Party’s Bar da Makino, sfoggiando un gran sorriso, mancante di un dente, per sdrammatizzare, e adesso lei lo stava medicando accuratamente, applicandogli con delicata attenzione un tampone per narice e vari cerotti.
Era ancora presa dal delicato compito, quando Shanks fece il suo ingresso nel bar.
Osservandoli curioso, chiese cosa fosse accaduto, ma il bimbo sembrava avercela anche con lui.
-È tutta colpa tua!- esclamò arrabbiato, sorprendendo i due adulti -Ho sentito quel tipo che sarebbe venuto a far del male a Makino per la birra troppo calda e l’ho conciato per le feste…- precisò, solenne.
Poi additò il Pirata: -Dovevi farlo tu, se è vero che la ami, come dici sempre!- esclamò, inconsapevole del fatto che i due presenti, di quell’argomento, non avevano mai parlato.
Guardando il Capitano della Red Force divenire un tutt’uno col colore dei suoi capelli, Makino, ancora sconvolta da quella rivelazione, gli sentì dire, serio: -Allora ti devo un favore, Rufy.
Poi si girò a guardare la ragazza in questione e le sorrise, mentre toccava a lei arrossire.