17/12/2013
1 recensioniAMANDA REET
Amanda Reet aveva sedici anni e viveva in una cittadina dell’Alabama, in una villetta di Prattville, con la madre. Aveva una lunga e folta chioma di capelli rossi che ricadevano sulla schiena in una cascata di boccoli, e un viso luminoso cosparso da un leggero velo di lentiggini. Gli occhi verdi e un nasino fine, un po’ a patata e le labbra carnose a cui aggiungeva sempre un po’ di rossetto color corallo che si intonava perfettamente al suo incarnato, e che le dava un’ aspetto ancor più intrigante, anche se essere notata non le interessava particolarmente. Aveva un sorriso in grado di illuminare una stanza buia, e anche se non lo faceva spesso, quando sorrideva riusciva a trasmettere un’energia pazzesca. Quella che una volta era una bambina paffuta era riuscita a diventare una stupenda taglia 40 con le curve al posto giusto, grazie alle intense lezioni di tennis a cui sua madre l’aveva iscritta a 10 anni, e a cui si era appassionata. Frequentava la Art ‘s High School della città, e faceva pittura, anche se non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto della sua vita dopo gli studi. I suoi fratelli minori, Peter e Simon , erano due ragazzini di 13 anni, identici in tutto, occhi, aspetto, lineamenti, tranne che per i capelli; Simon era rosso e Peter era bruno. Erano entrambi intelligenti anche se Simon eccelleva in matematica ed era un campione degli scacchi mentre Peter era nella squadra di football ed era appassionato di elettronica. Monica era la madre dei tre ragazzi, una bella donna di origini italiane che si era trasferita in America per ampliare i suoi studi ed aveva così conosciuto Erick, un giovane musicista cresciuto in Alabama. Appartenevano a due mondi completamente diversi: lei medico, lui musicista. Lei lauree ed ospedali, lui contratti e tour. E si erano innamorati e sposati ed avevano avuto tre fantastici figli. Purtroppo poi il loro matrimonio era finito, “non andavamo più d’accordo” dicevano entrambi, “è stato meglio così”… ma tutti sapevano che non avevano mai smesso di amarsi. Amanda aveva una migliore amica, Cass, e si conoscevano dalla nascita, perché già le loro madri erano ottime amiche, e per caso avevano avuto due figlie femmine della stessa età. Cass era nera e liscia ed aveva la carnagione leggermente olivastra, due occhioni azzurri ed un carattere molto solare. Faceva boxe ed era un tipetto tosto. Conosceva tutti, ed aveva un senso dell’umorismo strabiliante, e lei e Amanda erano perfette l’una per l’altra, perché pur essendo diverse si completavano a vicenda.
Amanda Reet aveva sedici anni e viveva in una cittadina dell’Alabama, in una villetta di Prattville, con la madre. Aveva una lunga e folta chioma di capelli rossi che ricadevano sulla schiena in una cascata di boccoli, e un viso luminoso cosparso da un leggero velo di lentiggini. Gli occhi verdi e un nasino fine, un po’ a patata e le labbra carnose a cui aggiungeva sempre un po’ di rossetto color corallo che si intonava perfettamente al suo incarnato, e che le dava un’ aspetto ancor più intrigante, anche se essere notata non le interessava particolarmente. Aveva un sorriso in grado di illuminare una stanza buia, e anche se non lo faceva spesso, quando sorrideva riusciva a trasmettere un’energia pazzesca. Quella che una volta era una bambina paffuta era riuscita a diventare una stupenda taglia 40 con le curve al posto giusto, grazie alle intense lezioni di tennis a cui sua madre l’aveva iscritta a 10 anni, e a cui si era appassionata. Frequentava la Art ‘s High School della città, e faceva pittura, anche se non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto della sua vita dopo gli studi. I suoi fratelli minori, Peter e Simon , erano due ragazzini di 13 anni, identici in tutto, occhi, aspetto, lineamenti, tranne che per i capelli; Simon era rosso e Peter era bruno. Erano entrambi intelligenti anche se Simon eccelleva in matematica ed era un campione degli scacchi mentre Peter era nella squadra di football ed era appassionato di elettronica. Monica era la madre dei tre ragazzi, una bella donna di origini italiane che si era trasferita in America per ampliare i suoi studi ed aveva così conosciuto Erick, un giovane musicista cresciuto in Alabama. Appartenevano a due mondi completamente diversi: lei medico, lui musicista. Lei lauree ed ospedali, lui contratti e tour. E si erano innamorati e sposati ed avevano avuto tre fantastici figli. Purtroppo poi il loro matrimonio era finito, “non andavamo più d’accordo” dicevano entrambi, “è stato meglio così”… ma tutti sapevano che non avevano mai smesso di amarsi. Amanda aveva una migliore amica, Cass, e si conoscevano dalla nascita, perché già le loro madri erano ottime amiche, e per caso avevano avuto due figlie femmine della stessa età. Cass era nera e liscia ed aveva la carnagione leggermente olivastra, due occhioni azzurri ed un carattere molto solare. Faceva boxe ed era un tipetto tosto. Conosceva tutti, ed aveva un senso dell’umorismo strabiliante, e lei e Amanda erano perfette l’una per l’altra, perché pur essendo diverse si completavano a vicenda.
Agosto era giunto al termine, e presto sarebbe ricominciata la scuola, il terzo anno. E chissà, forse una nuova avventura..