Troppi sms, che a loro volta sono stati sostituiti da whatsapp,
viber, skype.
Troppe app da scaricare.Troppi social network.
Troppe le persone che in compagnia, anzichè pensare a divertirsi, pensano a mettere la localizzazione sul cellulare, fotografare birra, lattine di coca-cola, postarle su Facebook e far sapere a tutti i loro contatti dove sono e con chi.
Per poi passare una serata intera in silenzio,
troppo occupati a rispondere ai commenti.
Siamo quelli dei troppi giudizi: non puoi fotografare perchè non sei una fotografa. Non puoi scrivere perchè non sei scrittrice.
Non puoi ascoltare I cantanti contemporanei perchediventi automaticamente una ”bimbaminchia”.
Ma sapete cosa? Non è colpa nemmeno di tutti i social, di tutte le app o dei cellulari troppo tecnologici.
La colpa è nostra.
Noi diamo troppa importanza a queste cose.
Non è vero che nessuno imbuca lettere, che nessuno ama i dettagli, che nessuno prende il primo treno e raggiunge la persona che ama, che nessuno si comporti diversamente da tutti.
Sono tutte falsitá.
La colpa è soltanto nostra, perché temiamo troppo gli altri.