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Autore: Edi29    18/12/2013    1 recensioni
Una nuova avventura aspetta Natsu ed altri sette membri della gilda, mettendo a dura prova i loro ideali e la loro forza. Viaggiando in terre sconosciute, incontrando nuovi personaggi e affrontando l'impossibile i protagonisti scopriranno la vera natura del proprio essere, rivelando sentimenti e abilità che non credevano di possedere. Avventura, Amicizia, Sentimenti e Coraggio, non senza una buona dose di Simpatia, sono parti fondamentali di questo nuovo viaggio imminente che rimarrà sicuramente indelebile nella memoria e sulla pelle dei maghi di Fairy Tail.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Gajil Redfox, Gray Fullbuster, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO V

Schiuse lentamente gli occhi, ma non trovò nessun sottile fascio di luce ad accoglierla. Tutto intorno a lei era scuro, non poteva dire però che fosse un luogo silenzioso poichè c'era come un'eco ovattata in lontananza. Mosse una mano, e il movimento le parve lento e impercettibile. I sensi l'avevano abbandonata per qualche istante, o forse per delle ore, ma adesso non riusciva a capire in che luogo si trovasse. Fluttuava Juvia, fluttuava come se ciò che la circondava fosse il nulla. Non vi era il terreno in quel luogo, non c'era luce e non c'erano suoni. Sorprendentemente Juvia si trovò a suo agio in quel nulla così calmo, tanto che cominciò a muoversi lentamente come per ispezionare quel luogo senza porsi troppe domande sui suoi amici o sulla stranezza di quella situazione. Le gambe e le braccia compivano movimenti ampi e lenti, tanto che a Juvia sembrò di nuotare nelle profondità dell'oceano. Non capì per quanto continuò a fare quei lenti movimenti poichè anche la concezione del tempo era distorta in quel luogo, e non aveva una direzione precisa in cui andare quindi si lasciò guidare dall'istinto e dalla curiosità, sentendo come delle vibrazioni che ogni tanto la chiamavano a sè.

Gray guardò per qualche istante le lacrime che scendevano dagli occhi di Lucy e di Wendy, percepì che anche Erza stava soffrendo e la vide in difficoltà. Lei che di solito riusciva a trovare una soluzione per tutto, lei che manteneva sempre una condotta fiera e battagliera stavolta non aveva la più pallida idea su come avrebbero dovuto comportarsi. Natsu discuteva con Gajil su quanto sarebbe stato utile lanciare le sue fiamme contro quella pioggia mentre Laxus gli stava spiegando che non sarebbe servito  niente, urlandogli contro. Gray strinse una mano in un pugno e istintivamente provò a fare l'unica cosa che gli venisse in mente.
- ICE MAKE SHIELD!- Urlò, e lanciò in alto nel cielo la sua magia in direzione del muro di pioggia. Le gocce d'acqua iniziarono a congelarsi una per una a metri d'altezza rispetto al terreno, unendosi in un gigantesco scudo di ghiaccio spesso almeno un metro.
- Sembra una buona idea. E' come un grande ombrello.- Disse Gajil continuando a guardare il ghiaccio che cresceva a dismisura fino a toccare il terreno, formando una cupola dentro cui erano già stati inglobati tutti i maghi.
- Questo per un pò dovrebbe......bastare....- Disse Gray prima di sentire le forze venirgli meno e cadere al suolo.
Wendy intervenne subito - Ecco, tra qualche minuto le sue energie torneranno da lui e si sentirà meglio. Hai fatto un ottimo lavoro Gray, ora riposa un pò.-
- Propongo di dividerci per cercare Juvia più velocemente, il ghiaccio non durerà a lungo vista la potenza di quella pioggia.- Sentenziò Laxus.
Erza si rialzò e decise che non c'era tempo per rimanere lì ed indugiare ancora, quindi riprese in mano le redini della situazione. - Io andrò con Laxus e useremo la carrozza. Natsu, Happy e Lucy, voi prenderete Gray e sarete un secondo gruppo. Wendy, Charle, Gajil e Lily formerete un terzo gruppo. In questo modo le nostre abilità e la nostra forza saranno bilanciate.-
- Io e te insieme siamo almeno dieci volte più forti di tutti loro messi insieme, Erza.- Constatò Laxus con un ghigno tutt'altro che scherzoso, tendente più che altro al superbo.
- La forza non sta solo nel potere magico, lo sai bene.- Replicò Erza, per poi salire sopra alla carrozza magica.
Natsu prese Gray sulle proprie spalle e con Lucy al suo fianco e Happy che volava sopra le loro teste salutò il resto del gruppo, cominciando a dirigersi verso destra.
Wendy rivolse il suo sguardo verso Gajil, il quale ricambiava ma con un'occhiata piuttosto scocciata. - Perchè sono io quello che deve badare alla ragazzina?!- Domandò sbuffando e ringhiando il Dragon Slayer del ferro.
- Guarda che Wendy sa essere molto forte e ha capacità utilissime in battaglia!- Gli ribattè Charle, vedendo che la sua padroncina aveva già gli occhi lucidi per le lacrime.
- Andiamo, Gajil. Sai bene anche tu che Wendy se la sa sempre cavare bene negli scontri.- Aggiunse Lily.
- Va bene, va bene. Dopotutto Erza sostiene che siamo una squadra forte. Ora sbrighiamoci, non vorrei che il ghiaccio di Gray durasse meno del previsto.- Gajil concluse così, prendendo Wendy per un braccio e trascinandola dietro di sè iniziando a correre verso la parte sinistra di quel luogo distrutto dalla pioggia violenta degli ultimi giorni.
Laxus si sedette accanto ad Erza lasciando a lei la guida del veicolo e partirono anche loro in quel territorio reso inospitale dalle insistenti piogge. Tutti i maghi avevano in mente solo il pensiero di ritrovare Juvia, con la certezza che lei sarebbe stata bene e che niente avrebbe impedito loro di trovare lo strumento elementale.

Aveva percorso quel nulla per molto tempo, Juvia, e adesso le vibrazioni che prima percepiva soltanto le sembravano più insistenti e più forti. Le sembrò ad un tratto di sentire un respiro, una presenza. Juvia andò in direzione di quella sensazione, finchè non intravide un'ombra anch'essa fluttuante come lei.
- Chi sei, tu?- Chiese Juvia mostrando tutto il coraggio che poteva.
L'ombra lontana sembrò muoversi verso la ragazza come per andarle incontro, mostrandosi.
- Il mio nome è Vea. Piacere di conoscerti finalmente, Juvia-sama.- Quella voce parlò così e la maga dell'acqua rimase senza parole di fronte alla creatura che aveva di fronte. Capelli talmente dorati da sembrare bianchi emanavano luce propria, mentre due occhi azzurro chiaro donavano dolcezza a quel candido viso. Sull'affusolato collo della ragazza cadeva una collana argentata con un ciondolo a forma di stella e lunghi guanti bianchi le avvolgevano le braccia. Al posto di gambe umane quella creatura possedeva una lunga coda azzurra come le sirene che avevano riempito i racconti che Juvia leggeva da bambina, e non ne fu spaventata.
- C-come sai il mio nome? Dove ci troviamo?- Domandò confusa Juvia.
- Conosco il tuo nome perchè ti aspetto da molto, moltissimo tempo Juvia-sama. Al momento siamo in un luogo che non esiste sul vostro mondo. Noi siamo all'interno dello Scripta Manent.- Rispose tranquillamente la sirena.
- Juvia è confusa.- Ribattè la maga di Fairy Tail aggrottando le sopracciglia.
- Risolverò tutti i tuoi dubbi se mi seguirai, Juvia-sama. Ho molte cose di cui parlarti.- Così dicendo, la sirena convinse Juvia a seguirla in quel luogo che la ragazza credeva sconfinato, e poi riprese con le spiegazioni. - Io sono lo spirito e la volontà dello Strumento Elementale dell'acqua creato da William ormai molti secoli fa. Al momento noi ci troviamo all'interno di questo stesso strumento, che si chiama appunto Scripta Manent. Non siamo sulla terra, non siamo nemmeno in un altro mondo. Siamo in uno spazio metafisico e forse addirittura inesistente, anche se il fatto che tu sia giunta sin qui dovrebbe renderlo in qualche modo esistente, non trovi?- Domandò a Juvia la sirena, guardandola sorridente e senza curarsi delle preoccupazioni della ragazza.
- Io devo tornare dai miei amici.- Rispose Juvia, sembrando ignorare le informazioni che la sirena le aveva appena dato.
Vea non rispose, e allungò il braccio in direzione di una fioca luce, indicando a Juvia quel luogo per farle capire che era lì che erano dirette.
- Juvia-sama, conosco il tuo nome perchè ognuno di noi spiriti sa da sempre l'identità del mago con cui avrebbe dovuto congiungersi una volta giunto il tempo. L'unico pericolo che può esserci in questo ricongiungimento è che il mago e l'elemento abbiano un legame tale da essere confusi, e in questi casi è il mago ad essere assorbito dallo Strumento anzichè il contrario. Allora dimmi, come hai fatto a trovare lo Scripta Manent?-
La maga dell'acqua indugiò davanti alle parole della sirena, per poi perdere la calma. - Juvia non ha trovato nessuno Strumento Elementale ancora, Juvia non sa nemmeno che forma abbia! Juvia era coi suoi amici davanti a quella strana pioggia e allungando la mano l'ha toccata per poi diventare lei stessa acqua!-
- Oh, capisco...- la interruppe Vea - Dunque lo Strumento deve essere finito in un luogo inospitale ed ha creato condizioni migliori per poter sopravvivere. Non c'è acqua da queste parti, vero?-
Juvia non voleva più rimanere in quella situazione, l'indifferenza con cui quella sirena le parlava la agitavano a dismisura. Guardò il sorriso beato di Vea e ne fu irritata. Avrebbe voluto rispondere malamente allo spirito dello Strumento Elementale, ma la sua attenzione venne attirata da ciò che era custodito all'interno di quella luce verso cui erano andate e che ora le circondava. Juvia sicuramente non si aspettava di trovare una stanza in mezzo a tutto quel nulla. Un grande ed ovale specchio si trovava nel centro di quel luogo, attirando la curiosità della maga dell'acqua.
- Quello è una sorta di portale con cui riusciremo a vedere i tuoi amici, Juvia-sama. Scoprirai che in questo luogo sono possibili anche le cose che credi impossibili, allo stesso modo in cui io e te possiamo fluttuare possono succedere anche un'infinità di altri strani fenomeni. E' questo il potere dello Scripta Manent, perchè dopotutto l'acqua non ha forma e, come lei è in continua mutazione, allora anche tutto il resto può modificarsi, dipende solo dalla forza di volontà.-

Juvia si concentrò sul quel portale al centro della stanza e gradualmente apparve la figura di Natsu, sulle cui spalle c'era Gray ancora privo di sensi. La ragazza non si resse in piedi vedendo il mago del ghiaccio in quelle condizioni e subito pensò al peggio, ma sentì poi la voce di Lucy - Speriamo che Gray si possa riprendere al più presto, Natsu! Il consumo di magia a volte può indebolire il fisico in modo drastico.- Juvia fu sollevata nel sentire quelle parole e vide che i due amici con Gray sulle spalle e Happy in volo dietro di loro stavano correndo in mezzo a del fango e a un paesaggio che si estendeva a perdita d'occhio.
- Che fine hanno fatto gli altri? E in che luogo stanno correndo Natsu-san e Lucy-san?- Domandò preoccupata Juvia.
- Questo portale, così come tutto ciò che è in questo luogo, è la risposta ai tuoi voleri Juvia-sama. Perciò il portale ti mostra solo chi realmente tu vuoi vedere. Tieni molto a quel ragazzo, immagino! Beh, è carino davvero!- Disse Vea, con un sorriso amichevole nei confronti di Juvia.

La maga dell'acqua dovette fare un profondo respiro per poter reprimere il nervosismo che l'ottimismo della sirena le stava provocando. Cominciando a capire come funzionasse quel portale, si concentrò profondamente e cercò di impegnare tutta se stessa nel desiderio di voler vedere il viso di Erza, abbandonando il pensiero di Gray. Ed ecco che pian piano in quel portale comparvero i rossi capelli della sua compagna di gilda, e quando l'immagine diventò più nitida scorse Laxus al suo fianco, seduti entrambi sul veicolo col quale arrivarono in quel deserto. Anche nel caso di Erza e del Dragon Slayer dei fulmini, il luogo che li circondava era colmo di fango e non vi era altro se non il nulla intorno a loro.

Juvia ripose le sue ultime speranze nei compagni rimasti, così si concentrò intensamente e la sua mente si liberò d'ogni immagine per far spazio a lunghi capelli corvini, uno sguardo rosso sangue e ad un corpo possente e muscoloso il cui solo pensiero avrebbe fatto tremare di terrore chiunque al mondo, ma non lei, che ormai conosceva da troppo tempo Gajil per vederlo come un essere malvagio. Piano piano comparve nel portale il viso del Dragon Slayer del ferro, il quale stava trascinando dietro di sè un'esausta Wendy.
- Le farai del male se continui a tirarla in quel modo!- Charle rimproverò così Gajil, mentre Wendy non si lamentava sapendo che sarebbe stata molto più lenta se nessuno l'avesse trascinata dietro sè. D'un tratto Gajil si fermò di colpo e lasciò il braccio della ragazza. Videro che qualche metro dinnanzi a loro la natura cambiava, formando un piccolo lago circondato da pochi minuscoli cepugli verdi.
- Ma che diavolo...?- Gajil rimase senza parole, mentre come tutti gli altri si chiedeva tra sè e sè come fosse possibile che un lago e della vegetazione potessero essere in quello che fino a due giorni prima era un deserto.
Lily avanzò per primo, facendo cenno agli altri di proseguire. - Al centro di questo lago c'è qualcosa, ma non riesco a capire cosa sia perchè è sommerso!- Disse il piccolo gatto nero. I compagni lo raggiunsero e Gajil decise di allungare il suo braccio tramutato in ferro per provar a toccare quella che per ora era solo un'ombra. Una volta constatato che non era pericoloso toccare quell'oggetto, il Drago d'Acciaio si aiutò con anche l'altro braccio e sollevò ciò che aveva trovato portandolo a riva.
- Un.... libro?- Chiese Wendy mentre tutti gli altri osservavano immobili l'oggetto che avevano di fronte.

- Guarda Juvia-sama! Ci hanno trovato!- Esordì allegramente Vea. - Quello è lo Scripta Manent, è ciò dentro a cui siamo rinchiuse!- Juvia sgranò gli occhi e diede un altro sguardo al portale. Il potente Strumento dell'acqua era quindi quel libro? Osservò la copertina bianca e leggera del piccolo volume su cui c'era scritto qualcosa in azzurro, ma non le sembrò un oggetto così pericoloso e misterioso.
- E adesso che hanno trovato lo Strumento Elementale, cosa succederà?- Domandò Juvia alla sirena, temendo di dover rimanere all'interno del libro troppo a lungo.
- Se usato da maghi che non sono i legittimi proprietari, qualunque Strumento creato da William funzionerà ugualmente, ma con anche conseguenze gravi e pesanti d'ogni genere. Devi sapere che ogni Strumento possiede uno spirito come me ed è proprio a seconda delle inclinazioni dello spirito che lo Strumento sarà più o meno governabile, più o meno facile da trovare. Io per tua fortuna ci tenevo molto ad essere trovata e salvata Juvia-sama. Ed è per questo che lo Scripta Manent stesso ha fatto in modo di essere trovato da voi il più presto possibile. Altri Strumenti cercheranno di liberarsi dal vincolo che li lega al patto con William e si faranno trovare dalle persone sbagliate, oppure vi renderanno la loro ricerca pericolosissima o addirittura impossibile. Se i tuoi amici riusciranno a farti tornare tra loro sarò molto contenta d'aiutarti nelle tue imprese, Juvia-sama.- Così le parlò Vea, e Juvia impallidì.
- Vuoi dire che forse Juvia non potrà tornare da Gray-sama?!- Gridò spaventata la maga dell'acqua, riportando i suoi pensieri al ragazzo a cui era legata e facendo dunque cambiare di nuovo l'immagine sul portale.

- Ci siamo per caso persi, Natsu?- Disse Gray, che aveva riacquisito le forze e ora camminava al fianco del Drago di Fuoco.
- Non c'era una direzione precisa da seguire, sai? E poi guarda! Là in lontananza vedo qualche sagoma!- Rispose Natsu all'amico, cominciando a correre lasciandosi alle spalle Lucy, Gray e Happy che rassegnati iniziarono a seguirlo.
Con loro immensa sorpresa trovarono Gajil tra piccoli cespugli verdi e con un libro bianco in mano, circondato da Wendy, Charle e Lily.
- Natsu-san! Tu e il resto del gruppo non dovevate perlustrare un'altra zona?- Domandò Wendy sussultando per la sorpresa.
- E' che...ecco, diciamo che abbiamo preso un'altra direzione!- Arrancò con qualche scusa Natsu. - Piuttosto, da quando ti interessi ai libri testa di ferro?-
Gajil si limitò a sbuffare per il modo in cui l'aveva chiamato l'irruente Drago di Fuoco e spiegò come avevano trovato quel libro, le cui pagine però erano bianche, spiegando anche che la cosa più strana era che nonostante l'avessero pescato dal mezzo del lago, il volume fosse completamente asciutto.
Lucy d'un tratto si illuminò - Ragazzi, questo libro sembra contenere una grande magia, e dato che non sappiamo che forma abbiano i diversi Strumenti forse questo è proprio uno di loro! E forse io so chi potrebbe darci una risposta!-
- Chi Lucy? Chi?- Domandò impaziente Natsu mentre l'amica prendeva in mano una delle sue chiavi d'oro per poi chiamare il suo spirito direttamente all'interno del lago - Apriti, Portale della Portatrice d'Acqua! Aquarius!!-

A quelle parole Vea sembrò impazzire dalla gioia, mentre Juvia non capiva il perchè.
- Juvia-sama! La tua amica possiede la chiave per richiamare Aquarius seriamente? Perchè se così fosse saresti salva! - iniziò a parlare con entusiasmo la sirena - Sia io sia Aquarius siamo due spiriti d'acqua e possediamo un potere che può metterci brevemente in contatto. Se in quell'esatto momento riuscirai a mostrarti ai tuoi amici utilizzando la tua volontà e il desiderio più puro di almeno uno di loro sarà tirarti fuori da qui, allora il libro dovrà piegarsi al vostro volere lasciandoti libera!- A quelle parole Juvia non potè far altro che sorridere, finalmente, tornando a guardare le immagini di quel portale.

Appena evocata Aquarius si rivolse a Lucy con la solita aria minacciosa, poi si fermò percependo nell'aria qualcosa di familiare. - Ehi, ragazzina!- Disse rivolgendosi alla sua padrona - Per caso c'è qualche altro spirito nei dintorni oltre a me?-
- Ehm, no ecco - tentò di spiegare Lucy - Ti ho chiamata per sapere se potevi dirmi se questo oggetto è strettamente legato al tuo elemento.-
Vedendo quel libro bianco e percependo provenire da esso un'energia ben conosciuta, Aquarius sgranò gli occhi, sorridendo come mai Lucy le aveva mai visto fare.
- Ma questo è lo Scripta Manent! Racchiusa qui dentro c'è Vea, lo spirito dell'acqua. Come mai hai questo libro, ragazzina?- Domandò Aquarius a Lucy.
- E' compito mio e dei nostri amici trovare tutti gli oggetti degli elementi a dire il vero. Ma abbiamo trovato questo libro cercando Juvia, scomparsa diventando acqua sotto i nostri occhi.-
Ricordandosi perfettamente di Juvia, maga dell'acqua, Aquarius capì immediatamente la situazione e disse a tutto il gruppo - La vostra amica è stata assorbita dall'oggetto che state tenendo in mano proprio in questo momento. Al suo interno Vea l'avrà sicuramente già trovata e probabilmente ora sanno cosa sta succedendo qui poichè io e lo spirito dell'acqua abbiamo uno stretto legame. Ora, due spiriti affini possono creare un contatto diretto per qualche momento e se in quel lasso di tempo desidererete con ogni fibra del vostro essere di riavere qui fra voi la vostra amica, questo dovrebbe bastare a farla tornare.-
Le facce stupite e sorprese dei cinque maghi e dei tre exceed furono la risposta a quelle parole. Solo il tempo di realizzare ciò che lo Spirito Stellare aveva appena detto, per poi accettare che quella fosse l'unica soluzione per salvare Juvia. Erano tutti pronti per cogliere il momento giusto di quel breve contatto che ci sarebbe stato tra i due spiriti, quando ecco delle piccole gocce di pioggia cominciare a cadere lenti e sottili sulle teste dei maghi di Fairy Tail. In un istante capirono che il ghiaccio stava velocemente cedendo e decisero che quello era l'unico momento che avrebbero avuto.

Aquarius distese le braccia in avanti ed alzò le mani puntando i palmi verso il libro, mentre Vea faceva lo stesso puntando però verso il portale. Entrambi gli Spiriti rilasciarono il loro potere sottoforma di luce turchese ed improvvisamente le pagine del libro cominciarono a sfogliarsi, fermandosi quando il volume rimase aperto nella metà esatta. Gocce di pioggia sempre più insistenti cadevano sugli occhi chiusi dei maghi e degli exceed, il cui unico pensiero era il nome della loro compagna. Le pagine bianche del libro iniziarono a tingersi di una luce intensa, mentre il contatto tra i due Spiriti era al culmine. Con gli occhi aperti e felici, Aquarius e Vea si salutarono nel tempo di un sorriso, mentre Juvia guardava i suoi compagni dal portale allungando le braccia nella loro direzione per essere portata in salvo.
- Juvia vuole tornare da voi, amici. Juvia vuole tornare da te, Gray-sama.- La maga dell'acqua riuscì solamente a sussurrare questa frase, con un tono talmente fiebile che nemmeno Vea la sentì.

La pioggia ormai stava cominciando a cadere violentemente sul terreno e quel contatto, iniziato solamente dieci secondi fa, stava già per concludersi. I maghi ripetevano ossessionatamente il nome di Juvia nelle loro menti, quando in un istante il cuore di uno di essi fu raggiunto da una supplica. Quella voce che sussurrava così dolcemente e così disperatamente il suo nome lo spinse ad aprire gli occhi e a gettarsi sul libro. Infilando un braccio dentro la luce sprigionata da quelle pagine, Gray afferrò la mano tesa di Juvia e la tirò verso di lui con tutta la forza che aveva. Il contatto tra i due Spiriti finì nel momento esatto in cui la maga dell'acqua finì tra le braccia di Gray, piangendo dalla felicità per esser riuscita ad uscire da quel libro.
Gray la stringeva forte a sè e mascherando perfettamente sotto la forte pioggia tutta la preoccupazione che fino a un istante prima aveva provato e all'orecchio le sussurrò con voce calda ed accogliente - Te l'avevo detto che insieme ce l'avremmo fatta, Juvia. Ora ti prego, non te ne andare mai più.-

Angolino dell'autrice
Ciao! Allora, io tengo molto a questo capitolo.. Volevo che fosse ben spiegato nei dettagli, volevo che Vea fosse descritta bene e volevo che si capisse che in questo caso non ci sono stati scontri diretti o battaglie proprio perchè lo spirito dell'acqua ha voluto così.. Quindi colgo l'occasione per anticipare che ogni contesto ed aventura sarà un pò diversa in base all'elemento protagonista :) Ecco, spero comunque d'aver soddisfatto la curiosità lasciata con la fine del quarto capitolo con questo finale invece a mio parere bellissimo.. Eh, le romantiche sognatrici come me capiranno!
Alla prossima allora, giuro sarà al più presto :) Ciao!
  
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