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Autore: hiccup    18/12/2013    2 recensioni
"Ha un forte sapore d’alcool, Blaine, sulla lingua e Sebastian se ne accorge all’istante quando si spinge contro le sue labbra, incapace di resistere oltre, davanti all’espressione stupita del moro e a quei riccioli spettinati sulla fronte accaldata. Probabilmente è appena tornato di corsa da una lezione all’università, si dice ispirando forte il profumo della pelle dell’altro."
[...]
(Seblaine)
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: hiccup
Titolo: Non voglio perderti.
Personaggi: Sebastian Smythe, Blaine Anderson.
Rating: Giallo
Genere: Angst poco poco, giuro, Fluff, Sentimentale.
Avvertimenti: Slash
Note: Questa è una delle Seblaine che aspettavano, prendendo polvere, nel mio computer. E, visto che c’è stata qualche buona anima che mi ha chiesto qualcosa di fluffoso e di dolce, ho deciso di pubblicare questa. Purtroppo ha comunque un retrogusto amaro e angst, ma finisce bene e mi sono contenuta. Prendetelo come un anticipato regalino di Natale da parte mia; il vero regalo inizierà domani, spero, e sarà una piccola raccolta che, mi auguro davvero, vi piacerà almeno un po’. Ansia.
Penso sia tutto per il momento, grazie per leggere sempre di Sebastian e Blaine, anche se non sono niente di che nelle mie storie ;)
 
Buona lettura!
 
 
 

 
 
 
 
Non voglio perderti.
 
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
Tu d'anni e di virtù mi vinci,
e dell'etade giovanil ben sai
i difetti: cuor caldo e poco senno.

(Iliade, Libro XXIII)
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
Ha un forte sapore d’alcool, Blaine, sulla lingua e Sebastian se ne accorge all’istante quando si spinge contro le sue labbra, incapace di resistere oltre, davanti all’espressione stupita del moro e a quei riccioli spettinati sulla fronte accaldata. Probabilmente è appena tornato di corsa da una lezione all’università, si dice ispirando forte il profumo della pelle dell’altro.
 
 
 
Blaine Anderson serra la presa sulle spalle del più alto, cercando di non arretrare e cadere a causa dell’impeto di Sebastian, e si abbandona al tiepido calore di quel bacio.
Dovrebbe essere ancora furibondo con quell’emerito deficiente, ma non ci riesce. Davvero, vorrebbe riuscirci, ad odiarlo e a respingerlo con presa ferma, ma ne è impossibilitato: le gambe gli tremano per l’emozione, ha un vuoto terribile allo stomaco e la testa gli vortica pericolosamente, vede solo Sebastian, sente solo lui e non può fare altro che aggrapparsi contro il suo corpo.
 
 
 
“Mi dispiace,” mormora Sebastian tra un bacio e l’altro, stringe possessivamente i fianchi di Blaine con le braccia, “mi dispiace tanto, io-”
 
 
 
Mhn, zitto,” Blaine gli morde un labbro, interrompendolo, “ti scuserai dopo, ora pensa a baciarmi, cretino,” aggiunge stringendosi di più a lui e nasconde appena un sorriso divertito quando avverte le labbra bollenti di Sebastian contro il suo collo.
 
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 

 
 
 
 
Ammette di essere stato un bastardo, Sebastian, ad essersi dimenticato del loro mesiversario, ma, sul serio, non gli importa un bel niente di quanto tempo lui e Blaine si frequentino.
 
 
Gli interessa solo che Blaine stia con lui; che dorma abbracciato a lui quando la pioggia picchia violentemente contro i vetri delle finestre; che sorrida quando gli porta il caffè a letto dopo aver fatto l’amore per tutta la notte; che s’imbarazzi quando lo porta a vedere le stelle; che si emozioni per uno stupido film strappalacrime; che si arrabbi con lui quando fa lo stronzo; che lo ami tanto quanto lo ama lui.
 
Possono trascorrere mesi, cinque anni o un ventennio dal giorno in cui Sebastian Smythe ha chiesto ufficialmente a Blaine Anderson di diventare il suo ragazzo, ma per Sebastian è indifferente: per quanto tempo sia trascorso, ciò che conta è che loro due stiano ancora insieme.
 
 
Blaine non è della stessa opinione, però, e probabilmente si aspettava una grande cosa, una cena magari, o uno di quei appuntamenti romantici da film. Di certo non si sarebbe aspettato di vedere il suo ragazzo comportarsi come sempre e nulla di speciale.
 
 
Va bene, Sebastian lo riconosce, è stato un bastardo senza cuore.
 
 
Ed è per questo che ha messo da parte l’orgoglio ed è andato a casa di Blaine, ha salito le scale a chiocciola di quell’angusto edificio due scalini per volta fino a raggiungere il quarto piano, ha bussato alla porta dell’appartamento 21 pregando che il moro fosse già ritornato dalle sue lezioni e, infine, quando la porta si era aperta, aveva preso il volto di Blaine tra i palmi e l’aveva baciato come fosse l’ultima volta.
 
 
 
Non vuole perderlo.

 
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Uh…sei già sveglio?” sussurra Blaine socchiudendo gli occhi, infastidito dalla troppa luce nella stanza, e voltandosi verso Sebastian che lo osserva disteso su un fianco.
 
 
“Sì,” annuisce l’altro baciandogli la fronte delicatamente, “da un bel po’ a dire il vero, sono quasi le nove di mattina,” aggiunge con un sorrisetto sornione dipinto sulle labbra.
 
 
“Tanto è sabato e non ho lezione,” replica Blaine reprimendo malamente uno sbadiglio prima di accoccolarsi contro il suo petto e sfiorargli con le labbra la linea sporgente della clavicola e guardarlo di sottecchi.
 
 
“Che c’è?” domanda Sebastian incuriosito, disegnando cerchi immaginari con una mano sulla schiena nuda dell’altro, “mi pare di essermi già scusato abbastanza bene, non credi?” 
 
Il moro soffia esasperato, arrossendo leggermente.
 
 
“So che non è il genere di cose che ti piace fare,” comincia, “andare a cena in un ristorante o dei fiori o una serata al lume di candela. Nonostante tutto è anche colpa mia, non avrei dovuto reagire così e buttarti fuori dalla porta.”
 
 
“E darmi del bastardo deficiente
 
 
Nah, quello lo sei. E pure stronzo per la maggior parte del tempo,” Sebastian storce appena il naso ed apre la bocca per ribattere, ma Blaine glielo impedisce baciandolo, “ma ti amo lo stesso, Seb.”
 
 
Il moro avverte le labbra dell’altro incurvarsi verso l’altro e sorride anche lui baciandolo con impeto.
 
 
“Pranziamo in un posto carino se vuoi,” propone Sebastian allontanandosi di un po’, ma Blaine scuote la testa avventandosi nuovamente contro le sue labbra.
 
 
“Preferisco rimanere qui a rotolarmi con te tra le lenzuola per tutto il giorno.”
 
 
 
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
 
 
Non voglio perderti, Blaine”
“Ma cosa dici? Io sono ancora qui”
“Promettimelo”
“Che cosa?”
“Che non te ne andrai”
“Certo, romanticone, che lo prometto”
“Sono serio, Blaine Anderson
“Anche io, Sebastian Smythe, perché ti amo e non potrei vivere un solo giorno senza di te”
 
 

 
 
 
 
 
***




 
  
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