“Finnick Odair è originario del Distretto 4
Ha grande fama poiché a soli quattordici anni ha vinto i 65° Hunger Games grazie all'abile uso del tridente come arma.
Inoltre, la sua straordinaria bellezza lo ha reso particolarmente popolare tra i cittadini di Capitol City, anche negli anni successivi ai Giochi”.

Eleanor faceva lunghe passeggiate sulla spiaggia, accarezzandosi il pancione.
“Vedi, tesoro, questo è il mare”
E avanzava sulla spiaggia, fino ad immergere i piedi nell’acqua fresca, cristallina.
Eleanor aveva i capelli biondo cenere e gli occhi blu.
Aveva un volto gentile, buono, che solo una mamma sa avere.
Perché Eleanor sarebbe diventata madre da un giorno all’altro.
Di un maschio.
E il suo bambino si sarebbe chiamato Finnick.

Finnick era nato in una notte di inizio agosto.
Con la luna piena nel cielo, e l’alta marea a mare.

Eleanor prese per mano Finnick, che aveva appena un anno, e lo condusse fuori casa, verso il mare.
Finnick cercava di tenere il passo, sforzandosi di stare in piedi sulle gambe ancora incerte di bambino.
La spiaggia si stagliò dopo pochi minuti davanti agli occhi di Finnick.
Lui non aveva mai visto niente di così bello.
I fini granelli d’oro, che sentiva tiepidi sotto i suoi piedi scalzi.
Le piccole onde che si infrangevano, ritmiche, all’inizio del lido.
E poi l’acqua.
L’acqua che lo incantava così tanto.
Di che colore è?
Si chiese.
L’acqua del mare del Distretto 4 quel giorno era incantevole.
Verde, azzurra o blu? O tutto insieme?

Finnick lasciò andare la mano della madre, muovendosi a piccoli passi verso la spuma bianca che si formava quando le onde toccavano la sabbia.
Si girò verso sua madre, e la guardò sorridendo.
Gli occhi blu,  i lunghi capelli biondo scuro. La sua figura alta, sottile.
Il suo vestito azzurro, del colore del mare, che le svolazzava leggero attorno alle gambe.
I piedi scalzi che, come i suoi, erano solleticati dai granelli caldi.
Finnick tornò indietro, svelto più che poté, e le abbracciò le gambe, unico punto in cui poteva arrivare, grato per avergli mostrato quello splendore.
Eleanor lo prese in braccio, teneramente, e insieme si avvicinarono al mare.
Un piacevole odore di salsedine invase le narici di Finnick, che sorrise nuovamente.
E continuò a sorridere anche quando Eleanor immerse le sue gambe nell’acqua fredda, fermandosi quando ormai l’acqua le arrivava alle ginocchia, e quando lo tenne sospeso appena sopra la superficie trasparente del mare, i piccoli piedini sfiorati dagli schizzi prodotti dalle onde.
Rimasero così un po’.

E Finnick si sentiva felice.
Felice come, forse, non sarebbe mai più stato.



SPAZIO AUTRICE
Salve a tutto il popolo di EFP, ai lettori e ai recensori.
Eccomi qui con una nuova fan fiction a cui tengo tantissimo.
Il mio intento è quello di "riempire" tutti i momenti che non conosciamo della vita di Finnick, dalla nascita a dopo la sua morte.
Troppo ambizioso come progetto? Io ci provo!
Scusate se questo capitolo è molto corto, ma è solo d'introduzione, i prossimi saranno molto più lunghi, fidatevi.
Beh, detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate, accetto a braccia aperte anche le critiche per migliorarmi!
Recensite, e datemi un parere, perchè ci tengo davvero molto!
Un bacio!
#C