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Autore: Cavehood    18/12/2013    0 recensioni
Si tratta di un racconto molto breve in apparenza tranquillo e semplice. La situazione narrata parte da una condizione del tutto verosimile e realistica e si conclude in maniera inaspettata, ciononostante coerente.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Vestitino estivo rosa, capelli castani di lunghezza media e occhi brillanti dal colore di due smeraldi, Felicity Merrywood si trovava nella sua accogliente villetta quando ricevette una - a dir poco - particolare telefonata. Chi la cercava aveva una voce femminile, ma non palesò tuttavia la sua identità, e la invitò a prendere un drink in un tale bar ad un'ora precisa. La giovane era comprensibilmente sbigottita dalla circostanza e chiese più informazioni a riguardo, ma tutto ciò che ricevette come risposta fu il suono che segnalava che la linea era di nuovo libera. Felicity era convinta che si trattasse di uno stupido scherzo e così decise, senza neanche pensarci due volte, di ignorare la telefonata appena ricevuta; ma poi, presa dalla curiosità e dal timore di rinunciare ad una qualche grande occasione, cambiò idea e si diresse al luogo indicato all'ora stabilita.
Nel bar c'erano molti clienti, ma uno in particolare si avvicinò a Felicity e la accompagnò a sedersi ad un tavolo. Indossava un lungo abito nero che copriva tutto il corpo, due occhiali da sole scuri che nascondevano gli occhi ed un cappello che celava la chioma probabilmente raccolta. La voce era la stessa della telefonata e Felicity la riconobbe subito.
<< Come mai mi cercava? >>, chiese dunque la giovane, mentre l'ospite ordinava i drink.
<< Ho fatto un sogno. >>
<< Un sogno? Che tipo di sogno? >>
<< Vede. Ci sono io, a casa mia, sono sola e, ad un certo punto, qualcuno suona alla mia porta; faccio per andare ad aprire, ma non vedo nessuno e tutto ciò che trovo è una busta. Mi segue? >>
<< Sì, qualcuno le ha lasciato una busta sulla porta di casa. >>
<< Decido allora di aprirla ed al suo interno trovo un foglio su cui sono stampate alcune informazioni. >>
<< Che genere di informazioni? >>
<< Ci sono vari nomi e numeri telefonici e sono tutti stampati in nero, tutti tranne uno: quelli riguardanti una certa Felicity Merrywood. Rimasi un po' spiazzata ed inizialmente non compresi il significato; quando mi svegliai, non ci diedi molta importanza, ma provai comunque a chiamare quel numero per vedere se qualcuno avrebbe realmente risposto. >>
<< Ed io ho risposto. Io mi chiamo Felicity Merrywood, come il nome nel suo sogno. E, mi dica: è sicura di non avere mai sentito il mio nome prima d'ora? >>
<< Penso proprio che stanotte sia stata la prima volta, signorina. >>
<< Questa è veramente una storia inusuale. Ha provato a parlarne con qualcuno? >>
<< Ne sto parlando con lei. >>
<< Sì, ha ragione, ma intendo con qualcuno che la conosca. >>
<< A dire il vero, mi sono appena trasferita da queste parti e gli unici amici che avevo se ne sono andati da questo mondo tanto tempo fa in seguito ad un terribile incidente. >>
<< Oh, mi dispiace. >>
<< Si figuri, ormai ho imparato a vivere da sola. Lei è l'unica persona che è in qualche modo collegata con me, bisogna solo capire come e perché. >>
<< Si ricorda gli altri nomi e numeri sul foglio? >>
<< Un paio, ma non risultano corrispondere a persone realmente esistenti. >>
<< La vicenda si fa sempre più strana. Mi scusi, come ha detto che si chiama lei? >>
<< Mi scusi lei, non l'ho ancora detto. Il mio nome è Serendipity Applegate. >>
<< Si figuri. Comunque, Serendipity è un bellissimo nome. Non credo di conoscere altre persone che si chiamino in questo modo. >>
<< Lo so, è molto raro. Anch'io però non conosco alcuna Felicity, eccetto lei chiaramente. >>
<< Senta, io ora devo proprio andare. La ringrazio per il drink, restiamo in contatto. >>
Pronunciate queste parole, le due si salutarono e Felicity Merrywood si allontanò dal locale. Dopo qualche minuto, Serendipity Applegate si alzò dal tavolo e si diresse verso i servizi del bar. Si tolse il lungo abito, gli occhiali ed il cappello e si guardò nello specchio. Tutto ciò che vide era una ragazza con un vestitino estivo rosa, capelli castani di lunghezza media e occhi brillanti dal colore di due smeraldi.
  
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