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Autore: Despicable Meggs    18/12/2013    9 recensioni
Mentre si preparava per andare a dormire si rese conto, aprendo l'armadietto dei medicinali per prendere qualcosa che l'aiutasse con la nausea, di essersi dimenticata una cosa fondamentale.
Semplice storia su Tony e Ziva. Racconto leggero per rallegrarci durante l'Hiatus!!
Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHEN CHRISTMAS COMES TO TOWN

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"Credo che mi si siano appena rotte le acque" disse Ziva sconvolta. Sapeva che mancava poco, ma quello non era certo il momento migliore. Semplicemente per il fatto che Tony sarebbe stato fuori città con McGee per buona parte della giornata.

"O mio Dio! O mio Dio! Sta per nascere! Però mi hai fatto un bello scherzo avevi detto il giorno di Natale e invece, come ti ho detto prima mancano 3 giorni, 14 ore..." disse Abby prendendo il controllo della situazione.

"Smettila Abby! Aiutami piuttosto!" disse lei agitata.

"Ok Ziva, stai tranquilla. Penso a tutto io. Ora chiamo Ducky e anche un'ambulanza. Andrà tutto benissimo"

"No non va bene per nulla! Non c'è Tony!" esclamò Ziva agitata.

"Tranquilla, ora chiamo anche lui. Vedrai sarà qui in un batter d'occhio, non si perderebbe la nascita di sua figlia per nulla al mondo" le disse Abby avvicinandosi e prendendole la mano.

Fece un rapido giro di telefonate e in men che non si dica Ducky aveva raggiunto le due donne in laboratorio.

"Mia cara" disse il medico entrando e avvicinandosi a lei.
"È arrivato il momento, cerca di stare tranquilla. L'ambulanza sarà qui fra poco".

Ziva annuì e iniziò a respirare profondamente. Era in ansia. Voleva Tony con lei più di ogni altra cosa al mondo e lui non era lì.

Pochi minuti dopo anche Gibbs entrò nel laboratorio.
Non appena lo vide, Ziva si alzò dalla sedia per andargli incontro. In quel momento aveva bisogno di qualcuno che la sostenesse. Non che Abby o Ducky non ne fossero capaci, ma Gibbs era come suo padre e, dopo Tony, era l'unica persona che voleva veramente accanto in un momento come quello.
Tuttavia l'idea di alzarsi si rivelò pessima perché un attimo dopo essersi messa in piedi ebbe una contrazione.
Si appoggiò al tavolo in metallo stringendo gli occhi per evitare di gridare. Gibbs le fu subito accanto e l'aiutò a risedersi.
La guardò e notò la preoccupazione nei suoi occhi.

"Hey piccola, tranquilla. Sono qui, andrà tutto a meraviglia" le disse dandole un bacio sulla tempia.
"No. Voglio Tony. Ora!" gridò a causa del dolore e della rabbia.
"L'ho sentito al telefono" disse Abby "Sta già tornando indietro. Vedrai che fra poco arriva... Però tu respira e pensa solo a dare alla luce...".
"Taci Abby! Non voglio respirare, non voglio calmarmi e non voglio dare alla luce mia figlia se Tony non c'è!" gridò ancora più forte di prima.
Abby la guardò sconvolta e Gibbs si affrettò a spiegare "Mai cercare di far ragionare una donna che partorisce".
Abby sorrise. "E questa sarebbe la regola numero...?" domandò ironica.
"Nessun numero... È una cosa che devi sapere e basta".

Poco dopo arrivarono i paramedici che presero Ziva e la caricarono in ambulanza. Gibbs andò con lei mentre gli altri raggiungevano l'ospedale.

La portarono in sala parto e la sistemarono nel letto aspettando il medico.
"Gibbs fammi un piacere.... Richiama Tony e digli di muoversi a portare il suo sedere peloso qui se non vuole che io lo renda inabile a mettere al mondo altri bambini" disse Ziva poco prima di gridare per un'altra contrazione.

In quel momento entrò il medico.
"Pronti a mettere al mondo un angioletto?" esclamò tutto allegro.

Ziva lo incenerì con lo sguardo da assassina del Mossad pronta a distruggerti.
"Mi vede ridere? No. Quindi si tolga quel ghigno dalla faccia e trovi un modo per far restare mia figlia dentro di me finché Tony non sarà qui" disse furiosa.

Proprio in quel momento la porta si spalancò e Tony entrò dicendo "Eccomi qui! Ho sentito dire che avevi bisogno di un partner per mettere al mondo la nostra bambina".

Ziva prese il bicchiere di plastica che aveva sul comodino di fianco al letto e glielo scagliò contro.
"Ti odio!" gridò in preda al dolore.
"Ti amo anche io Ziva" rispose lui ironicamente.

Gibbs lo guardò, gli diede uno scappellotto e gli disse "Auguri, ora è tutta tua".

Tony si tolse la giacca e la lanciò sulla sedia accanto, poi si sedette sul letto lasciando che Ziva gli si appoggiasse addosso e le prese la mano.
"Sono qui amore, stringimi la mano e respira. Forza" le disse.
Ziva non ci pensò due volte, afferrò la mano di Tony e gliela stritolò.

"Bene. Ora che ci siamo tutti direi che è il momento di iniziare" disse il medico sorridendo.
"Le ho già detto di smetterla di sprizzare gioia da tutti i pori. È una cosa insopportabile e fuori luogo" urlò Ziva.
"Faccia come dice" lo avvertì Tony "Non è in sé in questo momento ed è stata addestrata dal Mossad ad uccidere... Mi creda è meglio darle retta".

"Ok... Allora è arrivato il momento di spingere, signorina David" disse il medico concentrandosi sul suo lavoro "Alla prossima contrazione una bella spinta".

Non ci volle molto perché la contrazione arrivasse.
Tony sostenne Ziva mentre spingeva.
Lei gridò con tutto il fiato che aveva in corpo mentre stringeva la mano di Tony.
"Ti odio Anthony DiNozzo Jr!! Guarda cosa mi hai fatto! È tutta colpa tua" disse.
"Eh no amore. Queste cose si fanno in due se non sbaglio" iniziò. Ma quando sentì la mano perdere sensibilità perché Ziva aveva aumentato la stretta si corresse.
"Ok hai ragione. È colpa mia tesoro. Però ora respira... E allenta la presa o mi staccherai la mano".

Alla fine della contrazione Ziva smise di spingere e si riappoggiò a Tony. Era madida di sudore, ma Tony trovava che fosse ugualmente bellissima.

"Stiamo andando bene. Ancora qualche spinta e la bambina è fuori" disse il medico, questa volta evitando entusiasmi inutili.

Poco dopo arrivò un'altra contrazione. Ziva gridò più forte di prima.
"Harah*! Tony perché mi hai fatto questo?!" disse disperata "Non ce la faccio più".
"Si che ce la fai piccola. Tira fuori il tuo addestramento del Mossad. E poi fuori ha iniziato a nevicare. Il momento perfetto per far nascere nostra figlia" le disse sperando di aiutarla.

"Ci siamo!" gridò il medico.

Ziva spinse più forte che poteva. Poi sfinita si lasciò cadere addosso a Tony. Lui la fece sdraiare sul letto e le diede un lungo bacio.

"È una bellissima bambina, congratulazioni" annunciò il medico mentre la neonata iniziava a piangere. Fece tagliare il cordone ombelicale a Tony e diede la bambina in braccio a Ziva.

"Grazie mia bella Ninja, non potevo chiedere regalo migliore per Natale" disse Tony baciando prima la fronte di Ziva e poi quella della sua bambina. Mancava poco a Natale e Tony pensava davvero che fosse il momento perfetto.

Erano tutti e due visibilmente emozionati.
"È bellissima non trovi?" disse Ziva.
"Oh si..." rispose Tony "Ha preso tutto dalla mamma".

"Allora che nome mettiamo a questa bella bambina?" chiese il medico.
Ziva guardò Tony e lui annuì.
"Amira DiNozzo" disse Ziva.

Passarono la mezz'ora successiva a guardare la loro bambina. Ziva la stringeva tra le braccia, sfinita ma piena di gioia, mentre Tony le accarezzava la manina e di tanto in tanto dava un bacio a Ziva.

"Ti aiuto a sistemarti" le disse Tony "Perché credo che dovremmo fare entrare gli altri. Saranno ansiosi di vedere la piccola Amira".
Ziva annuì. Voleva vederli, specialmente Gibbs.

Entrarono tutti insieme.
La prima cosa che fece Gibbs fu avvicinarsi a Ziva e bisbigliarle all'orecchio "Bravissima piccola".

Poi Tony disse "Sono felice di presentarvi Amira DiNozzo".
Non appena Abby vide la bambina iniziò a dare di matto.
"O mio Dio, o mio Dio! È stupenda, meravigliosa! Congratulazioni!!".
"Grazie Abby" disse Ziva "E scusa per prima... Ero un po' fuori di me" disse riferendosi al momento in cui le aveva gridato contro.
"Non ha importanza! Mi hai fatto diventare zia, non mi interessa quello che mi hai detto" rispose lei.

Rimasero lì un po' e poi se ne andarono, lasciando Tony e Ziva da soli a godersi il momento.

Passarono due giorni e arrivò la vigilia di Natale. Avrebbero dimesso Ziva dall'ospedale di lì a poco. Ma Tony non poteva aspettare oltre, aveva deciso che la Viglia di Natale sarebbe stato il momento migliore.
Aspettò la sera, quando tutti erano già passati a salutare Ziva e la bambina si era addormentata.

"Sei stanca amore?" le chiese Tony prendendo Amira e mettendola a dormire nella culla.
"Si, ma non riesco a smettere di guardarla" rispose.
"Nemmeno io" ammise Tony.
Si sedette sul bordo del letto e guardò Ziva dritto negli occhi.
"Che c'è?" chiese lei.
"Beh vedi, tu mi hai fatto questo magnifico regalo. Ora è il mio turno. So che non festeggi il Natale, ma Hanukkah, però io ti ho comprato lo stesso qualcosa. Spero che tu lo gradisca come io ho gradito la nascita di nostra figlia" iniziò Tony piuttosto nervoso.
Ziva lo guardò confusa "Tony, davvero, un regalo non era necessario".
Lui la zittì.
"Lasciami spiegare. Viviamo insieme, abbiamo una figlia. Siamo una famiglia, giusto? Beh, quando sei stata male ho riflettuto a lungo, la paura di perderti, di non poter stare con te per tutta la vita mi ha fatto capire una cosa. Che, come ti dissi un po' di tempo fa, non posso vivere senza di te. Quindi ho pensato che fosse giunto il momento di darti questo" disse Tony tirando fuori dalla tasca un anello "E di farti una domanda importante: Ziva David, vorresti rendermi l'uomo più felice di questa terra e diventare mia moglie?" concluse Tony lanciando a Ziva uno dei suoi sorrisi vincenti.

Lei lo fissò. Aveva già iniziato a piangere.
"Si" fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Tony le asciugò le lacrime, le mise l'anello al dito e la baciò.
"Ti amo" gli disse Ziva.
"Anche io ti amo" rispose Tony sdraiandosi nel letto con lei e abbracciandola.
Ziva si guardò il dito con l'anello.
"Quando lo hai comprato?" gli chiese.
"Il giorno che siamo andati al centro commerciale a comprare le cose per Amira, mentre eri in bagno. L'ho visto e non ho avuto dubbi che fosse l'anello giusto" spiegò.

Ziva bació Tony. Era davvero la persona migliore del mondo. Poi tornò ad accoccolarsi tra le sue braccia.

"Eh Tony... Buon Natale" aggiunse lei stringendolo forte.
"Mo'adim Lesimkha, Chena tova** amore" rispose lui.
Lei sorrise, Tony era sempre capace di sorprenderla.

Rimasero un po' in silenzio, poi Ziva disse "Dovremmo dirlo a Gibbs".
Tony sorrise.
"Lo sa già, guanciotte dolci. Gli ho chiesto il permesso, ovviamente" le disse.
Ziva sorrise. Chiuse gli occhi e si addormentò.
Tony la osservò per un po' prima di addormentarsi a sua volta..

Per loro questo era sicuramente il miglior Natale mai vissuto. Un momento che non avrebbero mai scordato. L'inizio della loro nuova vita.













Angolo dell'autrice:

OMG. Siamo arrivati alla fine della storia.
Non ci posso credere... Sono felice e triste allo stesso tempo. Dopotutto mi sono divertita un sacco a scrivere questa storia! XD

Ora alcune considerazioni:

1) Che ne pensate del nome? Ho voluto evitare il solito Tali (anche se non mi dispiaceva a dir la verità)! E avete visto cos'era la cosa misteriosa che Tony aveva comprato al supermercato per Ziva??? L'anello! *-* Awwwwwwww

2) Starete pensando...Meggie sei davvero cattiva a concludere la storia in questo modo. Tony chiede a Ziva di sposarlo, lei dice di si e tu chiudi così??!! Beh diciamo (usando le parole di Gray) che lascio le porte aperte per un seguito (cosa molto probabile) ... Se vi fa piacere ovvio! XD

3) Ringrazio Alessia perché è stato grazie a lei che ho scritto questa storia! XD Ti è piaciuta Ale? :D


E un grande super gigantissimo GRAZIE a tutti quelli che hanno: letto, commentato e aggiunto la storia tra le preferite, le seguite o le ricordate. E anche grazie a voi se sono riuscita a portare la storia a termine!

Perciò grazie a: Alex995, Anny_97, ArianaArmy, Bakyta92, cheesecakeTIVAfan, Cm209, Fedies, Forbidden Colors, frencia92, Giuly_4ever GD, 21giulia94, LaGianolik, Nikush, slurmina, Tina_Love 21, TinaTiva99, 86vale86, VooJDee, Ziva4ever, Ziva Prentiss.


Detto ciò probabilmente a presto con il seguito di questa storia oppure con un'altra long! Chi lo sa!

RAGAZZI NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA: ECCO A VOI UN'ALTRA LETTERA DI COTE PER NOI! QUANTO ADORO QUESTA DONNA???? Awwwwwwww *-*
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Baci e un grande abbraccio a tutti. ❤❤❤
Meggie




*Harah ---> Significa "merda" in ebraico (almeno credo)... Lo avevo letto in giro e non potevo non metterlo! Sorry! XD
** Mo'adim Lesimkha, Chena tova ---> Significa "Buon Natale" in Ebraico. Spero sia giusto perché l'ho trovato in internet... Considerazione personale... Quanto è lungo dire/scrivere Buon Natale in Ebraico?! XD





  
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