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Autore: JordanKyle97    18/12/2013    3 recensioni
Mi sono messa da un po' a shippare questa coppia improbabile, chissà, forse piaceranno anche a voi
Jordan era stanco della sua vita con Maia, dopo essersi allontanati, dopo che lui l'aveva morsa e trasformata in un licantropo si era reso conto di non amarla più come un tempo e aveva deciso di rompere con lei. Nei mesi seguenti, frequentando l'Istituto aveva conosciuto Jonathan e si era inspiegabilmente preso una cotta per lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Jonathan, Jordan Kyle
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa storia è una OOC, scritta immaginando un mondo in cui Jonathan è stato liberato dal suo sangue demoniaco ed è diventato un Nephilim a tutti gli effetti. Spero possa piacervi la JoJo come piace a me, anche se ha davvero pochissimi fans, buona lettura! 


“Eccolo la’” pensò Jordan avvicinandosi. Si nascose dietro ad un albero e rimase a fissarlo mentre attraversava il parco ed estraeva un oggetto luccicante dalla tasca, un cellulare, e lo portava all’orecchio.
Il telefono nella tasca del ragazzo squillò –Cazzo!-
-Pensi che non mi sia accorto che mi stavi seguendo? - disse Jonathan
Uscì dal suo nascondiglio –Ci speravo…- Lo rimirò in segreto mentre scrutava l’angolo della strada da cui era venuto –Cosa stai cercando? –
Si girò –Niente… Mi stavi spiando? – chiese guardandolo storto
-No, no – lo interruppe -Sono io che ti ho chiamato oggi, devo parlarti-
-Falla breve- rispose –che ho faccende più importanti da sbrigare che gingillarmi con te –
Il licantropo arrossì imbarazzato –E’ da tempo che cercavo il modo migliore di dirtelo e ho cercato di fartelo capire in tutti i modi ma tu… Sembri cieco! Non capisci vero? Quello che provo per te? –
Jonathan lo fissò incredulo -Cosa? Cioè... Tu provi qualcosa per me? -ridacchiò ed assunse un tono beffardo -Non posso crederci! E cosa provi, sentiamo lupo- 
Jordan lo guardò ferito – Si, Jonathan. Non so da quanto me ne sia reso conto ma...- Jordan deglutì, ormai lo sapeva, non poteva tornare indietro -Io ti amo. Ti amo da…- si bloccò e lo fissò -Ma a te non importa, giusto? Quindi lascia stare, dimentica che ci siamo visti, dimentica quello che ti ho detto okay? - Si voltò e cominiciò a correre per mettere quanta più distanza possibile da lui.

Si fermò solo quando arrivò sotto casa, sudato e ansimante. Entrò sbattendo la porta e si chiuse in bagno.
"Stupido! Come sarà sembrato stupido tutto questo, come sarò sembrato stupido ai suoi occhi, uno stupido Nascosto, uno schifoso cane." pensò entrando sotto il getto gelato della doccia
Voleva levarsi dalla mente l'espressione sul viso del Nephilim, continuava a pensare al suo sguardo freddo e disgustato quando gli aveva esternato i suoi sentimenti. "Era ovvio che mi avrebbe rifiutato, a lui non importa niente di nessuno, figuriamoci di me. Gli importa solo di se stesso." si disse. All'improvviso sentì un rumore dall'appartamento, una porta che si chiudeva, il suono era talmente debole che se non avesse avuto l'udito più sviluppato del normale non l'avrebbe mai sentito. Uscì dalla doccia tremando, si asciugò in fretta e si infilò un paio di jeans, probabilmente era tornato Simon ma era meglio controllare. Uscì dal bagno e trovò il buio. Era tutto spento, l'unica luce proveniva dal bagno alle sue spalle. Avanzò a tentoni lungo il muro fino all' interruttore ma la luce si accese all'improvviso abbagliandolo.

Si coprì il volto con la mano -Simon sei tu?- chiese cercando di mettere a fuoco la stanza
Rispose una risatina dall'angolo della stanza -Non sono il succhiasangue- era Jonathan
A Jordan morì la voce in gola -Sei venuto per prendermi in giro? Pensi che io sia un idiota, non è così?- puntò lo sguardo su di lui -Be' se è così puoi pure andartene. Non ho voglia di... -si zittì vedendo Jonathan avvicinarglisi 
-Sciocco lupetto. Potresti anche farmi parlare prima di trarre da solo le tue conclusioni no? - il suo sguardo era un misto di divertimento e sarcasmo.
Jordan abbassò lo sguardo e si rese conto di non essersi infilato la maglietta. Il sangue affluì al suo viso -Allora dimmi quello che devi, poi vattene che ho da fare.- disse sempre tenendo lo sguardo puntato a terra
Con tre grandi falcate Jonathan attraversò la stanza ed afferrò Jordan per i fianchi. Avvicinando la bocca al suo orecchio sussurrò dolcemente -Anche io credo di provare qualcosa per te Kyle, ma non avevo capito cos'era fino a quando non mi hai parlato, oggi nel parco- 
Jordan spalancò gli occhi incredulo, lo stava sicuramente prendendo in giro
Jonathan non si era mai trovato a corto di parole prima d'ora, ma in quel momento non sapeva come esprimersi -Io... -trasse un respiro profondo -Io credo di amarti Kyle... Jordan- si corresse.
Poi si schiarì la voce -Ecco, si, insomma... Anche io ti amo- sciolse l'abbraccio e lo guardò negli occhi per leggere la sua espressione. Era confusa e al tempo stesso raggiante, non resistette più e si sporse per baciarlo. All'iniziò percepì la rigidità di Jordan e pensò di aver esagerato, di essere stato troppo impulsivo.
Era chiaro che sembrava volersi prendere gioco di lui, certamente Jordan lo stava pensando.
Fece per tirarsi indietro ma l'altro avvolse le braccia intorno al suo collo e trattenne le labbra contro le sue.
Jonathan dischiuse le labbra con un sospiro e si strinse a lui schiacciandolo contro il muro. 
Jordan si staccò per riprendere fiato -Davvero?- chiese ansimante e sorridente 
Il cacciatore appoggiò la fronte a quella del licantropo e lo guardò negli occhi -Sarei qui se non fosse vero?- 
Jordan sorrise -No...- e premette con forza le labbra sulle sue, in un secondo bacio, molto più lento e dolce
Jonathan ricambiò il bacio con passione ma dopo qualche attimo si liberò dalla sua morsa -Dovresti metterti qualcosa, prima che io cominci seriamente a pensare di portarti in quella camera- sorrise e lanciò uno sguardo di apprezzamento al corpo semi nudo di Jordan 
Il ragazzo si morse un labbro -Sai, in questo momento la mia forza di volontà è sotto terra- sorrise esitante -credo che non te lo impedirei- 
Il Nephilim si aprì in un largo sorriso e lo prese in braccio -Non avresti dovuto dirlo Kyle- Jordan rise, si allaciò a lui e si lasciò portare in camera cominciando a sfilare la maglietta di Jonathan e lasciandola cadere sul pavimento.




  
 
  
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