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Autore: MadameGuinevere    15/05/2008    3 recensioni
Il titolo dice tutto...una lezione di chimica come solo la mia classe ne fa...tutti i fatti, i luogi e le persone sono rigorosamente...reali!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno- due, uno- due, uno-due…

L’uomo scende affannosamente le scale.

Si era trattenuto qualche minuto di sopra ed ora è in ritardo.

Chiude gli occhi e sospira, sapendo quello che lo attende alla fine delle scale.

- Salve prof!-

Un urlo lo distrae dai suoi pensieri.

Eccole là, tutte sparse fuori dalla porta come un gregge di pecore impazzite…

- Forza entrate dentro -

Dice mettendosi accanto alla porta.

Tanto sa che non funzionerà subito

E nella sua testa si chiede perché una classe del genere è toccata proprio a lui.

- Insomma, ragazze vi ho detto di entrare –

Dice urlando

Le più si arrendono, vedendolo entrare arrabbiato e poggiare la borsa sulla cattedra.

- Chiudete la porta –

Dice sedendosi.

Si guarda intorno: 24 paia di occhi lo guardano divertiti, un po’ disprezzanti.

Sospira per l’ennesima volta: con quella classe non c’è speranza!

“ E chissà cosa combineranno oggi”

Pensa rassegnato il professore. Sembra quasi che ci creda davvero, che avrebbe potuto spiegare in pace, questa volta.

- Aprite il libro a pagina 55 –

Esordisce dopo qualche attimo di silenzio, alzandosi dalla cattedra e afferrando il gessetto.

Cosa avrebbero combinato le ragazze mentre lui era voltato di spalle?

Il tempo di cominciare a scrivere qualche parola, che il chiacchiericcio della classe era già altissimo.

- Insomma, la volete smettere con questo brusio? –

Chiede l’uomo voltandosi verso la classe

- Maria, la smetti di parlare? –

- Ma prof io non stavo parlando –

Sbuffa la ragazza

- E certo, tu quando mai parli? –

Risponde sarcastico lui

- Si ma poverina prof, lei se la prende sempre con Maria –

- Maddalena non ho chiesto il tuo parere –

Dice lui poggiando le mani sulla cattedra in tono arrabbiato.

- Cioè non si può che tutte le volte che mi giro parlate –

- Ma non è vero prof –

- Ma come fate a dire che non è vero? –

Sbraita nuovamente lui.

Il prof odia essere contraddetto.

E le ragazze della 1^B ERICA lo sanno meglio degli altri.

Un altro attimo di silenzio e qualche risatina sparsa, poi l’uomo si volta ancora e riprende a scrivere alla lavagna.

E logicamente il brusio riprende.

- Allora la volta scorsa stavamo parlando dei miscugli eterogenei e omogenei… -

- Come l’omogeneizzato? –

La domanda sale dal quartiere di destra, proprio al centro dei banchi.

- Selma cosa c’entra l’omogeneizzato? –

Chiede il prof, sovrastando le risate di Cristina, Laura e Giada.

- E che è omogeneo e si chiama omogeneizzato –

L’uomo assume un espressione tra la sufficienza e l’indignato, facendo un tenue cenno di “no” col capo.

- Ma prof non mi risponde? –

Chiede Selma, vedendo che si era voltato nuovamente verso la lavagna.

- E perché no? –

- Perché hai detto una stupidaggine –

- E ma mi scusi, eh! – sbotta indignata la ragazza – Lo so di essere stupida, ma può anche evitare di farmelo notare! Che maleducato… -

L’ultima frase avrebbe dovuto passare inosservata, non risuonare per tutta la classe.

Invece ha risuonato…e pure bene!

- SELMA! –

Urla il professore prendendo il registro e sbattendolo più volte sulla cattedra, di colpo e facendo venire quattro attacchi cardiaci simultanei ad ogni persona presente in classe.

- Ma prof? Ma le pare il caso? Che ce vuole far venire l’infarto? –

- Romina, non cominciare, per favore –

- E no, prof, comincio si, eh! –

- Ma insomma, voi dovete imparare a stare un po’ zitte! –

Sbotta lui, arrabbiato.

Dal fondo dell’aula si sente una risata…inconfondibile

- Alessia! –

Urla nuovamente il prof.

Mettiamo le cose in chiaro: Alessia non può ridere, altrimenti si becca la nota.

Anche perché quando lei comincia non la smette più.

- Scusi, prof, scusi –

-No, non ti scuso. E se vai avanti ti metto la nota –

Quindi, per l’ennesima volta si gira verso la lavagna e ricomincia a spiegare

- Come stavo dicendo, un composto omogeneo può essere formato dal sale disciolto nell’acqua –

- Acqua e sale…nana na naaa… -

Si sente canticchiare

- Ma chi è la stupida che canta? –

Dice l’uomo sbattendo le braccia contro i banchi

“ No, no insomma non è possibile fare lezione in questa classe “

Pensa arrabbiato.

- Non stata io, questa volta –

Si difende Selma(che di solito fa il juke-box 6 ore su 6)

- No, lo so che non sei te, Selma. È la tua compagna di banco –

- Ma oh, prof come si permette? Io non ho cantato –

Lui esplode definitivamente

- Non tu Fatma, Giada! –

- AH, allora va bene –

Lui avrebbe davvero voglia di mettersi le mani nei capelli(se li avesse)

Guarda l’orologio e…

- Cristina, è l’una e diciotto, non puoi uscire –

La ragazza, già in piedi con lo zaino in spalla si risiede

- Prof, ma il mio fa una e venti –

Lui la squadra un attimo

- E, il tuo orologio è avanti –

- No, prof è perfettamente regolato con l’orario del pullman in modo che riesca a prenderlo –

- A me non interessa, adesso sono la una e diciannove, tra un minuto esci –

- Fighi com’è pignolo –

Esclama la ragazza.

Riprende a spiegare, riuscendo a fare due minuti consecutivi di spiegazione(e mandando fuori la povera sottoscritta che deve correre per non perdere il pullman).

Il brusio di sottofondo si è un po’ attenuato perché, essendo quasi la mezza, tutte le ragazze sono impegnate a mettere a posto la roba negli zaini.

- Insomma, io sto ancora spiegando! Cosa mettete via? Mancano ancora cinque minuti! Ma a voi chi l’ha insegnata l’educazione?... –

La tiritera è la solita: che non si può far lezione, che poi prendiamo brutti voti ed è colpa nostra, che siamo stramaleducatissime…

Alla fine la campanella suona, per fortuna...

E mentre la classe esce simile ad un onda barbarica alla conquista di roba, o ad un ippopotamo obeso in tutù sul palco della Scala che esegue un triplo Axel avvitato carpiato in direzioni opposte con le due metà del corpo mentre…si ok la smetto…

Finalmente la giornata è finita per tutti…

Sapete, dicono che fare il professore a volte è davvero difficile…ma fare lo studento lo è ancora di più! XD

  
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