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Autore: Frasil_    19/12/2013    0 recensioni
Lucien, Dragorubino, colore nero. Strafottente, arrogante, dal cuore di ghiaccio come gli occhi suoi, immerso in un mondo fatto di rabbia, d'odio, di un dolore nero e soffocante, dove l’amore è solo una lontana fantasia.
Noel, Fenicebianca, colore bianco. Puro, piccolo come una goccia d'acqua, immerso nella dolcezza e bellezza di un universo che solo un cieco potrebbe immaginare, dove l’amore è l’unico sentimento che esista nei suoi ingenui pensieri.
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«Non t'innamori, e neppure piangi mai.
Fumi la tua sigaretta, e ti fai di qualche cosa buona.
Cerchi il tuo spartito migliore, e intanto c'è lui che ti impedisce di ascoltare.
Gli urleresti di andare a farsi fottere, ma intanto con le mani già ti cerca.
Ti tasta il volto, e scrive sulla carta cose che di te neanche avevi mai notato.
E allora ti fa stare zitto, e forse -
Forse ti fa anche amare.»
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Piccola introduzione: Salve a tutti. Siamo due ragazze, amanti della scrittura e dei Giochi di Ruolo. E' proprio grazie ad uno di questi che la nostra storia è nata, frutto di numerose e toccanti role che ci hanno fatto emozionare. Abbiamo deciso di  scrivere una FF che si basasse sulla storia d'amore tra i nostri due personaggi maschili, Lucien e Noel, sperando che possa piacervi così come è capitato a noi.
La nostra storia è ambientata in Islanda, all'interno di un enorme Castello dove i due ragazzi studiano per 7 lunghi anni. Abbiamo preso spunto da Harry Potter,  dunque la scuola è divisa in 4 diverse casate. Lucien e Noel appartengono a due case del tutto opposte tra di loro: Dragorubino e Fenicebianca. Vi spiegheremo nel corso della storia in cosa consistono entrambe. 
Lucien e Noel, un ragazzo che odia il mondo ed un piccolo non vedente, sono molto diversi, e probabilmente nella vita reale non si sarebbero mai potuti innamorare, ma noi l'abbiamo reso possibile. 
In questo primo capitolo trovate una breve lettera di Lucien che funge da prologo iniziale. Speriamo che vi possa piacere, e se leggete non esitate a recensire.
Grazie mille. 

 

Neve in Islanda
Prologo. 

 
Lucien Pov 
Verde come il parco

 
 
“Volevo dire a Dio che non gli credo più.
Volevo dire, ch’ho fatto bene a consumare la mia vita in una fottuta sigaretta.
Che ringrazio al Diagb Diavolo, se respiro catrame; se mi allento con gli anni.
Che le carta che pesto con le dita, si macchia sotto al mio tocco.
Che sarebbe curioso, soffermarmi a guardare le impronte che creo, le linee che mi formano.”



 
Poi la penna gli cade di mano e rotola sul foglio.
E’ un pastello verde, scuro come gli alberi che circondano la scuola, o il parco -il parco-.
Consumato, per tingere chissà quanti volti annoiati.
Lucien non lo sa, ma le pupille gli si dilatano; gli occhi gli si arrossano.
Scaccia il pastello verde, come fosse il suo male peggiore.
Lascia che rotolando, percorri tutto il piano della scrivania, fino a cadere a terra.
Che perfino quel suono fioco, lo fa sobbalzare sulla sedia.
Maltratta l’astuccio lì a fianco, e ne ruba una penna, d’inchiostro invece rosso.



 
“Mi sta guardando.”
 
Le dita piegano un angolo del foglio, quasi lo strappano.
Lucien trema.

 

 
“Mi sta guardando.
Anche l’inchiostro è rosso.
Le mie mani sono rosse. Le mie unghie sono rosse.
Le mie la lacrime, sono rosse.
Mi sta guardando, forse si chiede perché.
No, no, probabilmente gli sta chiedendo scusa.
Sì, è lui che gli chiede scusa.”

 
Poi si ferma, ancora.
Con la testa china sul foglio, Lucien non vede più.
Una goccia d’acqua gli bagna il foglio, già macchiato dalle impronte delle dita, rosse.
-pioggia- pensa lui.

 
“Zanna, lui 
Lui si fidava di me.”
 

 

 
Un punto alla fine, ed una minuta “N” all’angolo, così piccola che in pochi l’avrebbero osservata.
Chi poi, neppure Lucien lo sapeva.
Neppure Lucien, lo voleva.
Quando alza la testa, il mondo si cancella.
Lascia solo un faro che luccica, che gli tradirà il respiro.



 
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