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Autore: Sorrow_Jus    19/12/2013    0 recensioni
E' la storia di tre adolescenti,catapultati in mondo nuovo.''Q.A.N''. Avranno a che fare con magia,alchimia,transmutazione,il tutto per rivendicare il loro passato e le persone care perse.
Ma quando magia e competizione si scontrano a causa dell'invidia,la storia prende una via inaspettata...
Alojzy,Halo e Kuraudo vi augurano buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Alojzy era lì, immobile davanti a quel portale. 
Diede un'ultima occhiata al libro dietro di lei, aperto alla pagina 15.
Nella sua testa regnava il chaos. I suoi occhi tornarono al portale. Qualcosa la attirava verso il portale, qualcosa che avrebbe potuto facilmente respingere, ma lei era ormai in preda alla confusione e non le restava altra scelta se non entrare.
Tutto intorno a lei sparì, lasciandola sospesa nel buio e nel vuoto. Alojzy si guardò attorno per un attimo, poi guardò se stessa. I suoi capelli dorati, che lei solitamente teneva sciolti, erano ora raccolti in uno chignon, e al posto della divisa scolastica che indossava, era apparsa una strana uniforme.
Color viola, simboli dorati a cui lei non riusciva a dare un significato. Una sciarpa lunga e nera, fatta di pelliccia, un ciondolo strano che attirò subito la sua attenzione. Una boccetta alata contenente uno strano liquido rosso. Osservò meglio le piccole ali attaccate alla boccetta. Vi era un' incisione difficilmente leggibile. Riuscì a decifrarla, erano tre lettere divise da un punto. "Q.A.N."
 
La sua mente si perse di nuovo.
Non riusciva a trovare un senso a quelle lettere, ma non ebbe molto tempo per pensare. Il vuoto in cui fluttuava si squarciò, una luce bianca la puntò, facendole perdere momentaneamente i sensi.
 
Fu svegliata da fastidiosi rumori.
Un'espressione disorientata apparve sul suo volto.
Si trovava su un letto di una piccola stanza con una sola finestra. Non si fece molte domande su come era arrivata lì.
Alzò gli occhi e guardò ciò che aveva intorno. Un armadio rovinato, pieno di graffi simili a quelli in canide; Una grande scrivania stracolma di libri e fogli stropicciati, matite, penne e matite rosicchiate;
Un grande specchio che puntava alla finestra, rotto, con la cornice in legno anch'essa rovinata.
 
Evidentemente non era stata l'unica a mettere piede in quella stanza. Si alzò e guardò dalla finestra.
Sgranò gli occhi, incredula di ciò che vedeva. Un rumore sospetto la riportò alla realtà.  Rimase immobile, in attesa, finché non si presentò una voce.
 
-Ciao.- si sentí dire.
Era la voce di una ragazza.
Alojzy si girò a guardarla attentemente.
All'apparenza, era più grande di lei, forse di un paio di anni. Aveva i capelli lunghi, lisci, di un grigio chiaro tendente al bruno nella parte più bassa.
Gli occhi di una volpe, del colore dell'oro, che brillavano nella penombra della stanza. Lei, almeno, sembrava una ragazza normale, se non si contavano gli occhi. Indossava dei vestiti normali, una maglietta rossa e dei pantaloncini corti blu, nonostante fosse sera e facesse freddo. Bastò un piccolo gesto per far capire ad Alojzy che la persona che aveva davanti non era una normale ragazza.

Un sorriso agghiacciante apparve sul volto dell’estranea. Canini lunghi e affilati, che le ricordavano molto quelli di un cane selvatico. Alla vista della faccia preoccupata di Alojzy, lei rispose ridendo.

-Sai, non sei la prima a cui faccio questo effetto. Molti miei compagni di stanza sono scappati vedendomi, ma.. – Osservò meglio, quasi con stupore, che lei non scappava affatto. Era davanti  a lei, a fissarla con uno sguardo misto tra paura e confusione. – vedo che il coraggio non ti manca affatto, benvenuta a Q.A.N-

Q.A.N? Era questo a cui si riferiva la strana incisione del ciondolo?

Halo balzò fuori dal suo letto e le andò incontro. – Lo avrai un nome, no?-. Inclinò leggermente la testa, in attesa della risposta.

- Mi chiamo Alojzy…- rispose lei con un filo di voce, per poi tornare ad ammirare il panorama dalla finestra.
- Dove sono… e soprattutto, cosa ci faccio qui?- Prese in mano il ciondolo che aveva al collo e lo fissò attentemente, girandolo e rigirandolo, attirando la curiosità della sua nuova compagna di stanza.

- Lo hai anche tu, vedo. – disse lei tirandolo fuori da una tasca. – a questo punto è ufficiale. -

Alojzy non fece in tempo a chiedere di cosa lei stesse parlando, fu interrotta nuovamente ancor prima di avere il tempo per parlare.

-Dai un’occhiata al fondo della boccetta.-

Alojzy obbedì. Vi era un’altra incisione su di essa.  -2^Z …. -

-Terza classe, corridoio, secondo piano. A quanto pare,ci vedremo molto spesso! Io sono nella classe 4^Z, è accanto alla tua.- Sul volto di Halo apparve un altro sorriso inquietante.

2^Z? 4^Z? Cosa intendeva Halo?

-Prendi ciò che ti serve ed esci, veloce!- concluse Halo mettendosi un lungo cappotto di pelliccia bianco, poi uscì fuori lasciandola in preda a mille pensieri.
Alojzy sospirò e la seguì, ripensando a ciò che attimi prima aveva sentito, e mentre correva diede un'occhiata alle porte delle altre camere. 
Erano centinaia, e vi erano anche altri piani.
Non fece attenzione a dove stava correndo,e finì con lo sbattere addosso a qualcuno che, evidentemente, aveva come lei la testa altrove...
   
 
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