Film > Thor
Ricorda la storia  |      
Autore: DanielaRegnard    19/12/2013    3 recensioni
{Lievi spoiler da The Dark World.
L’eternità è un periodo estremamente lungo, specialmente per gli dei. Loki se ne stava rendendo conto, trascorrendo i giorni, le settimane, forse i mesi, all’interno dei quella cella. Quanto tempo fosse realmente passato non lo sapeva.
«Ironico.» ridacchiò appena Loki, seduto sul letto, le mani unite.
«Qual è stata la mia prima parola?» chiese, dopo un lungo minuto di pausa, il Dio dell’Inganno.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frigga, Loki
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Born to be a Liar



L’eternità è un periodo estremamente lungo, specialmente per gli dei. Loki se ne stava rendendo conto, trascorrendo i giorni, le settimane, forse i mesi, all’interno dei quella cella. Quanto tempo fosse realmente passato non lo sapeva, ma probabilmente meno di un anno.
Logico, comunque, che per il Dio dell’Inganno il tempo sembrasse non passare mai; era abituato a vivere con un obbiettivo da raggiungere, era abituato a vivere correndo, combattendo anche per dare un senso alle sue giornate, per dare un senso alla sua esistenza.
Cercando solo di rendere realtà la bugia con la quale era stato nutrito sin dalla nascita.
Ed ora che non poteva più correre, combattere, ora che non poteva più fare niente che non fosse leggere, guardarsi intorno per la cella o giocare con qualche pedina degli scacchi che aveva in giro per la stanza, le giornate gli sembravano infinitamente più lunghe delle normali.
Le ore passavano dannatamente lente, persino riusciva a prendere sonno, si svegliava rendendosi conto che aveva dormito meno di un paio d’ore.
 

 
«Entrambi siete nati per essere re.»
 
Bugiardo.
Dannato vecchio bugiardo.
Facile mentire per non affrontare i problemi, certo. Facile far credere ad un ragazzino di avere dei diritti di nascita, e poi di punto e in bianco negargli tutti quei diritti, tutti quei sogni.
Loki si era visto portare via tutto; la sua esistenza si basava su una bugia.
 


 
«Tu sei mio figlio.. Ho cercato di proteggerti dalla verità.»
 
Per Loki, anche questa non era che una bugia.
Proteggerlo, proteggerlo da che cosa?  Dalla sofferenza che, adesso, il Dio dell’Inganno stava provando? Allora, sentenziava infantilmente Loki, avrebbero dovuto lasciarlo morire su quelle rocce di ghiaccio invece di portarlo ad Asgard e fargli credere di essere qualcosa che non sarebbe mai diventato.
 
«Ironico.» ridacchiò appena Loki, seduto sul letto, le mani unite, con accanto l’illusione di sua madre.
Frigga andava a trovarlo quasi ogni giorno, per quanto tempo poteva. Probabilmente era l’unica che ancora si preoccupava del suo stile di vita, e tentava di fare di tutto per rendere al figlio più sopportabile il fatto di essere condannato in eterno ad una cella.
Quando lo sentì ridere parlando, la donna si voltò verso di lui, come per chiedergli, con il solo sguardo, il motivo della risata.
«Stavo riflettendo, madre…» si bloccò Loki, accigliandosi appena, e guardando la dea con la coda dell’occhio.
«Qual è stata la mia prima parola?» le chiese, dopo un lungo minuto di pausa, il Dio dell’Inganno. Frigga inizialmente si domandò il perché di quella domanda tanto insolita, strana quanto fuori luogo, ma vi rispose comunque.
«Madre, Loki.. Ma perché?»
«Perché la mia prima parola è stata una menzogna.» concluse Loki, mantenendo un ironico sorriso sul volto, questa volta voltandosi verso la donna per guardarla. Questa, non seppe cosa rispondere all’affermazione del figlio, ma concordava con lui nel pensare che fosse ironico.
Loki rifletteva; rifletteva sul fatto che avevano fatto bene a chiamarlo “Il Dio dell’Inganno”, anche la sua prima parola era stata un inganno, infondo.  Rise ancora, stendendosi laterale sul letto, lasciando solo le gambe giù dal letto.
«Loki, è una bugia solo se desideri che lo sia..» gli rispose la madre, sorridendogli.
Il Dio dell’Inganno borbottò qualcosa contro il cuscino, senza che la madre potesse sentirlo; lei l’aveva preso alla sprovvista, ma forse era una delle poche cose che Loki ancora desiderava sentirsi dire dai suoi genitori.

 
Infondo, le bugie sono tanti tasselli di un puzzle chiamato verità. 






Angolo dell'Autrice
Salve!
Uh- E' la prima volta che scrivo di Loki... E' la prima volta che scrivo su un personaggio dell'universo di Thor, realmente. 
Inutile dire che amo Loki, e che da un bel po volevo scrivere qualcosa su di lui, e quando finalmente l'ispirazione è arrivata, proprio mentre completavo un saggio breve, non ho saputo resistere; ho preso una penna e ho iniziato a scrivere.
Una piccola nota: non so quale sia vearmente stata la prima parola di Loki, potrebbe essere stata "madre" così come potrebbe essere stata "pappa". Così, per dire.
Immaginate un piccolo Loki andare gattonando da Odino e urlargli "pappa".
No, vabè, tornando seri... Grazie per esservi spinti a
leggere fino alla fine, e probabilmente scriverò ancora in questa sezione.
Fatemi sapere cosa ve ne pare, soprattutto se sono riuscita a rendere bene il personaggio di Loki.
Alla prossima!
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: DanielaRegnard