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Autore: alwaysFPI    19/12/2013    3 recensioni
le porte si chiusero e il treno ripartì, così rimasi sola in un tunnel buio e freddo
questa è la mia prima fanfiction, se vi piace potete lasciarmi un commento.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                   L'ULTIMA NOTTE  -Quella sera stavo ritornando a casa,da una lezione di karate.Dovevo tornare con la metropolitana, ma avevo un po' di paura perchè non ero mai andata da sola in metro a quell' ora. Stranamente nonostante non fosse tardi la metropolitana era deserta; alla biglietteria c'era uno strano personaggio che non avevo mai visto prima, il signore mi diede un biglietto che apparentemente, sembrava uguale a tutti gli altri che ho sempre acquistato; guardando più attentamente, notai che invece del sorriso sella faccia della persona rappresentata sul biglietto, era stato stampato un ghigno inquietante. Presi il treno al volo, perciò non mi accorsi che il vagone era completamente vuoto, mi sedetti aspettando di arrivare a destinazione. Ad un certo punto  il treno si fermò di botto e le porte si aprirono, io uscii dal vagone per vedere se le altre persone sapevano cos' era accaduto,ma quando superai il vagone da dove ero uscita, le porte si chiusero e il treno ripartì ;così rimasi sola in un tunnel buio e freddo. Non sapevo cosa fare, avevo paura di muovermi e mi sembrava di sentire strani rumori , cercavo di vedere qualcosa ma era tutto buio. Mi accovacciai cercando di non piangere ,ma di pensare alle probabilità che avevo di uscire da quella situazione. C'era un forte odore di ferro che sembrava volermi portare al soffocamento, sentivo attraverso la schiena che era poggiata contro il muro, l' umidità della parete. Ad un certo punto mi sembrò di scorgere un movimento nel buio, in quell'istante mi ricordai di avere una piccola torcia come portachiavi, la presi cercando di non fare rumore. Facendomi luce con la piccola torcia guardai il pavimento nero di fuliggine e polvere intorno a me,ma non vidi nulla. I rumori ricominciarono. Avevo paura, perciò decisi che sarebbe stato meglio muoversi; all' inizio camminai lentamente cercando di fare il meno rumore possibile, poco dopo sentii delle voci, più che altro sei sussurri che sembravano ripetere sempre la stessa frase. Mi fermai e pian piano le voci si fecero più chiare, non ci misi molto a capire quello che dicevano; era il mio nome:  ripetevano sussurando. Avrei potuto illudermi che fossero dei soccorsi, ma ero sicura che non lo fossero, le voci pronunciavano il mio nome  in modo così spettrale da far sembrare che significasse morte. Incominciai a correre sempre più veloce nei tunnel scuri, cercando di seminare quelle voci di cui non sapevo la provenienza. Corsi per un tempo che a me sembrò infinatamente lungo; quando mi fermai ero sfinita, avevo il fiatone e non sentivo più le gambe, sapevo che non sarei riuscita a correre per molto ancora, avrei dovuto scegliere se continuare o nascondermi cercando di ingannare le voci; decisi per la seconda, cercai disperatamente una porta, una rientranza nel muro o qualcosa del genere al lume della mia torcia. Dopo minuti di ricerche pensai di essere spacciata, e le voci si facevano sempre più vicine; guardai dall' altro lato del tunnel e notai una porta, sarei dovuta correre e arrampicarmi dall' altra parte prima di raggiungere la porta, calcolai che ci avrei messo una decina di minuti e ne avrei avuti ancora qualcuno prima dell' arrivo delle voci. Saltai e corsi verso la porta con il cuore in gola, riusci ad arrampicarmi, ma, mentre cercavo di aprire la porta che sembrava avere i cardini arruginiti le voci si fecero vicinissime, mi girai e vidi comparire delle figure a metà tra umani e animali: ibridi. Cercai disperatamente di forzare la porta, ma non riuscivo ad aprirla; sentivo su di me lo spostamento d' aria causato dai loro sussurri, adesso dicevano altre parole oltre al mio nome, queste parole:, il suono di queste orribili parole sembrava un gracchiare di corvi, gli ibridi si avvicinarono sempre di più, io cercai di urlare ma era come se la mia voce si fosse fermata in gola, ed emisi solo un verso strozzato, l' ultima cosa che vidi fu una faccia mostruosa e poi un velo scuro cadde su i miei occhi.Così mi hai preso THANATOS!  
  
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