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Autore: Wounded_Lonely    19/12/2013    2 recensioni
Nel 1960 una bambina viene lasciata all'entrata della casa di Marius Black. Il suo nome è Hermione, Ha uno strano tatuaggio sulla schiena, è potente con la magia senza bacchetta e ha poteri infiniti. Lei è oggetto di mistero, d'avarizia e di potere per tutti quelli intorno a lei e così come il tempo passa molti la vorranno e lei farà scelte che cambieranno il futuro. Ma per adesso dovrà trattare con scherzi, amore e desiderio!
Sarà anche una Remus/Hermione e probabilmente anche altre coppie!
La storia originale si chiama Phoenix Love (ma va?) e l'autrice è Kaledoscopewriter e la trovate su fanfiction.net
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                                                     Non sono la Rowling perciò non ho il copyright di Harry Potter (sfortunatamente) anche la storia non è mia







 
  • I singhiozzi echeggiavano nella foresta come un animale ferito.

    “Dimmi cosa fare?” chiese Hermione disperatamente con Harry sulle sue cosce, le sue lacrime cadendo sul suo viso sporco. Teneva la sua testa così gentilmente, come se si potesse rompere sotto la leggera pressione dei suoi polpastrelli.
    “Hermione, io-” sussurrò Harry prima che un tremolante respiro facesse salire il suo petto e facendouscire una pozza di sangue dalla sua bocca. “Harry!” urlò Hermione; la sua visione sfocata da una cascata senza fine di lacrime nel mentre che guardava la vita sparire lentamente dagli occhi verde vivo di Harry James Potter.
    “Nononono” pianse Hermione quando Harry guardò insù rilasciando un ultimo debole respiro.
    ”No! Stai con me Harry! Devi stare con me! Ti prego! Non andartene... ti prego, ti prego non lasciarmi!” pianse Hermione, la sua testa sul suo petto immobile. Singhiozzi percossero il suo emaciato corpo nel mentre che piangeva lacrime valide per mille anni di dolore. Il tempo si fermò per lei in un momento con solo dolore e dispiacere. Non sapeva quanto era rimasta lì a piangere, senza curarsi degli impietositi occhi pieni di lacrime fissati su di lei.
    Harry era morto, sparito per il resto della sua vita.
    Adesso avrebbe avuto solo ricordi di quando era vivo; non avrebbe mai risentito la sua voce, sentito i suoi occhi su di lei o visto le sue mani sulla sua pelle pallida.
    Comunque, non sarebbe mai stato troppo lontano da lei; avrebbe tormentato le sue memorie ogni giorno della sua vita.
    E questo era sbagliato!
    Harry non sarebbe dovuto morire!
    Non sarebbe dovuto essere un horcroux!
    Cosa stava pensando Silente?
    Come poteva lasciarlo accadere?
    Come aveva potuto indirizzato consapevolmente Harry verso la sua morte?
    Come credeva che loro, che lei, avrebbero potuto riprendersi dalla sua perdita?
    Perché lui era molto di più che Il-Ragazzo-Sopravissuto, molto di più che il Prescelto. Lui era Harry, emozionale,triste e la persona più ottimistica che lei conosceva!
    No, se Silente pensava che spedire Harry verso la sua morte fosse l'unico modo, allora si sbagliava!
    Semplice.
    Ed era compito di Hermione riparare questo orribile sbaglio.
    Harry Potter non morirà questo giorno perché Harry Potter non sarebbe diventato un horcroux.
    Hermione avrebbe fatto in modo di esserne sicura...
    ...O,O...
    Marius Black era un uomo che viveva senza affetto o significato.
    Ad una giovane età imparò della sua insignificanza quando i suoi fratelli maggiori esercitarono la magia e promisero con facilità tutti figli purosangue e lui non poteva.
    L'esperienza di essere all'inizio accettato e coltivato e poi evitato e scacciato dall'albero di famiglia lasciò il povero Marius con poche o niente emozioni. Era vuoto dentro, pieno di odio per se stesso e sogni irrealizzabili.
    Tutto questo perché non poteva praticare la magia e ridotto a essere un essere inferiore ai sanguesporco o i babbani perché almeno loro non erano mai nati con la magia.
    Ma lui si, eppure... lui era un maganò.
    Non dimenticherà mai i volti della famiglia che lo ha scacciato e non si dimenticherà mai il senso di tradimento.
    Comunque lui era ancora un Black e quindi viveva da solo dove la famiglia l'aveva confinato- la parte babbana di Grimmauld Place 12. Non era invitato agli eventi di famiglia e non era lì per vedere la nascita della sua sorella più piccola, Dorea.
    Ma era ancora un Black, almeno di nome. Quindi lo sorprese quando, molti anno dopo, era stato invitato al matrimonio di Dorea e Charlus Potter. Per molto tempo non sapeva se andarci oppure no. Era convinto che fosse un qualche crudele trucco che avrebbe portato solo a qualche brutto gioco. Ci andò comunque
    . Si, per tutto il il dolore e sofferenza la famiglia Black e i loro principi da purosangue lo misero attraverso, lui li desiderava- desiderava il loro splendore magico. Marius era un omo orgoglioso, tanto da non ammetterlo neanche a se stesso.
    Quando arrivò fu scioccato e deluso che non c'era circa nessuno. Non suo Padre o sua Madre ne suo fratello Pollux o sua sorella Cassiopea. C'era un sacco di gente comunque
    . Non riconoscé nessuno di loro ma seppe subito chi era sua sorella anche senza l'aiuto in più del vestito bianco da sposa per indicarlo. Era tutto nei modi di fare. Urlava Black nella sua postura rigida, dal ben mantenuto aspetto e anche se era in stadio avanzato di gravidanza, stava sui tacchi alti e sorrideva come se non avesse un problema al mondo. Quando lo guardò, seppe che l'aveva riconosciuto subito. I loro simili occhi grigi quando si incontrarono nella stanza contenevano lo stesso dolore, la stessa conoscenza e la stessa durezza che solo chi era stato educato dai Black poteva conscere. Parlarono per un po' nel quale Marius venne a conoscenza che sua sorella era considerata una disgrazia per essere rimasta incinta fuori dal matrimonio e scacciata per sposare Charlus Potter che era stato velocemente considerato un traditore del proprio sangue. La ascoltò esprimere un po' di dolore per il fatto che non abbiano potuto avere una bella relazione tra fratelli tra i due ma lui non disse niente semplicemente perché era geloso.
    Bello, anche se Marius pensava di non poter veramente amare o essere vicino ai maghi, faceva troppo male.
    Tutto questo cambiò quando ritornò a casa a Grimmauld Place quella stessa notte.
    Perché una bambina era stata posta all'entrata della sua porta e questo bebè aveva una bacchetta nella sua coperta stretta. E quando la bambina sbatté i suoi bagnati occhi marroni e lo guardò con un tale aperto bisogno che il vecchio e duro Marius si innamorò istantaneamente di lei.
    ...O,O...Cinque anni dopo...
    Albus Silente era un uomo che poteva indiscutibilmente praticare magia potente e dotata. Quando un talento naturale nasceva era una cosa magnifica ma quando viene coltivata e imbrigliato in qualcosa di straordinario, quella era una semplice benedizione. Albus Silente aveva coltivato il suo talento naturale invece di semplicemente lasciarlo a sé stesso e ha preso i benefici di farlo, diventando uno dei più talentuosi maghi del secolo.
    Ma anche Silente stesso dubitava che quello che la bambina davanti a lui stava facendo potesse essere considerato un talento naturale.
    I suoi occhi blu guardavano attentamente dalla cucina di Grimmauld Place una ridente ragazza che giocava nel piccolo giardino del cortile. L'ha guardata per tutto il giorno, venendo alla casa di Marius Black per la sua insistenza che sua figlia, Hermione, era qualcosa di magicamente prodigioso.
    Silente non era veramente interessato all'inizio- certo tutti i bambini magici potevano fare una notevole magia senza bacchetta quando erano piccoli e onestamente aveva pensato che forse il “famoso” magonò stava esagerando sulle sue capacità, essendo non abituato a dimostrazioni di magia.
    Adesso poteva ammettere che si era terribilmente sbagliato.
    Hermione Black era molto più di un prodigio, era più che eccezionale... era qualcosa di introvabile.
    Guardò la bambina continuare a giocare nella luce calante con le lucciole: guardò come disappariva e poi appariva per il piccolo cortile cercando di catturare le piccole creature in un barattolino che continuava a far ingrandire nelle sue piccole mani.
    L'aveva guardata precedentemente durante il giorno quando aveva schiantato senza bacchetta e non verbalmente un coniglietto che era arrivato nel cortile e corso verso di esso, preso e risvegliato.
    E la lista dei suoi prodigi continuavano e continuavano. Silente mentirebbe se dicesse che non desiderava la bambina. Praticare la magia era normale per un bambino ma questa bimba, con incontrollabili ciocche e occhi che notavano tutto, stava facendo rivoluzionava tutto quello che il mondo magico conosceva.
    Praticava la magia come un elfo.
    Uno schiocco delle sue dita e sembrava che fosse capace di fare qualunque cosa uno studente al settimo anno di Hogwarts poteva fare. Questo fece pensare a Silente cosa poteva fare con una bacchetta.
    “La nasconderò Marius” Silente disse senza levare gli occhi di dosso dalla ridente bambina.
    Marius aggrottò le ciglia, fissando l'anziano prima di lui con occhi sfiduciosi.
    “Tu la nasconderai Albus?” Disse Marius freddamente, un'ondata di possessività e grande avarizia lo possedè.
    Lui aveva cresciuto la bambina per 5 anni e sapeva per primo quanto potente lei poteva essere ed era orgoglioso che era stato lui ad essere scelto per crescerla e non lascerebbe nessuno portarla via da lui; non sopo tutto quello che gli era stato levato durante la sua vita.
    Lo sguardo blu di Silente guizzò e si scontrò ,solo per un secondo, con il grigio prima di ritornare a guardare le bambina un'altra volta.
    “Anni fa hai trovato questa straordinaria bambina sulla tua entra di casa, con a malapena una bacchetta e un biglietto e l'hai onorabilmente presa e cresciuta come se fosse tua figlia,” affermò Silente, la sua voce stranamente solenne”e adesso, oggi, mi hai chiesto di venire a vedere la spettacolare magia di tua figlia... e adesso ti devo dire che tua figlia deve essere nascosta. Sarà bramata dall'oscurità e cacciata come un animale se si dovesse sapere di lei. Lo sai, Marius e tu sei troppo vicino a questa oscurità e lei è troppo giovane per capire fin dove arrivano i suoi poteri per poter provare a controllarli davanti agli altri. Sarebbe un grosso rischio tenerla qui.”
    Gli occhi di Silente erano severi e sapienti mentre fissava Marius.
    “La mia 'famiglia' non ha varcato* la mia porta da più di vent'anni! Quindi non provare ad usare qualche subdola scusa con me! E posso proteggere mia figlia, Albus! Ci puoi nascondere da qualche parte fuori dallo stato! Possiamo volare in America o in Australia o ovunque-!”
    “Non servirebbe a niente Marius, a niente.” Interruppe Silente, scuotendo la testa con rimorso.
    Un'ondata di rabbia esplose in Mario che sbatté la mano davanti all'anziano.
    “Non ti lascerò portare mia figlia via da me! Sono venuto da te perché mi fidavo! Ho pensato che saresti stato capace di aiutarci ma vuoi solo il suo potere per te stes-”
    “Voglio tua figlia al sicuro Marius e fuori dalla portata del male che la trasformerà in nient'altro che in una macchina per uccidere. E si, voglio plasmare i suoi poteri con le mie mani-”
    “Visto! Non avrei dovuto fidarmi di te-”
    “Ascoltami vecchio amico; capisco il tuo dolore e la tua sofferenza ma sai bene quanto me che c'è solo un posto dove tua figlia può essere al sicuro ed è Hogwarts... deve essere allenata in modo che non sia una minaccia per se stessa e in modo che possa proteggere la sua mente! È inevitabile che ovunque tu la porta lei verrà cercata dappertutto... Deve venire a Hogwarts ed essere allenata dalle persone che conosci da anni ed di cui ti fidi, Marius. Lo sai..."
    *La versione originale sarebbe "Has darkened my doorsteps" che secondo me ha significato sia di oscurato nel senso di fare ombra che nel senso di oscurare con il male. 

    A/N: Questa è una traduzione. Tra poco pubblicherò la seconda parte del secondo capitolo. Per favore recensite

  
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