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Autore: plubuffy    19/12/2013    1 recensioni
Hongbin sospirò mentre seguiva lo stretto sentiero attraverso il parco. C’erano alberi su entrambi i lati e ogni dieci passi più o meno ve ne era quasi sempre uno con una piccola lanterna blu di carta appesa tra i rami. Hongbin aggrottò le sopracciglia alla vista delle prime, per poi rinunciare a chiedersi spiegazioni. Era Sanghyuk. Il ragazzo ideava sempre questi strani piani che di solito includevano intrufolarsi in svariati luoghi nel bel mezzo della notte. E in qualche modo, riusciva sempre a trascinarci Hongbin. Non che Hongbin avesse poi niente da ridire. Le idee pazze del maknae di solito finivano per essere divertenti.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hongbin, Hyuk
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Saaaaaalve genta!!

 Sono tornata, in un nuovo fandom con una fanfiction fluffosa sulla HyukBin.

Ci tengo a precisare che la fanfiction non è mia, ma di Azirra che è stata davvero gentile a darmi il permesso di tradurre questa storia davvero carina!

Per chi volesse il link della storia originale eccolo qui Midnight Date

Spero di aver fatto un lavoro decente, mi è capitato di correggere traduzioni di altre persone (vedi Josa) ma fatta una da sola mai… ho cercato di essere il più fedele possibile alla fic, rendendola scorrevole in italiano… fatemi sapere se ci sono riuscita!
Se a qualcuno andasse di commentarla, sarei felicissima di poter tradurre i vostri commenti all’autrice!

Non ho altro da dire, se non dei ringraziamenti speciali per:

Umpa_Lumpa –Che mi ha betato la traduzione (con tanto di scleri xD) nonostante dei vixx sappia poco e niente XD grazie Duckie!!!!!
PatheticRomance – che mi ha dato l’ultima conferma per la fic tradotta, grazie amora <3
e Pinee – che poverina XD ha dovuto aiutarmi quando non conoscevo qualche parola sfiacchendosi per me XD grazie a lot! XD <3

Okay, ho realmente finito (è più lunga la nota che la fic D: ) vi lascio alla lettura.

Baci,

Plubuffy :3

 

 

Midnight Date

 

 

Hongbin sospirò mentre seguiva lo stretto sentiero attraverso il parco. C’erano alberi su entrambi i lati e ogni dieci passi più o meno ve ne era quasi sempre uno con una piccola lanterna blu di carta appesa tra i rami. Hongbin aggrottò le sopracciglia alla vista delle prime, per poi rinunciare a chiedersi spiegazioni. Era Sanghyuk. Il ragazzo ideava sempre questi strani piani che di solito includevano intrufolarsi in svariati luoghi nel bel mezzo della notte. E in qualche modo, riusciva sempre a trascinarci Hongbin. Non che Hongbin avesse poi niente da ridire. Le idee pazze del maknae di solito finivano per essere divertenti.

Era questo il motivo per cui Hongbin era lì ora, nel bel mezzo di un parco chiuso, nel bel mezzo della notte e nel bel mezzo di chissà quali guai. La nota di Sanghyuk (che Hongbin aveva trovato attaccata sulla sua fronte dopo che si era svegliato da un sonnellino pomeridiano) era vaga, come al solito. C’era solo scritto di incontrarlo “all’albero sulla collina con il nodo che somiglia al sedere di Jaehwan-hyung a mezzanotte”. Avrebbe riconosciuto l’albero anche senza il commento sul sedere, visto che spesso si erano seduti insieme in quel posto a parlare. Lo spiazzo in cima alla collina era in assoluto il punto migliore per accomodarsi e osservare le stelle. Hongbin controllò l’orologio per la centesima volta. 12:17. Potrebbe essersi un po’ perso prima di trovare il sentiero di lanterne. Sperò che Sanghyuk non fosse già finito nei guai senza di lui.

Finalmente il piccolo sporco sentiero cominciò a condurlo su per una esageratamente ripida collina. Hongbin sbuffò. Era già esausto dalle prove di ballo del giorno, e questa "passeggiata" attraverso i boschi stava per ucciderlo completamente. Mentre si avvicinava alla cima della collina, si accorse che l’albero-con-il-sedere era decorato con le stesse lanterne blu che lo avevano portato fino a lì. Solo che questa volta, ce n'erano almeno una ventina di varie dimensioni e colori. Alla base dell'albero, c'era una figura alta, accasciata contro di essa, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.

"Han Sanghyuk, ti conviene che ne valga la pena" sibilò Hongbin mentre arrancava verso l'albero. La figura sobbalzò sorpresa, scattando in piedi.

 “Hyung! Sei venuto!” Sanghyuk mezzo urlò mentre saltellava su e giù eccitato. Il diretto interessato mise una mano sulla bocca del più piccolo e un’altra sulla sua spalla per tenerlo fermo.

 “Fa silenzio! Vuoi essere beccato qui?!” Hongbin sospirò mentre il più piccolo improvvisamente smise di saltellare e lo guardò con un innocente sguardo da cucciolo. Sapeva che il maknae era tutto fuorché un cucciolo innocente, ma allontanò comunque le sue mani. “Okay, qual è il tuo strambo piano questa volta?”

Sanghyuk sogghignò e indicò la coperta dove stava seduto prima. L’altro aggrottò le sopracciglia, chiaramente non capendo quali fossero le sue intenzioni. Il compagno s’inginocchiò e iniziò a scavare nel suo zaino, che era appoggiato contro l’albero. Finalmente trovò quello che stava cercando e alzandosi lo mostrò ad Hongbin. Era un piccolo contenitore per il cibo di colore blu navy. Hongbin lo prese esitante e lo aprì di botto quasi aspettandosi che un piccolo animale saltasse fuori e attaccasse la sua faccia. Ma non c’era nessun animaletto, soltanto degli spaghetti fumanti. Hongbin guardò il più giovane, due volte più confuso di prima.

”È il tuo preferito, giusto? Oh!” Sanghyuk improvvisamente s’inginocchiò giù e tirò fuori un altro contenitore aprendolo orgogliosamente e allungandolo verso Hongbin. “Ho anche il maiale in agrodolce! Taekwoon-hyung mi ha aiutato! Li ho cucinati da solo, hyung!”

Hongbin non sapeva se sentirsi commosso o terrorizzato. Non che Sanghyuk non avesse mai fatto cose carine per gli altri; solo che Hongbin non se la sarebbe sentita di escludere la possibilità che quel diavolo di un maknae gli avesse avvelenato il cibo. Sanghyuk, non accorgendosi dell' apprensione dell’amico, o semplicemente fregandosene, si sedette sulla coperta e iniziò a tirare sempre più contenitori blu fuori dal suo zaino. E con ognuno di questi venivano fuori più e più cibi preferiti di Hongbin.

Hongbin era incredibilmente confuso.

"Sanghyuk..."iniziò sedendosi di fronte al maknae mentre cercava le parole giuste. "Non che mi lamenti, perché sembra delizioso e il profumo non è da meno... ma... qual è l'occasione? Sai che mancano ancora mesi al mio compleanno, giusto?”

Sanghyuk rise.

"So quand'è il tuo compleanno ovviamente. E so che non è stanotte. No, stanotte è qualcosa di meglio! Ora, mangia! Prima che diventi freddo!" disse allegro allungando ad Hongbin un paio di bacchette, che erano in qualche modo abbinate ai contenitori.

Hongbin squadrò perplesso il più piccolo, per poi dare un morso ad un potenzialmente avvelenato maiale in agrodolce . Si immobilizzò, momentaneamente sorpreso di quanto fosse buono. Cercò di accantonare i suoi precedenti sospetti e diede un altro morso. Sanghyuk lo guardava, sorridendo più raggiante che mai.

“Ti piace, hyung?” chiese calmo, ottenendo un cenno e un sorriso gentile da Hongbin.

“Allora,” chiese quest’ultimo, mentre si allungava per prendere gli spaghetti. “Quale occasione è più speciale del mio compleanno, esattamente?”

Il viso di Sanghyuk s’illuminò

“È il nostro anniversario!”

Hongbin si strozzò con gli spaghetti. Senza battere ciglio, l’amico tirò una bottiglia fuori dal suo zaino apparentemente senza fondo e gliela offrì. Hongbin gliela strappò dalle mani, svitò il tappo e calò il contenuto giù nella sua gola mentre Sanghyuk aspettava paziente che la sua tosse si placasse.

“È il nostro cosa?” chiese Hongbin, non abbastanza sicuro che quello che avesse sentito fosse giusto. Il più piccolo sogghignò.

“Il nostro anniversario! Del giorno in cui ci siamo conosciuti! Non ti ricordi, hyung?” disse semplicemente, inclinando la testa da un lato e facendo la faccia da cucciolo più carina che Hongbin avesse mai visto.

Onestamente, no, Hongbin non lo ricordava. Perché avrebbe dovuto? Era stato parecchio tempo fa e lui era pessimo con le date comunque. Si sentì improvvisamente un po’ in colpa per aver dimenticato qualcosa che apparentemente significava molto per Sanghyuk. Aspetta, perché significava molto per Sanghyuk?

“Perché è così importante, Hyukkie?” chiese attentamente. Sanghyuk chinò la testa e mormorò qualcosa che Hongbin non riuscì ad afferrare. “Cosa?”

 “Ho detto ‘perchè mi piaci veramente tanto, hyung’” mormorò di nuovo, anche se questa volta Hongbin lo aveva sentito abbastanza chiaramente.

 “Ti… piaccio?” chiese, volendo essere sicuro che avesse capito cosa il più piccolo intendesse. Questi annuì, guardando qualcos’altro nervoso. “Ti piaccio…piaccio?”

Sanghyuk sospirò e guardo su.

 “Sì, mi piaci piaci. Volevo dirtelo da un po’ ma… non sapevo come, senza farti sentire a disagio… così ho pensato che se avessi fatto qualcosa di veramente carino tu non ti saresti sentito infastidito e avresti potuto pensare che magari era carino e che io ero carino e che avresti voluto uscire con me per un appuntamento o un qualcosa del genere e…” la sua voce si affievolì fino a zittirsi, decidendo che avrebbe preferito giocare con l’orlo dei suoi jeans piuttosto che guardare la reazione di Hongbin.

I due sedettero in silenzio per diversi minuti. Hongbin improvvisamente si spostò più vicino a Sanghyuk e gli prese una mano gentilmente.

“Questo è piuttosto carino da parte tua, Hyukkie” disse dolcemente.

Sanghyuk alzò la testa di scatto, shockato.

“N-non ti dà fastidio!?” balbettò. L’altro ridacchiò e scosse la testa.

 “Sorprendentemente, no. Veramente è un modo molto dolce per dirmelo…” mormorò Hongbin mentre stava giocando sovrappensiero con le lunghe dita di Sanghyuk, causando al più giovane un leggero rossore. “ E pensavo già che fossi carino”

La faccia di Sanghyuk diventò completamente rossa, ma velocemente riguadagnò la sua compostezza.

Quindi… ti andrebbe un secondo appuntamento con me?” chiese maliziosamente. Hongbin annuì.

“Sì, M-aspetta, cosa? Secondo?!” i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa “Quando sarebbe stato il nostro primo appuntamento?!”

 “Penso che questo si possa contare come primo, non credi, hyung?” disse Sanghyuk innocentemente. Hongbin gettò un’occhiataccia al più piccolo.

 “Han Sanghyuk mi hai ingannato per farmi andare ad un appuntamento con te?” quasi urlò. Il viso di Sanghyuk si accese di entusiasmo.

 “Forse… ma non è questa la cosa importante! La cosa importante è che tu pensi che io sia carino e io penso che tu sia carino e penso che potremmo essere ancora più carini insieme, perciò dovremmo andare a molti altri appuntamenti, io e te!”cinguettò il più piccolo allegramente, recuperando il contenitore del cibo dimenticato per troppo tempo e tendendolo al più grande “Altri spaghetti, hyung?”

Hongbin sospirò sconfitto e accettò il contenitore. I due sedevano in un silenzio confortevole mentre iniziavano a mangiare l’ormai freddo banchetto che Sanghyuk aveva fatto per loro.

“Sanghyuk… questo è il lenzuolo del mio letto?” chiese Hongbin improvvisamente, guardando la coperta dov’erano seduti.

Sanghyuk si chinò e baciò Hongbin leggermente sulle labbra, distraendo e zittendo efficacemente il più grande. Quest’ultimo sospirò mentre il piccolo allontanava il viso.

In che razza di guaio l’aveva trascinato Sanghyuk questa volta?

 

   
 
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