Saaaaaalve genta!!
Sono tornata, in un nuovo fandom
con una fanfiction fluffosa
sulla HyukBin.
Ci tengo a
precisare che la fanfiction non è mia, ma di Azirra che è stata davvero gentile a darmi il permesso di
tradurre questa storia davvero carina!
Per chi
volesse il link della storia originale eccolo qui Midnight Date
Spero di
aver fatto un lavoro decente, mi è capitato di correggere traduzioni di altre
persone (vedi Josa) ma fatta una da sola mai… ho cercato di essere il più fedele possibile alla fic, rendendola scorrevole in italiano…
fatemi sapere se ci sono riuscita!
Se a qualcuno andasse di commentarla, sarei felicissima di poter tradurre i
vostri commenti all’autrice!
Non ho
altro da dire, se non dei ringraziamenti speciali per:
Umpa_Lumpa –Che mi
ha betato la traduzione (con tanto di scleri xD)
nonostante dei vixx sappia poco e niente XD grazie Duckie!!!!!
PatheticRomance – che mi
ha dato l’ultima conferma per la fic tradotta, grazie
amora <3
e Pinee – che
poverina XD ha dovuto aiutarmi quando non conoscevo qualche parola sfiacchendosi per
me XD grazie a lot! XD <3
Okay, ho
realmente finito (è più lunga la nota che la fic
D: ) vi lascio alla lettura.
Baci,
Plubuffy
:3
Midnight Date
Hongbin sospirò mentre seguiva lo stretto sentiero attraverso il
parco. C’erano alberi su entrambi i lati e ogni dieci passi più o meno ve ne
era quasi sempre uno con una piccola lanterna blu di
carta appesa tra i rami. Hongbin aggrottò le sopracciglia alla
vista delle prime, per poi rinunciare a chiedersi spiegazioni. Era Sanghyuk. Il
ragazzo ideava sempre questi strani piani che di solito includevano
intrufolarsi in svariati luoghi nel bel mezzo della notte. E in qualche modo,
riusciva sempre a trascinarci Hongbin. Non che Hongbin avesse poi niente da
ridire. Le idee pazze del maknae di solito finivano per essere divertenti.
Era questo il motivo per cui Hongbin era lì ora, nel bel mezzo di
un parco chiuso, nel bel mezzo della notte e nel bel mezzo di chissà
quali guai. La nota di Sanghyuk (che Hongbin aveva trovato attaccata sulla sua
fronte dopo che si era svegliato da un sonnellino pomeridiano) era vaga, come
al solito. C’era solo scritto di incontrarlo “all’albero sulla collina con il
nodo che somiglia al sedere di Jaehwan-hyung a mezzanotte”. Avrebbe
riconosciuto l’albero anche senza il commento sul sedere, visto che spesso si
erano seduti insieme in quel posto a parlare. Lo spiazzo in cima alla collina
era in assoluto il punto migliore per accomodarsi e osservare le stelle. Hongbin
controllò l’orologio per la centesima volta.
12:17. Potrebbe essersi un po’ perso prima di trovare il
sentiero di lanterne. Sperò che Sanghyuk non fosse già finito nei guai senza di
lui.
Finalmente il piccolo sporco sentiero cominciò a condurlo su per
una esageratamente ripida collina. Hongbin sbuffò. Era già esausto dalle prove
di ballo del giorno, e questa "passeggiata" attraverso i boschi stava
per ucciderlo completamente. Mentre si avvicinava alla cima della collina, si
accorse che l’albero-con-il-sedere era decorato con le stesse lanterne blu che
lo avevano portato fino a lì. Solo che questa volta, ce n'erano almeno una
ventina di varie dimensioni e colori. Alla base dell'albero, c'era una figura
alta, accasciata contro di essa, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
"Han Sanghyuk, ti conviene che ne valga la pena" sibilò Hongbin mentre arrancava verso l'albero.
La figura sobbalzò sorpresa, scattando in piedi.
“Hyung! Sei venuto!”
Sanghyuk mezzo urlò mentre saltellava su e giù eccitato. Il diretto interessato
mise una mano sulla bocca del più piccolo e un’altra sulla sua spalla per
tenerlo fermo.
“Fa silenzio! Vuoi essere
beccato qui?!” Hongbin sospirò mentre il più piccolo improvvisamente smise di
saltellare e lo guardò con un innocente sguardo da cucciolo. Sapeva che il
maknae era tutto fuorché un cucciolo innocente, ma allontanò comunque le sue mani. “Okay, qual è il tuo strambo piano questa volta?”
Sanghyuk sogghignò e indicò la coperta dove stava seduto prima.
L’altro aggrottò le sopracciglia, chiaramente non capendo quali fossero le sue
intenzioni. Il compagno s’inginocchiò e iniziò a scavare nel suo zaino, che era
appoggiato contro l’albero. Finalmente trovò quello che stava cercando e
alzandosi lo mostrò ad Hongbin. Era un piccolo contenitore per il cibo di
colore blu navy. Hongbin lo prese esitante e lo aprì di botto quasi
aspettandosi che un piccolo animale saltasse fuori e attaccasse la sua faccia.
Ma non c’era nessun animaletto, soltanto degli spaghetti fumanti. Hongbin
guardò il più giovane, due volte più confuso di prima.
”È il tuo preferito, giusto? Oh!” Sanghyuk improvvisamente
s’inginocchiò giù e tirò fuori un altro contenitore aprendolo orgogliosamente e
allungandolo verso Hongbin. “Ho anche il maiale in agrodolce! Taekwoon-hyung mi ha
aiutato! Li ho cucinati da solo,
hyung!”
Hongbin non sapeva se sentirsi commosso o terrorizzato. Non che
Sanghyuk non avesse mai fatto cose carine per gli altri; solo che Hongbin non
se la sarebbe sentita di escludere la possibilità che quel diavolo di un maknae
gli avesse avvelenato il cibo. Sanghyuk, non
accorgendosi dell' apprensione dell’amico, o semplicemente fregandosene,
si sedette sulla coperta e iniziò a tirare sempre più contenitori blu fuori dal
suo zaino. E con ognuno di questi venivano fuori più e più cibi preferiti di
Hongbin.
Hongbin era incredibilmente
confuso.
"Sanghyuk..."iniziò sedendosi di fronte al maknae mentre
cercava le parole giuste. "Non che mi lamenti, perché sembra delizioso e
il profumo non è da meno... ma... qual è l'occasione? Sai che mancano ancora mesi al mio compleanno,
giusto?”
Sanghyuk rise.
"So quand'è il tuo compleanno ovviamente. E so che non è
stanotte. No, stanotte è qualcosa di meglio! Ora, mangia! Prima che diventi
freddo!" disse allegro allungando ad Hongbin un paio di bacchette, che
erano in qualche modo abbinate ai contenitori.
Hongbin squadrò perplesso il più piccolo, per poi dare un morso ad
un potenzialmente avvelenato maiale in agrodolce . Si immobilizzò,
momentaneamente sorpreso di quanto fosse buono. Cercò di accantonare i suoi
precedenti sospetti e diede un altro morso. Sanghyuk lo guardava, sorridendo più raggiante che mai.
“Ti piace, hyung?” chiese calmo, ottenendo un cenno e un sorriso
gentile da Hongbin.
“Allora,” chiese quest’ultimo, mentre si allungava per prendere
gli spaghetti. “Quale occasione è più speciale del mio compleanno,
esattamente?”
Il viso di Sanghyuk s’illuminò
“È il nostro anniversario!”
Hongbin si strozzò con gli spaghetti. Senza battere ciglio,
l’amico tirò una bottiglia fuori dal suo zaino apparentemente senza fondo e
gliela offrì. Hongbin gliela strappò dalle mani, svitò il tappo e calò il
contenuto giù nella sua gola mentre Sanghyuk aspettava paziente che la sua
tosse si placasse.
“È il nostro cosa?” chiese Hongbin, non abbastanza sicuro che quello
che avesse sentito fosse giusto. Il più piccolo sogghignò.
“Il nostro anniversario!
Del giorno in cui ci siamo conosciuti! Non ti ricordi, hyung?” disse
semplicemente, inclinando la testa da un lato e facendo la faccia da cucciolo
più carina che Hongbin avesse mai visto.
Onestamente, no, Hongbin non lo ricordava. Perché avrebbe dovuto?
Era stato parecchio tempo fa e lui era pessimo con le date comunque. Si sentì
improvvisamente un po’ in colpa per aver dimenticato qualcosa che
apparentemente significava molto per Sanghyuk. Aspetta, perché significava molto per Sanghyuk?
“Perché è così importante, Hyukkie?” chiese attentamente. Sanghyuk
chinò la testa e mormorò qualcosa che Hongbin non riuscì ad afferrare. “Cosa?”
“Ho
detto ‘perchè mi piaci veramente tanto, hyung’” mormorò di nuovo,
anche se questa volta Hongbin lo aveva sentito abbastanza chiaramente.
“Ti…
piaccio?” chiese, volendo essere sicuro che avesse capito cosa il più piccolo
intendesse. Questi annuì, guardando qualcos’altro nervoso. “Ti piaccio…piaccio?”
Sanghyuk sospirò e guardo su.
“Sì, mi piaci piaci. Volevo dirtelo da un po’ ma… non sapevo come, senza farti
sentire a disagio… così ho pensato che se avessi fatto qualcosa di veramente
carino tu non ti saresti sentito infastidito e avresti potuto pensare che
magari era carino e che io ero carino e che avresti voluto uscire con me per un
appuntamento o un qualcosa del genere e…” la sua voce si affievolì fino a
zittirsi, decidendo che avrebbe preferito giocare con l’orlo dei suoi jeans
piuttosto che guardare la reazione di Hongbin.
I due sedettero in silenzio per diversi minuti. Hongbin improvvisamente
si spostò più vicino a Sanghyuk e gli prese una mano gentilmente.
“Questo è piuttosto
carino da parte tua, Hyukkie” disse dolcemente.
Sanghyuk alzò la testa di scatto, shockato.
“N-non ti dà fastidio!?” balbettò. L’altro ridacchiò e scosse la
testa.
“Sorprendentemente, no.
Veramente è un modo molto dolce per dirmelo…” mormorò Hongbin mentre stava
giocando sovrappensiero con le lunghe dita di Sanghyuk, causando al più giovane
un leggero rossore. “ E pensavo già che
fossi carino”
La faccia di Sanghyuk diventò completamente rossa, ma velocemente
riguadagnò la sua compostezza.
“Quindi… ti andrebbe un secondo
appuntamento con me?” chiese maliziosamente. Hongbin annuì.
“Sì, M-aspetta, cosa? Secondo?!”
i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa “Quando sarebbe stato il nostro primo appuntamento?!”
“Penso che questo si possa
contare come primo, non credi, hyung?” disse Sanghyuk innocentemente. Hongbin gettò un’occhiataccia al più piccolo.
“Han Sanghyuk mi hai ingannato per farmi andare ad un
appuntamento con te?” quasi urlò. Il viso di Sanghyuk si accese di entusiasmo.
“Forse… ma non è questa la
cosa importante! La cosa importante è che tu pensi che io sia carino e io penso
che tu sia carino e penso che potremmo essere ancora più carini insieme, perciò
dovremmo andare a molti altri appuntamenti, io e te!”cinguettò il più piccolo
allegramente, recuperando il contenitore del cibo dimenticato per troppo tempo
e tendendolo al più grande “Altri spaghetti, hyung?”
Hongbin sospirò sconfitto e accettò il contenitore. I due sedevano
in un silenzio confortevole mentre iniziavano a mangiare l’ormai freddo
banchetto che Sanghyuk aveva fatto per loro.
“Sanghyuk… questo è il lenzuolo del mio letto?” chiese Hongbin
improvvisamente, guardando la coperta dov’erano seduti.
Sanghyuk si chinò e baciò Hongbin leggermente sulle labbra,
distraendo e zittendo efficacemente il più grande. Quest’ultimo sospirò mentre
il piccolo allontanava il viso.
In che razza di guaio l’aveva trascinato Sanghyuk questa volta?