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Autore: Romanova    19/12/2013    6 recensioni
I fratelli Baudelaire sono in fuga dal malvagio Olaf e Violet si sofferma a riflettere su quello che sta succedendo alla sua famiglia.
Non si può scappare sempre dai propri demoni e i piccoli orfani cominciano a essere stanchi.
Qual è la differenza fra sincerità e fanatismo? Per cosa combatti davvero quando sei solo tu davanti a uno specchio?
Pacchetto usato: specchio; rosso; "Il peggior difetto di un fanatico è la sua sincerità".
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Conte Olaf, Violet Baudelaire
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I suoi ricordi sono ancora tinti del rosso sangue che dipinse gli occhi di zia Josephine, dilatati dall'improvvisa consapevolezza della sua sorte mentre annega fra i flutti.
Si morde il labbro.
Quella battaglia va avanti ormai da molti anni, i suoi fratelli si stanno sfibrando lentamente. Deve essere sincera: se proseguono per quella strada di loro resterà poco, ma una mediazione con Olaf é impensabile: nessuna garanzia di rispetto degli eventuali patti, nessuna certezza di uscirne incolumi almeno fisicamente.
Troppo rischioso, non puó sempre sperare nell'inventiva per salvarsi all'ultimo minuto e il destino non sarà sempre clemente.
Si morde l'unghia  sino a veder sgorgare il sangue mentre Claude ormai tredicenne porta in braccio Sunny, i cui denti non hanno perso l'affilatura.
Ennesima evasione, fuga dal Conte che inizierà a breve (Olaf si accorgerà presto che sono scappati, é sempre stato bravissimo a giocare con lei e Violet s'è sempre dimostrata una degna avversaria).
Proseguendo lungo il crinale alla Baudelaire capita di soffermarsi sul placido specchio d'acqua gelata e sui pini innevati.
Se il loro malvagio nemico fosse stato come quella limpida lastra di ghiaccio sarebbe stato più semplice.
Le sue labbra si piegano in una smorfia cattiva: il loro é un nemico fanatico e sin troppo lucido per i suoi gusti.
E il peggior difetto d'un fanatico é la sua sincerità, dote che nella sua vita ha riscontrato in ben poche persone che sono poi quasi tutte morte.
Forse anche la loro battaglia ha qualche tratto del fanatismo nel loro sincero e ostinato, agli occhi di Olaf di sicuro insolente e sciocco, opporsi alla cattura sino almeno alla maggior età della Baudelaire.
É indubbiamente una partita interessante giocata sul filo del rasoio rappresentato dall'inventiva e dalla sopravvivenza fisica.
É arrivato il momento di fare la loro mossa.
La diciottenne adesso ghigna apertamente mentre la carrozza che li insegue li supera proprio nel momento in cui valicano l'ingresso d'una locanda e pagano con un po' di moneta sgraffignata.
La più grande dei Baudelaire s'addormenta serena dopo essersi acconciata i capelli aiutandosi con uno specchio.
Se é una gara, Olaf avrebbe presto scoperto una grande lezione: se lui é il più malvagio di tutti i fanatici lei é di sicuro la più brillante.
E soprattutto non è seconda a nessuno.
Nemmeno a lui. 
   
 
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