Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |       
Autore: L chan    15/05/2008    6 recensioni
Ho paura. Tanta paura.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sanguine pluit

 

 

Cos’è..

 

Cos’è questa…

 

 

…strana sensazione?

 

Non l’ho..

 

…mai provata prima.

 

 

Sento

 

freddo…

Tanto freddo.

 

 

Sono come paralizzato.

 

 

Non riesco..

 

…a pensare.

 

 

Il nulla l’unica cosa che percepisco.

 

 

E cos’è..

Cos’è questo colore?

 

Il rosso non sta bene sul bianco.

Mamma perché mi hai messo una maglietta rossa?

 

Sai che non mi è mai piaciuto il rosso..!

 

 

Mamma?

Ah già.. non mi puoi rispondere..

E se anche ti decidessi a parlare sappi che non ti sentirò. Non ti posso sentire.

Sono sordo ora.

 

Ma perché tu e papà state sdraiati lì sul pavimento?

Venite qui da me piuttosto, a riscaldarmi col vostro abbraccio.

Riscaldatemi.

Vi prego.

Ne ho bisogno.

 

Mamma?

Papà?

 

 

Perché mi batte così forte il cuore?

Mi sta per esplodere..

Lo sento.

Non riesco a…

…respirare.

 

Vi prego

Aiutatemi!

 

Ho paura.

Tanta paura.

Il panico si sta impossessando di me.. come un’enorme serpente che cerca di stritolarmi.                    lo sento.

 

Perché ho paura chiedete?

 

Perché ora sono solo.

 

Completamente solo.

 

Solo come la pioggia che vedo scorrere fuori. Lei non ha nessuno, proprio come me.

Voglio che smetta.

 

 

Mamma ti è caduto il coltello per terra..

Forse non te ne sei accorta..

Non ti è caduto dici?

Allora perché è lì sul pavimento vicino a te e papà?

Lascia stare.. ci penso io a raccoglierlo..

 

 

Altro rosso..

Sempre e solo rosso.

Odio questo colore.. vorrei che non esistesse..

 

Piango.

Perché piango?

 

Un’altra ondata di panico mi travolge.

Prendo il coltello sporco di rosso e lo guardo.

 

Chi è quella figura davanti a me?

Non lo conosco..

Non ho mai conosciuto un bambino con la faccia rossa.

 

 

Sai mamma è proprio bello questo coltello..

Voglio vedere quanto taglia

 

Uno, due, tre..

Improvvisamente l’udito mi torna .E la mia mano si blocca.

 

Sento..

Un suono.

E’ dolce e triste allo stesso momento..

Campane.

Campane che suonano insistentemente.

 

Ora però sento qualcos’altro ..

Sembra un lamento..

Un lungo e triste lamento..

 

Sirene?

Mamma perché hai chiamato la polizia?

 

E’ successo forse qualcosa?

 

Finis.

 

 

 

NOTA DELL’AUTRICE

 

I fans di L probabilmente avranno capito a cosa si riferiva questa vicenda.

Questo breve brano mi è saltato in mente oggi, mentre guardavo per l’ennesima volta la puntata 25 di Death Note.

Ho riguardato quel famosissimo flash back della sua infanzia e mi sono detta: -Perché è finito in quell’orfanotrofio? Che fine hanno fatto i suoi genitori?-

Bene. Questo brano è la risposta.

L ha assistito in prima persona all’assassinio dei suoi genitori.

Nella fic ho voluto “impersonare” questo personaggio durante la vicenda, sottolineando in modo particolare il sui pensieri davanti alla realtà dei fatti. Non se ne vuole  fare una ragione. I suoi genitori non potevano essere morti.

 

 

Sanguine pluit in latino significa “piove sangue”.

La maglietta bianca di L naturalmente è rossa perché è sporca di sangue. Ho voluto creare apposta questo contrasto di colori. Il rosso risalta molto sul bianco.

E il pezzo in cui L si vede riflesso nel coltello e non si riconosce è una cosa in più che ho voluto aggiungere per sottolineare la sua condizione psicologica in quel momento.

Le frasi “voglio vedere quanto taglia questo coltello..” e “uno, due e tre”  significano che L si sarebbe suicidato, se non fosse stato interrotto dalle sirene della polizia che giungevano sul posto.

 

 

L chan

 

 

 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: L chan