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Autore: Flin815    19/12/2013    7 recensioni
Di ritorno dai 74° Hunger Games la vita di Katniss e Peeta trascorre in modo quieto: per le telecamere sono gli innamorati sventurati e nella vita di tutti i giorni sono dei cordiali vicini di casa.
Finchè un giorno Haymitch non decide di scuoterli...
“Lui non fingeva dolcezza, non ha mai finto!”
Ah! Che rivelazione Katniss! Che shock!
... ma siamo proprio sicuri che scrivere una lettera a Peeta dopo esserti ubriacata sia una buona idea??
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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TIC … TAC … TIC … TAC … TIC ...

Sbatto le palpebre convulsivamente. Quell'incessante ticchettio mi sta trapanando il cervello! Ormai ho sincronizzato ogni battito e respiro alle lancette della mia sveglia.
Che ore sono? Le 6: 45. Maledizione è ancora presto.
Le mie mani cominciano a suonare un pianoforte immaginario, tamburellando sul materasso.
Sento Ranuncolo miagolare da dietro la porta, incuriosito probabilmente dai rumori sordi che provocano i miei polpastrelli iperattivi.
Fuori dalla finestra il giorno si fa strada e la mia camera è quasi del tutto illuminata da quel bagliore chiaro e silenzioso. I miei occhi sono ancora fissi su quella dannata lancetta.
Comincio ad avere mal di testa! Il continuo battere automatico delle palpebre ha fatto si che ora non metto neanche più a fuoco l'orologio.
Per quanto mi riguarda potrei stare qui da giorni... e invece è stato solo ieri sera quando Haymitch di punto in bianco, l'ha detto. L'ha detto così dal nulla, all'interno di una conversazione piacevole a tavola, in cui Effie ci parlava dei nuovi scolli a H (gli scolli a V sono superati!).
E nel momento in cui l'ha detto ho come sentito il rumore di una gigantesca palla di cristallo frantumarsi. Quella maledetta frase.
Mi sono ripetuta quella frase in testa tutta la notte: “Lui non fingeva dolcezza, non ha mai finto!”
Mi vengono i brividi ancora adesso a ripensarci. Brrrrr...
Come ha potuto Haymitch dire una cosa simile con tanta non-chalance, per di più mentre eravamo a cena?
Annotazione per il futuro: Mai dare notizie shock mentre uno mangia.
Ho sputato la minestra sulla tovaglia.
Effie ha subito emesso degli ultrasuoni indignati, mentre quel disgraziato di Haymitch a momenti non cadeva dalla sedia per le risate.
Per fortuna la mamma si è intromessa e ha cambiato discorso, mentre io riprendevo l'ossigeno, dato che la minestra oltre a finire un po' dappertutto sul tavolo (e si, anche sullo scollo a H di Effie: credo non mi parlerà più per un anno.) è finita anche nelle mie vie respiratorie provocandomi tosse e singhiozzi.
Uno spettacolo raccapricciante a detta di Haymitch.
Non che me ne preoccupassi, io stavo solo cercando di non morire soffocata, anche se l'unica ad essere venuta in mio soccorso è stata Prim.
Ma anche la mia dolce sorellina non ha colto quanto quella notizia mi potesse avere sconvolto. “Katniss, sono lacrime quelle o ti è finita la minestra anche negli occhi?”
Purtroppo devo ammettere che le mie lacrime avessero un sapore particolare... forse un po' di minestra c'era finita davvero!
“Lui non fingeva dolcezza, non ha mai finto!”
E' la frase che mi sono ripetuta all'infinito mentre cercavo di addormentarmi, chiaramente senza riuscirci. Dopo un'ora di tentativi, la mia perplessità è mutata in angoscia, per poi diventare rabbia pura.
Sono corsa al piano di sotto, facendo bene attenzione a non svegliare Prim, mia madre e Effie che dormiva nella camera degli ospiti. Ho infilato il primo cappotto che ho trovato e date le piume sfarzose sospetto fosse di Effie, e sono uscita silenziosamente da casa per dirigermi da lui.

“HAYMITCH! Tu non avevi alcun diritto di dirmelo.” Era sveglio, come ogni notte, ma contro ogni mia aspettativa non era ubriaco.
“Accomodati, prego!” Mi ha accolto dentro casa con una risatina e un inchino pomposo.
Scocciata sono piombata dentro sbattendo la porta.
“Tu non avresti dovuto dirmelo!”
“Che cosa? Che è cotto di te? Andiamo dolcezza, lo sa tutta Panem...”
“Bhè, io non lo sapevo.”
“Questo è un tuo problema!”
“...e poi perchè diavolo non sei ubriaco??”
Haymitch ha cominciato a ridacchiare “Effie è passata qui oggi pomeriggio e ha confiscato tutto quello che avevo!”
“Davvero?”
“Si, certo!”
“Haymitch...”
“Bhè, tutto quello che ha trovato!”
Si è chinato sotto al divano per tirarne fuori una bottiglia di liquore.
Ho sbuffato divertita “Mi sembrava strano...”
Ma poi lui ha detto una frase che reputo responsabile di tutta questa storia.
“Ne gradisci un po' dolcezza?”
“Perchè no...”

E' stato lì! Quello è stato l'errore.

Così circa un'ora dopo, mi sono ritrovata nel bel mezzo del Villaggio dei Vincitori, con una bottiglia semivuota di rum in mano e una misteriosa lettera nell'altra. Il tutto nel cuore della notte.
Una lettera. Una lettera scritta da una mano malferma e una mente confusa... molto confusa.
Una lettera che dice (testuali parole):
“ Peeta, so tutto!
So che non fingevi di amarmi nell'arena. Perchè diavolo non me l'hai mai detto? Eh? Dimmelo!
E se quindi io ti piaccio come dice Haymitch, voglio parlarne faccia a faccia!
Rispondimi.
Katniss Everdeen”


Una lettera letale insomma.
Quello che è peggio è che malignamente, quella lettera è stata spinta sotto la porta della casa dei Mellark in una busta bianca con un grosso “PER PEETA.” scritto a caratteri cubitali sull'intestazione, da una Katniss ubriaca che cerco in tutti i modi di rinnegare.

Dopo un paio di ore, mi sono risvegliata ai piedi del mio letto, con una nausea innaturale. Sono corsa al bagno presa dai conati e mentre il liquore e la minestra della sera prima cercavano di uscire dal mio corpo dalla stessa via da cui erano entrati, mi sono accorta di cosa avevo fatto.
Avevo scritto una lettera a Peeta in cui lo accusavo di avermi nascosto i suoi sentimenti! L'avevo fatto davvero? Lo stesso Peeta che timidamente mi saluta ogni mattina dall'altro lato della strada e con cui recito la parte degli innamorati di fronte a tutta Panem.
Cosa vuol dire? F-forse non è tutta una recita? Ho mal di testa.
E l'angoscia mi assale: non posso avergli davvero consegnato una lettera nel cuore della notte. Non posso averlo fatto davvero!! Non sono questo tipo di persona!!
...o forse si?!?

Sono rimasta sveglia sul letto a fissare le lancette per 3 ore e 56 minuti maledicendomi per aver infilato quella lettera sotto al fessura della porta.
Poi finalmente la sveglia ha suonato.
Oddio, che sensazione atroce alla bocca dello stomaco.
Peeta è sveglio. E tra qualche minuto lui o un suo parente troverà la mia lettera sull'uscio della porta, e allora non ci sarà più ritorno.
Scendo le scale in punta di piedi e incrocio mia madre in cucina.
La sua espressione spaventata mi da un chiaro indizio su come possa essere il mio aspetto.
“Katniss ti senti bene? Sei molto pallida e hai delle occhiaie molto marcate...”
“Sto bene mamma...”
“Sicura di non avere niente? Potresti avere l'influenza, ne girano parecchie!”
“Sto bene, davvero! Ho solo dormito poco.”
Non riesco a finire la frase che il campanello della porta suona. Il cuore fa una giravolta e mi si rimette a posto mentre mia sorella va ad aprire ad... Haymitch!?!
Lo stupore è tanto, da farmi esclamare un “cosa?”. Lui entra in cucina incurante di mia madre e mi aggredisce.
“Katniss, che cosa gli hai fatto?”
“Io? Fatto cosa?”
“Cosa gli hai fatto a quel povero ragazzo? Che diamine gli hai detto? E' venuto da me poco fa, sconvolto... non si capiva neanche quello che diceva! Farfugliava...”
“Oddio, no...”
“Katniss! Che diavolo gli hai detto?!”
“Niente, non gli ho detto niente... gli ho solo scritto una lettera!”
“Tu cosa?” La voce di Prim si aggiunge a quella di Haymitch.
“Hey, sei tu che ieri sera mi hai detto quella cosa. E sei tu che mi hai dato il liquore...”
Effie che nel frattempo era entrata in cucina, già perfettamente agghindata e truccata, ha un moto di sorpresa: “Haymitch! Lo sapevo io che ne avevi una scorta!”
“Liquore? Katniss??” Mia madre è sconvolta per ben altre ragioni...
Io e Haymitch ci guardiamo e ci allontaniamo con qualche parola di circostanza da quegli sguardi accusatori. Saliamo le scale e faccio entrare Haymitch in camera mia.
“Uuuh riconosco questo tanfo! Qualcuno è stato male stanotte...” ridacchia, alludendo al mio vomito, ma i suoi occhi sono tristi.
“Allora... cosa hai scritto in questa lettera?”
“Non me lo ricordo, era notte...”
“Katniss, non vorrai farmi credere che l'hai dimenticato?” Mi lancia un'occhiata di sfida.
“Peeta, so che non fingevi di amarmi nell'arena. Perchè diavolo non me l'hai mai detto? Eh? Se io ti piaccio come dice Haymitch, voglio parlarne faccia a faccia! Rispondimi.” recito tutto d'un fiato.
Haymitch resta in silenzio a fissare le mie occhiaie poi esclama: “Dolcezza... potevi firmarti Godzilla già che c'eri! Non puoi spaventarlo in questo modo quel povero ragazzo. Era terrorizzato!”
“Haymitch che devo fare?”
“Quello che hai detto di volere: parlarne faccia a faccia. Basta giochini, basta nascondervi. Tutta Panem sa che nel vostro inciucio c'è del vero. Non è stata mia l'idea degli sfortunati amanti, per salvarvi la pelle nell'arena. E' stata sua l'idea! E posso assicurarti che non ha mai dovuto inventarsi nulla...”
Una nuova realtà mi si prospetta davanti agli occhi e dei nuovi ricordi di quei giorni così tormentati mi si presentano con una luce differente. Tutti quei baci, e qualcosa che dentro di me si contorce fastidiosamente ed è quasi impossibile ignorare.
Mi lascio cadere sul letto, seduta, mentre sento dei passi arrivare dal corridoio.
Qualcuno bussa alla porta.
“E' aperto...” bisbiglio sommessamente.
Un inaspettato Peeta apre la porta incerto.
Il primo a parlare è Haymitch “Bhè, io vado a casa a dormire! Ciao Peeta...”
“Ciao Haymitch!” risponde il biondo, per poi cercare il mio sguardo. “Volevi parlarmi Katniss?”
E' vestito bene, mentre io sono ancora in pigiama, ma ha i capelli arruffati e il volto sconvolto.
Ostenta una calma innaturale e questo mi fa agitare maggiormente.
Mi alzo in piedi incerta e mi avvicino a lui.
Il suo sguardo si fa perplesso nell'osservarmi , così mi giustifico: “E' stata una nottata difficile!”
Ma lui sembra preoccupato. “Stai bene ora?”
“Peeta, io ti piaccio!”
Peeta cambia colore e indietreggia di un passo, come se perdesse l'equilibrio, o fosse colpito da una padella in mezzo allo stomaco. Spalanca la bocca, incapace di proferir parola.
Poi si porta una mano agli occhi e guardando per terra sussurra un 'Si' agitato.
Il mio cuore rimbalza di nuovo. Comincio a credere che il tempo si sia fermato quando lui del tutto inaspettatamente mi ripropone la stessa affermazione.
“E io ti piaccio Katniss!” Stavolta è dritto e non guarda per terra, ma i suoi occhi sono profondi e pieni e scrutano il mio viso da parte a parte.
Mi sento paralizzata. Una parolina si aggira disperata nella mia testa senza trovare modo di uscire, ma in qualche modo io provo a rispondere.
“Io.. devo ancora...capire...” A ogni mia parola Peeta si fa più vicino, più sicuro. Comincio a deglutire e sentirmi il fiato corto. Quando arriva a un paio di centimetri dal mio viso, posso sentire chiaramente il suo battito accelerato che si mescola al mio. Tratteniamo entrambi il respiro e le nostre labbra sono incapaci di restare chiuse. I nostri occhi si sfidano, luccicanti. Si indagano l'uno dentro gli occhi dell'altro. Peeta comincia a distogliere a tratti lo sguardo per spostarlo sulle mie labbra. Io cerco di resistere ma poi, inevitabilmente cedo, e cerco con lo sguardo le sue.
Questo è come un segnale per lui.
“Ti prego dimmi di si.” sussurra con voce roca mentre si avvicina, e proprio quando è a un pelo dalle mie labbra, riesco a dirlo: “Si!”


 

Cucù! Spero che la storia via sia piaciuta e che vi abbia tenuto compagnia. Vi prego di lasciare una recensione e farmi sapere cosa ne avete pensato :D
Ne approfitto per chiedervi scusa se vi sto facendo attendere così tanto il terzo capitolo di "Andrà tutto bene, alla fine!", ma vi prometto che risolte un paio di cosucce lo pubblico, e per la fine dell'anno lo troverete on-line.
Dedico con estremo piacere, questa OS a MatitaGialla! :D
Grazie, perchè mi hai dato quella spintarella, che mi serviva proprio per tornare a scrivere... <3
E grazie a voi per avermi letto!!! Alla prossima... :)
Flin815
  
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