Fanfic su artisti musicali > Asking Alexandria
Segui la storia  |       
Autore: Fateless    19/12/2013    4 recensioni
Ho deciso di scrivere un seguito alla mia precedente fan fiction "Life in Flames", spero vi piaccia.
Genere: Erotico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
What.
Vengo preso di forza e sbattutto sulla parete fredda. 
Gemo e mi si appanna la vista. 
Sono in paradiso. 
Sento le mani di Danny tenermi ferme con forza le gambe mentre le sue labbra mi sfiorano il collo per poi mordicchiarlo leggermente. 
I suoi sospiri raggiungono le mie orecchie eccitandomi ancora di più. 
-Danny... fra poco dobbiamo salire sul palco...- sussurro a fatica mentre sento una sua mano infiltrarsi indisturbata nei miei boxer.
-shhh- mi zittisce baciandomi e continuando il suo sporco lavoro.
Non riesco a non sorridere.
-Ben?Danny? Dove cazzo siete?- la voce del batterista ci fa sussultare, ci stacchiamo e ci sistemiamo in fretta prima che possa vederci. 
-ah eccovi! Muovetevi idioti- ci tira la maglietta e ci incamminiamo. 
Solita routine, osservo il palco dal backstage e vedo un sacco di persone, un sacco di giovani che ci attendono con ansia. Urlano, ci chiamano, dicono il nostro nome a squarciagola e ciò mi fa sorridere, ogni volta, non mi abituerò mai, non voglio abituarmici. 
Mi volto verso Danny che mi fa l'occhiolino, è meraviglioso, penso. 
Poi sento l'inizio di "Welcome" e mi preparo. 


-"Thank you motherfuckers!"- urla Danny con la sua voce roca che mi fa impazzire prima di lasciare il palco. 
Raccolgo le ultime forze rimaste in corpo e mi trascino fuori, accatastando la mia chitarra accanto al basso di Sam e gettandomi sul pavimento fresco ricavandone un po' di sollievo. 
-dai Benny alzati- sento le mani di Danny strizzarmi le chiappe.
Mi alzo a fatica e lo abbraccio accoccolandomi nell'incavo tra il suo collo e la spalla. 
-e tutta questa dolcezza?- dice lui accarezzandomi i capelli in disordine.
Rido e gli stampo un bacio sulle labbra prima di afferrare la mia chitarra e le mie cose. 
-Andiamo?- 
-certo- dice accendendosi una sigaretta. 
Prende le sue cose e usciamo venendo aggrediti dal vento freddo che si scontra con la nostra pelle sudata. 
Questo era un piccolo concerto in un modesto locale, nulla di che, dunque decidiamo di ritornarcene a casa in macchina, arriveremo tra qualche ora. 
Mi siedo sul sedile davanti rabbrividendo da quanto è umido e freddo, accendo subito il riscaldamento e appoggio le mani sulle bocchette da cui inizia a uscire aria calda. 
Accendo lo stereo e la musica degli Skid Row riempie il silenzio nell'auto.
-"Ricky was a young boy, he had a heart of stone"- Danny inizia a cantare e io sorrido.
-"Lived 9 to 5 and worked his fingers to the bone."- urliamo insieme ridendo. 
Lo osservo mentre guida, è meraviglioso. 
Non riesco a pensare ad altro, è la cosa più bella che mi sia mai capitata. 
-Ben ti va di fermarci a mangiare qualcosa?- mi chiede guardandomi momentaneamente con i suoi occhi verdi per poi posarli di nuovo sulla strada.
-come vuoi tu- rispondo sorridendo.
-va bene- ride- sai volevo comprare un cane- 
-sul serio?- chiedo incuriosito.
-si, un altro, sai che li adoro- mi sorride.
-e come lo vuoi?- 
-non lo so, non ho un'idea precisa- dice alzando leggermente le spalle.
-e come lo chiameresti?- chiedo ancora.
-ci devo ancora pensare- ride.
-maschio o femmina?- 
-credo femmina-
-Ti amo Danny- dico tutto d'un fiato, prendendolo alla sprovvista. 
-anche io Ben- si volta per un momento e mi guarda sorridendomi. 
E ci credo, forse è l'unica cosa in cui credo veramente. 
-non riesco a pensare al mio passato senza te- sussurro.
-nemmeno io-
-sai che se ti succede qualcosa..- non ho il coraggio di concludere la frase, il solo pensiero mi distrugge. 
-cosa..-
-io muoio- dico secco.
Mi prende una mano e la stringe forte per poi baciarla. 
-non mi succederà nulla- 
-ho già rischiato di perderti una volta, non voglio accada di nuovo- 
-non ti devi preoccupare, non succederà niente- sorride- ora riposati Ben, sei stanco- mi accarezza una guancia e appoggio la testa sul finestrino. 
Le palpebre si chiudono lentamente e sento il corpo sprofondare dalla stanchezza, ad un tratto tutto si fa buio ed entro nel mondo dei sogni. 


Apro gli occhi, sono in camera. Tasto con una mano la parte del letto di Danny stranamente vuota. 
Mi alzo e mi stropiccio gli occhi, tentando di connettere i pochi neuroni che mi sono rimasti. Scendo dal letto, dove io abbia trovato il coraggio non si sa, ed esco dalla stanza dirigendomi in bagno. 
Apro la porta. 
O almeno provo dato che è chiusa a chiave. 
-Danny? Tutto ok?- chiedo preoccupato attendendo al più presto una risposta. 
Sento un leggero rumore di qualcosa che cade per terra. 
Un leggero tonfo sordo.
-Danny?- ripeto alzando un po' il tono della voce.
-si.. arrivo, un attimo- risponde il vocalist, e sentire la sua voce mi rasserena. 
sto per dire qualcosa ma il suono del campanello mi interrompe e allo stesso tempo mi incuriosisce, sono solo le nove di mattina, nessuno ci viene a trovare a quest'ora. 
-Ben, non andare, vado io.- dice Danny dal bagno. 
Ma tutto ciò mi sembra molto strano.
-no, vado pure io, fai con calma- e intanto mi incammino giù per le scale.
La porta del bagno si apre di scatto e Danny mi ferma tenendomi un braccio.
-tranquillo- sussurra.
-no-
-Ben- la sua mano mi stringe il polso in una stretta che comincia a farmi male. 
-Danny-
Corro verso l'ingresso e apro la porta.
Eccolo di nuovo. 




  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Asking Alexandria / Vai alla pagina dell'autore: Fateless