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Autore: I_AnDrY_I    20/12/2013    0 recensioni
Lo spazio, che cosa conosciamo di questo posto? Non molto a dire la verità, sappiamo solo che è composto da miliardi di stelle, pianeti e galassie, nessuno ha mai osato avventurarsi oltre la luna che circonda il nostro pianeta, solo sonde mandate sulla superficie di Marte ci hanno dato l’opportunità di vedere oltre alle nostre possibilità. Ma cosa succederebbe se la Terra, il pianeta in cui la razza umana è nata, si è espansa ed evoluta improvvisamente non riuscisse più a contenere così tante persone, a non avere spazio sufficiente per provvedere ai bisogni della popolazione mondiale? Il Chaos.
Curtis Hall, Ivan Sokolov due amici entreranno a far parte di una organizzazione spaziale Russa, per cosa poi? Scopritelo!
Genere: Avventura, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo spazio, che cosa conosciamo di questo posto? Non molto a dire la verità, sappiamo solo che è composto da miliardi di stelle, pianeti e galassie, nessuno ha mai osato avventurarsi oltre la luna che circonda il nostro pianeta, solo sonde mandate sulla superficie di Marte ci hanno dato l’opportunità di vedere oltre alle nostre possibilità. Ma cosa succederebbe se la Terra, il pianeta in cui la razza umana è nata, si è espansa ed evoluta improvvisamente non riuscisse più a contenere così tante persone, a non avere spazio sufficiente per provvedere ai bisogni della popolazione mondiale? Il Chaos. stazione spaziale internazionale ormai è completa e grazie ad essa il pianeta è continuamente monitorato, proprio d

Anno 2026, la Terra va avanti, continua ad evolversi, la alla I.S.S. si intravedono anche senza sensori le miriadi di luci presenti sulla superficie. Gli scienziati che ormai si stabiliscono lì anche per anni, studiano i continui cambiamenti atmosferici e climatici. Cosa succede nel frattempo nelle grandi metropoli? La popolazione è sicuramente aumentata, la durata della vita infatti è salita sproporzionalmente senza rendersene conto, la Terra è un grande pianeta ma non può più contenere così tante persone, durante una conferenza delle nazioni unite nel 2023 si era già parlato di questo problema, sottolineandolo come IMPORTANTISSIMO, si erano studiati modi per costruire piccoli e medi centri cittadini nell’oceano, andando oltre alle leggi della fisica, tutto questo non è stato possibile ovviamente, i governi sono preoccupati, un aumento ulteriore delle persone potrebbe portare a un aumento della criminalità, delle spese mondiali e affossare l’economia.

Qui parte la mia storia, o almeno una storia che spero un giorno di raccontare a tutti, stiamo per tornare a casa e dare la buona notizia, ma forse è meglio se parto dall’inizio spiegandovi chi sono, dove sono e che cosa ho fatto.

Era l’anno 2025 e come ho già spiegato il problema della popolazione si faceva di giorno in giorno più problematico e pericoloso da gestire, una organizzazione privata spaziale Russa di cui il nome non ci è dato sapere visto che mai mi è stato riferito (O almeno mi hanno detto che era gestita da alcuni zar miliardari Russi), forse neanche lo ha un nome, comunque sta di fatto che cercavano volontari per un progetto. Io mi chiamo Curtis Hall e sono sempre stato un geologo, lavoravo nella compagnia Ludix in Gran Bretagna, venivo anche pagato bene, sono sempre stato però una persona che vuole sperimentare cose nuove, insomma non riesco mai a stare fermo, infatti il mio lavoro mi ha sempre annoiato ma alla fine ero bravo a farlo e quindi me lo facevo bastare. Dopo una lunga giornata di lavoro solitamente passavo la serata ad un bar dove incontravo sempre il mio migliore amico: Ivan Sokolov, un meccanico eccezionale immigrato in Inghilterra a cercar fortuna, entrambi ventitreenni ci piaceva parlare di tutto e di più, avevamo molte cose in comune, per prima cosa entrambi avevamo perso un genitore in un incidente, eravamo entrambi single e inoltre eravamo entrambi molto bravi nel proprio lavoro, se vi state chiedendo dove lo ho conosciuto, beh sappiate che lui è molto grosso, un vero Russo di razza: Biondo e occhi azzurri, mentre ero intento a prelevare due anni prima a uno sportello bancomat uno mi ha quasi rapinato, ma lui è intervenuto e lo ha messo Ko, da allora siamo inseparabili, certo è un po’ rude nell’aspetto e la voce con un notevole accento russo non lo aiuta, però vi assicuro che è simpatico e molto ma molto timido. Eppure mi ricorderò per sempre quella sera al bar, era il 22 Dicembre del 2025, un giorno che ha cambiato per sempre la mia vita.

<< Hey Curtis, sempre puntuale per la birra vero? >>

<< Puoi dirlo forte Ivan, fuori fa un freddo cane, scommetto che te non lo senti, dovresti essere abituato >>

<< Ti assicuro che c’è più sole in Russia che in questo postaccio di Londra, ascolta ho una cosa da dirti >>

Dopo aver ordinato la birra mi sedetti sullo sgabello del bancone del bar e cominciai ad attendere la cosa che il mio amico era intento a dirmi.

<< Ti andrebbe di andartene da questo postaccio? Di affrontare qualcosa di nuovo? Qualcosa che ti potrebbe sorprendere ? >>

<< Ahah, quante volte mi avrai detto queste cose Ivan? Dai però stavolta sono curioso di cosa si tratta? Fare i pescatori in Italia? Costruire auto in Germania? >>

<< No, amico mio pensavo di più a viaggiare nello spazio alla ricerca di qualcosa per cui continuare a vivere >>

Risi come mai prima d’ora, cioè cavolo, per un attimo avevo creduto che avesse bevuto vodka quello stupido Russo.

<< Ahahah, ok Ivan, guarda si è fatto tardi, sarebbe meglio andarsene a casa, non trovi? >>

<< E andare dove Curtis? A casa? Dove nessuno ci aspetta? Dove non abbiamo nessuno con cui parlare e deprimerci aspettando il giorno seguente di andare a lavorare? Curtis non ti sto prendendo in giro, sono serissimo >>

Ci credete che mi guardò con quei suoi occhi di ghiaccio così intensamente che mi fece venire freddo all’interno del bar dove giravano temperatura intorno ai 25 gradi? Mi osservava dalla testa ai piedi, la mia statura media, il mio naso a patata, gli occhi castani, i capelli arruffati neri, insomma osservava tutto, forse perché voleva convincermi mettendomi soggezione. Per un attimo decisi di assecondarlo, magari aveva bisogno di aiuto per qualcosa.., chissà.

<< Ok Ivan spara >>

<< Non qui! Possiamo parlarne a casa mia? >>

<< Hey Ivan non vorrai mica portarmi a letto spero ahah >>

<< Non ci tengo Curtis, muoviti e vieni >>

Bevetti rapidamente la mia birra e andai da Ivan che era già in macchina, sembravo pazzo pure io a seguirlo e sentire le sue pazze idee, ma qualcosa mi diceva che dovevo farlo, alla fine non avevo nulla da perdere.

<< Jack, tieniti la mancia >>

<< Domani stessa ora Curtis? >>

<< Certo Jack, ti porto anche Ivan >>

Jack era il mio amato barista, ormai ci conosceva fin troppo bene, ma nessuno poteva mai immaginare che il giorno dopo non ci sarei andato e che Jack ancora oggi si chiede dove siano finiti i suoi clienti migliori, alla fine eravamo noi a portargli lo stipendio! Faceva birre con le proprie mani, annacquate ma ora come ora vorrei anche la sua birra. Mi manchi Jack.

  
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