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Autore: justinsgirl    21/12/2013    11 recensioni
E se per non farti ballare con nessun altro dovessi essere costretto a farti innamorare ogni giorno di me, lo farei.
Dammi tempo una settimana.
Con amore,
Justin
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai di essere solo quando torni a casa, e nessuno è lì ad aspettarti, con una tazza di cioccolato bollente in mano.
Sai di essere solo quando il tuo cuore sembra distrutto in mille pezzi, senza motivo.
Sai di esserlo quando nessuno ti guarda più negli occhi capendo che stanno morendo lentamente.
E lui lo sapeva, sapeva di essere rimasto solo. Solo in mezzo al mondo. Solo col mondo ai suoi piedi. 
Eppure, nonostante avesse tutto, credeva di non avere niente. Eppure, nonostante avesse tutti, era convinto di non avere nessuno.
Nulla gli bastava, aveva tutto, ma quel tutto non gli apparteneva, quel tutto non era un suo bisogno, non lo voleva.
Ma di cosa ha bisogno un ragazzo di diciannove anni? Di una spalla forse? Di un amico? Di soldi?
Lui aveva tutto questo, non erano certo i soldi a mancargli.
A lui, mancava lei.


«Kaylie?» Era dietro la porta, sotto la pioggia, da almeno mezz'ora. «Kay? So che sei lì dentro» Urlava, sbattendo i pugni bagnati sulla porta. «Sto gelando, aprimi, per favore» Continuava ad imprecare dietro quella serratura che non scattava, dietro quel legno fermo e duro che non si muoveva. «Ti.. prego» Poggiò i pugni sul legno freddo, e ci appoggiò la testa.
Come aveva potuto incasinare tutto in questo modo? Come? Com'è possibile fare tutto questo in così poco tempo?
Sentiva il suo cuore spezzarsi, lentamente, ogni volta che schiacciava una foglia secca. "La finestra della sua stanza, sul retro" Pensò. Alzò il cappuccio ed abbassò la testa, fece un mezzo giro della casa e salì le scalette che portavano al balcone della stanza di Kaylie. Come aveva immaginato lei era lì, sdraiata sul suo letto, con le cuffiette nelle orecchie e la musica alta, ma non così alta da non riuscire a sentirlo.
«Kay.. Sei così bella» Disse, avvicinando il naso alla finestra. Era sicuro che lei potesse sentirlo. Lei aveva uno sguardo freddo e cupo, e lo guardava dritto negli occhi. Lui cercò di sorriderle, come per farla sciogliere, ma non funzionò, anzi, i suoi occhi grigi diventarono più tristi. «So che forse non leggerai, ma non posso aspettare qui, sotto la pioggia..» Fece una pausa, e lei si alzò, si avvicinò alla finestra e mise le mani su quelle di lui per qualche secondo, ma le tolse velocemente, come se stesse sbagliando in quel gesto disperatamente dolce. «..Entra» Aprì la finestra con un colpo secco, facendolo entrare.
La casa era vuota, e la stanza di lei era come congelata in quel momento in cui lui le aveva detto "Semplicemente non ti amo". Tutto era come lui l'aveva lasciato. I libri di scuola sulla scrivania, la radio impostata sulla stessa frequenza, con il volume abbassato, le cuffie di riserva messe sulla scrivania, come a formare un cuore. Gli occhi gli caddero sul suo diario, che scriveva ogni giorno, che si era bloccato a quel giorno in cui lui l'aveva lasciata. 8 luglio 2013. Lei che scriveva tutto su quel diario, aveva smesso. Come aveva smesso di ascoltare la sua frequenza radiofonica preferita, e di usare le cuffiette di riserva, e di leggere. Tutto fermo. Tutto fermo fino a quel 19 dicembre 2013.
«Non.. non è cambiato niente, vedo» Cercava di rompere il ghiaccio, di renderla più sciolta, di rendere l'atmosfera più natalizia, come a dirle "..ma io adesso sono qui". «Ti ho scritto una cosa» Le avvicinò un foglio al naso, aspettando che la sua mano lo prendesse, ma nulla si mosse. «E' per te» Ripetè, ma la ragazza era immobile, di fronte a lui, inespressiva e priva di vita. «Te la lascio qui..leggila» Sussurrò. Lei fece un leggero cenno del capo, come a dirgli che aveva capito. «Forse.. se vado è meglio» Si avvicinò e le sfiorò debolmente la guancia, come se avesse paura di toccare troppa pelle.
Lei come risposta rimase di fronte a lui, con una linea sottile al posto delle labbra, e due fessure al posto degli occhi.

Quando lui se ne andò, si sedette sul letto, incerta se aprirla o no.
Aveva passato cinque mesi della sua vita in stato vegetale, senza uscire, senza andare a scuola o vedere nessuno, ed adesso una parte della stanza, quella in cui lui era rimasto per qualche secondo, sembrava aver leggermente ripreso vita, come se dall'inverno si fosse passati ad una leggera primavera che fatica ad arrivare.
Rimase così ferma per un tempo interminabile, poi si decidette ad aprirla.

"Cara Kaylie,
so che non vuoi parlarmi, non vuoi scrivermi, non vuoi sentirmi.
So che hai smesso di pensare a me, o almeno credo. So che pensi io sia un bastardo senza cuore, ma non è questo quello che sono.
La verità è che mi sento perso, solo, triste. E non so più cosa fare per sentirmi vivo.
Ho abbandonato tutti i miei amici, dicendo che ero stanco. In realtà ero solo distrutto, distrutto perchè ti ho lasciata. So che sembra assurdo, ma è la verità.
Come diceva quella canzone? "Sai di amarla solo quando la lasci andare". Sono stato uno stupido, ma se per capire che ti amo dovessi lasciarti altre mille volte, forse lo rifarei, ma questo significherebbe vederti mentre vivi la tua vita, e mentre mi odi.
So che lo fai. So che mi odi, che preferiresti sapermi morto.
Avrei dovuto portarti dei fiori,
avrei dovuto portarti a tutte le feste a cui non sono venuto con te, perchè so che ami ballare.
Ma odio il fatto che la mia piccola possa ballare con qualche altro uomo.

E se per non farti ballare con nessun altro dovessi essere costretto a farti innamorare ogni giorno di me, lo farei.
Dammi tempo una settimana.
Con amore,
Justin"


Rigirò fra le mani quel pezzetto di carta più volte, poi si sedette alla scrivania. Con un dito spostò via la polvere che si era accumulata sul diario, prese una penna e ci scrisse una data.
"19 dicembre 2013" Poi, come se non potesse controllare più nulla, iniziò a scrivere e a riempire parte di quel foglio.

"Non ti ho dimenticato, Justin. Non posso odiarti, ma non posso neanche amare chi mi ferisce. Vorrei ballare con chiunque tranne che con te, solo per vederti morire dentro, come tu hai fatto morire me.
Non avrai nessuna possibilità, non mi farai innamorare. Non di nuovo.. non ancora una volta.
Per me sei solo Justin Bieber, uno stupido diciannovenne che gioca a fare il figo e si droga di nascosto coi suoi amici.
Per me sei solo questo, e Justin è solo un ricordo.
Con meno amore possibile,
Kaylie"




hallelujah
soooo, non so che dire.
questa doveva essere una os, ma mentre la scrivevo mi sembrava interminabile,
e dato che odio i capitoli o le os troppo lunghe.. ho preferito dividerla e creare quella che (in teoria) dovrebbe essere una mini long.
un 7-8 capitoli, almeno credo, e spero.
sono mancata per un po',
ma rendo meglio con il cuore in frantumi.
spero vi piaccia, e di non essere stata troppo smielosa.
con amore,
me
xxx

 

 

  
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