Lo riteneva un traditore e un guerriero di infimo livello, ma per lui era il rivale che aveva distrutto ciò che era.
Il corpo di Goku era stata rinchiuso in una bara di vetro cristallino.
Il Supremo, con i suoi poteri, aveva creato quest'involucro per far rimanere il suo ricordo. Sarebbe restato così per sempre, senza biodegradarsi.
Sarebbe stato lì, con il suo ultimo sorriso sereno.
Era stato posto nell'ampio salone rotondo e nessuno poteva avvicinarsi, o la convinzione che fosse ancora vivo sarebbe stata troppo forte.
Gohan e Chichi non riuscivano a capacitarsi di quella perdita; un marito e un padre aveva chiuso gli occhi e stavolta non era stato un nemico, non era stata una minaccia che aveva colpito la Terra, non era stato per sacrificarsi, ma si era trattata di una malattia, quella malattia che l'aveva strappato alle sue persone più care.
Vegeta, il principe dei saiyan, il cinico mercenario, il distruttore di mondi, era rimasto colpito da ciò che era successo.
Il suo eterno rivale non c'era più.
Doveva esserne felice, doveva gioire, invece no. Sarebbe dovuto essere lui a toglierlo di mezzo, lo avrebbe dovuto affrontare lui per regolare i conti, sarebbe dovuto diventare super saiyan e fargli vedere che anche lui c'era riuscito e avrebbe dovuto... avrebbe dovuto far qualcosa per colmare quel vuoto che lo assillava. Saputa la notizia si era precipitato al palazzo del Supremo, entrando con arroganza, ignorando tutti e andando dritto al suo bersaglio, andando da Kaharot.
Si era bloccato dinnanzi a quella scena, l'aveva guardato con odio e disprezzo. Si era fermato a due centimetri da quella teca di vetro ed era restato in silenzio con i pugni serrati e gli occhi fissi su quell'eterno rivale che avrebbe dovuto togliere di mezzo con le sue mani.

« Bravo, hai preferito fare il bell'addormentato invece che affrontarmi. Ti disprezzo! Non hai saputo ribellarti, non hai saputo sopravvivere e ti sei abbassato a una malattia terrestre. Tu, un Super Saiyan, messo al tappeto così. NO! Come hai osato? Come hai potuto andartene in questo modo? Come hai potuto farti battere? Noi avevamo un conto da chiarire! Te ne sei andato e sei scappato come un codardo, non reagendo. Non perdono il tuo affronto nel morire così, non l'accetto. Giuro sul mio onore che batterò i cyborg e diventerò un Super Saiyan. Ti farò vedere chi sono.»

Dopo questi pensieri, diede un pugno su quella fredda custodia che conteneva un eroe, un saiyan, un rivale, un padre e un marito dall'animo nobile.
Lo diede così forte da provocare una crepa e far uscire il sangue dalla sua mano, aprendosi una piccola ferita. Non provò dolore, ma il suo spirito avrebbe voluto qualcosa in più.
Un'ultima battaglia, un ultimo scontro e un'ultima sfida per fronteggiare l'unico saiyan che l'aveva superato in tutto, diventando Super Saiyan e umiliando il suo principe.
« Non ti perdonerò mai, Kaharot! Sta certo che regoleremo i conti, anche all'altro mondo.»
Fu l'unica cosa che disse, dando un ultimo sguardo a quel sarcofago senza vita.

Salve a tutti! Mi perdonate? E' tanto che non aggiorno nulla, ma oggi mi rifarò :)
Questa Flash-Fic/One-shot l'ho scritta, precisamente, tre anni fa ed oggi l'ho ritrovata ed ho chiesto a Sayuri_92 – che ringrazio di cuore – di Betarla perché in pessime condizioni.
E' ambientata nell'universo Mirai, dove Goku non è stato salvato da Trunks.
Inoltre ci tenevo a postarla :)
Spero che MiraiVegeta non sia troppo OOC.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.