Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Storm_sea    21/12/2013    1 recensioni
L'amore è una debolezza, solo una breccia nell' armatura di un assassino. Così le diceva il padre e lei non osava ribattere, lui aveva esperienza e la devozione della ragazza non lasciava spazio ad alcun dubbio. Mai fidarsi degli assassini, le diceva sempre. Si era fidato di un assassino e questo gli aveva ucciso la moglie. Si era azzardato ad amare la sua unica figlia ed era morto per lei, un debito che Virtin non potrà mai ripagargli. La solitudine e i suoi pugnali, questo doveva amare, solo questo.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli occhi di Virtin erano grigi, come il mare in tempesta, come il colore che assumeva il cielo prima che piovesse. A guardarli sembravano dolci e pieni d'amore, ma Virtin non era proprio quella che si dice una ragazza dolce. Dopo la morte del padre si era messa al servizio del re del regno dell'Est, aspettava solo l'occasione giusta per cominciare a fare il doppio gioco, il re non la pagava abbastanza per i suoi servigi.
Questa volta le aveva dato un incarico più complicato del solito. Doveva uccidere il servitore del re del Nord, da come l'aveva guardata, con i suoi occhietti neri, luminosi e maliziosi, aveva capito all'istante che aveva usato la parola 'servitore' per non dire 'assassino'.  Il re lo riteneva troppo capace per i suoi gusti e Virtin si disse che la sua morte non poteva che accrescere la sua fama di assassina provetta, inoltre poteva proporre al re del Nord qualcosa di meglio, per potersi finalmte liberare del suo 'padrone' malizioso, come i suoi occhi. I re sono così stupidi, credono che gli assassini li chiamino padroni per devozione, ma nessuno è padrone di un assassino, nessuno. La corte del re del Nord era conosciuta come la più accogliente dei quattro regni, ma Virtin non si illudeva, nessuno accoglie una ragazza vestita di nero, incappucciata e ben armata. Amava travestirsi da nobile contessa, era una perfetta bugiarda, un pregio molto utile. Al suo nascondiglio aveva diversi travestimenti e vista la sua bellezza, anch'essa molto utile, era facile cambiare rimanendo attraente, nel caso dovesse ingannare qualche stupida guardia. Si procurò un nome, una carrozza e un cocchiere. Durante il viaggio nascose con cura armi e pozioni sotto lo sfarzoso vestito che aveva indossato.  Il regno del Nord distava poco e  arrivarono sulle sue strade lastricate in poco tempo. Virtin, dopo essersi presentata alle porte del castello, fece sistemare i cavalli in una delle stalle reali. L'avevano accolta come mai avevano fatto presso gli altri regni. La bellissima regina le era venuta subito incontro a braccia aperte e aveva lodato la sua bellezza, a Virtin era già simpatica, doveva assolutamente fare quella proposta al re, si disse. La regina aveva gli occhi blu, con striature azzurre, erano dolci e non mentivano, era una donna buona e amorevole. Era quasi ora di pranzo e la regina ordinò a uno dei numerosi servitori di scortarla ad una della numerose stanze degli ospiti, la più ampia, gli disse. Il servitore sorrise e annuì, Virtin si meravigliò, un servitore felice e obbediente, che non mormorava insulti quando si allontanava dal suo sovrano, non era assolutamente ciò a cui era abituata. I suoi bagagli erano già lì, pronti per l'uso, quella sera ci sarebbe stato un ballo in onore della festa di primavera, che nel regno del Nord era molto amata, poichè era il periodo in cui si erano sposati i sovrani, o meglio, il periodo in cui era stato combinato il loro matrimonio.  L'assassina curiosò per bene nella sua camera e nascose le sue armi in modo che se fosse entrato un servitore  non le avrebbe notate. La camera era enorme, al centro c'era un enorme letto a baldacchino a due piazze, il lenzuolo bianco era decorato con disegni d'oro floreali e i cuscini erano soffici come Virtin non li aveva mai visti, doveva assolutamente procuarseli. Prima di quanto si aspettasse si ritrovò immersa in vasca da bagno, doveva rilassarsi prima di un lavoro così complicato, non che fosse preoccupata, la preoccupazione non faceva parte del suo modo di lavorare. La tranquillità era fondamentale per un assassino, il lavoro doveva essere fluido, silenzioso e questo implicava una calma e una precisione completamente estranee a coloro che non erano stati addestrati. Indosso un vestito lungo, meraviglioso nella sua semplicità, era composto da un corpetto stretto e senza spalline dal fondo nero decorato con foglie d'oro e una gonna lunga, completamente nera, per niente ampia, comodissima ed elegante. I lunghi capelli neri erano acconciati in modo che non potessero andarle sugli occhi, le assassine di solito tagliano i capelli, ma Virtin non intendeva farlo, nonostante il padre durante l'addestramento avesse insistito riguardo a questo punto. Ai piedi indossò delle scarpette dorate abbinate alle foglie del corpetto, era perfetta. Dopo una rapida occhiata sodisfatta allo specchio si disse che era pronta.
La regina voleva bene a Dric, solo lui sapeva quante volte aveva salvato la vita al suo adorato marito, in realtà la dolce regina voleva bene a tutti coloro che non odiava e per questo l'assassino non poteva che ricambiare. Il re possedeva altrettanta benevolenza, senza che questa sfoci però nell'ingenuità, che potrebbe essere mortale per un re così potente e invidiato. Dric era un assassino più che efficiente, faceva parte della famiglia, sembrava scostante come la maggior parte degli assassini, ma in realtà era gioviale e simpatico. Alla corte era famoso tra le cameriere per la sua bellezza angelica, il ragazzo aveva i capelli del colore dell'oro che decorava le lenzuola delle camere degli ospiti, erano ricci e ribelli, sembravano fatti apposta per incorniciare i suoi zigomi sporgenti, le labbra sottili e i grandi occhi castani con striature verdi. Gli occhi di Dric erano impenetrabili, se qualcuno avesse cercato di leggergli l'anima attraverso quelle due finestre avrebbe trovato i vetri chiusi, gli occhi gli avrebbero riflesso la sua immagine, mai l'anima dell'assassino. Per l'occasione la regina aveva scelto i vestiti per lui, era come il figlio che non aveva mai avuto, l'aveva vestito di nero, con delle decorazioni d'oro sui bordi della giacca e ai lati del pantalone, si era ben informata sul modo in cui si sarebbe vestita la contessa prima di decidere, la riteneva una perfetta compagna per Dric. Al contrario il ragazzo aveva notato fin da subito che la contessa straniera era diversa dalle altre dame, aveva l'aria di tramare qualcosa, aveva riferito le sue preoccupazioni alla regina, ma la donna non gli aveva creduto, gli occhi della contessa erano troppo dolci per mentire.  Doveva ammetterlo, la contessa era molto affascinante, ma sapeva resistere alle belle donne, in fin dei conti era un assassino e le donne non avevano mai intralciato la sua professione, l'avevano solo e unicamente favorita.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Storm_sea