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Autore: ElineSerpeverde    21/12/2013    2 recensioni
Poco a poco il vuoto sta divorando Lily, corrodendole l'anima.
Dalla storia:"Poche persone mi avevano visto come un essere umano, e non come un mostro, loro sono sempre state due di queste."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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Freddo
 

Nevica. Mi è sempre piaciuta la neve.

Vedo i miei occhi riflessi nel vetro della finestra, lo vedo da sola che sono vuoti, e so solo io il perché.

-Lily?- dal vetro noto Rose, è lì che mi osserva.

-Si Rose?

-Stiamo per andare a tavola, la nonna mi ha mandato a chiamarti.

-Arrivo subito- le dico alzandomi.

Mi guarda più intensamente, e con un briciolo di invidia.

Rose non è bella come me, lo so da sola, io sono alta, due gambe chilometriche, magra, i miei capelli sono lisci e morbidi di un caldo rosso, i miei occhi sono azzurro cielo. Lei non è brutta, ma non è bella come me, anche se tutti le dicono di si.

Forse sono un po' narcisista però è vero.

Solo che lei è buona. Davvero buona. Io sono l'emblema della cattiveria, di ciò che non si deve fare, di ciò che è sbagliato.

-Mi dici cosa c'è?

-Nulla Rose, va tutto bene.- dico atona.

-Non è vero, è da maggio che stai così, ci sarà sicuramente qualcosa!

-No, nulla, possiamo andare?- chiedo sarcastica.

-Si andiamo.

Non sono esaltata dall'idea di andare in soggiorno, oltre il fatto che è minuscolo, c'è lui.

Rose e Al, e di conseguenza anche Scorpius, si sono diplomati a luglio, lui è il moroso di Rose quindi è qui sta sera. Ma Al non c'è, lui era la mia unica ancora di salvezza in queste serate oltre Dom.

Passo di fianco a Scorp, lo guardo, mi guarda, poi sposto i miei occhi da un'altra parte, non posso continuare a stare vicino a lui.

 

Qualcuno bussò alla porta della mia camera, io stavo facendo il baule.

-Avanti.- dissi, non alzando gli occhi e continuando a mettere i panni ben piegati dentro il gigantesco baule.

Quando alzai la testa dal baule, notai che James aveva la faccia seria, non lo avevo mai visto così serio.

-Senti dobbiamo parlare.

-Si certo dimmi- dissi a gambe incrociate sul letto, lui si appoggiò al comò e mi guardò per un po'.

-Domani comincerai Hogwarth, così ci sono delle indicazioni che ti voglio dare prima di partire. Tu devi stare lontano da quell'idiota di Malfoy, hai capito, è un Serpeverde e tu gli devi stare lontano, mi hai capito?

Nessuno aveva ancora capito, nessuno lo aveva ancora visto, ma quella sera tutti se ne accorsero.

-Cosa?- dissi, ma era come se la voce fosse un sibilo, veloce e cattivo.

James si ritrasse un po' e andò verso la porta, mentre io mi alzavo dal letto.

-James Sirius Potter abbi il coraggio di ripete quello che hai appena detto- lo dissi con calma, con un tono neutro, ma nel mio sguardo c'era la furia, fu quello che spaventò James.

In quel momento entrò papà -Ragazzi è...- poi vide il mio sguardo e impallidì.

-Prima voglio essere sicura di ciò che ha detto James, perché non sono certa di aver capito, tu vuoi che io stia lontana da Malfoy, perché lui è un Serpeverde, quindo DEVO stare lontana anche da Al, anche lui è un Serpeverde, e non dire lui è tuo fratello, vedo come lo guardi come se lui fosse feccia della peggior specie.- feci una pausa per calmarmi un po' -E inoltre non voglio mai più che TU mi dica quello che devo o non devo fare, li ho due genitori, non mi ricordavo di avere un altro padre.

Poi superai James, immobile come una statua, e papà, bianco come un cadavere, e scesi di sotto, non parlai fino al giorno dopo poco prima di partire.

 

-Hey Lily, vieni, è ora di cenare.

Tutti parlano del più e del meno come va la scuola, il lavoro -argomenti di cui non mi importa un accidente-, per fortuna a me nessuno fa mai domande. Poi mi guardo un attimo attorno, Al non è venuto, non è più costretto, non vivendo più a casa con noi, ha fatto bene avrei voluto saltare anch'io, ma lo farò dal prossimo anno. Sono tante cose, ma non un'ipocrita, e odio l'ipocrisia. E qui ce né troppa, anche quel santo di Al ha dato il collo.

-Qualcuno sa dov'è Albus?- chiede il nonno, non lo ha chiesto perché gli interessa ma perché lo deve chiedere per non passare per un nonno che non si disinteressa dei suoi nipoti.

Scorpius mi guarda mi sta implorando di non rispondere, sa cosa farei, e calerebbe il gelo totale molto di più quanto ne sia caduto adesso.

-Tu lo sai ragazzo?- chiede la nonnna.

-Oh, mi ha detto che sarebbe andato da Allison, la sua ragazza, a casa di lei, i suoi li avevano invitati e lui non se l'è sentita di dire di no.

È una balla, si è con Ally ma sicuramente sono comodamente stesi sul divano a vedere uno di quei pessimi film di Natale e li stanno prendendo in giro, vorrei essere con loro, ma Al ha detto che dal prossimo anno lo festeggeremo insieme il Natale.

Mi squilla il cellulare -Scusate, è Ally.- non hanno idea di chi sia ma mi devo giustificare.

-Sei scema?- dico e mi metto alla finestra a guardare di fuori, oramai la neve ha imbiancato.

-Quindi sei ancora là.- dice scocciata.

-Dove pensi che sia?

-Dai muoviti a finire questa cena, sei maggiorenne di che vai via e che i tuoi amici ti aspettano, manchi tu, siamo qui con una bottiglia di free-whisky la apriamo anche se non arrivi. A e porta anche Dom, ovviamente.

-Va bene adesso vedo di andare via prima.- sorrido e vedo riflesso il viso triste di mio padre -Adesso ti lascio, ciao.

Chiudo il telefono e lo osservo, è invecchiato il salvatore del mondo magico, ma è sempre un bell'uomo.

-Vuoi andare via?

-Rimango un altro po', poi vado dai miei amici, speravano di avermi un po' questo Natale.

-E se io non ti dessi il permesso.

-Non ho più bisogno del tuo permesso, ho 17 anni, e inoltre mi so smaterializzare, quindi...

-Sei ancora piccola!

-Non ho il moroso papà.- lui si blocca un attimo -Vado da Al, e quindi da Ally.

-Dormi da Al?- chiede, adesso è molto più tranquillo.

-Si, o da Ally, oppure potrei tornare a casa- non sono abituata ad avere paletti, a Hogwarts faccio quello che voglio -Comunque non mi aspettare sveglio, ho le chiavi per entrare.

-Non mi piace che tu vada dai Nott.

-E a me non interessa.- gli dico poi torno in sala da pranzo.

Mi rimetto seduta al mio posto, molti dei miei cugini e zii mi guardano, sopratutto zia Hermione.

Sento mamma sbuffare, è sempre stata l'unica che si è schierata dalla parte mia e di Al.

-Cosa c'è Hermione?- chiede mamma, è parecchio alterata.

-Mamma, lascia stare.- le sussurro.

-Nulla solo che...

-Che?

-Tua figlia è abbastanza maleducata, si è alzata e poi è tornata a tavola come se nulla fosse.

-Quindi?- è sempre più arrabbiata.

-Lily non è un esempio di buona educazione o di qualunque altra cosa.

O la fermo o esplode.

-No, mamma adesso basta.- dico -Io so cose che potrebbero farti diventare vecchia tutte d'un colpo sui tuoi adorati figli, o su chiunque in questa stanza- guardo i miei cugini, Dominique mi fa un cenno di approvazione con la testa, è sempre stata mia amica e dalla mia parte -E ricordatevi che non è semplicemente perché siamo fuori da Hogwarts che io smetto di essere quello che sono, quella che comanda sono io e voi siete tutti dei sottoposti, ma scommetto che non glielo avete raccontato questo, quanto io posso essere cattiva sicuramente, o di come- guardo mio fratello –James si faccia mettere sotto dalla sua sorellina scommetto di no, io comando.

Sono tutti ammutoliti -E adesso se non vi dispiace raggiungo mio fratello che da non viene perché c'è talmente tanta ipocrisia che ti fa male al cervello. Malfoy non sei ben accetto da ora in poi dovresti cominciare a prendere le distanze da noi, ciao a tutti.

-Oh quindi ce ne possiamo andare?- dice Dom -Alleluya non ne potevo più.

Zio Bill tenta di dire qualcosa ma sia già a casa di Al.

 

Gli alunni del primo anno non stanno insieme agli altri, ci misero da parte e ci fecero entrare nella Sala Grande dopo. Uno dopo l'altro ci misero il cappello parlante sulla testa.

-Potter Lilian Luna.- mi chiamò la McGranit.

Mi sedetti e mi qualcuno mi appoggiò il cappello sulla testa.

Una Potter, l'ultima, vedo tante cose diverse, intelligenza, salta subito all'occhio, potresti benissimo andare a Corvonero, vedo grinta, ma anche freddezza, cattiveria, astuzia, sei anche ambiziosa, tutte qualità di...SERPEVERDE!”.

Mi andai a sedere al mio tavolo, tutta la sala era sconvolta, pensavano che di Potter a Serpeverde bastasse Albus e invece c'ero anch'io. Una delle prime volte in cui mi sono distinta dagli altri.

I giorni si susseguirono, e arrivò quel giorno. Era un martedì quando Scorpius si avvicinò.

-Ciao Potter senti possiamo scendere a patti?

-Su cosa?- non lo guardai nemmeno, i miei occhi erano incollati al compito di Erbologia.

-Su fatto che ti sei già distinta fra i primini, sai come è sono io che comando qui- se ne fece vanto.

-Rinuncerai presto a queste pretese, entro la fine dell'anno, sarò io a governare nei sotterranei.- dissi guardandolo dritto negli occhi.

-Sei un po' troppo presuntuosa piccola Rossa.- e se ne andò.

Ma fu così, alla fine dell'anno i sotterranei furono i miei, tutto quello che succedeva lì io lo sapevo, a volte anche prima che avvenisse concretamente, alla fine del mio primo anno avevo informatori in ogni casa e un giro di spie da fare invidia ai Servizi Segreti, e tutti sotto il mio comando.

Il terrore era d'obbligo, tutti nel giro di pochi mesi mi temettero, mi considerarono qualcuno da cui stare lontano, di cui non parlare assolutamente male, se lo avessero fatto e li avessi scoperti gli avrei fatto la pelle. Quindi io divenni uno spauracchio, e la cosa non mi dispiaceva affatto, volevo che gli altri avessero paura di me, ma non fino a quel punto.

Le uniche due persone che rispettavo e a cui volevo bene erano solo Allison Nott e Dominique. Poche persone mi avevano visto come un essere umano, e non come un mostro, loro sono sempre state due di queste.

 

Entriamo a casa di Al ci sono proprio tutti.

Ci accolgono con un sorriso, Zabs e Tayler, Thomas con Emma poi ovviamente Al e Ally.

Ci mettiamo a chiacchierare, le risate adesso mi riecheggiano nella testa e alla fine decido di tornare a casa, ho il sorriso che ho sempre dopo essere stata con i miei amici.

Papà mi sta aspettando sveglio seduto su una poltrona, si gira quando mi vede sbucare dalla porta -Come è andata da Al?

-Bene, ci siamo divertiti, era tanto che non mi divertivo così- ha gli occhi tristi, mi vado a sedere sul bracciolo della poltrona -Non è colpa tua se sono così, se sorrido poco o se sono insensibile, ok?

-Come fa a non essere colpa mia?

-Perché la serpe sono io fra i due, e quindi non è colpa tua.

Lui si rimette a guardare il fuoco -Notte papà.

-Notte cucciola.

Salita in camera mi metto il pigiama e poi a letto. Prima di addormentarmi mi faccio travolgere ancora dai ricordi.

 

-Lily!-urlò Scorpius, strano che i chiamasse così in pubblico.

-Cosa c'è adesso?!- gli urlai addosso, ero davvero arrabbiata.

-Io ti volevo dire che- lo vidi prendere coraggio, eravamo in mezzo al corridoio le persone ci guardavano -Io ti amo.

Il mio cuore perse qualche battito -Non penso di aver capito bene.- ero un po' confusa.

-Hai capito benissimo, ma se vuoi lo ridico.

Mi lanciai fra le sue braccia e lo baciai -Ripetilo, all'infinito. E anche io ti amo.

-Te lo ripeterò per sempre piccola Rossa.

-Per sempre Scorp.

 

Rido ripensandoci, una risata senza allegria, quasi isterica.

-Per sempre un cazzo Scorp.

Mi rigiro pensando a quello che ho perso, ed è solo colpa mia, per il freddo che ho dentro.

Ma Scorp, il mio era un per sempre vero.

Ti amo.





Angolino:
era un po' che era lì questa One shot, e mi rimetto ai vostri giudizzi, ditemi cosa ne pensate.
buon sabato a tutti ;)

  
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