Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: fearlesshippie    21/12/2013    0 recensioni
Raccolta di storie di ragazzi. Sesso,droga,alcool,disturbi alimentari,bipolarismo,amore,rabbia.
Che questo postaccio è come un grattacielo nel bel mezzo di Londra, piani di camerate e cucine e bagni in comune. C'è chi torna a casa con lo zaino in spalla e non c'ha nemmeno la forza di dire 'cià gentaglia', cuffie e musica spaccatimpani, non si sbaglia. Chi la mattina s'addormenta e se suona la sveglia una botta e la spegne sperando pure che cada e che per un po' non si faccia più sentire. Chi alla mattina ci arriva ancora con le forze della notte prima perchè c'ha da vivere, c'ha i pensieri sovraffolatti e gli ingranaggi inceppati. Chi la notte muore d'amore e di giorno cerca calore. E ci siam entrati tutti insieme, viviamoci sta vita come fosse un reality, come fosse quel telefilm americano di cui non ti perdi na puntata.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Camera nove e una compagna di stanza, si chiama Abigail,che nome snob, già m'ha fatta sentire inferiore solo presentandosi, che per guardarla negli occhi non mi basta neppure salire sulle punte dei piedi, ma pare abbia un viso simpatico ed un sorriso ultraterreno, chissà da dove viene, che un giorno le chiederò di guardarsi un cartone con me così vediamo quale pianeta preferisce e magari mi ci porta. Doppio letto, una finestra con le tende verdeacqua. I primi tempi questa convivenza un po' pesava, mi faceva sentire di poco conto, ci incontravamo solo alla sera per scegliere un film da guardare, e lei non mi faceva scegliere mai i cartoni animati, doveva vedersi qualche film strappalacrime che mi mandava in tilt il cervello e il cuore a farsi fottere. Poi però la mattina quando mi svegliavo mi ritrovavo spesso un bigliettino sul comodino lasciato da lei prima d'uscire ' Posso essere la Regina del tuo Wonderland ? '. Io non so che m'ha fatto, so solo che la sera quand'è tornata le ho fatto trovare i nostri letti attaccati e un telecomando con un play da schiacciare, pizza e vodka e la mia mano da stringere. Ieri notte m'è preso sonno subito e non ce l'ho fatta ad aspettarla così le ho rubato il pigiama almeno lo capiva che c'avevo bisogno di sentirla addosso. Io e lei, un pennarello indelebile con cui disegnare le pareti, lascio disegnare lei che io una cosa giusta alla prima non l'ho mai fatta. Io e lei che il nostro ti amo è vintage. Io e lei che non c'è una canzone nostra, non c'è nulla di nostro in questo mondo, se non noi, che da questa stanza non ci usciamo mai, se non per preparare una torta e finire per sporcarci la faccia di cioccolato e panna. Che poi alla sera c'è sempre qualche luna storta su questo piano, tipo camera tre c'è Bart che gli piglia male e per far a botte con l'amore si fa fuori i pan di stelle, e lo vedi passare minimo quattro volte all'ora per andare sul balcone a fumarsi una cicca, manco saluta, puoi chiamarlo che tanto ha da andare, poi te lo vedi spuntare in camera agli orari più improbabili, magari s'è dimenticato l'accendino, magari c'ha da farsi perdonare due o tre urla in piena notte che tu ti svegli e non sai che fare. T'alzi alle tre e quaratadue del mattino vai in cucina e ci trovi Chester a mangiare latte e cereali col cappello in testa, sembra che i capelli non gli ricrescano mai, con l'ipod acceso e i Placebo a palla che sente pure Eloise dalla camera sette. La mia stanza è in fondo al corridoio, busso alla camera cinque, che son sicura che c'è Paul che sta studiando storia per domani, ragazzo alternativo, si studia di notte, io mi siedo un po' sul letto e gli ripeto i sette re di Roma che è l'unica cosa che mi ricordo, magari anche la prima declinazione di latino che tanto lo batto pur avendo avuto debito per cinque anni. C'ho voglia di ridere e di cantare i puffi, muoviti a studiare, manco mal che facevi presto. Intanto che t'aspetto, me ne vado nella camera uno da Theo  a consumare i Baustelle e a inventarne uno nuovo, a suonare la chitarra con gli accordi al contrario e con il plettro del futuro. Per stanotte mi fermo qua, che son nata vagabonda, ogni parete mi sta stretta se ci passo troppo tempo.

Jill, camera nove. 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: fearlesshippie