Presente e passato si fondono in un unico dolore che il tempo non riesce ad intaccare, un dolore che rimane forte, che fa desiderare la morte come un tempo si è desiderata la vita. Ricordi frammentati di un soldato scampato alla morte per un soffio, che tornano a galla senza un'ordine apparente, con colonna sonora la bellissima canzone “La guerra di piero”, di De André.
[Dal testo:]
….E ora? Ora mi fermo e penso. Penso a tutto quello che ho perso, che non ho potuto vivere a causa di questa guerra, a ciò che non potrò godere, perché i sussurri degli innocenti che ho ucciso, colpevoli solo di essere nati in un'altra terra, continuano a perseguitarmi. Questo campo mi ricorda uno dei tanti in cui sono stato, così grande, così vuoto. É il vuoto che sento dentro di me, mentre stringo i ciuffi d'erba bruna, secca come nell'inverno in cui me ne sono andato...