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Autore: tomlinsonsbraces    22/12/2013    0 recensioni
“Non stavo origliando.” Dichiarò ad un certo punto. “è che.. stavo venendo di corsa, e avevo il fiatone, quindi quando sono arrivata mi sono presa un attimo di pausa e..” ci guardò a tutti esitando un attimo. “mi sono appoggiata alla porta e poi tu hai aperto e io sono caduta.”
“Julie, tranquilla, nessuno qua ha mai detto o pensato che tu stessi origliando. Vero ragazzi?” disse Zayn accogliendo la ragazza dentro mettendole una mano dietro la schiena. Così si sollevò un “No” generale e, anche se Julie ovviamente non ci credette, sorrise a tutti, sedendosi in uno dei cinque letti. “Allora, cosa ne pensi della decisione della testa di cazzo di mio zio?” Disse sorridente rivolgendosi a me.
Sorrisi. Già ci intendevamo a meraviglia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I.


“Ciao bellezza.” La ragazza si girò verso di me con un’espressione impassibile e con altrettanta espressione si voltò di nuovo dall’altra parte. Sarà stato il mio alito che puzzava d’alcool a non farmi attaccare bottone con nessuna ragazza quella sera, oppure i capelli tutti scompigliati dopo essermi scatenato in pista. E no cazzo, era la quarta che non mi degnava di una sola parola, quindi decisi di insistere.

“Non si ignora in questo modo un ragazzo che ti trova bellissima, lo sai?” cercai di fare la voce più provocante che potessi, nonostante fossi ubriaco marcio.

Dalla sua espressione sembrò non funzionare.

Poi da quello che successe dopo capii dove fosse il problema. Dalle sue spalle spuntò quello che doveva essere il suo fidanzato, con una faccia alquanto scocciata. Evidentemente la prima volta che avevo parlato alla sua ragazza aveva lasciato stare. Sinceramente mi venne da ridere e mi sforzai di non farlo, perché essendo ubriaco non riuscì a prenderlo come un momento di serietà. “Lascia stare la mia ragazza, amico.”

Immaginai il ragazzo col fumo che gli usciva dal naso dalla rabbia, come i tori diciamo.. e poi con quelle sopracciglia aggrottate era proprio brutto.

Le mie labbra si incurvarono in un mezzo sorriso per la scena appena immaginata, poi mi sforzai di tornare serio, ma quel tizio lo notò ugualmente.

“Cosa c’è di divertente?” disse con aria minacciosa.

“Oh, niente amico. Ti ho solamente immaginato come un toro, e la cosa mi ha fatto ridere.”

Dovrei smetterla di bere, viste le situazioni in cui mi caccio. Perché non penso prima di parlare?

Superò la sua ragazza e mi venne vicino ancora più arrabbiato. “Scusami?” disse facendo finta di non aver capito bene.

“Scusa se ti ho offeso.” Risposi. “Non volevo.” Dissi io con tono ironico.

Il tizio sembrava si stesse spazientendo.

Mi prese dalla maglietta e mi fece alzare dal mio posto davanti al bancone e mi spinse contro di esso, mettendoci faccia a faccia. La sua ragazza si alzò spaventata, richiamandolo.  Io invece ero tranquillissimo.

“Senti” iniziò. “Importuna un’altra volta me e la mia ragazza e ti faccio vedere io.”

Ancora non riuscivo a vederla come una minaccia.

“Senti” iniziai io invece, sbadigliando. “Sono molto ubriaco e ho molto sonno. E poi ho una leggera sensazione di vomito. Le tue cazzate da eroe non mi interessano.”

A quel punto perse la pazienza e mi tirò un pugno facendomi girare il viso dall’altra parte.

Questo l’ho sentito invece. E non doveva farlo.

Ricambiai il gesto, tirandoglielo così forte da farlo cadere per terra. La sua ragazza gridò il suo nome, che io comunque non capii, un po’ perché troppo accecato dalla rabbia per quel gesto e un po’ per l’alcool, ma non ha importanza.

Avanzai verso il ragazzo steso, prendendolo dalla maglietta come aveva fatto lui con me e sollevandolo da terra, e gliene tirai un altro.

A quel punto tutti si accorsero della rissa in corso e si aggiunsero, chi dalla mia parte e chi dalla sua. Sentivo solo tante persone gridare il mio nome e che cercavano di tenermi, ma nemmeno questo aveva importanza.

Una volta che Harry Styles inizia, non si ferma.

 

***

Il sole che filtrava dalle finestre batté sui miei occhi che iniziarono a bruciare, e mi fu impossibile aprirli. Invece li strinsi ancora di più aggrottando le sopracciglia e lamentandomi. Un dolore allucinante mi colpì alla testa come se mi avessero appena sparato.

Socchiusi un occhio cercando di capire dove mi trovassi e dovetti aspettare qualche secondo per mettere a fuoco tutto.

Una stanza d’hotel. Ah, la mia.

Mi girai dall’altra parte per completare l’ispezione e notai una figura seduta sulla poltrona accanto al mio letto. Cercai di metterla a fuoco e pure questo richiese qualche secondo.

Una ragazza. Una ragazza sorridente che evidentemente aspettava che mi svegliassi.

Aveva dei capelli lisci e scuri corti fino alle spalle. Fu l’unico particolare che riuscii a notare, oltre che i suoi occhi altrettanto scuri.

“Mmh.. chi sei?” chiesi con una voce roca e cerando di mettermi su.

“Buongiorno anche a te, Harry.” Disse sorridente alzandosi. “Vuoi del caffè?”

L’unica cosa che riuscii a pensare è come facesse a conoscermi.

“Si.. grazie.” Dissi con un po’ di incertezza. Mi aiutò a mettermi seduto con un cuscino dietro la schiena e mi porse del caffè preso ad un bar precedentemente.

Si sedette un’altra volta davanti a me. “Comunque, piacere, Julia.”

Mi girai verso di lei. “Harry. Ma a quanto pare lo sai già.” Accennai un sorriso.

Ricambiò il sorriso. “Sono la ragazza che si occuperà di te.”  

Aggrottai le sopracciglia. Continuavo a non capire.

In quel momento entrarono i ragazzi nella stanza.

“Oh, Harry, sei sveglio finalmente.” Disse Liam.

“Quanto ho dormito?”

“Circa 24 ore.” Rispose divertito Niall. Penso di non essere mai stato così confuso in vita mia.

“Vi lascio soli” iniziò la ragazza, di cui già non ricordo il nome. “Così gli spiegate tutto con calma. Ci vediamo dopo.” Sorrise e lasciò la stanza.

Appena chiuse la porta non persi tempo a chiedere spiegazioni. “Cos’è questa storia che quella ragazza si occuperà di me? Che significa? Mica sono malato!”  E intanto il dolore di testa, invece di attenuarsi, si accentuava sempre di più.

“Ora ti spieghiamo tutto.” Iniziò Louis sedendosi accanto a me, poi continuò Zayn. “Hai presente il casino che stai combinando nell’ultimo periodo? Bevi ogni sera, rimorchi sempre ragazze, risse ogni sera…”

“Si, ho capito.” Lo interruppi.

“Ecco, ai menager non va bene.”

Feci una smorfia. E ti pareva. A loro non va mai bene niente.

“E cosa vorrebbero fare? Mettermi in punizione e non farmi uscire?” dissi con un tono abbastanza acido e ironico. 

Zayn abbassò lo sguardo. “Secondo loro sei solo altamente stressato e hai qualcosa che ti.. affligge, diciamo.”  Alzai il sopracciglio. “Qualcosa che mi affligge? Continuo a non capire..” feci una pausa.

“Credono di sapere tutto di me? Non ho un cazzo di niente e non ho bisogno di un cazzo di aiuto. È la mia cazzo di vita e faccio quello che cazzo voglio, che gli piaccia o no.” Mi alzai di scatto dal letto e me ne pentii subito. Mi venne una fitta allucinante alla testa e mi dovetti appoggiare al comò di lato al letto, cercando di non darlo troppo a vedere. Adesso non potevo manco divertirmi e gestire la mia vita come voglio? Che si fottano.

“Senti Harry..”

“No Zayn. Sono grande e vaccinato, non ho bisogno di loro per dirmi cosa devo e non devo fare.”

Mi diressi verso la porta. Ero infuriato, non avevo nessuna idea sul dove andare ma volevo solo uscire da quella stanza e stare solo, ma mi sentii tenere per il braccio. Louis.

“Senti Harry, questa cosa scoccia anche a noi. Pensi che noi siamo d’accordo con quello che dicono? Ma anche no! Cioè, almeno io non lo sono.. è solo che se vogliamo andare avanti dobbiamo fare quello che dicono, è questo l’accordo. Non durerà tanto. Devi solo calmarti per un po’ e non fare tutte queste cose, e guarda come cambieranno idea.”

I ragazzi sapevano che Louis era l’unico a cui io davo ascolto. E infatti, mi convinsi.

“E vabbene.” Sbuffai. “Che palle.”

Tutti sorrisero e si buttarono su di me ad abbracciarmi.

“Il nostro Harry pazzo” Esclamò Liam per darmi fastidio. E appunto si beccò uno schiaffo in testa.

“A proposito” iniziai. “Il compito di questa tizia quale sarebbe?”

“Julie, Harry. Si chiama Julie.” Ribadì Louis.

Mi sedetti sul letto. “Quello che è.” Sbuffai.

“Farti divertire!” esclamò Niall ammiccando. Scoppiai a ridere e Louis gli tirò una sberla.

“Beh, Julie sta studiando psicologia ed è una parente di uno dei menager. Vista la sua bravura hanno avuto l’idea di chiamare lei.”

Mh, wow. “Comunque, penso di prendere in considerazione l’opzione di Niall.”

In risposta ricevetti un cuscino in piena faccia da parte di Liam, e ciò causò una risata generale.

“Dai, presentatemela.”

Zayn andò ad aprire la porta e appena aprì si sentì un tonfo. Ci girammo tutti, e vedemmo Julie per terra. Si alzò da terra velocemente e si aggiustò i capelli.

“Non stavo origliando.” Dichiarò ad un certo punto. “è che.. stavo venendo di corsa, e avevo il fiatone, quindi quando sono arrivata mi sono presa un attimo di pausa e..” ci guardò a tutti esitando un attimo. “mi sono appoggiata alla porta e poi tu hai aperto e io sono caduta.”

“Julie, tranquilla, nessuno qua ha mai detto o pensato che tu stessi origliando. Vero ragazzi?” disse Zayn accogliendo la ragazza dentro mettendole una mano dietro la schiena. Così si sollevò un “No” generale e, anche se Julie ovviamente non ci credette, sorrise a tutti, sedendosi in uno dei cinque letti. “Allora, cosa ne pensi della decisione della testa di cazzo di mio zio?” Disse sorridente rivolgendosi a me.

Sorrisi. Già ci intendevamo a meraviglia.

“Penso che non sia tanto male, d’altronde.”

 

 

 

 

Allora, è da un sacco che non scirvo ff e soprattutto l’ho sempre fatto quando non avevo un cazzo da fare. Ora mi è venuta l’ispirazione per questa, e allora ho deciso di scriverla.

Fa schifo, lo so ahaha

Ma spero comunque che ci sia qualcuno a cui piaccia. E perfavore, recensite. Ci tengo davvero tanto a sapere cosa ne pensate, per sapere almeno se valga la pena continuarla o no.

Grazie a tutti quelli che la leggeranno. Alla prossimaJ 

 

  
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