22/12/2013
1 recensioniPRIMO CAPITOLO
'Caro diario, senza di lui è una giornata pesante.
So' che dopo le vacanze lo rivedrò, e so' che lui
non sta provando la profonda tristezza che sto
provando io, ma non è colpa mia.'
So' che dopo le vacanze lo rivedrò, e so' che lui
non sta provando la profonda tristezza che sto
provando io, ma non è colpa mia.'
Felicita
Nascose il diario nel solito posto, passò una mano sui capelli e guardò dalla finestra: c'era una meravigliosa giornata pur essendo il ventidue dicembre, eppure era troppo triste.
Troppo triste per ridere, fare foto o parlare con le amiche. Voleva solamente scrivere o leggere.
''Feli giochi con me?'' una timida voce interruppe i pensieri della ragazza.
''No, sparisci'' disse lei in modo acido.
''Perché?'' insistette a chiedere una bambina dai riccioli rossi e gli occhioni azzurri.
''Non mi va, vai via'' a quel punto la bambina corse via, non sembrava triste ma di certo non sprizzava di gioia.
La ragazza sbuffò e si diresse verso un comodino pieno di libri: passò il dito tra essi e scelse l'ultimo.
'E lei conoscerà altra gente, altri mondi.
Forse anch'io conoscerò altri mondi, adesso no, adesso è possibile solo immaginarlo.
Quanto dureremo? Un mese? Un anno? Una vita?
Però vale la pena. Io e lei, pure un'ora.
Quanto dureremo?'
Forse anch'io conoscerò altri mondi, adesso no, adesso è possibile solo immaginarlo.
Quanto dureremo? Un mese? Un anno? Una vita?
Però vale la pena. Io e lei, pure un'ora.
Quanto dureremo?'
Se c'era una cosa che Felicita amava fare era leggere, stava leggendo Ma le stelle quante sono? Di Giulia Cercasi e lo trovava semplicemente meraviglioso.
Odiava però essere interrotta dal leggere e indovinate cosa succede? La interrompono.
''Felicita, quante volte ti ho detto che devi giocare con tua cugina?'' chiese sua madre riferendosi probabilmente alla bambina dai riccioli biondi.
''Mamma, non ne ho voglia'' si giustificò lei.
''Allora esci con qualcuno, fai una passeggiata! Non stare sempre seduta a leggere libri!''
''Va bene, va bene!'' posò con delicatezza -come se fosse un oggetto prezioso e fragile- il libro con gli altri e mise gli stivaletti. ''Credo uscirò con Vanessa, allora''
Vanessa era una sua cara amica, ma non aveva intenzione di uscire con lei; probabilmente era già uscita con il suo ragazzo.
''Bene'' si limitò a dire la madre, poi se ne andò.
*
A contatto con il mondo Felicita non si sentiva affatto bene se non era in classe.A dire il vero non si sentiva bene nemmeno in classe, ma almeno poteva stare sei ore a guardarlo in continuazione.
Ad un tratto sentì il cuore invadersi di una gioia superlativa e di un terrore incredibile contemporaneamente. Lui era lì, fermo a parlare con sua sorella e i suoi genitori.
Decise di andare verso di loro a continuare la sua passeggiata, in modo d'avere una scusa per salutarlo.
''Ciao Alessio'' sorrise.
Sentiva il suo profumo. Il suo meraviglioso profumo che aveva in ogni occasione. Per Felicita quel profumo era il più bello che avesse mai sentito e desiderava sentirlo sempre.
''Ciao Felì, che facevi?''
''Andavo da Vanessa, tu?'' mentì.
''Spese natalizie'' rispose annoiato.
''Capisco'' ridacchiò Felicita.
''Comunque è dalla parte opposta la casa di Vanessa, stupida!''
''Zitto, cretino! Sto solo facendo un giretto prima di andarci'' trovò una scusa in fretta.
''Andiamo Alè, vieni!'' lo chiamò sua sorella.
''Okay! Ciao Fè''
''Ehm ciao, buon Natale!'' esclamò andandosene
Felicita tirò fuori il suo iPod e cominciò ad ascoltare un po' di musica, allontanandosi da tutto il resto.
'Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e
sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia
tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi,
solo la colonna sonora giusta può salvarti'
sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia
tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi,
solo la colonna sonora giusta può salvarti'
Pensò a dei versi di Bianca come il latte rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia e le venne una gran voglia di ritornare a casa e di continuare a leggere, così cambiò direzione, questa volta verso casa.
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Un grande ciao a tutti! Eccomi alle prese con la prima storia che pubblico, spero vi piaccia.
Credetemi, sono davvero nervosa e ho paura di non ricevere nemmeno una misera letturina, ma voi siete bravi e recensirete vero? *illusa*
Coomunque, come avete visto ci sono alcuni versi di libri meravigliosi! Spero la cosa non vi dia fastidio. Ditemi le vostre idee, i vostri pensieri senza timore...non mangio mica eh! Nei prossimi capitoli aggiungerò anche una foto dei due ragazzi (magari se ci riesco in un banner) e molte altre cose, questo è una specie di ''capitolo di prova''
Ora vado, cercherò di scrivere un capitolo minimo ogni due giorni ma credo che riuscirò a postare il secondo anche domani, perché tanto la scuola è finita (chiamiamola finita, ho un casino di compiti da fare e non credo troverò la forza di riuscire a farli) e quindi ho molto tempo libero. Vostra,
Irene.