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Autore: Shirokuro    22/12/2013    3 recensioni
{ n centric | various pairing | flashfics di varia lunghezza | missing moment | fluff | spoiler? }
#1: N era sempre stato un bambino curioso e pieno d'ingegno, non si faceva però alcun scrupolo nel chiedere aiuto quando ne aveva bisogno. Per questo, quel pomeriggio d'inverno, il piccolo si era diretto rapidamente dal padre sorridente e con una singola richiesta: dello spago.
#2: «Antea!» chiamò allegramente il tredicenne, sorridendo anche troppo divertito. «Antea, vieni, dai!» ripetè questa volta più supplicante. Non amava particolarmente attendere che la sorella lo raggiungesse, anzi, la sua pazienza con lei era veramente poca - un'eccezione notevole.
#3: «Comunque, N» disse Whi-Two al cielo di Sciroccopoli, nella ruota panoramica. Non aveva intenzione di concludere la frase.
#4: N continuava a fissare vacuo il finestrino della ruota, tutt'altro che interessato allo sguardo indagatore - piuttosto ironico - di Alcide. Passavano i minuti e la cabina raggiunse l'apice del suo giro. Ognuno immerso nei suoi ragionamenti, lontani dall'accompagnatore e dal resto del mondo; invero il più giovane stava cercando di capire cosa passasse per la testa dell'altro.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Oh, torno dopo un giorno con una raccolta di flashfics benché abbia affermato che non avrei pubblicato fino al primo del nuovo anno? Colpa di-- nessuno, giusto giusto Pedro che mi uccide con la sua fissa del darmi del "lei" - io ricambio anche volentieri perché mi diverto, ma se poi mi deve parlare di Pokémon e io mi ritrovo ad ascoltare la playlist dei background del gioco Bianco. 
Sono quattro flash su N - tutte ambientate a Natale, anche se poco c'entra -, le prime due riguardano il suo passato. La prima è un piccolo dialogo con Ghecis quando ha sì e no cinque anni, sono 146 parole.
La seconda una N/Antea, quindi quando hanno già adottato le due Muse. C'è chiaramente un riferimento all'anime, visto che ho definito N ed Antea "fratelli", ma ovviamente non lo sono, è giusto per comodità ed abitudine (voi non lo sapete quanto ci sclero su Whatsapp). Quindi il mio non è un tentativo di incest, perché non lo sono affatto - parenti. Sono circa 240 parole.
Allora, la terza. Su questa ho una nota particolare: riguarda il manga Pokémon Adventures. Molti si sono chiesti, ovviamente, chi è "Whi-Two"? Nient'altro che la controparte di Rina nell'opera, che durante la saga di BW era una Recluta del Team Plasma che in BW2 decide di lasciarsi tutto alle spalle dopo esser dovuta fuggire. Il suo nome deriva, chiarament, da White (nome di Anita nel manga) e dal numero due, per indicare il cambiamento, anche se lo ritengo errato perché attende ancora il ritorno di N. La flash è un missing moment nella trama, di 125 parole, una delle due ambientata sulla ruota panoramica. Anche se N non appare, mi piace ritenerlo un protagonista.
L'ultima palesemente FerrisWheel. Volevate una raccolta su N senza Anita? Eccola lol. Cioè, appare, ma non è nulla. Post-Lega, 258 parole che vede come protagonisti N ed Alcide.
Finita questa premessa, vi lascio veramente fino al 2014 perché dovrei dedicarmi al mio progetto. Quindi buona lettura e gli auguri ve li ho già fatti. Cià ciao.


#1 - Alberi;
N era sempre stato un bambino curioso e pieno d'ingegno, non si faceva però alcun scrupolo nel chiedere aiuto quando ne aveva bisogno. Per questo, quel pomeriggio d'inverno, il piccolo si era diretto rapidamente dal padre sorridente e con una singola richiesta: dello spago.
«E cosa se ne fa, N, dello spago?» chiese con voce modificata per parere scherzoso, mentre sul volto si leggeva chiaramente la stizza, probabilmente aveva altro da fare, piuttosto che assecondare le richieste di quel bambino che non pareva suo tanto erano diversi.
Comunque N allargò quel sorriso già troppo luminescente e gli rispose ridendo: «I Pokémon del Palazzo mi hanno portato delle bacche da appendere all'abete piccolo in camera mia; loro lo chiamano Albero di Natale!». 
Poi come segno di riconoscenza, diede un bacio sulla guancia del padre, costringendolo a questo modo di consegnare un gomitolo di filo.
Ghecis si stupiva sempre più del figlio. 
{146 parole}

#2 - Regali;
«Antea!» chiamò allegramente il tredicenne, sorridendo anche troppo divertito. «Antea, vieni, dai!» ripetè questa volta più supplicante. Non amava particolarmente attendere che la sorella lo raggiungesse, anzi, la sua pazienza con lei era veramente poca - un'eccezione notevole.
Finalmente la ragazza - tremante per il freddo nella stanza di N - arrivò. Con una riverenza si rivolse all'altro: «Sì, N?». 
Il verde la guardò per un attimo male, le aveva sempre ripetuto che in assenza del padre, certe formalità con lui né da parte sua e tantomeno da Concordia. Antea si rammentò dell'ammonimento e si rizzò con uno scatto. N annuì soddisfatto.
«Tieni» disse porgendole un piccolo Munna dormiente. «Questo, mi ha detto Ghecis, è un Pokémon tuo. Io non lo voglio, sono certo che la Musa dell'Amore sia più capace di me a prendersene cura».
«Ma nostro padre...» iniziò titubante mentre osservava con occhi lucidi la creatura viola. Lo rivoleva addietro, questo sì, ma Harmonia aveva chiaramente proibito alle due di avere contatti coi Pokémon e l'esterno in generale. Dovevano formarsi per essere degne di consigliare l'unico genito.
«Non m'importa di cosa dice Gechis! Se gli vuoi bene almeno quanto ne vuoi a me, puoi tenertelo» e mentre lo fasciava nelle braccia accoglienti di Antea, in quel freddo Dicembre, quel giorno poco lontano dal solstizio d'inverno, la ragazza ricordava che le aveva sussurrato altre dolci parole.
«Facciamo che questo resti il nostro segreto, perché tu, Antea, sei l'unica con cui ne condividerei uno».
{240 parole}

#3 - Bontà;
«Comunque, N» disse Whi-Two al cielo di Sciroccopoli, nella ruota panoramica. Non aveva intenzione di concludere la frase, sapeva che con un torna presto non avrebbe risolto nulla: le sue erano mere illusioni, miraggi e sogni. Sospirò per tranquillizzarsi e non far scendere le lacrime.
Con le dita, sfiorò il vetro, ammirando le luci a festa che si facevano man mano più luminose, con l'avvento dell'oscurità. Si ricordava a fatica come faceva a credere negli ideali del Team Plasma.
«Sii buono e torna ad Unima, almeno per chi ti vuol bene». Forse perché era la verità in cui credeva N e lei credeva nel suo sovrano. Si asciugò con la manica gli occhi bagnati che rischiavano di far cadere il liquido accumulato. 
Sorrise, sapeva che era così.
{125 parole}

#4 - Auguri;
N continuava a fissare vacuo il finestrino della ruota, tutt'altro che interessato allo sguardo indagatore - piuttosto ironico - di Alcide. Passavano i minuti e la cabina raggiunse l'apice del suo giro. Ognuno immerso nei suoi ragionamenti, lontani dall'accompagnatore e dal resto del mondo; invero il più giovane stava cercando di capire cosa passasse per la testa dell'altro.
«Perché mi hai chiesto di venire qui con te?» chiese il castano, destando dal suo mondo l'Allenatore. Non c'era una ragione, solo la voglia di allontanarsi dal mondo, ma purtroppo sulla ruota panoramica si entrava in coppia e casualmente l'altro passava di lì.
«Noia» rispose semplicemente.
«La situazione è cambiata?» domandò beffardo, sottolineando il fatto che non poteva divertirsi in quel momento: «A che stai pensando?» continuò ad interrogarlo.
«Niente che possa interessarti» continuò a contrabbattere con fare palesemente apatico. I suoi turbamenti non erano affar suo. Dopo un altro minuto di silenzio Alcide decise di fissare il punto morto come lo sguardo dell'altro e scoprire cosa c'era di tanto interessante.
Non riusciva a capire proprio come ci si potesse immergere in un mondo di fantasie così distante e magari abbandonarsi ai ricordi. Ma certo! I suoi ricordi...
Finalmente scesero, dopo il quarto d'ora di silenzio assoluto o quasi. N si incamminò rapido verso l'uscita.
«N» lo richiamò l'altro. Il verde si girò incuriosito, attendendo il seguito che ci mise un po' ad arrivare.
«So che pensavi ad Anita» iniziò flemmatico, per poi sorridere bonariamente: «Ti auguro buon Natale e di incontrarla, ricordati che la soluzione è sempre la più vicina». 
N non potè che fissare meravigliato il ragazzo e sentir tossire una ragazza dietro di lui.
{258 parole}
   
 
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