Ma nonostante fossero passati sei giorni, Sasuke non era stato ancora
convocato dall'Hokage.
E questo fatto aveva lasciato perplessi un po' tutti. Soprattutto Sakura...
Storiella divertente. Avvertenza: se siete fan di Sasuke non leggete! ^^
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Era una tranquilla giornata a Konoha.
Il sole splendeva nel cielo azzurro, senza una nuvola, e gli uccellini
cinguettavano sui rami degli alberi.
E due ragazzi stavano passeggiando tranquillamente per le assolate vie
del Villaggio.
“Ma si può sapere perché Tsunade-sama
non ti vuole
ancora ricevere?! Eppure avresti dovuto andare da lei subito dopo
essere tornato!”
Sakura Haruno, chunin della Foglia e apprendista della quinta Hokage
Tsunade, stava gesticolando furiosamente.
Stava parlando con il ragazzo che le stava camminando a fianco.
Anche se, a onor del vero, lei stava parlando, mentre lui la ascoltava,
e senza nemmeno tanto interesse.
Sasuke Uchiha, il traditore, aveva infine fatto ritorno a Konoha.
Aveva abbandonato Orochimaru e da quasi una settimana era tornato al
natio villaggio.
Non appena tornato era stato subito imprigionato, ma in meno di
ventiquattro ore venne rilasciato. Era riuscito a convincere tutti di
essersi davvero pentito, e che era ritornato a Konoha per restarci.
Si era anche fatta un gran festa per il suo ritorno, organizzata da
tutti i suoi amic...ehm, conoscenti (Sasuke Uchiha era fermamente
convinto che nessuno dei suoi conoscenti fosse anche suo amico; anche
se questa affermazione aveva ferito i più e aveva scatenato
l'ennesima rissa con Naruto, assolutamente convinto di essere davvero
amico di quel cretino di un Sasuke).
Ma nonostante fossero passati sei giorni, Sasuke non era stato ancora
convocato dall'Hokage.
E questo fatto aveva lasciato perplessi un po' tutti.
Soprattutto Sakura, che aveva ricevuto il compito di sorvegliare
Sasuke, mentre Naruto era via in missione.
Perché comunque, fidarsi è bene, ma non fidarsi
è
molto meglio, per cui Sasuke era sempre controllato a vista, ovunque
andasse.
E non che questa situazione dispiacesse a Sakura, ma la ragazza trovava
lo stesso molto strano che Tsunade-sama non avesse ancora trovato il
tempo di incontrare Sasuke.
“Tsunade-sama dice che ha molto da fare, ma non ci credo che
in
una settimana non abbia trovato dieci minuti per parlare con
te!”
Sasuke ascoltava questi discorsi ormai da qualche giorno.
Ma lui al contrario non era affatto preoccupato
Anche se Sakura stava diventando ogni giorno più paranoica!
“Forse è successo qualcosa a Tsunade-sama?! Eppure
mi
è sembrata normale in questi giorni. Ah, proprio non
capisco!”
Sasuke emise una sorta di sbuffo divertito, quasi impercettibile, ma
che la rosa kunoichi colse perfettamente.
“Sasuke-kun! Ma tu hai riso!”
Sasuke la guardò di sbieco, poi scrollò le
spalle, come se niente fosse.
“Io non rido mai, Sakura!”
“Sasuke-kun, per i tuoi standard quella era una
risata!”
“...”
“Tu per caso hai capito perché Tsunade-sama non ti
riceve?!”
“Certo, Sakura. È anche piuttosto ovvio!”
“Davvero?!” chiese lei con gli occhi luccicanti,
mentre
pensava – Sasuke-kun tu sei sempre il migliore! –
“Ma certo Sakura – disse lui, senza nascondere la
sua
superiorità – Lo sanno tutti che la quinta Hokage
è
emofobica!”
Ci fu un minuto buono di silenzio.
“Beh...che c'è?!” chiese perplesso
Sasuke.
“Sa...Sasuke-kun...tu lo sai che cosa vuol dire
emofobico?!”
Sasuke la guardò come se avesse detto la cosa più
stupida del mondo (il che non era la prima volta).
“Ma certo che so che vuol dire! Emo-fobico: uno che ha paura
degli emo!”
A Sakura caddero le braccia.
Con un'espressione sconsolata e borbottando qualcosa che assomigliava
vagamente ad un “...peggio di Naruto...!” se ne
andò
a testa bassa, lasciando Sasuke in mezzo alla strada, stupefatto.