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Autore: Ayumi_97    22/12/2013    3 recensioni
Dovevi dirmelo, maledizione. Perchè non lo hai fatto? Solo perché non volevi che io soffrissi?- iniziai a parlare, al suo corpo, ormai freddo. - Lo sapevi che io per te avrei fatto qualsiasi cosa, eppure hai preferito pensare solo a te stessa, io sto soffrendo...
Questa è la seconda storia che dedico a Mikan e Natsume. Spero possa piacervi. :)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikan Sakura, Natsume Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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21 MARZO ORE 16:00 , OSPEDALE

-Dovevi dirmelo, maledizione. Perchè non lo hai fatto? Solo perché non volevi che io soffrissi?- iniziai a parlare, al suo corpo, ormai freddo. - Lo sapevi che io per te avrei fatto qualsiasi cosa, eppure hai preferito pensare solo a te stessa, io sto soffrendo, ed adesso vederti senza vita, senza la tua luce, per me è indescrivibile.- L'amore della mia vita, è li.- Eppure io Ti amo, Mikan io ti amo.- iniziai a piangere e le miei lacrime cadevano sul suo viso.


 

1 MESE PRIMA

-Natsume scusa ma tra noi è finita.- mi disse Mikan, l'amore della mia vita, con lo sguardo rivolto verso il pavimento. Ma cosa diavolo stava dicendo?


 

-Mikan, ma cosa stai dicendo? Hai percaso la febbre?- le chiesi scherzando, ma dalla sua espressione capii che era tutto vero, voleva davvero lasciarmi. -Perché?- le iniziai a chiedere seriamente dritto negli occhi, anche se lei fissava il paviento -Perché proprio ora hai fatto questa scelta?


 

-Non c'è un perché, voglio lasciarti e basta... Sento che ti farò soffrire.- ma con che coraggio poteva dirmi queste parole che a me risultavano fredde, con quale coraggio? Eppure ci siamo giurati che il nostro amore non si sarebbe mai tramutato e che mai ci sraemmo lasciati, saremmo stati per sempre insieme, e adesso perché sta avendo questo comportamento?


 

-Tu mi stai lasciando sdicendomi che mi farai soffrire, che motivazione sarebbe questa?- il suo sguardo era rivolto ancora verso il pavimento, non si degna nemmeno di guardarmi. Mi sono davvero stufato. -Sai che ti dico... Vai al diavolo. Finalmente con questa relazione eravamo maturati entrambi, ma da quanto sto notando a te non frega proprio un bel niente di ciò che abbiamo trascorso assieme. Sei ritornata la vecchia Mikan, immatura e che pensa sempre e solo a se stessa.- mi sembrava di parlare ad un muro. -Guardami negli occhi quando ti parlo.- gridai a pieni polmoni, ormai la mia pazienza era davvero finita. -Cazzo Mikan, stiamo parlando della nostra relazione. Comunque sai cosa ti dico, se volevi farti odiare sappi che ci sei riuscita alla perfezione.- dopo averle rivolto le miei ultime parole mi girai ed andai verso la mia strada, però la sentii piangere e la prima cosa che avrei voluto fare era andarla a consolare, però tutto ciò lo aveva voluto solo ed unicamente lei.


 

Dopo più di due ore di camminata per calmarmi, rientro a casa ma nuovamente la rabbia mi acceca. Inizia a dare calci a tutto ciò che mi è intorno, stavo riducendo casa a brandelli, però era qui che avevo tutti i nostri ricordi e vedere questo posto mi faceva star male. Andai in bagno per lavarmi la faccia ma non appena vidi riflessa la mia faccia allo specchio, gli dieidi un pugno e lo frantumai, ero ridotto ad uno straccio. L'unica cosa che mi restava fare era dormire per calmarmi e per buttare via tutte le lacrime.

Un nuovo giorno era iniziato ed io mi sentivo peggio di ieri, decisi di uscire un po per riprendermi da ieri pomeriggio. Anche se sto cercando di togliermela dalla testa, tutta Tokyo mi ricorda lei, dal nostro primo incontro fino ad oggi.

Cammino senza sosta fino a quando arriva davanti al nostro parchetto, nostro perché è li che abbiamo avuto il nostro primo incontro, la nostra dichiarazione ed il nostro primo bacio. Decido di entrarci fino a quando i miei occhi non vedono quella maledetta scena che mi fa tornare tutta la rabbia possibile assieme all'odio. Li, sulla nostra panchina c'è lei abbracciata a Ruka, il mio migliore amico. Ridono e scherazano e lei è così spensierato come se quello che è successo ieri non è mai successo.

Con passo svelto e sicuro mi dirigo verso di loro, non ci credo gli sta facendo anche le fusa, adesso davvero basta. Acciecato dalla gelosia mi avvio verso di loro e afferro Ruka dal colletto della camicia tirandogli un pugno sulla sua guancia destra, stendendolo a terra.


 

-Non ti devi avvicinare a lei, hai capito?- inizio ad urlare, non m'importa se la genta mi sente, non m'importa se ci osservano e non m'importa niente dei loro fottutissimi commenti, tutti devono sapere che Mikan è solo mia. -Se ti rivedo con lei giuro che ti ammazzo. Lei è MIA.- dissi soffermandomi sull'ultima parola.


 

-E...ehi amico, calmo. Guarda che non è successo nulla di nulla, te lo posso garantire, solo che devi sapere che Mi..- prima che finisse la frase, lei si mise d'avanti a lui e gli tappò la bocca e iniziò a parlare.


 

-Senti , io e te ci siamo lasciati. L-A-S-C-I-A-T-I.- Non solo è furiosa ma adesso me lo dice anche lettera per lettera che ci siamo lasciati, bene. -Quindi tu non hai nessun diritto di dire con chi devo e non devo stare. Lasciami in pace Natsume. Ti prego.- la sua rabbia si era tramutata in una supplica.Rimasi senza parole da questo suo comportamente, così, senza dire ed aggiungere niente, me ne andai. Ormai era davvero finita. Per sempre.


 

21 MARZO ORE 15:30

Da quel giorno è passato circa 1 mese, e di casa esco poco, e per quelle poche volte che esco , non la incontro mai e nemmeno Ruka, sono praticamente svaniti nel nulla. Forse si sono messi insieme, e forse si amavano da molto tempo e lei non voleva dirmi nulla. Anche se dico che la odio la verità è un'altra, io la amo ancora.

Mi manca tutto di lei.

La sua voce.

Il suo sorriso.

Le sue battute.

I suoi abbracci.

I suoi baci, i nostri baci.

Le lacrime iniziano a scendermi e iniziano a rigarmi il volto, nonostante sia passato 1 mese sto ancora soffrendo come un disperato, mentre lei sicuramente starà ridendo e a questa storia non ci pensa più. Questo vuoto, come faccio a colmarlo? . Solo lei era la mia luce e salvezza, lei riempiva il buio che era in me. Mentre ripenso ai nostri momenti, il campanello suona, mi dirigo verso il portone in tutta fretta pensando e sperando che sia priprio lei, ma aprendolo mi ritrovo la faccia di Ruka, di primo istinto sono intento a dargli un pugno, ma prima che lo faccia lui inzia a parlarmi.


 

-Lo so che in questo momento vorresti darmi un pugno in faccia per calmarti, ma ti prego di ascoltarmi è una cosa davvero importante. So che Mikan mi ucciderà, ma tu hai tutto il diritto di saperlo.- cosa sta cercando di dirmi? -Natsume...Mikan...si trova in ospedale. É malata. Però la sua non è una malattia che può guarire.- credo che il mio cervello sia andato in tilt, non riesco a collegare bene le cose, Mikan...Ospedale..Malata...Non puo guarire... -Lei ha scoperto troppo tardi di avere un tumore maligno al cervello che ora non è più curabile. Lei non voleva fartelo sapere perchè non voleva farti soffrire. Ecco perchè ti ha lasciato, ed ecco perchè stava sempre con me, aveva bisogno di confidarsi con qualcuno. Ti prego devi perdonarla, non la devi odiare.- adesso stavo avendo paura, credo che stavo tremando ma ero troppo confuso per capire quello che mi stava succedendo, ma poi le parole di Ruka mi riportarono un momento alla realtà. - Tieni.- mi fece aprire la mano e ci poggiò sopra l'anello che le avevo reglato per il nostro primo anno inisieme. -Mi ha detto di dartelo solo nel momento della sua morte.


 

-In quale ospedale si trova? Dimmelo Ruka, non m'importa se ti ha detto di non dirmelo, orami le promesse che le hai fatto le hai infarnte, ora dimmi dove cazzo si trova. Ora.- gli dissi urlando. Lui arretò di un passo e subito rispose.


 

-S..si trova nell'opedale principale di Tokyio.- mi disse ancora spaventato dala mia reazione.

Senza pensare a nulla, uscii dalla porta, ed iniziai a correre il più velocemente possibile, le lacrime iniziarono ad uscire dai miei occhi, l'amore della mia vita , Mikan , stava morendo. Mentre correvo la mia mente aveva un solo pensiero. Doveva sapere che io l'amo ancora.


 

21 MARZO ORE 16:00

Sono arrivato, ma ormai è tardi, lei è morta ed è li, distesa sopra quel letto, priva della sua lucentezza. M'inginocchiaia a terra ed iniziai a piangere, mi rialzai da terra e iniziai a vedere il suo viso.


 

-Dovevi dirmelo, maledizione. Perchè non lo hai fatto? Solo perché non volevi che io soffrissi?- iniziai a parlare, al suo corpo, ormai freddo. - Lo sapevi che io per te avrei fatto qualsiasi cosa, eppure hai preferito pensare solo a te stessa, io sto soffrendo, ed adesso vederti senza vita, senza la tua luce, per me è indescrivibile. Eppure io Ti amo, Mikan io ti amo.- iniziai a piangere e le miei lacrime cadevano sul suo viso.

-Ci scusi signore, la deve lasciare, la dobbiamo portare in obitorio.- mi disse la dottoressa.


 

Quelle parole mi fecero capire che era davvero tutto finito. Così mi alzai, ed andai fuori da quella stanza senza di vita e senza dolore. La mia vita era conclusa ora che ero rimasto da solo in questo mondo. Uscii dall'opsedale, l'unica cosa che desideravo era la mia morte, lo lasciata dicendole quelle maledette parole senza poter rimediare. Guardai il cielo e le lacrime ancora scendevano sul mio viso.

Mikan, Ti amo.


 

Angolino :3

Da quanto tempo non riscrivo... Questa è una piccola One Shot che riguarda Mikan e Natsume. Spero che vi sia piaciuta anche se è triste, però non sempre le cose vanno a lieto fine.

Per quanto riguarda la mia fanfiction che deve essere ancora aggiornata " La Scoperda Dell'Amore" , ho avuto un periodo buio sul continuo della storia, ma credo che adesso riprenderò ad aggiornarla.

Spero che recensiate per dirmi cosa ne pensate e in cosa dovrei migliorare.

Baci <3

  
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