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Autore: xbelicapeli    22/12/2013    13 recensioni
Denti stretti, occhi bassi e cuffie nelle orecchie: i tre componenti principali di Louis Tomlinson. I denti stretti per tirare avanti, gli occhi bassi per nascondersi, e la musica come ossigeno, altro che quell’aria rarefatta del treno, troppo poca per tutti quei respiri.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Denti stretti, occhi bassi e cuffie nelle orecchie: i tre componenti principali di Louis Tomlinson. I denti stretti per tirare avanti, gli occhi bassi per nascondersi, e la musica come ossigeno, altro che quell’aria rarefatta del treno, troppo poca per tutti quei respiri.
Louis è il ragazzo che trovi negli ultimi vagoni dei treni, stretto nel suo maglione infeltrito – quasi sempre lo stesso - intento a guardare fuori dal finestrino o con gli occhi affondati tra le pagine di un libro.
In entrambi i casi lo vedi con gli auricolari piantati nelle orecchie e la musica esplosa dentro.
La musica, sua unica amica. Compagna di viaggi in treno e di vita. L’unica che gli fa dimenticare tutta quell’oscurità, che annulla il silenzio.
Il silenzio, insieme alla notte, è la più grande paura di Louis. Senza suoni l’unica cosa che si può ascoltare è la propria mente, e questo si chiama pensare. E lui quando pensa è davvero fottuto. Per questo ha anche paura della notte, perchè oscurità e silenzio vanno a braccetto.
Louis è quello che c’è sempre per tutti ma nessuno è mai lì per lui, è la spalla su cui piangere, è quello del “posso copiare i compiti?” senza nemmeno un grazie, del “usciamo” senza punto interrogativo, quasi un ordine. Quello che pensa, anzi è del tutto consapevole, di essere nato storto: non capisce neanche lui quello che vuole, o se lo sa, rende le sue voglie talmente complicate da non poter essere soddisfatte. Insomma, una specie di alibi del cazzo.
E lui ne ha sempre una - di alibi – sa sempre come sfuggire alle domande scomode della gente che guardandolo in viso gli chiede se tutto sia a posto. No, niente è a posto per lui, ma perché dovrebbe raccontarlo a qualcuno? Perché dovrebbe spifferare i suoi segreti rendendoli pubblici?
E’ un tipo riservato, lui. Uno di quelli che non parlano neanche se sono sicuri di essere da soli in una stanza, neanche se sono certi che nessuno può sentirli, perché dire le cose ad alta voce le fa diventare reali.
Essere incompreso e nascosto forse è il suo destino, o forse è un’altra cazzo di scusa per giustificare le assenze.  Le assenze, un altro punto debole di Louis: soprattutto quelle più presenti. Come quelle persone che hai di fianco, ma è come se fossero invisibili o, peggio ancora, tu fossi invisibile.
Proprio come i vuoti. Vengono chiamati vuoti, ma poi è come se dentro ci fosse racchiuso di tutto: il nome di qualcuno che non c’è o che non esiste, la rabbia per una sconfitta, la nostalgia di una mancanza, tutto l’affetto che si vorrebbe dare e tutto quello di cui avremmo bisogno, tutta quella felicità dispersa nella tristezza, quei mal di testa forti e anche quelle canzoni un po’ tristi che in un modo o nell’altro ci tengono compagnia. Sono pieni di così tante cose che alla fine dei conti, vengono chiamati vuoti ma sono fottutamente pieni.
Louis aspetta qualcuno proprio come si aspettano i piccoli fiocchi di neve che cadono e disegnano cose che solo gli innamorati vedono.
Louis ci provava a starci in questo mondo, ma gli sembrava di essere troppo piccolo e allo stesso tempo di occupare troppo spazio. Cercava di rimanere un classico ragazzo mediocre e imbevuto di sottocultura adolescenziale come tutti gli altri, segretamente osservando con sguardo critico e severo l'ambiente che lo circondava. Sentiva tutto e niente nello stesso momento. Era fuori controllo.


 


angolo dell'autrice:
I'M BAAACK.
Dato che sono sempre strapiena di cose da fare, mi prenderò i miei tempi per pubblicare: credo che metterò un nuovo capitolo ogni settimana o ogni due, dipenderà dagli impegni.
Anyway, questa è l'introduzione, già nel primo capitolo si stravolge tutta la pace che c'è in questo.
Spero che vi venga voglia di continuare a leggere, e aspetto un po' di pareri prima del primo capitolo.
un abbraccio, Marta.
 
   
 
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