Jordan, immobilizzato a letto a causa di una caviglia slogata, sta lentamente precipitando nella desolazione della solitudine. Jerome lo aiuterà ad uscirne.
Dal testo:
"« Ti fa molto male? » gli domandò, dolcemente, lasciando risuonare nell’aria la sua dolce e musicale cadenza del sud. Jordan la adorava, perché aveva lo stesso effetto dei raggi del sole di una giornata estiva sulla pelle congestionata dalla neve invernale. Fluiva nelle sue orecchie come una dolce canzone d’amore, incantandolo, stregandolo come uno dei più antichi sortilegi.
...
Le labbra di Jerome, delicatamente posate all’angolo delle sue labbra, lo fecero tacere, spingendolo a risollevare gli occhi nei suoi, scorgendovi un miscuglio di emozioni tale da fargli venire la pelle d’oca. « Lascia che me ne prenda cura io, mio bel principe. Fidati di me. » gli sussurrò, suadente, lasciando che le sue labbra scivolassero, con delicatezza, lungo il suo collo."