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Autore: RiccioLilli    22/12/2013    3 recensioni
Quel giorno stavo dormendo beatamente nella mia astronave, quando mi svegliai di soprassalto, preso da un brutto presentimento.
Mi guardai intorno e non notai niente di strano; la mia navicella, la 1D, era piccola e semplice, ma a me bastava.
Maledissi come sempre il giorno in cui il governo terrestre mi aveva mandato in esplorazione di Venere, senza avvertirmi che in quei mesi i nostri eserciti avrebbero attaccato i venusiani.
N.D.A.: OS FANTASCIENTIFICA, NO LIETO FINE
Genere: Science-fiction, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Space War
 
Quel giorno stavo dormendo beatamente nella mia astronave, quando mi svegliai di soprassalto, preso da un brutto presentimento.

Mi guardai intorno e non notai niente di strano; la mia navicella, la 1D, era piccola e semplice, ma a me bastava.

Maledissi come sempre il giorno in cui il governo terrestre mi aveva mandato in esplorazione di Venere, senza avvertirmi che in quei mesi i nostri eserciti avrebbero attaccato i venusiani.

Probabilmente proprio in quel momento dall’altra parte del pianeta gli umani stavano combattendo contro quegli orribili esseri verdi e informi, con la pelle squamosa dura come acciaio e gli artigli affilati come rasoi.

Il perché di quella guerra era sconosciuto a quasi tutti, ma io lo sapevo bene.

Il presidente Simon aveva paura della razza venusiana, perché era diversa, e le cose diverse spaventano.

Con la scusa di non sapere se gli alieni sarebbero stati pericolosi per gli umani, anche se da milioni di anni avevano vissuto accanto al nostro pianeta senza farci niente, i governi avevano scatenato la guerra, una guerra che eravamo destinati a perdere.

Mentre ero perso nei miei pensieri, una scossa percorse improvvisamente l’astronave.

Allarmato, sobbalzai e corsi a guardare fuori dall’oblò circolare; una, due, tre… contai mentalmente.
Sei astronavi venusiane circondavano la 1D.

Corsi al Direction5, lo strumento con cui comunicavo con le altre astronavi.

“S.O.S. S.O.S. S.O.S.” ripetei tre volte al microfono.

“Che succede?” chiese subito la voce di Zayn Malik.

“Il nemico mi sta attaccando; sei astronavi, probabilmente più di un alieno su ognuna.” dissi velocemente.

“Arriviamo.” Solo cinque persone risposero alla richiesta di aiuto; i miei migliori amici, Louis Tomlinson, Zayn Malik, Niall Horan, Josh Devine e infine Liam Payne, il Custode della Pietra Nera.

La Pietra Nera era la fonte di tutta l’Energia Nera, quella che tutti noi terrestri usavamo contro di loro, l’unica capace di scalfire la durissima pelle dei Venusiani.

In attesa dell’arrivo dei miei amici, tenni d’occhio le navicelle nemiche.

Non si mossero un istante; all’inizio pensai che sperassero nell’intervento del Governo umano, magari per attaccarci con qualche arma segreta.

Riflettei sulla loro stupidità; credevano davvero che il presidente si sarebbe scomodato per venire in soccorso di un semplice astronauta malcapitato come me?!

Capii le loro intenzioni solo più tardi…

Le astronavi dei miei amici arrivarono una ad una; gli alieni non si mossero fino all’arrivo della 29P, la navicella di Liam.

Subito da una di quelle nemiche si sprigionò un raggio verde, che avvolse la 29P.

Tutte le navicelle aliene si mossero alla velocità della luce verso il pianeta Venere, portandosi dietro Liam, seguite da noi che riflettevamo confusi, finché capii.

Liam, il Custode della Pietra Nera.

Era una trappola per lui; sapevano che era mio amico, sapevano che sarebbe venuto in mio soccorso.

Volevano la Pietra, perché se l’avessero distrutta le armi umane avrebbero smesso di funzionare e i Venusiani avrebbero vinto.

Appena atterrammo, corsi fuori dalla 1D, mentre anche gli altri scendevano uno ad uno dalle loro navicelle.

Intanto gli alieni avevano fatto scendere Liam dalla 29P; alcuni stavano salendo sulla navicella, probabilmente per esplorarla alla ricerca della Pietra, mentre alcuni lo tenevano fermo, e un altro gli stava davanti, minacciandolo con la pistola laser.

Subito una pioggia di pericolosi raggi blu ci venne incontro, sparata dalle letali pistole dei Venusiani.

Louis fu il primo a essere colpito, seguito da Josh, mentre noi altri riuscimmo a schivarli.

La voce di un Venusiano risuonò nell’aria; era la priva volta che ne sentivo uno parlare… Aveva una voce che mi sorprese; era simile a quella di una donna umana.

“DICCI DOVE SI TROVA!” ordinò l’alieno a Liam.  

Lui si rifiutò, guardando gli alieni a testa alta.

Capii perché era stato scelto come Custode; anche nel momento peggiore non smise un istante di proteggere la Pietra a costo della vita.

Dopo pochi istanti, infatti, un raggio blu lo colpì, e lui cadde a terra, morto.

Io e gli altri assistemmo alla scena con orrore; come credevano di trovare la Pietra senza l’unica persona che ne conosceva il nascondiglio?

Ebbi la risposta poco dopo.

Vidi Zayn dirigersi senza esitazione verso gli alieni, che sembravano aspettarlo.

“ZAYN! ATTENTO!” urlai fissandolo confuso e allarmato; che stava facendo?!

Sgomento, lo vidi inginocchiarsi davanti a quello che sembrava il capo del gruppo di nemici.

“La tiene nella tasca anteriore della camicia, vicino al cuore.” disse Zayn senza esitazione, riferendosi alla Pietra.

Spalancai gli occhi; l’alieno non sorrise, in realtà non ne avevo mai visto uno esprimere una qualche emozione.

Semplicemente si chinò sul corpo di Liam, gli strappò la camicia e tolse la scintillante Pietra dalla tasca.

Osservò per un istante il Custode, commentando:“Peccato… Un così bel corpo sprecato.”

Poi urlò trionfante:“La Pietra è nostra!” e la distrusse in mille pezzi stringendola in una mano.

Inorridito, Niall gridò:“NO!”

Poi fissò Zayn, lo indicò e esclamò:“TU! TRADITORE!”

Gli corse incontro, furioso, estraendo il laser dalla tasca, ma prima che potesse fare qualcosa un alieno lo colpì con un raggio blu.

Con occhi e bocca spalancati, vidi un alieno ordinare freddamente a Zayn:“Uccidi il riccio.”

Una calma innaturale si impossessò di me, come se avessi sempre saputo che sarebbe finita così.

Zayn si girò e rigidamente si avvicinò a me; quando fu a pochi metri, sussurrò:“Mi dispiace, Harry. Non volevo che finisse così; io vi volevo bene… Ma poi… Sono stato sedotto da loro… Spero che tu possa capire e che mi possa perdonare per tutto quello che vi ho fatto.”

Una lacrima gli percorse la guancia, mentre un raggio viola mi colpì.

Caddi a terra, mentre il mio sguardo rimase fisso sugli alieni; come potevano essere così orribili averlo sedotto?

Mentre le forze mi abbandonavano, vidi i Venusiani portarsi una mano alla faccia, come cercando di togliersi la pelle.

Quando la vidi staccarsi, capii che erano solo maschere… Maschere che nascondevano bellissime, magnifiche, stupende donne.

Beh, è logico che gli abitanti di Venere siano delle bellissime ragazze, come la dea.

Mi rimproverai per non averci mai fatto caso.

Prima che i miei occhi si chiudessero per sempre, pensai che per tutti questi giorni avevamo combattuto contro umani come noi; stavamo cercando di sterminare la nostra stessa razza.

Eh già, perché in realtà, il pericolo più grande per ognuno di noi… Siamo noi stessi.

TATATATAAAAAA! Niente lieto fine per questa storia. Volevo fare qualcosa di diverso, e direi che ci sono riuscita. Mi sto appassionando per i racconti fantascientifici negli ultimi tempi, quindi ho deciso di pubblicarne uno. Allora, che ve ne pare? Avreste preferito un lieto fine? Secondo me a volte bisogna staccarsi dal ‘felici e contenti’, e pensare a qualcosa di più realistico… Questa storia è ispirata anche al razzismo, infatti gli umani vogliono combattere i venusiani perché sono diversi; ma in realtà, in fondo… Siamo tutti uguali, come nella storia! Beh, commentate e ditemi cosa ne pensate.
A prestoooo, baci da RiccioLilli

 
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