CAPITOLO 1 - LA BESTIA
...Un secolo prima.
...il vento soffia piano e il silenzio regna su di esso. Due regni contrapposti, due come gli scettri del potere,
due come duecentomila soldati schierati pronti alla bataglia. Da una parte i Magus stregoni protettori della
terra e della luce bianca che custodivano la black-Force una sfera con poteri enormi e oscuri...dall'altra i
Dragan un popolo barbaro con la testa di drago assetati di potere. Cosi fu guerra! I Magus lanciavano magia
bianca e i Dragan cadevano morti uno dopo l'altro, la vittoria sembrava a favore per i Magus,quando , i Dragan
iniziarono a sbucare da tutte le parti e enormi draghi a due teste lanciavano palle infuocate colpendo le mura
cosi rompendole, permettendo l'entrata inarrestabile dei Dragan, alla fine ebbero la meglio prendendo
possesso della Black-Force. Dopo aver fatto razia della fortezza tornarono al loro accampameno, cedendo la
sfera al capo villaggio. Sfortunatamente la black-Force una volta attivata se non si era in grado di controllare
il potere, questa esplodeva, e cosi' accadde...annientando la razza dei Dragan e parte del mondo con essa.
Poi silenzio .
Un secolo dopo...
- Una Nuova vita ...
Una nuova vita, nuovi popoli sono nati...e la pace regna sul pianeta.
In un piccolo villaggio nacque Emertis da una famiglia di benestanti, lui ben presto divenne un forte e robusto
ragazzo dai capelli castani, occhi azzurri e quel poco di barba sul mento. Sfortunatamente suo padre lo vide
solo nascere perchè poco dopo parti per un lungo viaggio....non fece piu' ritorno. Emertis si allenava ogni
giorno con la sua spada di bronzo forgiata dal fabbro che aveva accanto a casa sua...Lui lo considerava
quasi come un padre...il padre che non ha avuto modo di conoscere da piccolo . Oltre ad allenarsi spesso
con la sua spada, un giorno conobbe Alis una fanciulla di pura bellezza, bella, snella, e innamorata di
Emertis tanto che, un giorno gli ragalo' una collanina con un piccolo cristallo nero luccicante. Emertis
accetto' il dono ringraziandola ma non fece altro, cosa che Alis sperava che facesse . Lui non riusci mai a
notare quell' attrazione che provava Alis cosi' ben presto Alis cadde in depressione e successivamente si
suicido'. Emertis teneva tantissimo a lei..e non riusciva a capire il motivo per cui lei si sarebbe dovuta
suicidare...il villaggio era in lutto. Passarono gli anni e Emertis diventava ogni giorno sempre piu' bravo, ma
piu imparava a maneggiare ogni tipo di spada, forgiata dal fabbro, piu' tutti si distaccavano da lui, cosi' capi
finalmente perchè Alis si suicido' e perchè tutti lo distaccavano...pensava solo ed esclusivamente a
raggiungere il massimo dellea forze e del padroneggiare la spada. Dopo poco Emertis si rese conto che se
fosse rimasto nel suo villaggio tutti i suoi sforzi...malgrado gli accaduti sarebbero stati vani, infatti dopo poco
lascio' il villaggio e intraprese il suo cammino...
- La conoscienza e il sapere che muore in ricordi ormai sfumati...
E' gia passata una settimana, i primi giorni li aveva trascorsi faticosamente, non essendo esperto nella
caccia a volte rimaneva senza mangiare...il villaggio oramai era solo un ricordo e con un po' di malinconia si
era convinto che non sarebbe piu' tornato indietro sui suoi passi. Erano gia' trascorsi parecchi giorni senza
meta e questo non era di certo una cosa positiva, dopo alcuni passi si inoltro' in una palude vide un piccolo
villaggio e si diresse li . Giunto al villaggio vide subito che la gente che lo abitava non era poi cosi' giovane
non c'era traccia di bambini o bambine...di certo era un villaggio che ben presto sarebbe scomparso.
Emertis venne accolto dal capovillaggio anch'esso anziano, gli fece alcune domande, come per esempio da
dove vieni...per quale motivo sei in viaggio, cosa stai cercando ecc...alle sue risposte l'anziano rifletteva e
giunse a una conclusione e gli volle porre una domanda: Cosa accadde un secolo fa ?....Emertis si prese
alcuni minuti per riflettere ma la risposta fu negativa. L'anziano scosse la testa e sospiro'...esclamando:
Ahimè è veramente finita, quell'errore che la nostra generazione commettè un secolo fa scomparira' con
noi...e cosi' con tutto il nostro sapere. Emertis incuriosito volle ascoltarla e cosi' passo' ore e ore a sentire
l'anziano.
In quel giorno Emertis scopri interessanti cose che lo spinsero a continuare il suo viaggio alla scoperta di
nuove cose. Ma una cosa lo impressiono' ...la sfera nota come Black-Force se era veramente esplosa e la
generazione dei Dragan era scomparsa come poteva essere possibile che ci fosse stato un
superstite?....giunta notte, Emertis si fermo accanto ad un albero e guardo' il cielo stellato iniziando a
pensare ad alta voce...
La notte cosa nascondera' ?
Quel silenzio tetro che la rende tenebrosa che cosa sara' ?
Cosa mi attende il destino ?
Chi sono io ?
Poi si addormento'.
Il primo raggio di sole gli diede un caldo abbraccio e lo fece svegliare...la nottata l'aveva passata bene e dopo
essersi rinfrescato tramite una sorgente accanto a se ... riprese il viaggio e questa volta la meta, era Abath
la città dei mercanti !!
- Il lungo viaggio
Abath era un villaggio che sorgeva nel deserto, quindi per Emertis fu una vera sfida ad attraversarlo.
Giorno dopo giorno il corpo di Emertis si indeboliva, sotto il sole che gli scottava la nuca e gli bruciava le
mani e i piedi. Resistette ancora per solo due ore....poi sfinito, cadde al suolo sollevando la leggerissima
sabbia gialla che poco dopo venne smossa dal forte vento che si alzo improvvisamente coprendo poco a
poco il corpo di Emertis, sfinito si abbandono' al destino e l'idea di raggiungere Abath svani'.
...Un'immagine.......una sagoma ......tutto sfocato..... tutto confuso.... Dove mi trovo?
Una giovincella gli mise una benda bagnata sulla fronte...Emertis la noto', cercandola di afferrarla per il
braccio ma spaventata si scrollo' di dosso la mano debole di Emertis e si rifugio' dietro a un signore con una
lunga tunica bluastra che gli disse solo una cosa...Tu sei ..... ma Emertis debole com'era non riusci a
sentire una sola parola e cadde di nuovo in un sonno profondo. Presto si fa notte e questa volta la trascorse
in quella capanna. Non la passo' bene, fece ripetutamente incubi, o meglio scappava da un essere, un ombra agonizzante con la bocca aperta e occhi neri e profondi, senza fine, corre, scappa terrorizzato, un grido soffocato lancia ma è troppo lento e cade nel varco dell'oblio e viene travolto dall'abbraccio brivido dell'essere.
Si sveglia di soprassalto, è sudato e ha paura...paura di se' stesso perchè non sa cosa gli stia
accadendo...si sente strano come se in grembo stesse nascendo qualcosa, qualcosa di terribile.
Esce dalla capanna è ancora notte fonda e le fiaccole illuminano quel poco che basta per colorare il terriccio
di arancione incandescente, Emertis passeggia lungo le vie del piccolo villaggio, non accorgendosi che piu'
cammina piu' le sue mani i sui piedi, addirittura il suo viso stanno mutando, inizialmente non si accorge..ma
quando raggiunge la riva di un laghetto nota il mutamento che pian piano avanza e li, il terrore sovrasta ogni
cosa. Un urlo di orrore senza fiato riscuote quel momento che sembrava la fine, si sentiva soffocare, non
respirava, la vista gli si offuscava iniziarono a nascere dei ripetuti flash dell'essere, era talmente forte che il
cuore non cedette e cadde con la faccia nel laghetto perdendo i sensi. ....poi silenzio.
....[ nel suo subconscio ].....
- Cosa sono io ? Chi sono ? ....
silenzio.....
- C'è qualcuno ? Perfavore qualcuno mi dia una risposta .....
silenzio
gridando : Qualcuno mi risponde ?!?!?!?!
...un tremendo boato riscosse il buio ke troneggiava dentro la mente di Emertis
...in lontananza una voce oscura gli parlo' ....
- ....Ciao Emertis finalmente ci parliamo ....ti diro' un po' su di me..e di come sono nel tuo corpo....
Tempo fa ... un giovane ragazzo che pensava solo ad allenarsi con la spada per migliorare di giorno in giorno, una dolce fanciulla gli diede una collanina con appresso un frammento nero ....lui accetto' il dono ma non capi' il motivo per cui l'avesse ricevuto, poco dopo la fanciulla per disperazione si suicido' ...e il frammento non era di certo un frammento qualunque ...apparteneva alla sfera che tu conosci come Balck Force ...è raro sai? Che sia stato trovato ancora un frammento dopo tutto questo tempo ...
Emertis alibito...non credeva a quello che aveva appena udito ....
- Non è possibile!! Non puo' essere!! Ma poi io quel frammento lo persi ....
- SBAGLI !! ....Eri tu che non ti accorgesti del fatto che ogni giorno quel frammento penetrava nel tuo corpo lacerandoti la pelle....solo che eri troppo preso con gli allenamenti...e cosi' io iniziai a nutrirmi di te e ogni giorno che passava io crescevo e diventavo sempre piu' forte!
- ....Ma com'è possibile?!?!?! ribatte' Emertis ...
- Se non mi credi guarda tu stesso, guarda la tua pelle lacerata dal potere del frammento.
Emertis credendo di aver ragione guardò senza timore.......ma.... poco piu' sotto del collo la pelle era
lacerata, e si poteva notare ancora la punta grezza del frammento nero.
- Chi sei tu veramente? Dimmelo!!
- Non l'hai ancora capito ? ...........sono tuo padre ! .....i tuoi ricordi, i tuoi pensieri si sono fusi col frammento nero e sono nato io ......... e ora...... è giunta l'ora che io prenda possesso di questo corpo !
Dopotutto .... dentro te hai una bestia immortale ...dovresti essere onorato di avermi conosciuto ..non credi ?
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