Un giorno Zenone incontrò un brigante.
-O la borsa o la vita!-
-Premettendo che non ti ho incontrato mentre camminavo giacché il movimento è impossibile, nella mia borsa ci sono due talenti. Li vuoi?- domandò il filosofo mostrando le due monete.
-Sì, per Zeus!- rispose il brigante allungando le mani avidamente.
-Fermo!- esclamò Zenone colpendolo sulle mani con un regolo.
-Ahia!- si lamentò il brigante.
-Due talenti sono due volte una moneta da un talento, ma ugualmente 4 volte mezzo talento, e così via, lo ammetti?-
-Ma sì!- disse il brigante strofinandosi le mani ancora doloranti.
-Allora, procedendo con un simile ragionamento, si può affermare che prima di darti due talenti dovrei intanto dartene 1, poi 1/2, 1/4, 1/8, 1/16, 1/32…- e così dicendo mise in mano al brigante 1 talento, poi una moneta grande la metà, poi una grande 1/4 e così via.
-Non potresti darmeli tutti subito, così finiamo prima?- domandò il masnadiere esitante.
-Va bene, come vuoi!- e gli lanciò addosso una pioggia infinita di monete sempre più piccole. Il brigante lanciò un grido di terrore e venne completamente sepolto.
-Che questo ti sia di lezione contro l'accettare la divisibilità dell'essere!- disse il filosofo rivolto al mucchio di monetine. Poi fece per andarsene, ma si ricordò che il moto non era possibile e quindi si sedette su un masso a guardare la tartaruga sfrecciare davanti ad un Achille ormai sfinito.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e commentato queste storielle nel corso degli anni. Le nuove aggiunte saranno saltuarie e disordinate, ma per un po' ci saranno ancora.
Buon Natale a tutti/tutte!