Il silenzio era imbarazzante.
Il ragazzo di fronte a lei teneva una mano sotto al mento nel sostenere la testa mentre, con lo sguardo assente, fissava il via vai di gente fuori dalla vetrata del bar che dava alla strada.
Nell’altra mano rigirava la cannuccia del suo succo di frutta e aveva l’aria di chi si stava annoiando a morte.
Anzu prese tra le labbra la sua di cannuccia mordicchiandola nervosamente. Era l’appuntamento più disastroso della sua vita!
Yugi…anzi, l’altro Yugi, da quando l’aveva raggiunta nel luogo dell’appuntamento, le aveva detto solo uno striminzito ciao, o poco più, e poi non le aveva più rivolto la parola. Sembrava proprio non la filasse minimamente.
Anche in quell’istante, mentre era intento a guardare la gente passeggiare fra le vetrine del centro di Domino, era chiaro che a tutto stesse pensando tranne che a lei, men che meno al loro appuntamento.
Anzu lo fissò.
Anzi, era da molto che lo fissava.
L’altro Yugi…era un ragazzo estremamente simile allo Yugi che lei conosceva, eppure completamente opposto, sia fisicamente che caratterialmente.
Il ragazzo che si trovava di fronte, sebbene la statura non proprio elevata, tutto poteva sembrare ma non di certo un bambino, al contrario del suo alter ego.
Gli occhi viola, sicuri di sè, profondi….i lineamenti del
viso, delicati eppure maturi, il fisico atletico e slanciato, nonostante i suoi centosessantacinque centimetri, poco più o poco meno… la voce sexy… L’altro Yugi era semplicemente bellissimo. -Anzu?- La ragazza si distrasse dai suoi pensieri sentendo il
richiamo e arrossì leggermente incrociando gli occhi del suo interlocutore che
ora la fissava con una postura regale, su quella sedia che sembrava trono. -S..sì?- Rispose sorridendogli, inclinando la testa di lato. -Ho qualcosa sul viso? Mi stai fissando da dieci minuti abbondanti…- In quel momento la ragazza avrebbe voluto sprofondare il più
possibile nella profondità della terra. Se ne era accorto…cioè, come faceva a non accorgersene? Lo
stava fissando da un sacco di tempo, come una cretina! Si era inebetita a
guardarlo come una deficiente. -N…no! Scusami! Stavo solo pensando!- Sorrise, cercando di nascondere l’imbarazzo e di minimizzare
la sua pessima figura. Il ragazzo fece spallucce e tornò a fissare fuori dalla
finestra del bar. Anzu, rossa in viso, fece cadere la testa in basso,sulle
spalle, in segno di rassegnazione. Era stata stupida, poteva almeno prendere un appiglio dalla
sua terribile gaffe per cercare di animare un po’ quella conversazione…se così
si poteva definire, visto che praticamente una conversazione non era mai iniziata. Allora si fece coraggio e, dopo aver sorseggiato la sua
aranciata, prese timidamente la parola, sperando di attirare almeno un po’ la sua
attenzione. -Bè…a dire la verità…pensavo solamente che…bè, sei molto
pensieroso…- L’altro Yugi non si voltò, rimase impassibile nel suo
continuo guardare un punto fisso, ma
almeno poté notarlo sospirare in modo triste. Poi, ancora rivolto con lo
sguardo alla strada, mosse piano le labbra per accennare un breve e secco: -Già- Anzu si fece triste, cosa doveva fare per riuscire a
dialogare con lui? Per farsi notare? Quando Yugi era venuto da lei a chiederle un
appuntamento con lo scopo di distrarre il suo alter ego, bè, avrebbe fatto meglio a
risparmiarsi la fatica…probabilmente nemmeno se si fosse tolta i vestiti e si
fossa messa a ballare la lap dance nuda su tavolino il ragazzo di fronte a lei
avrebbe smesso di guardare fuori da quella stramaledetta finestra senza degnarla di uno sguardo! Ora era l’ultimo tentativo, pensò. O adesso o mai più. Se fosse
stata nuovamente ignorata, si disse, avrebbe preso la sua borsetta e ne sarebbe
andata girandogli i tacchi e per ripicca gli avrebbe fatto pagare anche il
conto della sua bibita! E pensare che ci aveva messo un’ ora a prepararsi per uscire
con lui! Fatica sprecata, dannazione! -E a cosa pensi?- Disse decisa. L’altro Yugi rimase un attimo immobile e in silenzio. Aveva adocchiato un gruppetto di bambini che aprivano le
nuove bustine di Duel Monster appena comprate in un negozio lì vicino e,
leggendo il labiale di uno di questi che sventolava sopra la testa il suo nuovo
acquisto, potè distinguere una frase tipo: -Con questa carta potrei battere persino Yugi- Sorrise e finalmente si voltò verso di lei per fissarla
negli occhi. -A Yugi.- Anzu sbatté un paio di volte le palpebre leggermente
spiazzata dalla risposta. -A Yugi?- Il ragazzo accennò un sorriso.. -Già…ci penso spesso…a lui, a me…al mio passato..- Anzu alzò un sopracciglio guardandolo in modo
interrogativo. Qual era il filo logico che collegava lui, Yugi e il suo passato? -Yugi vorrebbe che rimanessi sempre con lui…e lo voglio
anche io…- Il giovane, dopo aver pronunciato queste parole, sembrò quasi
rilassarsi, infatti la ragazza lo vide acquisire una
postura meno rigida e un' espressione più serena. Eppure a lei questo discorso…non le pareva molto “normale”… -Pensi che conoscere il tuo passato possa far in qualche
modo soffrire Yugi?- Disse incuriosita. -Sì…- Le rispose mentre a sguardo chino faceva percorrere alla
cannuccia la circonferenza del suo bicchiere. -Penso che per quello che sta accadendo dentro di me…per
quello che desidero…sarebbe meglio non conoscere il mio passato…non lo so…- Anzu continuava a non capire. Che senso avevano quelle parole? Cosa rendeva veramente triste l’altro Yugi? Lei sorrise. -Io penso che Yugi sarebbe felice se tu riuscissi a
riacquistare la tua memoria.- Lui sospirò, abbassando gli occhi. -Anzu…ci sono cose…troppe cose che Yugi non sa…e vorrei che
non le sapesse, sarebbe meglio così.- Ora l’espressione dell’altro Yugi si era trasformata da triste in amareggiata. -Per esempio?- Continuò lei cercando di capire dove volesse andare a
parare. -Per esempio che la conoscenza del mio passato mi porterà a
separarmi da lui…- Anzu sobbalzò sorpresa sulla sedia e il cuore le battè forte
nel petto nel sentire la brutta notizia… Più preoccupata per i suoi sentimenti che per Yugi. -dimmi, Anzu- -S…sì?- Rispose lei sorpresa da questa strana iniziativa di attaccar
bottone da parte del ragazzo. -Ne vale la pena?- Ora la sua espressione era addirittura struggente, come se
qualcosa dentro di lui lo facesse tremendamente soffrire al solo pensiero. -Io…- Disse incerta. -Io credo che sia giusto che tu conosca il tuo passato…sono
pur sempre i tuoi ricordi, no?- L’istante dopo si pentì amaramente di aver dato quella
risposta, e come un flash back, riuscì ad immaginare il faraone allontanarsi di
spalle per non tornare più, da dove nemmeno lei sapeva. Lui rimase un istante a fissarla immobile per poi voltarsi nuovamente con il capo e tornare a guardare fuori , dove il gruppo di bambini era ancora lì a giocare con le
carte. -Sì, credo di sì…- ************************** SALVE A TUTTI. SE QUESTA FIC VI SEMBRA UN ANZUXYAMI VI SBAGLIATE DI GROSSO
perché NON LO E’ AFFATTO,ANZI E’ UNA YAMIXYUGI. SPERO CHE VI PIACCIA, E VI PREGO LASCIATEMI UN COMMENTINO,NON NECESSARIAMENTE
POSITIVO,PERCHE’ SO BENE CHE NON SONO MOLTO BRAVA E VORREI MIGLIORARE NELLO
SCRIVERE. ALLA PROSSIMA! MASAYACHAN